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AMERICA LATINA:
Il termine america latina include tutti i sistemi del continente americano
nei quali si parla una lingua neolatina, quali spagnolo, portoghese o
francese, escludendo il Messico che geograficamente appartiene
all'America settentrionale. È evidenziata l'origine politica e ideologica del
termine, nato a metà XIX secolo in contrasto con il concetto di "America
Sassone" per contrastare l'influenza degli Stati Uniti nella regione. Il
riferimento alla “latinità” mirava a valorizzare il legame con la Francia e
sostenere le mire espansionistiche di Napoleone III sui paesi dell’Europa
meridionale. Vengono anche sollevate critiche relative al fatto che il
termine ignora il carattere multietnico della popolazione latinoamericana.
Tradizionalmente, questi sistemi sono ascritti alla famiglia di civil
law.l'influenza duratura della tradizione del civil law è conseguente ai tre
secoli di dominazione coloniale spagnola e portoghese e al movimento di
codificazione post-indipendenza. Tuttavia, emerge anche l'influenza
statunitense, in particolare nel settore del diritto pubblico, creando
un'interessante commistione con il common law. La consapevolezza di
un'antitesi tra diritto e società e tra tradizione romanistica e diritti
nazionali si è diffusa progressivamente. vi è la tolleranza storica dei nuovi
detentori del potere verso l'esistenza dei diritti indigeni a carattere
consuetudinario, sin dai regni precolombiani.Il testo tratta del
riconoscimento dei diritti delle comunità indigene in America Latina, a
partire dagli anni '90 del XX secolo. Questi diritti, inizialmente legati alle
basi etniche, si sono poi estesi ad altri gruppi sociali come i campesinos o
gli abitanti delle periferie urbane.
La colonizzazione dell'America Latina avvenne principalmente nel
sedicesimo secolo, caratterizzata da concezioni politiche e tecniche
dell'epoca colonialista dell'Età Moderna. La Corona di Castiglia affrontò il
problema del titolo giuridico basandosi su una investitura divina, che
obbligava alla protezione degli indios.
Durante la fase coloniale, le leggi regolavano i rapporti con le colonie,
mentre le popolazioni autoctone venivano rapidamente sottomesse.
Nonostante ciò, veniva applicato il diritto consuetudinario indigeno in
alcuni ambiti, purché non fosse in contrasto con la legislazione
coloniale.Infine, la conquista dell'indipendenza delle colonie
latinoamericane fu relativamente rapida, favorita dagli eventi in Europa
come l'occupazione della penisola iberica da parte di Napoleone e l'esilio
dei sovrani di Spagna e Portogallo.Per le colonie spagnole, l'indipendenza
comportò conflitti e frammentazioni, mentre per il Brasile avvenne in
modo più pacifico con la creazione di un impero autonomo nel 1822.Dal
punto di vista giuridico, nei nuovi stati indipendenti non ci fu una rottura
immediata con l'ordinamento precedente, il "diritto indiano", che
combinava il diritto della madrepatria con specifiche disposizioni locali.La
classe dirigente dei nuovi stati si allontanò dai modelli iberici, ispirandosi
ai sistemi di civil law di Francia e Germania e alle idee di Bentham.
Tuttavia, il movimento per la codificazione in America Latina non fu una
mera imitazione del modello francese, ma rifletteva il desiderio di
indipendenza e aveva caratteristiche originali.Si individuano tre fasi nel
movimento di codificazione del XIX secolo:
1. La prima fase subito dopo l'indipendenza, caratterizzata dall'adozione
di testi tradotti dai codici civili francesi, come quelli di Haiti o della
Repubblica Dominicana.
2. La seconda fase, iniziata con il codice civile peruviano del 1852,
tentava di riformulare il diritto in termini moderni e nazionali.
1. una terza fase dovrebbe coinvolgere ulteriori sviluppi e adattamenti
dei codici civili in vari stati.il Codice Civile cileno del 1855 è redatto
da Andrés Bello. Bello ha tratto ispirazione dalle codificazioni
europee, tra cui il Codice Civile spagnolo del 1851, introducendo uno
stile più razionale rispetto al Code Civil francese. Questo codice ha
influenzato successivamente molte altre codificazioni dell'America
Latina, incluso l'Ecuador, El Salvador, Venezuela, Nicaragua e
Il Codice Civile argentino del 1871, redatto da Dalmacio Vélez Sársfield,
rappresenta un esempio notevole per le fonti variegate da cui ha tratto
ispirazione e per la chiarezza delle note introduttive. L'ultima fase di
codificazione è associata a personalità come Augusto Teixeira de Freitas,
che ha elaborato un progetto di codice civile brasiliano pubblicato tra il
1860 e il 1865, ispirato alla tradizione pandettistica tedesca.Questi codici
hanno cercato di bilanciare le istanze liberali con quelle conservatrici,
risultando in opere che hanno influenzato profondamente il diritto civile in
tutta la regione.Nel XX e XXI secolo, i cambiamenti sociali, politici ed
economici in America Latina hanno reso necessari aggiornamenti e
adeguamenti dei codici civili, soprattutto per quanto riguarda il diritto di
famiglia e del lavoro. Questi adeguamenti sono stati fatti attraverso la
legislazione e la giurisprudenza, con una particolare attenzione alla
costituzionalizzazione di nuovi diritti.Diversi paesi hanno avviato la
ricodificazione del privat per rispondere a queste esigenze. Ad esempio, il
codice civile messicano del 1928, il codice civile brasiliano del 2003 e il
recente codice civile argentino del 2015. Il codice civile cileno è rimasto
l'unico tra i codici storici ancora in vigore.L'influenza dei modelli giuridici
italiani è stata significativa, particolarmente in paesi come il Perù, il cui
codice civile del 1984 si ispira a quello italiano del 1942. Un’eccezione
interessante è Cuba, il cui codice civile del 1987 segue il modello della
Repubblica Democratica Tedesca, rappresentando una fusione di tecniche
della tradizione romanista e del diritto socialista.Più rapida è stata
l'obsolescenza dei codici di commercio, che ha spesso preceduto la
codificazione del diritto civile.è presente il fenomeno
dell'americanizzazione del diritto dell'America Latina, la crescente
influenza della common law statunitense, intensificatasi nella seconda
metà del XX secolo, abbia avuto un impatto significativo sul diritto
commerciale della regione. Questo processo è stato promosso da
campagne di assistenza e modernizzazione giuridica promosse dagli Stati
Uniti, spesso sotto il movimento di "law and development".
