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CIVIL LAW
Origini
Le origini di "civil law" sono da ricondurre al XVII secolo inglese, che vide lo scontro tra Common Law e Equity. L'equity (base della Civil Law) era fortemente influenzato da dottrine canonistiche e nozioni continentali ed era quindi contrastante con quello patrio di Common Law. David parlava di tradizione romano-germanica, altri la chiamavano tradizione giuridica dei diritti continentali. In ogni caso si tende ad abbracciare l'esperienza giuridica continentale come connotata nei suoi elementi durevoli da una somiglianza di caratteri, condivisi da tutti i diritti continentali e da tutti i diritti che da essi sono stati emanati (diritto greco, spagnolo, olandese, Paesi latino-americani, ...).
Caratteristiche e significati di Civil Law
Civil Law ha una pluralità di significati, ma se volessimo trovare la caratteristica di fondo dovremmo dire che è a base codicistica. Poi, come abbiamo detto, assume una pluralità di significati.
giuristi che avevano redatto il Corpus Iuris Civilis, i giuristi dell'epoca iniziarono a studiare e interpretare i testi romani al fine di applicarli alle nuove realtà sociali ed economiche che si stavano sviluppando. 2. Common Law come diritto consuetudinario (XII secolo - XVII secolo) Il Common Law si sviluppò in Inghilterra durante il periodo medievale e si basava principalmente sulle consuetudini e le decisioni dei tribunali. A differenza del Civil Law, che si basava sui testi romani, il Common Law si basava sulla pratica giudiziaria e sulle decisioni dei giudici. Durante questo periodo, i giudici iniziarono a scrivere le loro decisioni e a pubblicarle, creando così una sorta di precedente giuridico che avrebbe influenzato le decisioni future. Questo sistema di giurisprudenza basato sui precedenti è ancora oggi una caratteristica distintiva del Common Law. 3. Equity Law come diritto dell'equità (XVII secolo - presente) L'Equity Law si sviluppò in Inghilterra come una risposta alle limitazioni del Common Law. Mentre il Common Law si basava principalmente sulle regole e i precedenti giuridici, l'Equity Law si basava sui principi di equità e giustizia. L'Equity Law era amministrato da un tribunale separato, la Court of Chancery, che aveva il potere di emettere decreti e ordini basati sui principi di equità. Questo sistema permetteva ai giudici di adattare le regole del Common Law alle situazioni specifiche e di fornire rimedi più giusti ed equi. Oggi, molti sistemi giuridici nel mondo si basano su una combinazione di Civil Law, Common Law ed Equity Law, cercando di bilanciare la certezza delle regole con la flessibilità e l'equità nella loro applicazione.monaci amanuensi – che, oltre ad aver trascritto testi sacri, avevano anche trascritto il Corpus Iuris Civilis – Irnerio viene a conoscenza di questo grande patrimonio giuridico. Facendo un parallelismo vediamo che la scienza giuridica inglese nasce in un modo molto diverso: non nelle università, ma all'esterno e più nello specifico nell'esercizio della professione stessa. Con la nascita delle università e dello studium iuris di Bologna primo fra tutti, la scienza giuridica si presenta caratterizzata dal fatto di essere una "scienza del testo", cioè il Corpus Iuris Civilis che viene studiato e poi applicato. A differenza quindi delle leggi dei popoli barbari, che erano caratterizzate dall'oralità e che escludevano di conseguenza ogni possibilità di interpretazione delle norme, quest'ultima invece, per i popoli continentali, costituiva la base del diritto. Questo metodo attirò presto giuristi da.tutto→il mondo
Il giurista è colui che è in grado di leggere, conoscere e padroneggiare i metodi che consentono di comprendere ed applicare il Corpus Iuris Civilis.
Inizialmente si attestava un’aderenza quasi ossessiva nei confronti del testo (primi giuristi: glossatori glossa), che invece non era previsto nel Regno Unito, dove si studiava lavati del→ processo (i writs).
Con l’avvento di Irnerio e del Corpus Iuris Civilis, che diventa il fulcro della rinascita degli studi giuridici, è evidente che non è solo il merito (concetti, categorie di diritto ecc..) ma il metodo che incide sulla mentalità giuridica (il testo incide sulla mentalità giuridica nel senso di porsi come principio e fine di tutto lo scibile giuridico).
