Riassunto esame Scienza politica, Prof. Cama Giampiero, libro consigliato Potere e teoria politica, Mario Stoppino

L’INDUTTIVISMO

Primi passi della scienza politica:

- Nasce negli anni ’50 negli USA > obiettivo = migliorare il processo decisionale pubblico

dell’attività del governo (soprattutto per la politica estera). Tentativo di fondare una

scienza basata sull’empiria.

Approccio induttivo = privilegia, come punto di partenza, i dati immediatamente

osservabili => non si può fare scienza senza dati direttamente osservabili.

comportamentismo

Approccio del = osservare fatti ripetuti e sulla loro base fornire

INDUTTIVISMO.

delle generalizzazioni = Teoria costruita sulla base di osservazioni

ricorrenti.

Tre ambiti principali su cui si è focalizzato il comportamentismo sono:

1. Il comportamento elettorale;

2. La partecipazione politica;

3. La socializzazione politica.

L’ossessione per l’empiria ha però portato anche dei problemi perché i progressi non

nascono solo dalla generalizzazione di fatti osservabili (es. in sica l’intuizione teorica

precede le scoperte avvenute tramite fatti empirici).

1. Contributi sul comportamento elettorale:

- (1)

Determinanti del voto, tre diversi approcci: legare la votazione alle appartenenze

sociali (operai, imprenditori, età, sesso…) => secondo questo approccio, si può capire

cosa le persone voteranno in base a dove abitano, alla loro età, al loro sesso….

Questo approccio ha dei limiti > ad esempio non è sempre vero che gli operai votano le

sinistre.

(2) Dare rilievo all’identi cazione partitica e del senso di appartenenza >> legame di

alcuni gruppi a certi partiti a prescindere dalle proposte politiche > ci sono situazioni in

cui le votazioni rimangono sempre le stesse per identi cazione e tradizione (es.

Irlanda). Anche questo approccio non è totalmente su ciente ad identi care altre

logiche del voto.

(3) Dare rilevanza alle scelte razionali >> elettori razionali che basano le loro scelte di

volta in volta sui singoli temi presentati; queste persone sono de nite “issue voters”.

Questi tre approcci non sono mutualmente esclusivi.

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Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

- Tipologie di elettori > fedeli, infedeli, razionali, istintivi, partigiani o astensionisti

(esistono tre tipi di astensionisti: disinteressati, delusi, arrabbiati).

2. Lavori sulla partecipazione politica:

È un fenomeno più visibile. Es. Iran contemporaneo >> lotta per i diritti delle donne >>

si può constatare quanto sia di massa la protesta calcolando le persone in piazza; si

può anche capire se un movimento è paci co o no.

La partecipazione politica è il comportamento delle non-élite = dei non governanti, dei

governati.

Ci sono diversi tipi di:

- Partecipazione >> voto, attività connesse alle campagne elettorali (volantinaggio,

partecipazione a manifestazioni), attività comunitarie (contatti individuali con esponenti

politici e attività cooperative), contatti particolaristici (il singolo cittadino che protesta

perché vuole che una zona sia meno rumorosa e chiede a sindaco/assessori di

ottenere questo risultato).

- Partecipanti >> inattivi, conformisti (solo forme istituzionali e convenzionali), riformisti

(manifestazioni che non rientrano a pieno nei canali istituzionali), attivisti (forme anche

non legali es. occupazioni di scuola, fabbrica, manifestazioni non autorizzate),

contestatori (forme non solo illegali, ma anche violente).

3. Contributi sulla socializzazione politica:

Processo attraverso cui si trasmettono valori, conoscenze e pratiche da un gruppo

all’altro. Una delle agenzie di socializzazione più importanti è la famiglia, anche la

scuola, i media, le chiese, i partiti politici, le istituzioni…

- Studi volti ad individuare le fasi e le modalità cruciali dell’apprendimento politico volte a

misurare il grado di accettazione delle istituzioni e dei valori politici.

- Indagini volte a stabilire il ruolo e il peso della socializzazione circa la persistenza o il

mutamento del sistema politico (es. familismo amorale >> situazioni che alimentano la

corruzione…queste abitudini vengono perpetuate da diverse agenzie di socializzazione

come la famiglia. Questi sono esempi di cattiva socializzazione > s ducia, non rispetto

delle regole => contro ai pilastri tipici di uno stato democratico).

Aspetti critici del comportamentismo:

1. Trascuratezza della dimensione storica > se ci si limita a cercare fenomeni osservabili,

si è in un certo senso condannati alla “schiavitù del presente” e si trascura la rilevanza

dei fenomeni passati e di come in uenzino il presente.

2. Predilezione per argomenti e settori spesso circoscritti e limitati > c’è tanto altro nella

politica (l’aspetto internazionale, le istituzioni politiche, i partiti…).

3. Iperfattualismo che so oca il ruolo dell’intuizione e dell’immaginazione > partendo dal

“direttamente osservabile" si rischia di perdere la creatività e l’intuizione, aspetti che

non si basano solo sull’osservazione (es. curvatura dello spazio-tempo, Einstein non

l’ha vista, l’ha intuita).

ff fl fi fi Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

4. Insistenza sugli individui, porta a sottovalutare il ruolo delle istituzioni e delle

organizzazioni > gli individui non si muovono nel vuoto ma in strutture macro (politiche

e sociali) e da esse sono in uenzati.

