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5. PSICOFISICA ESTERNA E INTERNA

• Psicofisica Esterna

La psicofisica esterna si concentra sullo studio dei rapporti tra stimoli fisici (come le variazioni di

intensità, durata, frequenza) e le percezioni sensoriali che generano nell'individuo.

Obiettivo principale:

• - Comprendere come un cambiamento in uno stimolo fisico influenzi la nostra percezione di esso.

- Analizzare la relazione tra la quantità di uno stimolo fisico e l'intensità della percezione che

provoca (quanto forte deve essere un suono affinché lo percepiamo come un rumore forte?).

Psicologia dei processi cognitivi - Buonocore

Metodi utilizzati:

• - la Legge di Weber-Fechner, che afferma che la percezione della differenza tra due stimoli non è

lineare, ma dipende dalla proporzione tra il cambiamento dello stimolo e l'intensità originale.

Questo significa che, per esempio, dobbiamo percepire una differenza maggiore tra due suoni

quando il suono di partenza è basso rispetto a quando è molto forte.

- La scala di Stevens: propone che la relazione tra l'intensità fisica di uno stimolo e la sua

percezione sia potenzialmente non lineare e dipenda dal tipo di stimolo. Questo approccio è più

flessibile rispetto a quello di Fechner e considera diverse modalità percettive (suono, luce, ecc.).

Esempi:

- Stimolo visivo: Se la luminosità di una luce aumenta, percepiamo il cambiamento in modo non lineare. Se la luce è già molto brillante, un piccolo aumento

della sua intensità risulterà meno percepibile che se la luce fosse più debole.

- Stimolo acustico: Per distinguere tra due suoni di diverse intensità, la differenza minima percepibile (soglia) dipende dalla frequenza del suono e

dall'intensità iniziale.

• Psicofisica Interna

La psicofisica interna si occupa della risposta fisiologica del sistema nervoso e dei sensi agli stimoli

fisici, di come questi vengano elaborati a livello cerebrale e di come influenzino le nostre percezioni.

Obiettivo principale:

• - Studiare come il sistema nervoso (sensori, neuroni, e cervello) processa gli stimoli fisici ricevuti

e come questi vengano tradotti in percezioni consapevoli.

- Analizzare la risposta neurale agli stimoli e come tale risposta si traduca in percezione,

sensazione e cognizione.

Metodi utilizzati:

• - Tecniche di neuroimaging (come la risonanza magnetica funzionale, fMRI) e di registrazione

elettrofisiologica (come l'EEG) per monitorare l'attività cerebrale e identificare quali aree del

cervello vengono attivate da diversi stimoli.

- La codifica neurale è un concetto chiave, riferendosi a come il cervello "traduca" i segnali

elettrici inviati dai sensori in percezioni.

Esempi:

- Percezione visiva: quando vediamo un oggetto, la luce che riflette l'oggetto colpisce la retina, e i fotorecettori (coni e bastoncelli) la trasformano in impulsi

elettrici. Questi impulsi vengono inviati al cervello, che elabora la forma, il colore e la distanza dell'oggetto. La percezione di un oggetto non dipende solo

dalle sue proprietà fisiche, ma anche da come il cervello elabora e interpreta queste informazioni.

- Percezione del dolore: Il dolore è un esempio di un fenomeno che dipende sia dalla stimolazione fisica (ad esempio, una lesione dei tessuti) sia dalla

risposta interna del cervello, che interpreta questi segnali e li traduce in esperienza dolorosa.

• Differenze tra psicofisica esterna e interna •Tecniche utilizzate:

•Obiettivo:

Focus dell'indagine:

• -

-

- La psicofisica esterna utilizza metodi

Nella psicofisica esterna, l’obiettivo è

La psicofisica esterna si concentra sperimentali come la soglia differenziale

studiare le leggi della percezione,

sulla relazione stimolo-percezione, (la minima differenza percepibile tra due

ossia la relazione tra le caratteristiche

ossia su come gli stimoli fisici stimoli) o la soglia assoluta (la minima

fisiche degli stimoli (intensità, durata,

vengono percepiti dai sensi.

- intensità che può essere percepita).

frequenza) e la percezione di essi.

La psicofisica interna si concentra -

- La psicofisica interna si avvale di tecniche

Nella psicofisica interna, l’obiettivo è

sulla codifica neurale e su come il neurofisiologiche, come

comprendere come le informazioni

cervello elabora e interpreta i segnali elettroencefalogramma (EEG), risonanza

sensoriali vengano codificate dal

sensoriali per generare percezioni. magnetica funzionale (fMRI) e

sistema nervoso e come influenzino registrazioni neurali, per esaminare

l'esperienza percettiva a livello l'attività cerebrale.

neurologico.

5.1. Valore adattivo della sensibilità ai rapporti: il caso dell’acuità

Acuità sensoriale: capacità di percepire stimoli fini o dettagliati, come la visione di oggetti piccoli o

• distanti, o la capacità di distinguere suoni a frequenze elevate; la capacità di rilevare differenze minime

Psicologia dei processi cognitivi - Buonocore

tra stimoli consente agli individui di reagire più rapidamente e in modo più preciso agli stimoli ambientali

(importante funzione evolutiva).

