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Antroposemiosi: la comunicazione come caratteristica fondamentale dell'essere umano

Nell'ambito economico, si parla di antroposemiosi. L'essere umano, non è solo un essere vivente, ma un essere storico-sociale. Grazie al linguaggio, l'essere umano è un animale linguaggio-semiotico, cioè capace di semiotica, quindi di riflessione e coscienza. La sua caratteristica principale è resa possibile l'evoluzione fino ad oggi, sia biologica che storico-sociale dell'essere umano.

Dato che l'intero ciclo produttivo è comunicazione, anche lo scambio, la produzione e il consumo sono comunicazione. La comunicazione di produzione è oggi mondializzata, e la comunicazione di questo mondo non solo si estende sull'intero pianeta, ma è anche adeguata al mondo. Comunicazione e realtà coincidono. Oggi c'è una connessione tra ontologia e comunicazione.

Abbiamo la riproduzione sociale, ovvero il processo per il quale la società umana si riproduce, e si basa sulla comunicazione.

capacità di evadere dall'essere comunicazione e reinventare i rapporti sociali. Nella riproduzione sociale, la coincidenza di comunicazione ed essere, è superata in quanto si tratta della riproduzione dell'animale semiotico, cioè quello che è anche capace di rapporti di valutazione, di presa di coscienza, di responsabilità. Oggi, il mantenimento dell'essere della comunicazione-produzione contrasta con la riproduzione sociale e con la riproduzione della vita sul pianeta, perché ha un carattere distruttivo. Faccio l'esempio di macchine che vengono sostituite con nuove macchine, non per via dell'usura, ma per esigenze di tipo competitivo. Oppure di posti di lavoro per fare spazio all'automazione con il conseguente incremento della disoccupazione. La comunicazione-produzione mondializzata è distruttiva anche perché è comunicazione-produzione di guerra. La guerra ha bisogno sempre di nuovi mercati di

armi e di esseregiusta necessaria,riconosciuta come e che la si accetti come "guerra preventiva", quindialtro.come un mezzo di difesa nei confronti del pericolo maggiore rappresentato dall'propria identità.Dev'essere riconosciuta come mezzo per far valere i diritti della Identità chenon è l'altro a minacciare o distruggere, ma questa forma sociale stessa che la incoraggia epromuove.

Ogni comunicazione presuppone un processo di modellazione del mondo in cui la suacomunicazione può realizzarsi. Il concetto di modellazione venne utilizzato da Sebeok,sviluppando la sua "semiotica globale/della vita". Egli riprese questo concetto è lo rielaborò,Umwelt.collegandolo al concetto diLa modellazione è il fondamento della comunicazione di ogni essere vivente, perché lacomunicazione si svolge entro i limiti di un mondo e tutte le sue caratteristiche, e questomondo risulta modellato in base alle

esigenze di ogni specie.Il congegno di modellazione dell'uomo è il linguaggio, da non confondere con il parlare. Nel parlare comune usiamo il termine linguaggio per riferirci a ciò che non è verbale: il linguaggio gestuale, della moda, dei sordomuti... Il linguaggio è una facoltà dell'uomo, una serie di componenti fisiche.Il parlare è invece verbale, qualcosa di non concreto. Se negli animali si stabilisce una corrispondenza fra modellazione e essere della comunicazione, per l'essere umano il linguaggio, che è il congegno di modellazione, non combacia con la sua capacità di ricostruzione e produzione di più mondi possibili.Si chiama semiotica questa capacità umana di meta-semiosi. Essa dipende dal congegno di modellazione umano, ovvero il linguaggio. Grazie al linguaggio in quanto modellazione specifica dell'essere umano, si manifesta l'alterità.La comunicazione nell'Unione

EupeaIn base al criterio proposto da Rossi Landi, l'ideologia è una progettazione sociale di cui si può essere consapevoli o inconsapevoli (e definita spesso, erroneamente, anche come falsa coscienza o identificazione). La progettazione sociale è organizzata in tre livelli, che sono il programma, la programmazione e la progettazione. "Un programma rientra in una programmazione, e una programmazione rientra in una progettazione". La progettazione dello sviluppo dell'Europa ha oggi un organismo specializzato in questo compito: la Commissione Europea, che presenta la propria progettazione e il cui obiettivo principale è lo sviluppo della produzione e della competitività delle imprese europee. La produzione oggi è quindi comunicazione. Lo sviluppo della comunicazione è considerato dalla Commissione Europea come indispensabile per lo "sviluppo comunicativo", ovvero la "capacità di muoversi e di agire in un contesto comunicativo".

ambiente complesso e ad alta densità tecnologica". Ciò ha importanti conseguenze nella programmazione dell'istruzione e della formazione, considerate dalla Commissione in termini "di investimento nell'intelligenza".

L'istruzione e la formazione sono orientate a potenziare la comunicazione, da intendere come capacità di aggiornare le proprie competenze. L'istruzione e la formazione vengono considerate i "vettori" di identificazione, di promozione sociale dell'individuo, di sviluppo personale e di competitività.

