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2.2 IL CETO DEI GIURISTI E LA MAGISTRATURA LAICA
GIURISPRUDENZA-UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
ANNO ACCADEMICO 2022/2023
ALLEGRA AGOSTINI
BARRISTER E SOLICITORS - Diventa sempre più difficile per i litiganti stare in giudizio di
persona. Infatti, già dal XIII secolo, è sempre più frequente il ricorso ad un attorney come
rappresentante di parte, essi sono dei professionisti che ricevono la loro formazione giuridica
attraverso la pratica. Tale pratica è inizialmente svolta presso un giurista sperimentato, sotto
il controllo della corte regia, la quale conferisce ai suoi prescelti l’esclusiva della professione.
Alla figura dell’attorney si affianca quella del narrator, provvisto di una superiore dignità
professionale e dotato di maggiore prestigio. In ogni caso l’apprendimento del diritto avviene
attraverso la pratica, attraverso la frequentazione costante di giuristi esperti. La preparazione
per la professione giuridica si svolge nelle Inns of Court, ove gli apprendisti sono istruiti,
anche attraverso la simulazione dei processi, dai membri più anziani ed esperti della
professione. Inizialmente anche gli attorneys fanno parte delle Inns annesse alle corti regie,
ma nel tardo medioevo ne sono esclusi, e si ritirano delle Inns of Chancery insieme ai
solicitors, comparsi nel XV secolo, con compiti essenzialmente amministrativi, e trasformati
poi in giuristi praticanti soprattutto nelle corti di equity. Al di sopra di tutte le categorie vi è
quella più prestigiosa e più potente, quella dei serjants at law, eredi dei narrators e scelti tra i
migliori readers, cui è attribuito il compito di definire giuridicamente i termini della
controversia. Fra questa categoria vengono reclutati i nuovi giudici. Nel corso del XVII secolo
si ha la definitiva affermazione dei barristers e dei solicitor, eredi delle funzioni,
rispettivamente dei serjeants e degli attorneys. Essi sono due branche autonome.
solicitors
-L’istruzione dei è affidata alla Law Society, e consiste nella frequenza di un corso di
durata annuale seguito da un tirocinio di due anni. Il loro lavoro consiste nel tenere i rapporti
con i clienti e la loro capacità di stare in giudizio innanzi alle corti superiori è piuttosto
limitata. Oltre alla competenza esclusiva su alcune materie, quali, per esempio, il
trasferimento dei beni immobili e la redazione di testamenti, il solicitor prepara il materiale
informativo e probatorio e tutta la documentazione che serve al barristers per le
argomentazioni da sostenere di fronte alle corti superiori.
barristers
-L’istruzione dei avviene ancora in piccola parte nelle Inns of Court. Entrare in una
Inn è costoso e attualmente richiede una laurea riconosciuta. Occorre poi la frequenza di un
corso di durata annuale presso una struttura accreditata, seguito da un periodo di pratica di
un anno. Essi svolgono un’attività di consulenza, e soprattutto di patrocino difronte alle corti
superiori, essendo da sempre titolari del right of audience, e non hanno contatti con il cliente,
i quali sono tenuti dal solicitor.
Per diventare giudici bisogna essere prima barristers. Il sistema tradizionale appena trattato
era causa di complicazioni e di un aggravio del costo del processo in quanto richiedeva la
presenza di due figure di legale per affrontare una causa , infatti è stato riformato dal Courts
and legal services act (1990) , che ha attribuito la possibilità di stare in udienza presso le corti
superiori, a determinate condizioni, anche ai solicitors, possibilità ampliata ulteriormente
dall’ACCESS TO JUSTICE ACT (1999), quindi i solicitors titolari del right of audience oggi sono
6000. Con la riforma del 1990 i barristers hanno perso il monopolio del patrocino difronte le
corti superiori e con esso l’esclusività dell’ammissione alla magistratura, però, hanno
acquisito la possibilità di avere rapporti con il cliente. Ancora, tuttavia non si può parlare di
un’unica figura di avvocato in Inghilterra. Ancora la frequenza di un corso di studi universitari
giuridici non è considerato un requisito sempre necessario per accedere alla professione
forense.
I GIUDICI - A partire dal XIV secolo, si è consolidata la consuetudine di reclutare i giudici
inglesi tra le file degli avvocati più prestigiosi. In tutti gli anni della common law i giudici e gli
avvocati costituiscono un solo gruppo professionale che, prende a svolgere l’importante
funzione di formare i suoi membri. Storicamente i giudici superiori inglesi erano nominati dalla
corona su proposta del Lord Chancellor. La selezione avveniva tra i barristers con una certa
esperienza professionale. In pratica fra i barristers di maggiore prestigio, i cosiddetti Queen’s
Counsules. Si sosteneva che la scelta dei giudici tra i barristers garantisse delle selezioni
accurate. Il courts and legal services act 1990, ha inciso in maniera profonda sull’assetto della
professione forense e quindi anche sulla nomina dei giudici. Fino al cost. ref .act 2005, la
nomina dei giudici della hight court venivano scelti dal lord chancellor tra i barristers e i
solcitors titolari del right of audience con almeno 10 anni di esperienza professionale e
nominati dalla regina sulla base delle proposte di quest’ultimo. Anche i giudici delle country
courts venivano nominati dalla corona su proposta del lord e scelti tra barristers e solicitoirs
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ANNO ACCADEMICO 2022/2023
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con almeno 7 anni di esperienza professionale. Il fatto che i giudici vengano scelti nella
cerchia di avvocati fa sì che i tribunali superiori siano composti da giudici con una lunga
esperienza pratica, i quali possono contare sul rispetto da parte dell’insieme dei giuristi.
