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Secondo i dati forniti dal ministero della salute, in Italia Il 30% delle coppie italiane e

degli altri paesi ha problemi di infertilità.

Negli ultimi venti anni, in particolar modo nei paesi occidentali si assiste a una

maggiore consapevolezza del fenomeno; dovuto anche alla più facile accessibilità e

all’avanzamento delle tecniche di procreazione medicalmente assistita; mentre alcuni

decenni fa, le coppie accettavano questa condizione, e non c’era la possibilità di

rivolgersi a centri specializzati e sottoporsi a trattamenti specifici.

Cause?

Da un punto di vista strettamente biologico, le cause sono ascrivibili sia a fattori di

carattere femminile/ sia fattori di carattere maschile, o di coppia.

I fattori femminili possono essere legati: fattore cervicale, fattore tubarico, disturbi

dell’ovulazione, endometriosi, mentre i fattori maschili possono essere legati: alla

motilità degli spermatozoi, o altre cause legate all’apparato riproduttivo maschile.

Un altro aspetto da considerare rappresenta una grande fetta delle cause di infertilità,

ed è legato alla sterilità idiopatica (o di causa sconosciuta).

Ma le due cause maggiori sono legate : a disturbi dell’ovulazione femminile, e un 25%

è legato ad una sterilità che viene definita idiopatica a causa sconosciuta.

Questo da un punto di vista psicologico è estremamente importante; perché se da un

lato la fase diagnostica va a individuare la causa in uno dei due partner (es: nella

donna), potrebbe generare sentimenti di colpa, di non adeguatezza. Ma altrettanto

problematica è una condizione di infertilità idiopatica (in cui la causa non viene

individuata). Nel momento in cui la causa non si conosce, diventa ancora più

complesso, perche da l’impressione che il problema risulta di difficile soluzione.

*mentre l’individuazione di una causa ti lascia pensare che ci sia una soluzione,

mentre il non individuare una causa ti da l’idea dal punto di vista psicologico che non

ci sia soluzione.

1. Uno degli aspetti che dobbiamo tenere in considerazione quando ci troviamo di

fronte a coppie che affrontano il problema dell’infertilità : Individuare se siamo

in una condizione di infertilità idiopatica (in cui non si conosce la causa), o in

una condizione in cui è stato individuato un fattore femminile (problemi di tipo

ovarico, tubarico o età della donna) o se sono stati individuati fattori maschhli, o

in alcuni casi entrambe le problematiche (maschile e femminile).

2. Altro aspetto da considerare nella condizione di infertilità, è la distinzione:

nessuno dei due componenti della coppia ha mai

 INFERTILITA’ PRIMARIA à

avuto un figlio uno dei componenti ha già avuto un figlio (con

 INFERTILITA’ SECONDARIA à

altro partner)

Qual è il percorso diagnostico per l’accertamento dell’infertilità?

oltre alla prima visita specialistica, vengono condotte una serie di analisi:

Analisi per il partner femminile:

Analisi ormonali : si eseguono mediante semplici prelievi di sangue in precisi

 giorni di ciclo.

si fanno per capire se avviene l’ovulazione, o se di contro ci sono degli squilibri

endocrini

Ecografia trans vaginale : è un esame che mediante gli ultrasuoni consente di

 osservare l’utero, l’ovaio, e la vescica. In particolare è possibile stabilire se

l’ovulazione avviene, se vi sono cisti, fibromi o altro.

Analisi per il partner maschile:

Spermiogramma :

 (è un esame fondamentale per la valutazione della fertilità

maschile), e serve a valutare se il numero di spermatozooi nell’eiaculato è normale,

se il loro movimento è adeguato e se hanno forma regolare.

* lo specialista può ritenere necessarie anche ulteriori indagini più approfondite.

Fattori psicologici?

abbiamo parlato di cause, da un punto di vista biologico. Uno degli aspetti su cui si

il ruolo che hanno i fattori psicologici rispetto alla

interroga la comunità scientifica è :

condizione di infertilità ?

Ci sono una serie di studi che evidenziano, come gli aspetti legati all’ansia, alla

depressione, e allo stress, siano effettivamente dei fattori che possono influire sulla

condizione di infertilità; e non solo anche sulla possibilità di avere un esito positivo

(out come) rispetto a un trattamento (PMA)

sia nella tecnica in vitro (IVF) sia nella tecnica con pipetta a iniezione (ICSI).

Entrambe sono delle tecniche di 2’ livello definiamo tecniche di secondo livello

à

quelle in cui l’incontro tra i gameti avviene al di fuori del corpo della donna.

Parliamo di (IVF) :

Parliamo invece (ICSI)

Ci sono stati una serie di studi che hanno trovato una relazione significativa tra quelli

che erano i valori legati all’ansia e alla depressione, rispetto all’esito del trattamento

di secondo livello.

e hanno osservato: come lo stress e l’ansia legato al fatto di affrontare una condizione

d’infertilità influivano negativamente sulla possibilità di avere un esito positivo.

quindi in qualche modo c’è una parte di letteratura che conferma come i fattori di

carattere psicologico siano influenti. Di contro però, sono stati condotti dei lavori di

metanalisi da Boivin, Matthiesen che mostrano invece, risultati contrastanti. Ovvero, i

risultati condotti hanno dimostrato che lo stress emotivo (causato della problematica

dell’inferitilità), in realtà non andava a compromettere la possibilità di rimanere

incinta.

