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FENOMENOLOGIA DELLE NUOVE TECNOLOGIE
2. Censura Digitale: chi decide cosa possiamo vedere 29
L’uso degli algoritmi per moderare contenuti online porta a un nuovo potere di censura.
Esempi di censura algoritmica:
• YouTube e Facebook rimuovono contenuti "sensibili" basandosi su decisioni
automatiche.
• Google filtra i risultati di ricerca in base alla localizzazione e ai dati personali.
con accuse di manipolazione dell’informazione.
• Twitter ha oscurato account politici,
Dilemma:
✔ Proteggere la società da fake news e odio online.
Evitare che pochi attori privati decidano cosa possiamo vedere.
E-Democracy: Le Speranze e le Delusioni
All'inizio di questa rivoluzione tecnologica, più di vent'anni fa, c’era una forte speranza che le
tecnologie digitali potessero favorire un nuovo modello di democrazia: la "e-democracy", intesa
come l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per la partecipazione
politica e per lo svolgimento delle procedure egualitarie di autogoverno del popolo.
L'idea era che la democrazia digitale avrebbe reso i cittadini più informati e coinvolti, con un
accesso diretto e immediato alle decisioni politiche. La trasparenza e la partecipazione avrebbero
dovuto essere le chiavi del processo democratico, abbattendo le barriere geografiche e
permettendo una maggiore inclusività.
Il Risultato: La Diffusione delle Fake News
Tuttavia, la realtà ha dimostrato che, sebbene la digitalizzazione abbia facilitato la partecipazione,
ha anche aperto la strada alla diffusione di informazioni false. Le fake news sono diventate uno
degli effetti collaterali della comunità digitale, con notizie fuorvianti che viaggiano più
velocemente delle verità verificate. Le piattaforme social hanno amplificato le voci che non
sempre corrispondono alla realtà, minando la credibilità dell'informazione e distorcendo il
processo democratico.
Inoltre, l'uso delle tecnologie per favorire la partecipazione politica si è talvolta trasformato in una
manipolazione dei processi elettorali attraverso algoritmi personalizzati che indirizzano i votanti
verso contenuti mirati, non sempre oggettivi, ma progettati per influenzare la loro opinione.
Fake News e Diritto all’Oblio: Un Rapporto Complesso
a) Il Problema delle Fake News Permanenti
Le fake news, una volta diffuse, restano online a lungo. Anche dopo essere state smentite, possono
continuare a circolare. Il diritto all’oblio potrebbe essere una soluzione per rimuovere informazioni
false su una persona, ma...
b) I Limiti del Diritto all’Oblio Contro le Fake News 30
Se il diritto all’oblio venisse usato per eliminare contenuti
• Chi decide cosa è vero?
scomodi, si rischierebbe la censura.
• Le fake news politiche non sono sempre eliminabili: Se coinvolgono personalità
pubbliche, prevale la libertà di espressione.
• I social media non sono obbligati a rimuovere contenuti falsi, salvo richieste legali
specifiche.
La Teoria di Byung-Chul Han sull'Abuso della Fiducia e l'Eccesso di Ottimismo
Byung-Chul Han, filosofo e sociologo tedesco di origine coreana, ha sviluppato una critica
radicale alla società digitale e all'uso dell'intelligenza tecnologica nella vita quotidiana. Secondo
e dall’ottimismo
Han, viviamo in una società dominata dall'eccesso di fiducia tecnologico, che
crea una "società della performance". Questo ottimismo eccessivo, a sua volta, porta a ritardi nel
riconoscere i pericoli che si nascondono dietro la digitalizzazione.
La Società della Performance
Secondo Han, la fiducia eccessiva nelle capacità della tecnologia ci ha portato a pensare che ogni
problema possa essere risolto attraverso l'uso delle macchine, riducendo la nostra capacità di
riflessione critica. In questo senso, la tecnologia diventa uno strumento che, anziché liberare
l'individuo, lo vincola a un modello di prestazione e produttività continua, creando un paradosso:
la tecnologia che doveva essere al servizio dell'uomo diventa un fardello che opprime la libertà
umana.
La Critica all'Ottimismo Tecnologico
Han critica, inoltre, l'ottimismo tecnologico che caratterizza la "società della performance". La
digitalizzazione, purtroppo, non ha portato a una maggiore felicità o realizzazione individuale, ma
nonostante l’apparente
ha reso le persone più stressate, insoddisfatte e isolati, connessione
rischio dell’abuso delle tecnologie
globale. Il è quindi che esse spingano gli individui verso
un'autocontrollo costante, dove ogni aspetto della vita sociale e lavorativa è mediato da
performance, che riduce ogni relazione a un input-output misurabile, privo di valori autentici.
la democrazia nell’era digitale
3. E-Democracy:
L’E-Democracy si riferisce all’uso della tecnologia per migliorare la partecipazione democratica.
Strumenti di E-Democracy:
• Voto elettronico (e-voting): più accessibile, ma vulnerabile ad attacchi informatici.
• Consultazioni online: coinvolgono i cittadini nelle decisioni pubbliche.
• Blockchain per trasparenza elettorale: garantisce sicurezza e verificabilità. 31
Problemi aperti:
Chi controlla i sistemi digitali? Il rischio di brogli elettronici è alto.
