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Infanzia e Adolescenza

Fra i 3 e gli 8 anni il bambino incontra nuovi agenti della socializzazione, in particolare gli insegnanti. Durante tutti gli anni di scuola, il gruppo dei pari diventa importante (in adolescenza può avere un'influenza più profonda di quella dei genitori). In questa fase sono rilevanti anche i mezzi di comunicazione.

LA SCUOLA - Il suo principale compito è quello di insegnare valori, ma anche opera come agente di controllo sociale. Le differenze tra casa e scuola sono parte del processo di socializzazione al mondo degli adulti.

I MEZZI DI COMUNICAZIONE - I contenuti diffusi dai media influenzano il processo di simbolizzazione, incoraggiando determinati valori e comportamenti. La televisione è un potente agente della socializzazione e un potente strumento di informazione. Ai programmi culturali o informativi, tuttavia, vengono preferiti spesso quelli di intrattenimento ed evasione. Oltre che d'informazione,

I mass media possono essere veicoli di persuasione occulta perché diffondono messaggi velati ma pressanti.

I meccanismi psicologici della socializzazione:

  • Imitazione: tentativi di riprodurre il comportamento di un modello, inconsapevoli.
  • Identificazione: meccanismi che inducono i bambini a adottare comportamenti, atteggiamenti e valori degli agenti della socializzazione.
  • Vergogna: si prova quando si viene "colti con le mani nel sacco".
  • Senso di colpa: punizione che ci si infligge da soli, la coscienza della colpa che ci tormenta.

L'influenza delle differenze di classe, etniche e culturali sulla socializzazione:

Melvin Kohn "class and conformity" (differenze di classe) indagine condotta su famiglie americane ed italiane: i genitori di classe media cercavano di promuovere l'autonomia dei figli, le famiglie operaie...

insegnavano il conformismo e attribuivano maggior valore all'obbedienza. I campioni americano e italiano non presentavano differenze significative, Kohn trasse la conclusione che le differenze di classe prevalgono sui fattori culturali.

Glen Elder "children of the great depression" (differenze di classe) I bambini cresciuti in famiglie prive di mezzi risultavano più motivati a raggiungere l'indipendenza economica rispetto ai benestanti.

Silverstein e Krate "Children of the dark ghetto" (differenze etniche) ricerca condotta nel quartiere nero di Harlem, i bambini di colore dimostravano indipendenza, si adattavano a sopravvivere giorno per giorno, provvedevano alle necessità della vita e sapevano autodifendersi: dipendevano scarsamente dagli adulti.

Ruth Benedict "The chrysanthemum and the sword" (differenze culturali) ricerca sul modo in cui venivano allevati I bambini negli Stati Uniti e in Giappone basandosi su

testi letterari, diari e manuali. Negli Stati Uniti il bambino era sottoposto a una disciplina rigida dalla nascita; in Giappone al bambino veniva sempre permesso di prendere il latte quando aveva fame.

QUANDO LA SOCIALIZZAZIONE FALLISCE

Numerosi sociologi sostengono l'esistenza di un rapporto tra socializzazione inefficace e malattia mentale. Il fallimento o la riuscita della socializzazione possono dipendere dalle sue specifiche modalità. A seconda che i genitori vengano percepiti come soggetti di controllo o supporto, gli adolescenti tendono a ribellarsi o a entrare nell'establishment.

5° CAPITOLO: L'INTERAZIONE SOCIALE

L'interazione tra individui è l'oggetto della microsociologia. Osservando il modo in cui gli individui si comportano in presenza di altri, i sociologi hanno identificato i modelli di comportamento che sono alla base delle principali istituzioni (religione, famiglia, economia, governo) nonostante la famiglia

Sia un'istituzione macrosociale, l'interazione quotidiana tra i componenti di una famiglia si colloca a livello microsociale.

LA TEORIA DELLO SCAMBIO DI GEORGE HOMANS

La razionalità è il fondamento. Homans cerca di dimostrare che si può ottenere una risposta desiderata rafforzando positivamente un certo comportamento. Si basa su 4 concetti:

  1. Quanto più spesso un comportamento è stato ricompensato in passato, tanto più è probabile che venga ripetuto
  2. Quanto più un determinato ambiente risulta collegato a un comportamento ricompensato, tanto più è probabile che quell'ambiente venga ricercato
  3. Quanto più è preziosa la ricompensa per un dato comportamento, tanto più è probabile che questo venga ripetuto
  4. Quanto più spesso esigenze o desideri vengono soddisfatti, tanto meno si dà valore a ogni ulteriore ricompensa

Homans vede l'interazione sociale come una rete di scambi.

