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POTERE/DOMINAZIONE TRADIZIONALE
Tipico delle società premoderne, si basa sullacredenza, sul sacro o sulle tradizioni che si ritengono valide da sempre. La legittimità si fonda su regole impersonali garantite dal ripetersi di determinate tradizioni, per questo la legittimazione può avvenire per trasmissione ereditaria.
POTERE/DOMINAZIONE CARISMATICO
Il tipo di potere carismatico è il più raro e appare nella storia raramente, ed è legato alle doti eccezionali del leader. La legittimità si fonda sulla capacità di ottenere obbedienza in base al carisma, al valore, alla leadership, all'ammirazione esercitata da chi detiene il comando. Leader che non è il sovrano, ma qualcuno che emerge come una persona dotata di capacità e doti straordinarie ed attorno a sé non ha i sudditi o i cittadini, ma i seguaci, persone che decidono di seguirlo per il suo carisma, che comprende delle qualità fuori dal comune. Tende
a creare una comunità emozionale di seguaci che riconoscono il potere del loro leader in base ad un rapporto di fascinazione, fiducia e ammirazione. Esso è pericoloso perché potrebbe rovesciare o rendere imprevedibili gli esiti della storia, perché non è fondato sulla razionalità. Uno dei problemi fondamentali è che il leader carismatico deve continuare ad alimentare il suo carisma, perché se rientra nella normalità avremmo una situazione di abbandono da parte dei seguaci. GRAMSCI Gramsci è l'autore marxista che, dopo aver rilevato la mancanza di una vera teoria marxiana dell'analisi della lotta per l'egemonia politica, ha proposto culturale come principale teoria del potere. Se Weber propone un'interpretazione astratta, ma anche una disamina (esame attento e minuzioso) più propriamente sociologica e politica, del potere personificato dallo Stato, Gramsci vede nel binomio Stato-L'egemonia riguarda sia il soggetto singolo, sia il sistema politico nel suo complesso. Egli ritiene che in politica l'egemonia costituisca, più specificamente, la capacità di rappresentare un gruppo sociale, dopo averne ottenuto il consenso attraverso l'espressione della "volontà collettiva". Secondo Gramsci, quindi, il consenso nasconde sempre una forma di dominazione interiorizzata e l'egemonia politica rappresenta la capacità di una classe sociale (sia questa la borghesia o il proletariato) di organizzare politicamente le istituzioni non solo dello Stato, ma anche della società civile (scuola, cultura, famiglia, medicina ecc.), influendo sulle loro scelte e sui loro comportamenti e orientandoli anche economicamente. Il partito, definito come "moderno principe" (secondo l'accezione proposta nel Principe di Machiavelli), ha una funzione di direzione e di educazione delle masse, in quanto
l’egemonia presuppone una capacità di organizzazione politica, ma più ancora una capacità di guida intellettuale e politica del gruppo sociale a cui il partito si riferisce. Gramsci riteneva, in verità, che il partito - nonostante il suo ruolo egemone - fosse destinato a scomparire e ad avere solo un ruolo transitorio. Anche l’altra funzione egemonica, quella degli intellettuali - che hanno il compito di produrre sintesi culturali e politiche delle domande emergenti dagli strati sociali non dominanti -, non va intesa in senso assoluto, ma solo come strumento di interpretazione del reale. Secondo Gramsci, infatti, il cittadino comune “sente”, avverte le forme di dominazione, ma non sa elaborarle intellettualmente: la sintesi è quindi il compito dell’intellettuale (da qui la nozione di “intellettuale organico” a una classe o una nazione). Anche in questo caso, però, il ruolo egemonico dell’intellettuale nonè totalizzante, in quanto il "senso comune" delle masse conserva sempre, secondo Gramsci, un nucleo di originalità indipendente. BRANI - I brani selezionati appartengono alla sezione "Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce" inclusa nell'opera postuma "Quaderni del carcere". Vi si trovano discussi alcuni temi chiave del pensiero gramsciano, quali l'egemonia, l'ideologia e la società civile. Per illustrare le sue tesi, Gramsci adotta costantemente lo stile dell'analisi storica, procedendo strutturando il pensiero per argomenti. Riprendiamo qui due brevi paragrafi sull'egemonia e sull'ideologia, tratti da "Il materialismo storico", e due paragrafi sulla società civile e sui rapporti di forza, tratti da "Note sul Machiavelli". ‣ L'egemonia è per Gramsci un concetto che può essere applicato ai più svariati livelli: ad esempio, tra tutte le diverse culture presenti nel mondo, quella occidentale haassunto con la modernità una posizione predominante; la sua concezione della vita e dell'uomo pervade l'economia, la politica, la cultura e il senso comune. Gramsci ritiene che nella stessa cultura moderna si sviluppino sia elementi di emancipazione che di dominio.