Accesso diseguale alla tecnologia: non tutti hanno gli stessi strumenti per partecipare.
La Preservazione dell'Habitat Giuridico in un Mondo Trasformato dalla Tecnica
La crescente pervasività della tecnica e delle tecnologie digitali ha portato con sé profondi
cambiamenti nelle strutture giuridiche e nelle interazioni sociali. Questo fenomeno pone sfide
significative alla protezione e preservazione dei diritti fondamentali, specialmente in un contesto
sempre più mediatizzato dalla tecnologia e dalla rete. Le implicazioni giuridiche dell'innovazione
tecnologica riguardano vari ambiti, dai diritti d'autore alla tutela del consumatore, dalla giustizia
penale nel cyberspazio alla protezione dei minori e soggetti vulnerabili.
1. Il Diritto d'Autore e le Licenze Creative Commons
Con l'avvento di internet e della disponibilità immediata e globale di contenuti digitali, il diritto
d'autore ha dovuto affrontare nuove sfide, in particolare riguardo al ritorno economico e alla
protezione delle opere intellettuali. La pirateria digitale e la condivisione illecita di opere hanno
messo in discussione la sostenibilità economica dei diritti d'autore tradizionali.
Licenze Creative Commons
Le licenze Creative Commons (CC) sono una risposta innovativa a queste sfide. Esse permettono
agli autori di condividere le loro opere in modo più flessibile e controllato, scegliendo tra diverse
forme di utilizzo: alcune licenze consentono l'uso commerciale, altre solo per scopi non
commerciali. Queste licenze mirano a garantire una protezione legale alle opere, senza impedire
l'accesso e la condivisione. Permettono un uso più democratico della cultura e delle conoscenze,
supportando la creatività collettiva e promuovendo il libero flusso delle informazioni.
In un contesto giuridico sempre più connesso alla tecnologia, il diritto d'autore diventa più
complesso, ma anche più orientato a favorire la collaborazione e la condivisione responsabile. Le
Creative Commons sono dunque uno strumento che equilibra i diritti degli autori e il diritto di
accesso alla cultura.
2. La Tutela della Fiducia nelle Relazioni Economico-Commerciali Online
Un altro tema cruciale riguarda le relazioni economico-commerciali mediate da internet, dove la
fiducia tra le parti, soprattutto tra consumatore e fornitore di servizi, è essenziale per il buon
funzionamento del mercato digitale. In assenza di un incontro fisico, la fiducia si basa su garanzie
giuridiche e trasparenza.
La Tutela del Consumatore
In un mondo dove le transazioni avvengono tramite piattaforme online, è fondamentale proteggere
i diritti dei consumatori. Questo implica garantire: 32
• Trasparenza nelle pratiche commerciali.
• Diritto alla privacy e protezione dei dati personali.
• Chiarezza sulle condizioni di contratto e sui diritti di recesso.
Le normative europee, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR),
giocano un ruolo fondamentale nel proteggere i consumatori, ma è altrettanto importante garantire
che l'introduzione di nuove leggi sia aggiornata alle tecnologie emergenti. Le piattaforme online
devono implementare meccanismi di protezione per la parte più vulnerabile della transazione,
ossia il consumatore, garantendo un equilibrio tra innovazione e tutela.
3. La Giustizia Penale nel Cyberspazio
Il cosiddetto "cyberspazio" ha portato a una proliferazione di crimini digitali che vanno dal
furto d'identità alla truffa online, dalla pedopornografia alla violazione della privacy. Questo
fenomeno ha reso necessario un adeguamento delle leggi penali per trattare crimini che non
rispettano più i confini geografici tradizionali.
Nuovi e Vecchi Siti Criminali
La criminalità informatica ha trovato nella rete un terreno fertile, soprattutto attraverso siti web
che facilitano attività illecite. La natura anonima di internet rende difficile identificare i colpevoli,
complicando il lavoro delle forze dell'ordine.
Le leggi penali devono evolversi per affrontare crimini sempre più sofisticati, e servono
meccanismi internazionali di cooperazione, poiché spesso i crimini digitali travalicano le
frontiere nazionali. Le autorità devono essere in grado di monitorare e perseguire i crimini
online, rispettando al contempo i diritti fondamentali delle persone coinvolte.
4. La Tutela dei Minori e dei Soggetti Vulnerabili
Internet offre immense possibilità, ma comporta anche gravi rischi, soprattutto per i minori e i
soggetti vulnerabili. I minori, in particolare, possono essere esposti a contenuti inappropriati,
truffe online o essere manipolati da adulti con intenzioni malevole.
La Protezione Giuridica dei Minori
Le leggi sulla protezione dei minori devono evolversi per fare fronte a questi rischi. Le normative
europee, come la Direttiva sul commercio elettronico e la Convenzione di Lanzarote, cercano di
garantire la protezione dei minori online. Alcuni strumenti fondamentali sono:
• Controlli di accesso a contenuti per adulti.
• Educazione digitale per i minori e le famiglie, che permetta di navigare in sicurezza.
• Monitoraggio delle piattaforme per prevenire fenomeni di cyberbullismo e grooming
online.
Protezione dei Soggetti Vulnerabili 33
Anche i soggetti vulnerabili, come gli anziani o coloro che soffrono di disabilità, necessitano di un
supporto giuridico nell'ambito digitale. L