che possono essere interpretati in termini di rapporto costi-benefici. Skinner La teoria dello scambio è basata sul comportamentismo: se un cane viene premiato con del cibo ogni volta che obbedisce a un comando, continuerà ad obbedire; le reazioni degli esseri umani a premi e punizioni sono tuttavia più complesse di quelle degli animali. INTERAZIONISMO SIMBOLICO DI MEAD Mead pensa che le azioni umane siano basate sulla comunicazione: noi non reagiamo soltanto alle azioni degli altri, ma anche alle loro intenzioni. Nella prospettiva di Mead, quindi, non reagiamo a uno stimolo ma interpretiamo l'intenzione che c'è dietro a quel gesto. Il rapporto senza interpretazione non è quindi significativo. Mead definiva due tipi di atti sociali: - Gesti non significativi: riflesso automatico - Gesti significativi: l'interpretazione non solo di un'azione, ma anche di un'intenzione Tra il momento in cui si presenta uno stimolo e ilmomento in cui reagiamo ad esso avviene un processo interpretativo che ci porta a decidere come reagire. ETNOMETODOLOGIA (GARFINKEL) studio delle regole di base che disciplinano le interazioni quotidiane tra le persone: quella conoscenza comune che suggerisce quando parlare e quando tacere, quando scherzare e quando essere seri, come iniziare una conversazione e come concluderla, e così via. In tutte le cose che facciamo c'è un impegno per il quale dobbiamo seguire delle tempistiche previste. Le regole non sono scritte da nessuna parte ma tutti le conosciamo, spesso le "buone maniere" "consuetudine". Chiamiamo orompere gli schemi. Tutti potrebbero ma nessuno lo vuole fare. Queste regole vanno monitorate perché sono in continuo cambiamento. Es: pagare un caffè con il bancomat anni fa era inappropriato, oggi no. È quindi cambiata una regola non scritta della società. Garfinkel propose ai suoi allievi un dialogo tra marito emoglie che ai lettori non dice molto ma è perfettamente sensata per i due coniugi. Mostra quanta parte dell'interazione dipende da presupposti impliciti e da complesse reti di significati sottintesi. MODELLO DRAMMATURGICO DI GOFFMAN Discende dal modello di Mead (Se, Io, Me) Io ciò che intendiamo fare spontaneamente -> Me ciò che le persone si aspettano -> Per Mead l'Io e il Me sostengono un dialogo interiore, per Goffman sostengono una recita per controllare il pubblico. Secondo lui siamo degli attori che recitano una parte e in quanto tali dobbiamo sembrare sempre pratici capaci, senza mostrare titubanza, dobbiamo dare un'immagine di noi stessi, un'immagine stabile, coerente, controllata, dobbiamo mostrare di avere il controllo su noi stessi senza autocontrollo siamo etichettati -> come problematici che creano incertezza nella scena sociale. Se Il cambia per Goffman il Se è fuori dall'individuo, non ha più unacollocazione→specifica interna all'attore ma è il prodotto di un lavoro collettivo; per Goffman il Sé è il risultato della performance teatrale. Goffman suppose che quando gli individui interagiscono intendono presentare una parte del sé che sarà accettata dagli altri; tuttavia, anche quando la presentano, sono consapevoli che i membri del pubblico possono disturbare la loro performance. È importante evitare che il Sé venga distrutto a causa di una performance fatta male, è quindi importante: Controllare il pubblico specialmente gli elementi distruttivi • Generare la reazione/sensazione desiderata La drammaturgia prevede che ci sia perturbazione disturbo delle cose, distruzione→di uno stato precedente. Impression management insieme delle tecniche che gli attori usano per mantenere determinate impressioni di fronte ai problemi che incontrano e i metodi che applicano per affrontarli. (front stage) La gestione delle impressioni vienegiocata tra la ribalta/proscenio e il retroscena la vita quotidiana è fatta di un continuo movimento tra ribalta e retroscena. Sulla scena abbiamo una maschera che abbiamo paura di perdere - sindrome dell'impostore = paura che gli altri pensano che non siamo realmente competenti. Aspetti che devono rimanere celati: Piaceri segreti es: abusi di sostanze stupefacenti o alcol - Errori fatti nel presentarsi ad esempio - Il processo produttivo processo preparativo di una scena, è importante sembrare naturali - Il lavoro sporco lavori fisicamente poco puliti, semi-illegali, degradanti - Ideali sacrificati compromessi che ci hanno portato a mettere da parte ideali che però non possiamo mostrare perché dobbiamo risultare coerenti - Insulti, umiliazioni. Secondo Goffman esistono due tecniche per migliorare la performance: Aumentare il senso di vicinanza far sentire il pubblico unico, dando l'idea che la performance sarà la

più importante alla quale assisteranno se anche il pubblico scoprisse il trucco, potrebbe provare a compensare la falsità per non danneggiare l'immagine idealizzata dall'attore. Aumentare la distanza, farsi sentire molto più degli altri, farsi percepire superiore rispetto a tutta una conoscenza, limitare il contatto, provocare paura nel pubblico.

equipe Ciò ci conduce allo studio che Goffman dedica all'unità di analisi fondamentale, si intende ogni gruppo di individui che collaborano per allestire una equipe routine, ciascun membro dipende dagli altri; l'equipe è una sorta di società segreta.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MartinaV1202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Socializzazione e processi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Giannini Lorenzo.