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L'ORGANIZZAZIONE SOCIALE DELL'INTERAZIONE MEDIATA

Quattro tipi di interazione - vorrei sviluppare ulteriormente questa idea analizzando l'organizzazione sociale alla base di ciascuno di questi tipi.

Go man: Un individuo che agisce entro tale cornice adatterà il proprio comportamento a essa, cercando di proiettare un'immagine di sé che sia più o meno compatibile con la cornice e con l'impressione che l'individuo vuole trasmettere. Questa cornice dell'azione, e gli elementi enfatizzati dagli individui che agiscono al suo interno, costituiscono ciò che Go man chiama "ribalta". Quelle azioni e quegli aspetti del sé che sono considerati inappropriati, o che potrebbero gettare discredito sull'immagine che l'individuo vuole proiettare, sono occultati o riservati per il "retroscena". In esso gli individui non si costringono a controllare le proprie azioni e le proprie parole.

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Possiamo quindi utilizzare l'utile distinzione di Go man per elaborare ulteriormente i quattro tipi di interazione individuati.

faccia a faccia

Nel caso dell'interazione: C'è una ribalta condivisa in cui gli individui interagiscono e ci sono diversi retroscena in cui gli stessi individui possono rifugiarsi se lo desiderano.

l'or. sociale dell'interazione faccia a faccia mediata

L'organizzazione sociale dell'interazione appare invece piuttosto diversa; la cornice interattiva è divisa in due o più ribalte che sono separate nello spazio e forse anche nel tempo. A ciascuna di queste ribalte corrispondono alcuni retroscena, e ciascuno dei partecipanti nell'interazione mediata è costretto a gestire il conflitto tra la ribalta in cui si trova e le corrispondenti zone di retroscena.

l'or. sociale dell'interazione mediata quasi-mediata;

comparare queste situazioni con

L'interazione non esiste una ribalta condivisa, ma piuttosto un contesto di produzione della comunicazione in cui sono collocati una ribalta e diversi retroscena, oltre che una pluralità di contesti di ricezione dispersi a livello spaziale, ciascuno dei quali possiede la propria ribalta e i propri retroscena. L'or. sociale dell'interazione quasi mediata.

Es: Nel caso della televisione, la ribalta del contesto di produzione può coincidere con uno studio televisivo pieno di microfoni e telecamere - ad esempio gli ospiti presenti in programmi di attualità come "Porta a Porta", così come il pubblico in studio a cui a volte viene data la parola o la possibilità di porre domande. Questa ribalta sarà divisa da aree di retroscena come la sala regia, i camerini, la reception, e così via. Altri elementi dello studio, come i cameraman o gli schermi su cui scorrono i testi, fanno anch'essi parte del retroscena.

momento che sono visibili solo agli individui che sono fisicamente presenti all'interno dello studio. Gli ospiti e il pubblico in studio che compaiono in queste aree di ribalta del contesto di produzione saranno visibili agli individui che sono situati invece nei diversi contesti di ricezione, vale a dire nei salotti delle case - distanti nel tempo e nello spazio - in cui il programma viene guardato. Gli individui presenti nello studio cercheranno di controllare il proprio aspetto e il modo in cui parlano, ben consapevoli del fatto che c'è un pubblico che li sta guardando, composto non solo dalle altre persone in studio ma anche da altre migliaia o forse milioni di persone distanti, e per questo motivo faranno di tutto per evitare che il proprio comportamento "da retroscena" trapeli sulla ribalta. Nonostante questo, può accadere facilmente che si verifichino "fuoriuscite" (leakage) di comportamenti appartenenti al retroscena.

contesto della ribalta – si tratta di un rischio costante che è legato al tipo di organizzazione sociale proprio della quasi-interazione mediata. Spesso le conseguenze di tali fuoriuscite sono trascurabili, ma a volte non lo sono e, anzi, possono diventare dannose e dirompenti.

struttura dell’organizzazione sociale dell’interazione mediata online. abbiamo una serie di individui che interagiscono l’uno con l’altro dalla propria ribalta, ciascuna delle quali è circoscritta dal punto di vista spaziale e forse anche temporale, dando così vita a un’interazione che si estende nello spazio e nel tempo. Ognuna di queste ribalte ha il proprio retroscena, così che ogni partecipante all’interazione deve gestire il con ne tra queste due aree. L’interazione è di tipo dialogico e ogni individuo è collegato agli altri attraverso una rete che comprende molteplici partecipanti, in modo tale che ciascuno si rivolge a tante

altre persone sparse nel tempo e nello spazio. Tutti i partecipanti a questa situazione interattiva sanno che le proprie parole, espressioni e output comunicativi sono resi disponibili a una pluralità di altri che si trovano distanti da loro, e ciascuno sa che queste altre persone possono a loro volta dare il proprio contributo all'interazione lasciando un commento o prendendovi parte in altri modi. L'or. sociale dell'interazione mediata online -> fenomeno delle fuoriuscite: una forma comune di fuoriuscita è l'infiltrazione accidentale di contenuto dalle aree di retroscena a quelle di ribalta nel contesto della quasi-interazione mediata; si tratta di un fenomeno molto più di uso e, al giorno d'oggi, legato sempre più spesso a un nuovo gruppo di attori emersi nello spazio interconnesso di internet. (ultimamente abbiamo potuto assistere alla comparsa di una nuova categoria di attori che potremmo descrivere come "whistleblowers")

