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COMPORTAMENTO REGOLARE O REGOLATO
Il comportamento regolato prevede la presenza di una norma che vieta un certo comportamento, il comportamento regolare è l'abitudine ad avere un certo comportamento, anche senza una norma specifica.
TEORIE DELLO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ
La personalità prende forma nel corso dell'interazione con gli altri, è influenzata da caratteri fisici, dall'ambiente, dalle esperienze e dalla cultura di cui facciamo parte.
CHARLES COOLEY E L'IO RIFLESSO
La personalità emerge dall'interazione degli individui con il mondo, nel corso della quale essi creano un io riflesso costituito da tre elementi:
- La nostra percezione di come gli altri ci vedono
- La nostra percezione della loro reazione a come ci vedono
- La nostra reazione a quella che percepiamo negli altri
Come noi interpretiamo il pensiero che gli altri hanno su di noi. L'io riflesso è la percezione di sé ricavata dai giudizi.
di coloro con cui interagiamo. Nell'immaginazione noi percepiamo nella mente dell'altro qualche riflesso delle nostre apparenze, maniere, scopi, atti, carattere, amici, e così via e ne siamo variamente influenzati. MODELLO DI MEAD Secondo Mead la personalità è composta da tre parti: l'io, il me e il se. La personalità è il SE, esso emerge nel rapporto con gli altri e si divide in IO e ME. L'io è la parte spontanea, impulsiva, creativa come mi pongo agli altri. Il me sono le idee che imparo dagli altri, l'idea di come gli altri mi vedono, ci fa evitare comportamenti che sarebbero fuori luogo, è la parte più ponderata come penso che gli altri mi vedano. Secondo Mead il processo di formazione si sviluppa in quattro fasi: A) FASE DELL'IMITAZIONE/DEL PRE-GIOCO può arrivare fino ai 2 anni. Si costruisce la personalità di una persona. I bambini non si vedono dall'esterno, non prendono le prospettivedi altre persone, copiano senza sapere cosa fanno (non c'è il ME)
B) FASE DEL GIOCO LIBERO
3 anni. I bambini cominciano a interpretare determinati ruoli, si inizia a dare alle proprie azioni il significato che danno gli altri. Inizia a costruirsi il ME, inizia a immaginare come gli altri lo vedono (spostarsi di ruolo).
C) FASE DEL GIOCO ORGANIZZATO/GIOCO DI SQUADRA
6-7 anni. I bambini riescono a collegare un ruolo a quello di tanti altri ruoli, si vedono in una mappa. Si possono interiorizzare il ruolo e il pensiero dell'altro. Si imparano le regole e si possono anticipare le reazioni dell'altro, entrano in gioco le aspettative si forma il ME.
D) FASE DELL'ALTRO GENERALIZZATO
I valori della comunità iniziano ad avere un peso, un'influenza su di te. Il bambino inizia a considerare i valori della comunità più ampia, quindi interiorizza facilmente i valori culturali. Arrivati a questa fase, i bambini hanno acquisito un'identità.
sociale.
FREUD
La sua teoria si basa sull'idea che l'individuo sia perennemente in conflitto con la società.
LE TRE COMPONENTI DELLA PERSONALITÀ
La personalità ha 3 componenti:
- Es: sorgente di energia che funziona in base al principio del piacere: quando l'energia viene scaricata, la tensione si riduce e si genera una sensazione di piacere (poppata, escrezione delle feci, orgasmo)
- Io: agente esecutivo della personalità incaricato di mediare tra questa e il mondo esterno, guidato dal principio di realtà (esigenza di attendere condizioni adeguate prima di scaricare la tensione dell'Es)
- Super-Io: il principio morale ed esercita una funzione di giudizio morale: incarna l'idealizzazione del genitore ed esige un comportamento conforme agli standard stabiliti da quest'ultimo e dalla società in generale
FASI DELLO SVILUPPO PSICOSESSUALE
La personalità si forma in quattro fasi,
ognuna associata ad una zona erogena
1) Fase orale dalla nascita fino ai 18 mesi zona erogena prevalente è la bocca, non si tratta di placare la fame, ma del piacere di succhiare in sé; l'ano
2) Fase anale dai 18 mesi ai 3 anni zona erogena prevalente è la gratificazione deriva dal trattenere ed espellere le feci lotta per l'autonomia; pene
3) Fase fallica dai 3 ai 6 anni la zona erogena prevalente sono il clitoride, i bambini vedono il padre come un rivale, le bambine si accorgono di non avere il pene e tendono a sentirsi deprivate rispetto ai maschi
4) Fase genitale dopo la pubertà la fonte principale del piacere è costituita dal rapporto sessuale con un membro del sesso opposto
PIAGET
Teoria della personalità basata sull'idea di sviluppo cognitivo processo attraverso cui si apprende il controllo dei processi mentali.
Ciascuno stadio dello sviluppo implica nuove capacità.
1) Stadio senso-motorio
Dalla nascita ai 2 anni i bambini reagiscono al presente immediato, non fanno progetti, non si propongono scopi; non dispongono di immagini mentali né di parole.
Stadio preoperatorio: dai 2 ai 7 anni il bambino è capace di usare simboli, immagini e parole; fioriscono il linguaggio e il disegno.