2. Civil Law come diritto comune europeo
Un diritto comune di matrice dottorale (1) dato dal contributo dei tanti commentatori che hanno contribuito in modo incisivo in ambito accademico, ma accompagnato da un diritto
comunedi matrice "forense" (2), ossia generato da prassi, fatti di leggi e consuetudini varie, di opinionigiudiziali aventi valore di precedente.Una posizione di spicco in questa seconda accezione (2) l'avevano i tribunali supremi dei singoliordinamenti, che comunicavano tra loro sul presupposto dell'apertura in senso transnazionale delsistema di fonti. 3. Civil Law come diritto codificato Il diritto comune entra in crisi durante il XVIII secolo, a causa di svariate ragioni:politiche assolutistiche e di accentramento: col consolidarsi del potere regio in forma assolutistica, non poteva essere ben accetto un diritto che si applicava su tutto il regno e che non era di matrice regia e che aveva il potere di vincolare l'esercizio del potere regio.Il diritto comune rappresentava una minaccia, tanto che in Francia si arrivò a vietare lostudio del diritto romano.I sovrani quindi iniziano ad occuparsi dello stesso insegnamento universitario, dopo chepersecoli nessuno aveva imposto cosa fosse opportuno insegnare o meno il rischio stava nel fatto che se il sovrano non fosse intervenuto in campo universitario, il giurista si sarebbe concepito in maniera autonoma rispetto al "diritto regio". nascenti ideologie libertarie che mettono in evidenza i privilegi, le disuguaglianze sociali (anche in ragione del potere dei nobili) e che portano quindi alla lotta contro gli stessi. divisione tra gli stessi giuristi: in Common Law questo contrasto non esisteva perché non esistevano giuristi accademici, ma un ceto di giuristi coeso e "geloso" dei propri privilegi. Nella nostra tradizione giuridica, invece, era facile distinguere tra giuristi accademici (dotti), formatisi all'interno delle università e che si ponevano al servizio del sovrano, e giuristi forensi che, invece, applicavano il loro diritto nei tribunali e che erano inclini a mantenere un diritto comune così come l'avevano
Quindi fondamentalmente la crisi del diritto comune si lega ai caratteri di un sistema di diritto a forte impronta dottrinale.
Nel XV secolo, caratterizzato dall'umanesimo giuridico e dalla sterilizzazione delle fonti romane, il metodo riguardava essenzialmente il profilo esterno (quindi quello dell'esposizione dei concetti), ma finisce per investire il profilo "interno" (quindi quello della formazione e della validità dei concetti giuridici).
Va considerato anche l'influsso del Protestantesimo in Germania e l'idea di un impianto logico-sistematico del diritto, perché ordinato da Dio quindi un approccio sempre più avulso da quello pratico-professionale e che si avvicina alla necessità di creare un sistema.
Il vertice massimo di questa necessità si avrà tra XVI e XVII secolo in cui si passa da un diritto di esperienza diritto di scienza e di legislazione. Il '600 è infatti il
secolo cartesiano, con una forte influenza anche di Hobbes, Grozio, Pufendorf. Per cui la scienza del diritto deve elaborare principi generali, staccandosi dalle prassi e la dottrina è impegnata in un'attività di crescente astrattezza speculativa. Si arriva così al XVIII secolo, inteso come il secolo caratterizzato dal primato della legislazione. Le prime codificazioni sono approntate dalle dottrine del giusnaturalismo per iniziativa dei regimi assolutistici illuminati (es: Codice bavarese del 1756, Codice prussiano del 1794, ABGB austriaco del 1811) l'obiettivo era eliminare i limiti all'esercizio di un potere assoluto e accentrato da parte dei sovrani e nasce, di conseguenza, anche una politica attenta alla formazione accademica, in modo tale da eliminare l'autonomia del diritto dal potere regio. Dunque, in pieno assolutismo regio: a. nasce l'idea della legge come creativa del diritto b. la legge comincia a coincidere col poteredell'autorità che la emanac. Il diritto viene a coincidere con la legge è la legge che crea il diritto e lo studio del diritto richiede semplicità e certezza dello studio teorico e dell'applicazione pratica. Nasce in questo contesto il significato di Civil Law come "code law". I codici ottocenteschi sono diversi rispetto a quelli settecenteschi in quanto segnano un passaggio ulteriore: - codificazione del '700 prodotto di una volontà da parte dei sovrani di impadronirsi del sistema delle fonti, ma che in realtà ricostituiscono solo una sistemazione di materiale già esistente (motivo per cui sono chiamate consolidazioni) - i codici moderni sono ancora più diversi. Che cosa significa "codice"? in origine il termine "codex" identifica esclusivamente il "libro cucito sul dorso", che si distingueva dal volumen, il quale si avvolgeva identifica quindi un contenitore, nonIl contenuto dell'epoca romana subiva uno slittamento di significato ogni qualvolta che l'imperatore avesse voluto raccogliere delle leggi in modo ordinato, questo avveniva tramite codici perché, essendo cuciti sul dorso, erano più agevoli da utilizzare. Si afferma il significato di "codice" come una serie di leggi raccolte dalle autorità in un testo unitario e quindi ordinato: dal contenitore al contenuto.
Tra Medioevo e XVII secolo i termini "codex" o "compilatio" erano utilizzati quando qualche autorità intraprendeva a mettere in ordine materiali preesistenti con finalità chiarificatrici.
Con l'avvento dei codici moderni, in particolare del codice francese del 1804, si ha una cesura profonda: il diritto precedente deve essere cancellato. È in questo contesto che si comincia ad intendere, per "codice", un libro di regole giuridiche che sono:
- organizzate secondo un sistema;
- caratterizzate dall'unità di materia.
- Imperativismo: diritto = comando si implica il fatto che:
- a. il comando si deve conoscere la legge deve essere pubblica
- b. la legge entra in vigore solo dopo la sua pubblicazione
- c. quindi non può essere retroattiva
- Psicologismo: per il giurista è fondamentale conoscere l'intenzione del legislatore
- Razionalismo giuridico (Leibniz e Wolff): diritto = dato della realtà si afferma una
- prospettiva logico-sistematica, per cui ogni problema