Secondo il Libro bianco "Insegnare e apprendere", il compito dei giovani, ma di tutti in generale nel corso della propria vita, è quello di "trovare il proprio posto nella società dell'informazione", attraverso l'impegno e la volontà. Questo "senso di responsabilità" ha la funzione di sviluppare la "società della coscienza".

che sibasa sul perfezionamento e sul controllo della comunicazione. Questa società è quindi, in poche parole, la "società della comunicazione-produzione". In particolare, quindi, il Libro bianco vorrebbe risolvere la disoccupazione.

Diritto all'infunzionalità

Il concetto di "diritto all'infunzionalità" assume molta importanza per l'apertura della nostra forma sociale, indirizzata verso un umanesimo dell'alterità. Questa espressione va intesa facendo riferimento all'umanesimo dell'identità.

Il diritto all'alterità si specifica come "diritto all'infunzionalità". E l'alterità a cui ci riferiamo è quella che fa la nostra identità. Il diritto all'infunzionalità è il diritto a valere per sé.

L'infunzionale è umano.

Negli appunti di Bachtin distinguiamo l'esperienza piccola e

L'esperienza grande. L'esperienza piccola si riferisce al mondo concreto, è un'esperienza ridotta e parziale, è adeguata alla contemporaneità e collegata all'utilità. Nell'esperienza grande invece, il mondo non coincide con se stesso concretamente, non è ciò che è. In questo mondo c'è una memoria che si perde nella vita illimitata.

Dall'esperienza piccola conosciamo l'io prodotto dalle tecnologie del sé, che permettono all'uomo di conoscere se stesso e raggiungere un'identità individuale. La formazione di identità individuali e collettive è un processo unico, che determina l'autonomia e la consapevolezza di sé.

Ciò che mette in discussione questa autonomia e che la rende illusoria è il corpo di ciascuno. Questo corpo è coinvolto nell'intera vita dell'ecosistema del pianeta, ma è rispetto al soggetto, alla coscienza che

il soggetto ha costruito disegnando la sua identità, la sua immagine. La qualità della vita è dipendente dal lavoro, e ciò che rende fondamentale il lavoro è che esso è l'unica fonte di ricchezza sociale. La comunità non è altro che una comunità di lavoro, ma la comunità che si intende non è quella che si percepiva nel periodo del nazismo. Intendo infatti c'è una differenza tra comunità e società: Gesellschaft è la società, Gemeinschaft è la comunità, e quest'ultima si carica di connotazioni razziali, facendo Arbeit assumere al termine il significato di lavoro produttivo in funzione degli interessi economici e politici del Reich. Arbeit non sta quindi solo a significare il lavoro astratto, ma è da intendere anche in termini di classe sociale. Infatti sui campi di sterminio si trovava la scritta "Il lavoro rende liberi". Ciò che

Il nostro punto di unione nella comunità è il lavoro, e l'Italia è un paese fondato sul lavoro.

Lavoro

Rossi Landi parla del significato del termine lavoro, che si distingue tra lavoro in generale e lavoro-merce.

Il lavoro in generale è inteso come il lavoro frutto degli uomini, mentre il lavoro-merce è quello più astratto, il lavoro che si vende, si offre, si paga e si misura in ore di lavoro.

Si passa così al concetto di merce. Al giorno d'oggi qualsiasi cosa è trasformabile in merce, qualsiasi cosa può essere un prodotto, quindi anche il lavoro stesso.

Ciò che accomuna due merci differenti è il fatto che entrambe sono valori in generale. Quindi due merci, nonostante siano differenti, sono entrambe prodotti di forza lavoro umana in generale.

Il lavoro determinato è il lavoro del singolo uomo e corrisponde al valore d'uso, il lavoro indeterminato è invece il lavoro dell'uomo in generale senza distinzione di manodopera.

Siparla quindi di valore di scambio. Secondo Marx, nel lavoro determinato rientra anche il lavoro del singolo, che non è da intendere per genere di lavoro (quindi contadino, sarta, calzolaio ecc) ma per lavoro dell'individuo (di giorgia). Questo lavoro del singolo non ha posto nel corpo della merce, in cui invece rientra il lavoro per genere e il lavoro indeterminato (cioè frutto del lavoro umano). Se nel corpo delle merce rientra il lavoro del singolo ci troviamo davanti un'opera d'arte, un prodotto di artigianato o un capo firmato. Due merci quindi sono diverse se si considera il lavoro determinato per genere di lavoro (perché hanno valore d'uso diverso) però hanno una cosa in comune, ovvero il valore, che le rende quindi scambiabili. Il valore d'uso, che rende le merci differenti, diventa un pretesto proprio per scambiarle. valore d'uso Una merce ha sia il valore d'uso che il valore. Il la differenzia da altre merci, il valore la

rende scambiabile perché frutto del lavoro umano

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jj_003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Ponzio Augusto.