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RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Pagamenti per acquisizioni di immobili, impianti, macchinari ed altre immobilizzazioni materiali
Incassi per vendita di immobili, impianti, macchinari ed altre immobilizzazioni materiali
Pagamenti per acquisizione di beni immateriali e costi capitalizzati
Incassi per vendita di immobilizzazioni immateriali
Pagamenti per concessione di anticipazioni o prestiti a terzi
Incassi per rimborso di anticipazioni o prestiti a terzi
Pagamenti per strumenti derivati
Incassi da strumenti finanziari
Pagamenti per acquisizione di partecipazioni in imprese collegate
Disponibilità liquide nette derivanti/impiegate dall'attività di investimento (B)
RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Incassi derivanti da emissione di azioni o altri titoli di capitale
Pagamenti per acquisizione di azioni proprie
Incassi da ottenimento di prestiti
Pagamenti per rimborso di prestiti
Pagamenti per riduzione
di debiti per leasing finanziario. Disponibilità liquide nette derivanti/impiegate dall'attività finanziaria (C). Incremento/decremento delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (D = A + B + C). Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio (E). Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio (F = D + E). 7.8. I tipi di impresa e le principali poste di bilancio Esistono diverse tipologie di attività economica esercitate dalle imprese che conducono alla presenza o all'assenza di determinate voci nel bilancio. Le principali tipologie di attività economiche sono rappresentate da: - Imprese industriali che attuano la trasformazione fisico-tecnica di materie prime o semilavorati in prodotti finiti attraverso la produzione in senso stretto di beni oppure attraverso il montaggio o l'assemblaggio e svolgono un insieme di attività che hanno una forte componente diintangibilità e/o immaterialità; - Imprese di servizi che attuano un processo di produzione economica consistente nell'erogazione di diverse tipologie di servizi; - Imprese commerciali che commercializzano merci prodotte da altre imprese; - Banche e istituti finanziari che forniscono particolari servizi alla clientela Imprese industriali La struttura patrimoniale delle imprese industriali è caratterizzata dalla prevalenza nell'attivo di immobilizzazioni; ciò è riconducibile al fatto che l'attività produttiva delle aziende industriali necessita di consistenti investimenti in fattori volti alla meccanizzazione del processo produttivo. In presenza di attività conglomerate si possono trovare anche immobilizzazioni non strumentali, come i fabbricati di proprietà dell'impresa dati in locazione, e immobilizzazioni finanziarie che non rappresentano l'attività ripicca dell'impresa. Le rimanenze di magazzinosono dotate di immobilizzazioni materiali, come ad esempio gli alberghi che possiedono strutture e attrezzature per l'ospitalità. Nel conto economico delle imprese di servizi, i costi del personale sono spesso la voce più significativa, in quanto la prestazione del servizio dipende principalmente dalle competenze e dall'esperienza del personale impiegato. Inoltre, le imprese di servizi possono avere anche costi legati all'acquisto di beni e servizi necessari per svolgere l'attività, come ad esempio l'acquisto di materie prime o l'affitto di locali. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, le imprese di servizi possono ricorrere all'indebitamento per finanziare gli investimenti necessari o possono fare affidamento sui ricavi generati dall'attività stessa. In conclusione, sia le imprese industriali che le imprese di servizi hanno specificità nella struttura del bilancio e nei costi associati all'attività svolta, ma entrambe necessitano di una copertura finanziaria adeguata per sostenere gli investimenti e garantire la continuità dell'attività.richiedono forti investimenti in immobilizzazioni in quanto necessarie per la produzione diretta di servizi (si pensi agli impianti per la produzione di energia elettrica). Le rimanenze risultano invece più limitate perché non possono esserci rimanenze di servizi. In alcuni casi in cui siano necessari investimenti per fornire il servizio, i relativi finanziamenti sono erogati in parte dalle banche con oneri finanziari rilevanti.
Imprese commerciali
Le imprese commerciali si occupano della distribuzione come ricavi e di prodotti ad altre imprese all'ingrosso o al dettaglio.
Nelle imprese commerciali le immobilizzazioni rappresentano un'azienda posta limitata agli investimenti aziendali per due motivi: in primo luogo perché spesso le strutture utilizzate possono non essere di proprietà dell'impresa, in secondo luogo perché la dimensione economica delle immobilizzazioni tecniche è generalmente limitata rispetto al valore delle scorte di
Merci presenti in magazzino. Le rimanenze di merci risultano la parte principale dell'attivo patrimoniale, in quanto la compravendita delle stesse rappresenta la tipica attività. Connesso con l'attività commerciale è la presenza del credito verso clienti e i debiti verso i fornitori. La dimensione del credito è indice del potere contrattuale dell'azienda: tale potere è molto elevato nelle imprese della grande distribuzione in cui il credito verso i clienti è quasi pari a 0, mentre è limitato nelle imprese che vendono a grandi compratori e che hanno perciò dimensione di credito significative. Le stesse osservazioni possono farsi per i debiti verso i fornitori.