Tuttavia, la spinta verso l'armonizzazione e l'unificazione del diritto a
livello continentale ha incontrato resistenze, viste come un'imposizione del
modello statunitense contro il tradizionale libero-americanismo.
Nel contesto di questa resistenza, diventa significativo il ruolo delle
ricostruzioni sistemologiche che enfatizzano i tratti peculiari dei sistemi
giuridici dell'America Latina. Inoltre, progetti di integrazione sub-
regionale e regionale, risalenti all'indipendenza del Sud America, hanno
cercato di bilanciare l'influenza statunitense, promuovendo
l'armonizzazione del diritto latinoamericano. Tra questi progetti, si
segnalano la Comunità Andina (CAN), il Mercosur (fondato nel 1991), e
l'UNASUR (istituita nel 2011), che mirano alla convergenza delle diverse
organizzazioni regionali.Dopo l'indipendenza dalle potenze coloniali, i nuovi
stati dell'America Latina si sono ispirati ai modelli costituzionali francesi e
statunitensi. Le idee di "costituzione come realtà normativa" si sono
diffuse rapidamente, influenzando sia il processo politico che sociale.
Nonostante l'influenza persistente della Spagna fin dal XVI secolo, le idee
della rivoluzione francese e del movimento indipendentista nordamericano
hanno avuto un impatto maggiore sul costituzionalismo latinoamericano.
Questo è stato consolidato pochi anni dopo l'indipendenza dalla
promulgazione della Costituzione americana. I principi del moderno
costituzionalismo si erano già diffusi prima che la Spagna potesse imporre
la Costituzione di Cadice (1812-1814), evidenti nel Supremo Congresso del
Venezuela del 1811 e nella successiva Dichiarazione di Indipendenza del
Paese. Le prime costituzioni latinoamericane hanno regolato il
funzionamento del governo, basandosi sulla tripartizione dei poteri
legislativo, esecutivo e giudiziario, e hanno stabilito diritti e meccanismi di
partecipazione popolare e di controllo governativo.l'influenza del modello
statunitense di "judicial review" sulle prime forme di giustizia
costituzionale in America Latina. Nonostante l'influenza evidente, queste
forme risentono della cultura giuridica locale e tendono a un controllo
politico iniziale. Successivamente, a partire dalla seconda metà del XIX
pur avendo introdotto inizialmente un sistema diffuso simile a quello
statunitense, dagli anni ’60 del XX secolo adotta un controllo accentrato.
L'Argentina, invece, segue fedelmente il modello statunitense nel suo
funzionamento, disciplinando pochissimo nella Costituzione e principalmente
attraverso la giurisprudenza. Tuttavia, manca del principio dello "stare
decisis" tipico del sistema statunitense, che avrebbe garantito il buon
funzionamento del modello.
Messico: la Costituzione messicana del 1824 introduce un complesso sistema
di protezione dei diritti, influenzato dall'esperienza anglo-americana e
francese. Il "juicio de amparo", introdotto poi nella Costituzione del 1857, è
ripreso nella Costituzione del 1917 ancora in vigore, rappresentando un
esempio di costituzionalismo progressista per l'intera area latinoamericana. A
partire dalla metà degli anni '80, molti paesi latinoamericani hanno
attraversato fasi di transizione costituzionale, approvando nuove carte
fondamentali o revisionando quelle esistenti. Tuttavia, questi processi
democratici spesso incontrano difficoltà e momenti di regressione, lasciando
un divario tra le norme costituzionali e la pratica applicativa.Un esempio
chiaro è la Costituzione messicana del 1917, che, dopo una lunga e
sanguinosa guerra civile, introdusse la sovranità popolare e riconobbe diritti
sociali, economici e culturali. Questa costituzione precede anche quella di
Weimar. Sotto il profilo della ripartizione del potere, la Costituzione
messicana prevede un'organizzazione federale simile a quella degli Stati
Uniti, con un sistema di pesi e contrappesi, un presidente eletto per sei anni
non rieleggibile e un Parlamento federale bicamerale.Sebbene il principio
della separazione dei poteri sia formalmente accolto, nella pratica le
funzioni del Presidente spesso sorpassano quelle attribuite al potere
ese