Questa sistema di reclutamento dei giudici, contribuisce a rendere omogenea la figura del
giurista e a non contrapporre il bar(avvocatura) al bench ( la magistratura) : esiste ancora un
rapporto di grande affinità tecnica, culturale e mentale tra giudici e avvocati. Il lord chancellor
era fino al cost. ref. Act 2005, il solo incaricato alla nomina dei giudici e quindi il massimo
responsabile per l’ordine giudiziario inglese. La figura del lord chancellor costituiva una
notevole anomalia nel sistema inglese, che non poteva più reggere alla pressione della nuova
cultura dei diritti umani introdotta dallo Human Rights Act 1998. Il lord chancellor partecipava
di tutte le funzioni di governo. Innanzitutto, nominava il giudice ed era egli stesso il giudice in
quanto presiedeva la House of Lord nella sua funzione giurisdizionale, presiedeva il Judicial
Committee of the Priviy Council e presiedeva anche la Chancery division della High Court.
Faceva anche parte del governo, una figura politica che restava in carica fin quando il
gabinetto godeva della fiducia del parlamento. Egli era anche lo speaker della house of lords
in sede legislativa. Molte di queste anomalie e contraddizioni sono state eliminate dal C R A
2005. Per quanto riguarda la figura del lord chancellor, questi non è più da considerarsi un
magistrato: è un rappresentante dell’esecutivo, assume il nome di Ministro della Giustizia, ed
ha ottenuto di mantenere il titolo di lord chancellor. Al lord C vengono sottratte le funzioni
giurisdizionali che vengono attribuite al Lord Chief Justice, il quale assume il titolo di
presidente delle corti di inghilterra e galles e capoce del potere giudiziario di inghilterra e
galles. Il lord C cessa di essere lo Speaker della House of Lords. Egli continua a svolgere un
compito importante nel sistema di reclutamento dei giudici che, secondo quanto previsto nella
part.4 del C r A 05, avviene secondo il seguente schema:
-una Judicial Appointments commission seleziona I candidate per qualsiasi posto che si renda
vacante presso qualunque corte (ad eccezione della supreme court) e comunica la scelta al
lord c il quale, a seconda dei casi, o nomina direttamente la persona scelta o la raccomanda
per la nomina alla regina. Il lord c può anche respingere la proposta o chiedere alla
commissione di riconsiderarla. La JAC è composta da 15 membri (magistrati, laici e
rappresentati delle professioni legali) nominati dalla regina su proposta del Lord Chancellor. La
selezione avviene sempre tra i barristers e i solicitors titolari del right of audience o che
comunque abbiano un “experience in law”, in base al merito. Il CRA05 prevede l’obbligo per la
commissione di prendere in considerazione anche l’elemento della “diversity” tra le persone
che vengono scelte e ciò per rispondere all’esigenza di una magistratura maggiormente
rappresentativa delle varie espressioni della società inglese. Non sembra che questo
obbiettivo sia mai stato raggiunto.
Per quanto riguarda le garanzie, il CRA05, distingue 2 casi:
-i magistrati di livello inferiore alla High Court possono essere rimossi per incapacità e cattiva
condotta dal Lord Chancellor di concerto con il Lord Chief Justice.
-I magistrati della high court e delle corti superiori possono essere rimossi soltanto dalla
regina su risoluzione congiunta delle due camere del parlamento.
Numero dei giudici - tradizionalmente si sottolineava che i giudici della common law fossero
pochi. Questa affermazione resta valida anche oggi, soprattutto se guardiamo ai giudici togati
a tempo pieno, che sono circa 1500, dei quali solo 155 sono giudici delle corti superiori. Solo
questi giudici, ai quali vengono concessi stipendi più alti dell’amministrazione inglese, hanno
creato e creano la common law. Solo quest’ultimi sono tutelati, nella persona e nella funzione,
attraverso l’istituto del contemp of court con cui si puniscono le offese alla corte. Solo
quest’ultimi possono pronunciare “la dichiarazione di incompatibilità” prevista nella sez.4
dello human right act 1998. Questi risultano essere concentrati tutti a Londra.
LA MAGISTRATURA LAICA
I justice of the peace - Tra gli strumenti utilizzati dai sovrani per amministrare in modo
efficace il proprio potere, vi è la nomina dei commissioner. Fin dal XII secolo il sovrano sceglie,
come custodi dei propri interessi a livello decentrato, i commissioner, reclutati tra la piccola
nobiltà locale, di provata fedeltà. Inizialmente i doveri di questi “tutori della pace”, sono
amministrativi e di polizia, ma a partire dal regno di Edoardo III, essi assumono i caratteri ben
definiti degli attuali Justices of the peace, con compiti sempre più giurisdizionali. I Justice of
the peace non sono più scelti in base al censo, non sono più solo uomini ed hanno visto
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progressivamente aumentare la loro competenza di organi giudicanti, al punto che oggi la
maggior parte dei processi pe