digitali”).whistleblowersI digitali sono soggetti che considerano la divulgazione pubblica di informazionisensibili come parte della propria “missione” o della propria comprensione di sé; in questo caso,ga ela di “fuoriuscita” non è un passaggio di informazioni accidentale o involontario che avvienequando i con ni tra il retroscena e la ribalta diventano permeabili o inde niti; piuttosto, si tratta delrisultato atteso di un’azione che ha come obiettivo quello di rendere visibili attività avvenute insegreto entro aree di retroscena nascoste, e che è animata dalla convinzione che anche altrihanno il diritto di essere a conoscenza di tali attività occulte.ff fi fi ff fi fi fiFuga di informazioni da siti web (ad esempio Wikileaks) ewhistleblowers digitali (ad esempio Snowden) al grande pubblico.L’informazione scorre in un ambiente misto online eof ine. FIGURA 7per rendere giustizia alla complessità del

Il sistema dell'informazione che si è sviluppato recentemente, è necessario elaborarne un modello; a figura 7 fornisce una rappresentazione più accurata dei flussi di informazione che attraversano l'ambiente mediatico misto online-offline - il sistema "ibrido" dei media mainstream. Questo ambiente include sia organi di informazione come il Guardian o il New York Times, la BBC, la CNN, etc., sia siti web come Wikileaks, il Drudge Report, Reddit, Huffington Post, etc., sia social network come Facebook, Twitter e YouTube - e il flusso di informazione che intercorre tra queste organizzazioni è bidirezionale. Tale schema è reso ulteriormente complesso dal fatto che la maggior parte dei media tradizionali sono anche presenti online e di conseguenza non possono essere considerati come semplici organizzazioni offline, poiché sono esse stesse organizzazioni ibride o miste; possono però essere definite perché hanno

unapresenza ormai consolidata e utilizzano sia i media tradizionali sia quelli digitali e online.

Nell'ambiente online, inoltre, i destinatari dell'informazione possono spesso essere considerati anche produttori da numerosi punti di vista. Pertanto il flusso dell'informazione nell'ambiente online tra siti web, piattaforme e individui interconnessi è effettivamente bidirezionale, e in molti casi le piattaforme sono proprio il mezzo su cui ha luogo gran parte dell'interazione mediata online tra individui connessi in rete.

Così l'interazione non avviene tanto tra individui e piattaforme ma piuttosto tra individui connessi mainstream, attraverso le piattaforme. Invece, per quanto riguarda gli organi di informazione il flusso di informazione tra produttori e destinatari è quasi totalmente unidirezionale, come suggerisce il concetto di quasi-interazione mediata, anche se oggi i destinatari godono di possibilità sempre maggiori rispetto al

Passato di contribuire alle attività degli organi di informazione tradizionali, grazie al fatto che molte di queste organizzazioni hanno anche una presenza sul web.

LA TRASFORMAZIONE DELLA VISIBILITÀ

A lungo, nel corso della storia, la maggior parte delle interazioni è avvenuta faccia a faccia. Esistevano indubbiamente alcune forme di interazione mediata, ma erano in gran parte riservate alle élite religiose e politiche che possedevano le competenze necessarie per utilizzare i mezzi di comunicazione, come la capacità di leggere e scrivere.

Con la nascita dell'industria della stampa a partire dal XV secolo, con la crescita dell'alfabetizzazione a partire dal XIX secolo e con lo sviluppo dei media elettronici nei secoli XIX e XX, l'interazione faccia a faccia è progressivamente stata affiancata da varie forme di interazione mediata, quasi-interazione mediata e interazione mediata online.

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L'interazione faccia a faccia è rimasta molto importante, ovviamente, ma il "mix interazionale" della vita sociale è cambiato in modi fondamentali nel momento in cui queste altre tre forme di interazione sono diventate sempre più diffuse e rilevanti.

Con il mix interazionale della vita sociale sono cambiati anche i modi in cui ciascun individuo viene a contatto con gli altri.

Nell'interazione faccia a faccia, la visibilità è legata alle proprietà spaziali e temporali della situazione interazionale ed è caratterizzata da reciprocità: ciascun partecipante è visibile a tutti gli altri e viceversa. Ma con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, la visibilità viene slegata dalle proprietà spazio-temporali del qui e ora. Nelle nuove forme di interazione create dall'uso dei mezzi di comunicazione, la visibilità di individui, azioni ed eventi è separata dalla condivisione di

unostesso spazio. quasi-interazione mediata,Nel caso della la visibilità non ha più carattere reciproco. Il mezzo

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Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appuntialice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lalli Pina.