Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 181
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 1 Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 181.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia ospedaliera, Prof. Patron Elisabetta, libro consigliato Psychobiological processes in health and illness. London: SAGE, 2011, Hamilton-West, Kate Pag. 41
1 su 181
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CRIES

-​ Crying

-​ Oxigen Requirement

-​ Increased vital signs

-​ Expression della faccia corrucciata

-​ Sleeplessness

Assessment of Physical Functioning: ROLLAND AND MORRIS DISABILITY

QUESTIONNAIRE.

Istruzioni: quando ha dolore può trovare difficile fare alcune delle cose che fa normalmente.

Pensi a come si sente oggi

Nella vita quotidiana riesce a fare meno cose e questo impatta sul funzionamento e la qualità

della vita in generale.

Scale composte del dolore.

Tentativo di misurare più dimensioni dell'esperienza del dolore

Mc Gill-Pain Questionnaire che va a valutare il dolore. Uso della figura umana per

localizzare il dolore, capire poi se è acuto o cresce lentamente; le condizioni che aumentano

o diminuiscono il dolore. Scala che cerca di valutare diversi aspetti del dolore: qualità,

intensità e come varia il dolore nel tempo.

Importante fare anche una valutazione di misure psicofisiologiche, in fase di assessment o

durante o alla fine del trattamento. Indici del sistema nervoso autonomo, come conduttanza

cutanea per il simpatico. Utile valutazione della tensione muscolare per il dolore.

Utile il biofeedback nelle condizioni di dolore (es. nell’emicrania e nella cefalea).

Cefalea - cervicalgia → Muscoli FRONTALE ,TRAPEZIO, CERVICO-NUCALI

Valutare che tipi di segnali dobbiamo registrare e nei casi soprattutto della tensione

muscolare, capire dove rilevare questi segnali (es. cefalea misuriamo dal muscolo frontale,

le fibre scorrono in verticale dalle sopracciglia ai capelli → elevato livello di tensione

muscolare frontale o nei muscoli pericranici).

Dolore cronico temporo-mandibolare tono muscolare temporale e massetere:

eccessiva tensione del muscolo massetere che è quello che ci permette di masticare,

associato al digrignare i denti durante la notte. Un approccio utile per affrontare questa

condizione è l'uso del biofeedback, che aiuta il paziente a riconoscere quando si verifica

un'eccessiva tensione muscolare e a imparare a rilassarsi consapevolmente.

Durante la valutazione, è importante esaminare la tensione muscolare sia a destra che a

sinistra, poiché i muscoli temporali e masseteri sono bilaterali e, per vari motivi, potrebbe

verificarsi uno sbilanciamento che porta a un dolore localizzato solo su un lato. Per valutare

correttamente la tensione muscolare nel muscolo massetere, si utilizzano elettrodi

posizionati lungo la direzione delle fibre muscolari. Gli elettrodi vengono posizionati su due

siti attivi e il risultato viene monitorato tramite il biofeedback, per fornire al paziente

un'indicazione chiara sulla tensione.

Un esempio pratico di valutazione mostra che il soggetto può avere una maggiore pressione

e tensione a destra. Questo potrebbe indicare un disguido nell'uso bilaterale dei muscoli, e il

paziente dovrebbe essere istruito a masticare in modo equilibrato da entrambi i lati per

ridurre la tensione muscolare e migliorare il controllo della masticazione.

Accertamento diagnostico.

Prima domanda quando un paziente riporta una condizione di dolore è chiedere se ha fatto

le visite neurologiche del caso.

-​ Facciamo una visita psicologica con intervista semistrutturata sul dolore;

-​ valutazione psicodiagnostica di base (es. CBA o SCL);

-​ Test psicometrici specifici per il dolore: PRCS o PRSS

-​ Strumenti di automonitoraggio (es. Scheda-Diario giornaliero cefalea)

-​ Valutazione psicofisiologica (EMG frontale, EMG trapezio, SCL; Test da stress:

Descending test)

Le informazioni vanno poi messe insieme e restituite al paziente.

Un aspetto importante: Pain/Tension discrimination.

Consolidato dalla letteratura perché recente. Valutare il dolore cronico → teoria che

suggerisce che nelle situazioni in cui c’è tensione elevata (es. cefalea tensiva), l’ipotesi è che

ci sia un'incapacità da parte del pz di rilevare la tensione muscolare (es. ci dicono di

essere rilassati, ma in realtà sono molto tesi) → disappreso a discriminare livelli di tensione

muscolare.

Per valutare la discriminazione della tensione muscolare, è stato creato un compito specifico

che prevede l'utilizzo di sensori per rilevare la tensione. Gli elettrodi sono stati posizionati

sul muscolo frontale, e ai partecipanti è stato chiesto di applicare la massima tensione

possibile, seguita da un esercizio di rilassamento. Successivamente, è stato chiesto loro di

riprodurre la tensione in corrispondenza di una barretta di riferimento che rappresentava i

vari livelli di tensione. L'obiettivo era valutare la capacità dei partecipanti di discriminare e

riprodurre i diversi livelli di tensione muscolare.

Questo compito è stato eseguito per il muscolo frontale (specifico) e per il muscolo bicipite

(aspecifico), al fine di comprendere se la difficoltà nella discriminazione della tensione fosse

legata esclusivamente al muscolo frontale o fosse una difficoltà generale. I risultati hanno

mostrato che, confrontando un gruppo di pazienti con cefalea e un gruppo di controllo sano,

non c'erano differenze nel muscolo bicipite per quanto riguarda la capacità di discriminare i

vari livelli di tensione. Tuttavia, nel caso del muscolo frontale, i pazienti con cefalea

avevano difficoltà a discriminare correttamente i diversi livelli di tensione muscolare,

indicando un'alterazione specifica nella loro percezione.