Studio della proff: sono state prese in considerazione 217 coppie, quindi 434 soggetti,

in una condizione di infertilità primaria : quindi in assenza di figli; e in termini di cause

sono state escluse le cause femminili, cioè sono stati presi in considerazione solo

coppie che avevano cause di carattere maschile, o causa sconosciuta.

Si procedeva secondo +step:

al primo step: sono stati inserite le cause di carattere biologico

al secondo step: sono stati inseriti i fattori psicologici di carattere femminile (un valore

è significativo, quando è inferiore a 0.5) i risultati riportano valori superiori + 0.5 =

non significativi.

al terzo step: hanno inserito le dimensioni di ansia/stress in relazione al partener

maschile.

questa procedura a piu step, serve per indagare l’effetto delle variabili dell’ultimo

step, al netto con quelle precedenti.

Risultato: non hanno trovato conferma rispetto al fatto che i fattori di carattere

psicologico avessero un influenza sull’outcome (in relazione al numero di follicoli).

Conclusione: da un lato, lo studio è in linea con le precedenti ricerche che non

individuano la correlazione tra gli aspetti di carattere psicologico e l’esito; però

dall’altro lato, i due partner vanno insieme in termini di ansia e stress, cioè vi è

un’influenza reciproca nel modo in cui viene affrontata la condizione d’infertilità.

Quindi la condizione di infertilità: “come l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di

regolari rapporti sessuali mirati e non protetti”, è una condizione legata a diversi

fattori che intervengono, che sono: di carattere biologico, e di carattere psicologico

(meno certa l’idea), ma sicuramente giocano un ruolo importante nel modo in cui i

pazienti affrontano tale condizione.

Generatività : come fase del ciclo di vita

Nel momento in cui consideriamo l’aspetto della riproduzione, è inevitabile non fare

riferimento a quello che è : ciclo di vita familiare : all’interno del ciclo di vita

familiare, ci sono una serie di tappe che vengono considerate attese/inattese, e

ciascuna delle quali si caratterizza per: (compiti di sviluppo specifici)

che hanno a che fare non solo con i due componenti della coppia, ma anche con il

livello trigenerazionale (generazioni precedenti).

All’interno del ciclo di vita familiare, si differenziano poi:

: sono quegli eventi che normalmente ci si aspetta che avvengano

-EVENTI NORMATIVI

(avere un figlio) : sono quegli eventi che vengono considerati inattesi (non

-EVENTI NON NORMATIVI

avere un figlio)

Ciò che caratterizza ciascuna fase del ciclo di vita, è il fatto che ciascuno di questi

momenti viene considerato come un momento di “cambiamento”, cioè un momento in

cui la famiglia o la coppia deve inevitabilmente riadattarsi a dei ruoli, che sono dei

ruoli differenti (ex: fare i genitori).

La parte che a noi interessa, è la fase del ciclo di vita: in cui la coppia diventa una

triade.

L’obb primario di questa transazione: è legato alla costruzione di quello che viene

chiamato <patto genitoriale> . il patto genitoriale è legato proprio alla: generatività

cioè allo sviluppo in primo luogo di uno spazio mentale per il figlio, e

à

successivamente volto alla cura e alla gestione del figlio.

la transazione alla genitorialità (il fatto di avere un figlio) è un cambiamento che

avviene:

-in quanto genitori, rispetto al figlio nascituro

-in quanto coniugi (coppia)

-in quanto figli, rispetto alle generazioni precedenti

In quanto genitori : vi è la necessità di creare uno spazio mentale per il figlio: noi

nasciamo all’interno di una rete familiare, dalla siamo influenzati e a sua volta

influenzeremo. Anche se è chiaro che poi ognuno crea una propria storia.

( Andolfi) “venire al mondo e come

uno dei pionieri nell’ambito della terapia familiare disse:

essere gettati in un libro in cui esistono già persone e storie; è come entrare in contatto con

una realtà le cui regole sono già parzialmente scritte. La nostra esperienza cambierà la trama,

ma non potremo mai prescindere dalle pagine che precedono la nostra entrata in scena, e da

quelle pagine saremo inevitabilmente influenzati”.

Un altro compito in quanto genitori, è quello di condividere la cura sul piano

organizzativo: cioè cominciare ad organizzare quella che è la routine, la quotidianità,

per la gestione del figlio; ma anche creare uno

di parenting

stile che sia condiviso (che non significa avere la stessa modalità

educativa, ma avere due modalità educative che vanno nella stessa direzione).

In quanto coniugi: il compito di sviluppo è legato alla <legittimazione reciproca>.

Per cui sostenere e riconoscere l’altro in quello che è il proprio ruolo genitoriale; oltre

che riuscire a integrare la dimensione genitoriale + con la dimensione coniugale. (non

si smette di essere coppia, anche se in una prima fase sicuramente l’aspetto della

coppia viene un po' lasciato da parte).

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofianasello di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicosomatica con elementi di psicologia della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Salerno Laura.
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