Stadio operatorio concreto: dai 7 ai 12 anni i bambini ragionano in termini logici per problemi concreti ma commettono errori per problemi in forma astratta.
Stadio operatorio formale: dai 12 anni in poi i ragazzi imparano a risolvere i problemi presentati in forma verbale ma anche quelli in forma astratta, tappa più avanzata.
Kohlberg ha identificato sei fasi di sviluppo morale, non associate a fasce di età precise. Vi sono persone che restano moralmente immature per tutta la vita, anche se la grande maggioranza arriva almeno alla terza fase.
Durante le prime due fasi il bambino non sviluppa il senso del giusto e dell'ingiusto.
Le prospettive del castigo (prima fase) o del premio (seconda fase) sono le forze che guidano il suo comportamento. Diventa poi consapevole dell'opinione altrui e agisce in modo da ottenere l'approvazione (terza fase). La consapevolezza si allarga alla comunità e alle norme sociali il comportamento è regolato dalla consapevolezza morale (quarta fase). Le due fasi finali coincidono con una maggiore capacità di agire moralmente in modo svincolato dai valori convenzionali; ciò permette di formulare giudizi autonomi (quinta fase) su cosa sia bene o male. Gli individui che arrivano alla fine del processo hanno elaborato principi etici universali e coerenti (sesta fase) in grado di prendere decisioni morali svincolate dalla preoccupazione per il proprio interesse (es: Gandhi, Martin Luther King, Gesù Cristo).
LA SOCIALIZZAZIONE CONTINUA
La socializzazione è un processo che continua per tutta la vita, ovviamente la fase più intensa avviene nell'infanzia.
ma si presenta anche nella vita adulta e nella vecchiaia. Ci sono delle differenze: la socializzazione infantile è incentrata sulle motivazioni, forma valori stabili, insegna l'adesione alle regole; la socializzazione adulta sviluppa capacità specifiche, riguarda comportamenti modificabili e porta alla valutazione delle regole. IL MODELLO DI ERIKSON (1968) È stato il primo sostenitore dell'idea che lo sviluppo continua per tutta la vita. In ogni fase l'individuo affronta una crisi o una sfida. FIDUCIA/SFIDUCIA (prima infanzia) Conflitto/sfida che i bambini attraversano durante la prima infanzia, riguarda il rapporto che il bambino ha con gli adulti (i suoi genitori). Il bambino deve riuscire a sentirsi tranquillo anche quando il genitore si allontana, in questo modo acquisirà fiducia. Se viene maltrattato o trascurato, la fase non viene superata. AUTONOMIA/VERGOGNA (da 1 a 2 anni) Il bambino sviluppa una prima conoscenza di sé e inizia adApprendere le regole di convivenza. Troppe aspettative possono causare senso di vergogna e disistima.
INIZIATIVA/SENSO DI COLPA (da 3 a 5 anni) - Interiorizza le regole. Fase in cui il bambino inizia ad avere consapevolezza che può trasgredirle ed è consapevole di starle trasgredendo. È importante come gli adulti si relazionano con il bambino, troppa rigidità può causare senso di colpa una volta cresciuto. Un adulto che ha un buon senso di iniziativa, da bambino ha vissuto bene questa fase.
INTRAPRENDENZA/SENSO DI INFERIORITÀ (primi anni di scuola) - Con l'ingresso a scuola il bambino viene messo di fronte a nuove responsabilità (ordine da un altro ente). Più riesce a portarle a termine, più si sviluppa in lui un senso di intraprendenza.
IDENTITÀ/CONFUSIONE DI RUOLI (adolescenza) - In questa fase entra in gioco il tema del ruolo, ci viene chiesto di stabilire la nostra identità. I ragazzi iniziano ad avere pulsioni
sessuali attive e diversi impegni sociali. Essi devono prendere delle decisioni importanti per la propria identità (scuola, lavoro, scelta di un partner). confusione di ruoli. Se non si supera questa fase si innesca una INTIMITÀ/ISOLAMENTO (inizio dell'età adulta). Entra in gioco il tema della fiducia si deve cercare di stabilire una relazione con un partner fisso basato su questo concetto. L'isolamento, secondo Erikson, è la difficoltà nel raggiungere questo obiettivo e la stabilizzare il livello di coppia. difficoltà nello Una persona che non riesce a superare questa fase rischia l'isolamento. GENERATIVITÀ/STAGNAZIONE (età adulta matura) contribuendo nel mondo sociale. La generatività si raggiunge (lavorando, facendo figli). Vengono affrontati i temi della responsabilità verso la società e le generazioni successive. inutili Se non si raggiunge, si arriva alla stagnazione porta a sentirsi di fronte.aquelle persone che invece hanno raggiunto i loro obiettivi e si sentono soddisfatti.
INTEGRITÁ/DISPERAZIONE (tarda età adulta)bilancio,Ci si guarda alle spalle e si fa una sorta di ci si chiede se si possa riprenderequalcosa di interrotto e portarlo a termine.Se il bilancio è positivo si ricava una sensazione di integrità; se si vuole cambiaretutto, il risultato è la disperazione.
Negli ultimi decenni è nata un’offerta per gli anziani (es: amazon con prodotti dedicatia chi è in avanti con gli anni ma vuole rimanere attivo fa