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Fonti ufficiali e dati sull'istruzione
Le fonti ufficiali sono quelle istituzionalmente riconosciute e controllate, come nel caso dell'ISTAT (Istituto nazionale di Statistica), che produce annualmente anche una serie di dati sull'istruzione. L'istituto ha però interrotto l'uscita regolare dell'Annuario statistico dell'istruzione, che era fonte di informazioni. I dati riguardanti il sistema d'istruzione vengono forniti ogni anno dal MIUR (ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica) e dall'ISTAT: si tratta di dati relativi alla numerosità delle scuole, del corpo docente, degli studenti iscritti nei vari ordini di scuola e all'università, o anche alle scelte e agli esiti scolastici. Il MIUR ha realizzato in questi anni un collegamento rete delle scuole e, a partire dal 2005, l'Anagrafe nazionale degli studenti, che raccoglie informazioni anagrafiche della popolazione scolastica e assegna un identificativo chesegue l'alunno, compreso quello straniero, per tutto il percorso scolastico. In ambito istituzionale vi è poi una produzione di dati anche a livello regionale, provinciale e comunale. L'amministrazione periferica del MIUR, quindi gli USR (Uffici scolastici regionali- Sovrintendenze) e gli USP (Uffici scolastici provinciali- Provveditorati agli studi), attraverso i loro uffici e il collegamento con le scuole, raccolgono anche dati su fenomeni specifici, spesso consultabili attraverso siti dei diversi enti. In ambito amministrativo vanno citati altri organismi istituzionali che dipendono dal MIUR: - L'INDIRE (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa, ex Biblioteca di documentazione pedagogica di Firenze): nata nel 1925 accompagna l'evoluzione del sistema scolastico italiano sotto il profilo della formazione, dell'innovazione e della ricerca educativa; si occupa di documentazione educativa ed è il terminaleIl INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) è un ente pubblico italiano che si occupa di ricerca, innovazione e documentazione nel campo dell'istruzione e della formazione. È stato istituito nel 1999 e ha sede a Firenze.
L'INDIRE svolge diverse attività, tra cui la promozione di progetti di ricerca e sperimentazione, la produzione di materiali didattici e la formazione degli insegnanti. Inoltre, collabora con altre istituzioni nazionali e internazionali per lo sviluppo di politiche educative e la diffusione delle buone pratiche.
L'INDIRE è stato coinvolto in numerosi progetti europei, come il programma europeo dei progetti Socrates, Erasmus. Insieme all'INVALSI fa parte del sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, sviluppando azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica.
L'INDIRE fa parte del Consorzio EUN (European Schoolnet) composto dai ministeri dell'Educazione dei paesi europei, che promuove l'innovazione nei processi educativi in una dimensione transnazionale.
Dispone di un archivio storico che conserva un ricco patrimonio documentario otto-novecentesco, uno dei pochi in Italia specializzati nella raccolta e nella valorizzazione di materiale documentario di interesse storico-pedagogico.
L'INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e di formazione, ex CEDE, Centro europeo dell'educazione di Frascati) si occupa della valutazione del sistema scolastico e quindi della qualità dell'istruzione con riferimenti al contesto europeo e internazionale. Redige
unrapporto annuale sui risultati degli apprendimenti, basato sulla valutazione degli apprendimenti degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado; assicura la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionali e comunitari (come OCSE-PISA). In ambito istituzionale: l'ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) consede a Roma, ente nazionale di ricerca istituito nel 1972, sottoposto alla vigilanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e interlocutore diretto per i Fondi sociali europei (FSE). Opera nel campo della formazione, del lavoro e delle politiche sociali, fornisce supporto tecnico-scientifico allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali e fa parte del Sistema statistico nazionale (SISTAN); è agenzia nazionale Erasmus+ (programma europeo per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport nel periodo 2014-20); produce ogni anno un Rapporto sulla situazione della formazione a livello.nazionale.CENSIS (Centro studi investimenti sociali): realizza ricerche, studi, analisi per enti pubblici o privati; pubblica annualmente un rapporto con una sessione dedicata all'istruzione.
Il Centro nazionale di documentazione e analisi dell'infanzia e dell'adolescenza: istituito nel 1997 come strumento governativo di indagine e di analisi sulla realtà dell'infanzia e dell'adolescenza; per la sua operatività appoggia all'Istituto degli Innocenti di Firenze e produce documentazione in sede europea.
Esistono poi numerosi altri enti, associazioni, fondazioni che raccolgono dati o producono dati di ricerca, consultabili on-line.
Per quanto riguarda la dimensione europea e internazionale:
- EUROSTAT (Ufficio statistico dell'Unione Europea) (Key Data on Education in Europe);
- OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development, in italiano OCSE) è l'organismo internazionale che ha messo a punto banche dati su varie aree.
Ambito sociologico, è intesa come un insieme di attività che vanno dall'analisi della qualità dell'istruzione, tramite indicatori quali la riuscita scolastica, i tassi di scolarizzazione, i tassi di passaggio da un ordine scolastico all'altro, ad analisi mirate di processi o di risultati, in ordine a diverse realtà, come ad esempio quella di un singolo istituto scolastico. In relazione anche all'autonomia amministrativa e didattica degli istituti scolastici (a seguito della legge 15 marzo 1997, n.59, ribadita poi con la legge 3 luglio 2015, n.107, la cosiddetta "Buona scuola"), si sta sviluppando l'autovalutazione d'istituto, in cui chi valuta è contemporaneamente anche chi è valutato.
5.3 Il policentrismo formativo come scenario della ricerca
L'analisi della scuola diventa sociologicamente rilevante in vista dei problemi riguardanti il policentrismo formativo, lo sviluppo di "una scuola di tutti".
Il pluralismo culturale e via dicendo. In questo modo la sociologia dell'educazione diventa sociologia delle istituzioni e dei processi educativi, con la necessità di comprendere i nodi cruciali, i fattori in gioco nei cambiamenti istituzionali. Anziché enfatizzare la centralità della scuola come facevano i classici della sociologia, si analizzano le problematiche quali l'uguaglianza delle opportunità, l'importanza dell'origine sociale e culturale, il diritto allo studio. All'interno di questo quadro si scoprono altre realtà socializzanti di tipo informale e ci si sofferma sulla questione giovanile, come anche sulla questione dei media della comunicazione. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta i campi di ricerca, quindi, si moltiplicano; ma negli anni Novanta si fa un passaggio ulteriore cogliendo la problematizzazione della discontinuità tra le agenzie di socializzazione: si giunge all'ottica del sistema.