Banche e istituti finanziari. Con riferimento alle banche, buona parte dell'attivo è rappresentato dai crediti verso la clientela, e la restante parte dei crediti verso altre banche ed altre attività che generano interessi attivi in conto economico.
Nel passivo, invece, la voce più importante è quella relativa alle obbligazioni emesse, seguita dai debiti verso le altre banche, dal capitale e dalle riserve; la restante parte è rappresentata da depositi e altre passività. Tali voci generano interessi passivi in conto economico.
Il bilancio d'esercizio delle banche è di contenuto obbligatorio ed è conforme ai principi contabili internazionali IAS / IFRS e alle istruzioni della Banca d'Italia. La struttura del bilancio appare sintetica ma è arricchita dalle informazioni contenute nella nota integrativa.
Di fatto, la struttura del bilancio delle banche si differenzia da quella civilistica generale non solo per la peculiarità dell'attività operativa degli enti creditizi, ma anche perché la normativa speciale si è andata evolvendo molto rapidamente in questi ultimi anni. Questi fatti hanno imposto una maggior puntate comparabilità informativa.
che ha trovato espressione in Italia nell'adozione diretta per principi contabili IAS / IFRS. In realtà le norme e interazioni sul bilancio delle banche derivano da un compromesso tra i sistemi giudici fondati sulla trasparenza e quelli basati sulla segretezza. Lo schema dello stato patrimoniale è a sezioni contrapposte; le voci dell'attivo sono quasi tutte riportate in ordine di liquidità crescente; il patrimonio netto non è indicato esplicitamente, ma ne vengono elencati componenti. Quanto allo schema di conto economico, è anch'esso sintetico a forma scalare, e le voci e le operazioni principali sono comunque analizzate nella nota integrativa. Nel conto economico sono state inserite, in seguito alla circolare del 2005, nuove voci: - Margine di interesse risultate dalla differenza tra interessi attivi e passivi - Commissioni nette: differenza tra commissioni passive e attive - Margine di intermediazione - Risultato netto della gestionefinanziaria.Saldo tra i prodotti e le perdite di operazioni su titoli non immobilizzati;
- Saldo tra i prodotti e le perdite di operazioni su cambi di valute estere;
- Saldo tra i prodotti e le perdite relativi a metalli preziosi ed altre operazioni finanziarie.
- Costi operatici che comprendono le spese amministrative
- Utile (perdita) imperativo corrente al netto delle imposte.
CAPITOLO 8
L'analisi dell'azienda per funzioni e per processi
8.1. L'analisi dell'azienda per sub - funzioni
La visione sistemica delle aziende non consente di comprendere appieno come operino le aziende nel loro funzionamento quotidiano e nella dinamica dei propri elementi. Sia per finalità di studio sia per utilità pratica di amministrazione economica, è indispensabile procedere con l'articolare il sistema aziendale in sottosistemi; un primo modo di scomposizione consiste nell'individuare i tre momenti dell'amministrazione economica
di processo. Si concentra sull'analisi e l'ottimizzazione dei processi aziendali, identificando le attività chiave e le relazioni tra di esse. Questo approccio favorisce una visione integrata dell'azienda e promuove la collaborazione tra i diversi dipartimenti. L'approccio per funzioni, invece, si basa sulla suddivisione delle attività aziendali in funzioni specifiche, come produzione, marketing, finanza, risorse umane, ecc. Ogni funzione ha il suo ruolo e le sue responsabilità all'interno dell'organizzazione. Questo approccio favorisce una maggiore specializzazione e divisione del lavoro. Entrambi gli approcci hanno vantaggi e svantaggi e possono essere adottati in base alle esigenze e alla cultura aziendale. Spesso, le aziende utilizzano una combinazione di entrambi gli approcci per gestire in modo efficace le proprie attività. In conclusione, la gestione organizzata di un'azienda si basa sull'interazione tra i tre sub-sistemi: gestione, organizzazione e rilevazioni quantitative. Gli approcci per processi e per funzioni sono due chiavi di lettura utilizzate per comprendere e ottimizzare la gestione organizzata dell'azienda.correlati e complementari. L'analisi orizzontale si occupa di valutare l'efficacia e l'efficienza complessiva dell'azienda, considerandola come un insieme di attività che consumano risorse con diverse caratteristiche fisiche, tecniche ed economiche per raggiungere un obiettivo comune. L'analisi funzionale, invece, si concentra sullo studio delle singole funzioni aziendali, considerandole come attività omogenee dal punto di vista fisico, tecnico ed economico. Utilizzando l'approccio per processi, è possibile valutare l'efficacia e l'efficienza complessiva dell'azienda e identificare eventuali meccanismi per migliorarli. L'approccio funzionale, invece, permette di analizzare in modo dettagliato le singole funzioni aziendali e comprendere come esse contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi dell'azienda. In conclusione, l'analisi orizzontale e l'analisi funzionale sono due aspetti complementari della gestione organizzata dell'azienda, che permettono di valutare l'efficacia e l'efficienza complessiva dell'azienda e di comprendere come le singole funzioni contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi aziendali.complementari; si tratta di due chiavi di lettura di uno