26/9/23 - lezione 4 L’APPROCCIO SISTEMICO

Questo approccio è diverso da quello del comportamentismo perché è un approccio

olistico => il tutto superiore è alle singole parti che lo compongono => per capire le

singole parti bisogna guardare il tutto (parti = in relazione di interdipendenza reciproca) =>

per capire la politica bisogna avere un quadro di insieme, solo così possiamo connettere

le diverse parti che compongono un sistema politico.

La politica è un sistema ed è di fondamentale importanza capire la di erenza tra sistemi

aperti (che hanno scambi con l’ambiente) e chiusi.

I sistemi politici sono per de nizione aperti (il loro ambiente esterno è quello sico, ma

anche quello economico).

Tra i principali esponenti dell’approccio sistemico è Easton, il quale lo usa per esaltare il

carattere autonomo e indipendente della politica => problema di come distinguere la

politica come sistema da altri sistemi (anche sociali).

Con ni e proprietà che caratterizzano il sistema politico secondo Easton:

- Politica = sistema connesso; insieme di attività correlate, i cui legami derivano dal fatto

che queste attività in uenzano il modo in cui le decisioni vincolanti sono formulate ed

eseguite.

Secondo Easton il sistema politico può essere rappresentato come una forma di

comportamento diretta ad uno scopo speci co che connette tutte le azioni politiche (es.

gruppi di pressione, partiti, governi, parlamenti, elettori…) e che spiega perché alcuni

scopi vengono selezionati e intrapresi e altri ignorati e ri utati => viene individuato un

processo di selezione degli scopi che per lui caratterizza la politica.

Politica autoritativa di valori

= un sistema di interazioni orientate verso l’assegnazione

in un determinato ambito sociale e territoriale >> i valori non sono da considerarsi come i

principi e gli ideali, ma come gli interessi e i bisogni, sia materiali che immateriali,

desiderati dalle persone, le risorse perseguite (es. il welfare state consegna bene ci

fondamentali come pensione, bonus alimentari, beni simbolici come il poter produrre e

consumare beni culturali, sistema sanitario…) => sono cose desiderate, risorse e bene ci

perseguiti.

Qui c’è una di erenza fondamentale con l’economia perché anche l’economia assegna

valori sia materiali che simbolici (es. il bene simbolico di cui possiamo godere grazie ad

uno scambio economico può essere l’assistere ad un concerto, il leggere un libro,

l’osservare un quadro…), ma la di erenza con la politica si trova nel meccanismo di

fi ff fl fl fi ff fi fi ff fi fi

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Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

assegnazione, che è profondamente diverso (=> a di erenziarle non è il pro tto perché

anche la politica in cambio ottiene pro tto, ad esempio un partito concede valori perché

vuole ottenere il consenso => il potere = una forma di pro tto). volontaria

Attraverso lo scambio economico c’è una distribuzione dei valori che è e

decentrata => nessuno è obbligato a produrre né a comprare le cose prodotte, inoltre

meccanismo orizzontale

l’economia è da considerarsi un >> tanti attori che scambiano tra

loro risorse (scambio non basato un’imposizione).

l’autorità a decidere l’assegnazione

In politica invece è => si parla di assegnazione di

valori sulla base di un potere coercitivo => cambia in base ai rapporti di forza tra i diversi

gruppi e ceti sociali, infatti nel passato troviamo esempi di assegnazioni molto squilibrate

(es. aristocratici più avvantaggiati del resto della popolazione; schiavi e servi della gleba

avevano dei diritti ma minimi, tutto era distribuito in modo autoritario dai governi).

Oggi la distribuzione è soggetta ad una competizione molto più equa >> tanti partiti che

rappresentano tanti interessi => l’assegnazione dei valori è comparativamente molto più

equa di secoli fa.

Questa possibilità di assegnazione deriva dalla capacità impositiva dei governi >>

qualsiasi governo (del passato e del presente) ha questa capacità >> che impone, anche

con l’uso della forza, l’assegnazione di valori di un certo tipo (con di erenze enormi sia tra

sistemi presti e passati es. comparazione dell’Italia oggi con l’Italia di inizio 2000; sia tra

due sistemi del presente es. di erenze tra Brasile e UK).

Rappresentazione del sistema politico di Easton: modello input-output

Il sistema politico è come una black box che ha scambi sia in entrata che in uscita con il

suo ambiente esterno.

Questa “scatola” è composta da tre elementi:

1. La comunità politica = tutti i membri che appartengono, a vario titolo, ad un sistema

politico (in Italia sono tutti i cittadini) >> la comunità politica viene spesso contestata

(es. i secessionisti in Spagna vogliono cambiare la comunità politica e far si che la

Catalogna abbia la propria, separata da quella spagnola).

Caratteristiche della comunità sono ad esempio l’avere un sistema scale comune (es.

in UE non possiamo de nirci ancora comunità politica perché questo aspetto manca >

un francese non accetta di tras