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Struttura di una situazione contabile
Possiamo usare il metodo che più ci piace. Esempio di struttura di una situazione contabile: Si può parlare di un vero e proprio "sistema" contabile partiduplistico e non di un semplice metodo della P.D., quando, oltre al verificarsi delle due proprietà aritmetiche della P.D., si ha la seguente proprietà fondamentale, di natura sistematica: amministrativo può essere osservato al più sotto due aspetti, uno originario o elementare [COSA], dotato di maggiore certezza, uno derivato o causale [PERCHE'], con cui gli stessi valori "certi" sono esaminati sotto un altro punto di vista.
Il piano dei conti è diviso in due grandi serie:
- La serie originaria dei conti, che studia il primo aspetto (originario ed elementare, più certo);
- La serie derivata dei conti, che studia il secondo (derivato o causale, meno certo).
Quindi, per ogni fatto amministrativo si potranno avere quattro tipi di registrazione contabile:
- ...
serie|Il sistema del patrimonio (che privilegia il fondo, Fabio Besta) colloca:
Nella I serie tutti i conti accesi alle attività e passività
Nella II serie i conti accesi alle poste del netto.
Esso deriva logicamente dalla IV via di rappresentazione dei fondi e dei flussi (quella che prende in considerazione tutti i flussi patrimoniali, sia della zona finanziaria, sia della zona reale).
Il sistema del reddito (che privilegia il flusso, Gino Zappa) ritiene che le attività e passività "reali" non siano, nel loro valore, molto più certe dei valori del netto. Così:
Nella I serie colloca solo le attività e le passività "finanziarie"
Nella II serie tutto il resto, cioè attività e passività reali più netto.
Esso è quindi logicamente derivato dalla III via di rappresentazione dei flussi (quella di derivazione numerario-finanziaria), per poi recuperare con gli
“assestamenti” i flussi della zona reale, ricostruiti per stime e congetture. In alcune versioni addirittura si parte dalla sola II via di rappresentazione dei flussi (quelli soltanto di derivazione numeraria) ma sempre con la considerazione dei restanti flussi patrimoniali negli “assestamenti” di fine esercizio.
Nel sistema del patrimonio:
- Per quanto riguarda le attività (I serie) gli aumenti in “Dare” e le diminuzioni in “Avere”;
- Per quanto riguarda le passività (I serie) le diminuzioni in “Dare” e gli aumenti in “Avere”;
- Per quanto riguarda il netto (II serie) vengono segnate le perdite e le diminuzioni di netto in “Dare” mentre i profitti e gli aumenti di netto in “Avere”.
Nel sistema del reddito:
- I conti accesi alle attività numerario-finanziarie (cassa e crediti – I serie) segnano gli aumenti in “Dare” e le diminuzioni in “Avere”;
competenza all'esercizio successivo, ovvero come costi e ricavi pluriennali, ancora una volta non allocati nel conto economico e trattenuti nello stato patrimoniale, ma questa volta rientranti nel conto economico solo pro quota, in un certo numero di anni, per mezzo di opportune quote che via via sono attribuite/imputate per competenza ai diversi esercizi.
Il sistema patrimoniale originario o anglosassone Fino alla fine del 19’ secolo i conti vengono accreditati o addebitati senza distinguere tra le due serie di conti, originaria o derivata. In un certo senso nell’ Accounting anglosassone, rimasto fedele all’impostazione originaria data da Pacioli alla fine del XV secolo, quello che comanda la logica delle rilevazioni è la prassi. Si parla infatti di un linguaggio pre-sistemico o “antico”, per la sua relativa semplicità. Secondo alcuni però questo sistema può essere considerato un sistema patrimoniale. Questa versione del
Il patrimonialismo ha ispirato il sistema in uso nei principi contabili internazionali. In questa versione del sistema del patrimonio non si parla di serie di conti. L'unica cosa di cui si fa menzione è l'equazione fondamentale della P.D.: A = L + N, ovvero Attività = passività + netto.
A = Assets (attività)
L = Liabilities (passività)
N = Net worth o Equity (patrimonio netto).
In questa concezione il reddito (NPL = Net profit or loss) non è determinato autonomamente, ma esprime semplicemente la variazione del netto per effetto della gestione. In formule:
NPL = I - E
Dove:
I = Income (Ricavi e altri proventi)
E = Expense (Costi e altri oneri).
La relazione sopra presuppone, per semplicità, che non ci siano variazioni di netto dovute a flussi extragestionali (contribuzioni dai soci o distribuzioni ai soci).
Da queste relazioni fondamentali può essere derivata una logica con cui interpretare le registrazioni contabili nel rispetto delle stesse relazioni:
Ogni aumento in una delle tre grandi classi di conti corrisponde o ad una diminuzione nella stessa classe di un altro valore o ad un aumento in una classe opposta; gli aumenti o diminuzioni gestionali del netto, sono distinti tra proventi e oneri. A ben vedere, però, questa è conseguenza ovvia delle fondamentali proprietà della P.D.; non abbiamo un modo univoco di registrare i fatti amministrativi perché non abbiamo una serie originante ed una derivata. Il funzionamento del sistema patrimoniale con questa variante dipende infatti in gran parte dalla prassi.
Vediamo nel seguito, prescindendo dalla normativa fiscale (ad esempio l'IVA), previdenziale e varia, le rilevazioni fondamentali con questo sistema, nel ciclo tipico di trasformazione delle risorse di un'azienda industriale:
Acquisto e pagamento di materie prime:
- L'acquisto di merce dà luogo ad una semplice permutazione patrimoniale: aumentano simultaneamente le attività in dare (il
magazzino) e le passività in avere (i debiti verso fornitori). Il pagamento è un'altra permutazione, in cui al contrario diminuiscono i debiti e simultaneamente diminuisce la cassa o la banca.
Acquisto e pagamento di impianti:
Questo tipo di rilevazione è perfettamente identica alla precedente. Non c'è alcuna differenza tra l'acquisto di attività correnti, come le materie di consumo o prime, e quelle non correnti, come gli impianti o altri beni a fecondità ripetuta. Questi e quelli non agiscono immediatamente sulla variazione del netto, e quindi sui risultati economici.
Acquisto di servizi:
L'acquisto di servizi, invece, presenta una differenza sostanziale. Siccome il servizio si consuma immediatamente quando è acquisito, o comunque in genere entro l'esercizio, non viene rilevato come un'attività, ma direttamente come un costo, cioè come una diminuzione di netto. Allora nel dare dovrà
mettere un costo(expense).Liquidazione (quando nasce il debito) e pagamento stipendi:La rilevazione degli stipendi è in fondo un acquisto e un pagamento di servizi come tutti gli altri. Al posto del debito verso fornitori abbiamo il debito verso il personale, e il pagamento è identico. La manodopera, essendo un bene immateriale, è trattata infatti come acquisto di servizi, rilevata quindi come un costo. In una parte della tradizione anglosassone, questa è distinta, sin dall'inizio, in due categorie: la manodopera diretta e quella indiretta. La prima è quella parte di costo che è destinata ad incorporarsi direttamente nel costo del prodotto finito, la seconda invece rappresenta un costo generale d'azienda.
Trasformazione delle mater