Questa difficoltà di discriminazione è stata correlata anche al livello di tensione muscolare a

riposo. I pazienti con cefalea primaria presentavano una tensione muscolare

significativamente maggiore nel muscolo frontale sinistro a riposo rispetto al gruppo di

controllo, suggerendo un'alterazione della regolazione muscolare in questa area, che

potrebbe contribuire alla sintomatologia dolorosa associata alla cefalea.

L’idea che è stata ipotizzata è che una scarsa capacità di discriminare la tensione

muscolare, potrebbe essere alla base dell'elevata tensione costante muscolare che porta

alla cronicizzazione del dolore. Se non riescono a discriminare quando sono tesi o meno non

riescono a capire come rilassare la parte, perché non capiscono la differenza tra tensione o

meno.

Trattamento integrato del dolore cronico

Vari livelli di invasività dei trattamenti che possono essere applicati.

Metodi psicologici meno invasivi, terapia fisica un po’ di più, fino al trattamento farmacologico

in cui ci sono vari livelli di intensità dei farmaci che possono essere somministrati.

Biochimica del dolore ed effetti di farmaci/interventi.

-​ Corticosteroidi (prednisone, desametasone) o farmaci anti- infiammatori non steroidei

(FANS o FANS) (paracetamolo, naprossene, ibuprofene)

-​ Endorfine (dolore acuto) - Farmaci oppioidi che legano i recettori oppioidi

(ossicodone, tramadolo); recettori nei nervi sensoriali, nel grigio periacqueduttale, nel

sistema limbico

-​ Antidepressivi (nortriptilina, desipramina); inibizione del reuptake dei

neurotrasmettitori inibitori → agiscono con reuptake e sembrano in alcuni casi

funzionare

-​ Anticonvulsivanti (gabapentin, pregabalin): stabilizzazione dell'attività elettrica

cerebrale, soprattutto nel dolore neuropatico → meccanismo non chiaro

Interventi:

-​ Iniezioni epidurali o perineurali (nel caso di un dolore specifico e localizzato, come al

ginocchio, quindi iniezione di anestetico locale) di anestetici locali o di corticosteroidi

-​ Impianti di sistemi di somministrazione di farmaci epidurali e intratecali

-​ Procedure ablative di nervi o blocchi del nervo simpatico

-​ Stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, DBS; inibizione

discendente)

-​ Inserimento di stimolatori del midollo spinale (inibitori ascendenti)

Opzioni non farmacologiche non invasive

Analgesia prodotta dalla stimolazione (Stimulation produced analgesia, SPA) (chiusura del

cancello secondo la Gate Control Theory):

-​ Stimolazione elettrica transcutanea del nervo (Transcutaneous electrical nerve

stimulation, TENS)

-​ Stimolazione dei nervi periferici sottocutanei

-​ Agopuntura

-​ Massaggio

-​ Manipolazione e mobilizzazione

Interventi Psicologici, Psicofisiologici e Psicosociali

-​ Terapia cognitiva/comportamentale (ad es. spostamento dell'attenzione,

immaginazione guidata, attivazione comportamentale)

-​ Biofeedback o terapia di rilassamento

-​ Terapia fisica e occupazionale, non è propriamente psicologica, ma può coinvolgere

altre figure (psicologo presente più per la parte motivazionale).

Terapie cognitivo-comportamentali: Teoria dell'evitamento della paura (vedi anche

Fordyce 1976) e condizionamento operante

Persona valuta negativamente quella condizione di dolore, si creano dei comportamenti di

evitamento delle situazioni associate al dolore che a lungo termine porta a maggiori

evitamenti e limitazioni della funzionalità della persona (e della capacità muscolare della

persona)

-​ Cognizioni negative (catastrofizzazione) → paura del dolore (cognizioni legate alla

malattia)

-​ Paura del dolore → evitamento di eventi potenzialmente dolorosi (comportamenti di

malattia ) → poche opportunità di disconfermare le credenze

-​ Evitamento → sindrome da disuso (nel circolo vizioso di emozioni negative legate al

dolore e all’evitamento, il dolore porta anche ad una diminuzione del tono dell’umore)

→ aumento dell'esperienza dolorosa e riduzione dell’umore (depressione)

-​ Rinforzo positivo (ad es. attenzione per i comportamenti dolorosi)

-​ Rinforzo negativo (es. evitare eventi spiacevoli associati al dolore come il lavoro, la

scuola)

A dx non abbiamo una creazione del circolo vizioso del dolore e abbiamo recupero, a dx

circolo negativo.

Come i pensieri possono influenzare risposta a situazioni stressanti

Spesso non sono gli eventi stressanti, ma come li valutiamo e come cerchiamo di far fronte

loro a determinare il nostro stato → ristrutturazione cognitiva che si basa nella valutazione

del classico ABC.

Tra la situazione e la sensazione che proviamo in tale situazione vi sono i nostri pensieri (e

autoaffermazioni)

Possiamo aggiungere anche la parte del comportamento → es. evitamento di situazioni.

Articolo che dà una linea guida sugli interventi per il dolore cronico.

Interventi di auto-regolazione, cognitivo-comportamentali e acceptance therapy.

Il trattamento psicologico è emerso come una componente comune di un piano

multidimensionale e interdisciplinare di cura del dolore per molte persone con dolore

persistente. I trattamenti sono basati su un modello modello biopsicosociale del dolore e

da una lunga storia di ricerca psicologica che ha identificato il ruolo centrale dei fattori

comportamentali, cognitivi ed emotivi che si ritiene contribuiscano al perpet

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
181 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Isabel_01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia ospedaliera e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Patron Elisabetta.