- L’acuità visiva: L'occhio umano è in grado di distinguere due punti separati anche a distanza

considerevole, ma la sua capacità di farlo varia a seconda delle condizioni ambientali

(illuminazione, distanza, ecc.).

6. SENSIBILITÀ ALLA FREQUENZA

La sensibilità alla frequenza si riferisce alla capacità di percepire diverse frequenze di stimoli, come suoni o

luci, fondamentale per una varietà di esperienze sensoriali.

6.2. Sensibilità alla luce

-

6.1. Sensibilità acustica alla frequenza temporale La sensibilità alla luce è la capacità dell'occhio umano

- Riguarda la capacità dell'orecchio umano di percepire di rilevare la quantità di luce in un ambiente e di

i cambiamenti nei suoni nel tempo, come la adattarsi alle sue variazioni

distinzione tra toni a diverse velocità di modulazione. In ambienti con luce variabile, come la transizione dal giorno

- La modulazione temporale è essenziale, per esempio, alla notte, il nostro sistema visivo si adatta in modo da poter

per la percezione del ritmo e del tono in musica, o per continuare a vedere. Ad esempio, la sensibilità alla luce è più

distinguere la rapidità di cambiamento nei suoni alta nelle zone scure grazie ai bastoncelli, che lavorano meglio

ambientali (suono del cambio velocità maccina). in condizioni di bassa illuminazione.

Scomposizione della luce solare

• - Luce solare: composta da una vasta gamma di lunghezze d'onda, che si percepiscono come diversi

colori (dal rosso al viola).

- Quando entra nell'atmosfera terrestre, viene scomposta e diffusa dalle particelle di gas e polvere.

Questo fenomeno spiega il cielo azzurro durante il giorno (a causa della diffrazione delle

lunghezze d'onda più corte della luce, come il blu) e il colore rosso del tramonto (quando la

luce deve attraversare una maggiore porzione dell'atmosfera, disperdendo maggiormente le

lunghezze d'onda più corte).

- Occhio: sensibile alla parte visibile dello spettro elettromagnetico, che va da circa 380 nm (violetto) a

750 nm (rosso).

- no in grado di percepire le radiazioni ultraviolette o infrarosse, pur essendo presenti nella luce

solare.

Le due principali modalità di scomposizione della luce solare sono la diffusione e la rifrazione.

2. Rifrazione della luce

1. Diffusione della luce (scattering) Si verifica quando la luce attraversa un materiale con un

Si verifica quando la luce interagisce con particelle indice di rifrazione diverso, come quando entra nell'atmosfera

più piccole rispetto alla sua lunghezza d'onda, come terrestre o quando passa da un mezzo trasparente a un altro

le molecole di gas nell'atmosfera. La luce solare (ad esempio, da aria a acqua o vetro). La luce solare, entrando

viene sparsa in tutte le direzioni da queste nell'atmosfera, viene piegata (rifratta) a causa del

particelle. cambiamento di densità dell'aria, separando ulteriormente le

Diffusione Rayleigh: la più significativa

• sue lunghezze d'onda.

nell’atmosfera - spiega perché il cielo appare blu -

durante il giorno. Favorisce la dispersione delle Esempio: l’arcobaleno, il quale mostra la scomposizione

lunghezze d'onda più corte (come il blu e il della luce solare in sette colori distinti: rosso, arancio,

viola), facendo sì che questi colori dominino la giallo, verde, blu, indaco e violetto.

percezione visiva. Questo effetto è più evidente

quando il sole è alto nel cielo.

Diffusione Mie: avviene con particelle di

• dimensioni simili alla lunghezza d'onda della

luce (come polvere o goccioline d'acqua). La

diffusione Mie è meno selettiva per la lunghezza

d'onda e provoca una riduzione della chiarezza

del cielo, con un effetto più "grigio" o bianco,

tipico delle giornate nuvolose.

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6.3. Sensibilità visiva alla frequenza spaziale

La sensibilità visiva alla frequenza spaziale riguarda la capacità dell'occhio umano di percepire variazioni

spaziali nei pattern visivi. Una frequenza spaziale elevata corrisponde a un pattern molto dettagliato, come

una trama fine, mentre una bassa frequenza spaziale rappresenta un pattern più uniforme e meno dettagliato.

La percezione di dettagli fini (come leggere una piccola scritta) dipende dalla sensibilità visiva alla frequenza

spaziale, che è particolarmente rilevante nelle situazioni in cui è necessario distinguere oggetti ravvicinati o in

movimento rapido. La capacità di rilevare dettagli spaziali è più acuta nella fovea (la zona centrale della

retina), che ha una densità elevata di coni e permette la visione nitida.

7. Adattamento sensoriale e codifica neurale

Fenomeno per cui i sensi si abituano a stimoli costanti nel tempo, riducendo la loro risposta.

• Funzione adattativa: permette al sistema sensoriale di concentrarsi su nuovi stimoli rilevanti invece di

• rispondere continuamente a quelli che non cambiano, evitando così sovraccarichi informativi.

- Esempio: olfatto, che dopo essere stato esposto per un certo periodo a un odore, comincia a percepirlo

meno intensamente.

Codifica neurale: processo attraverso cui i segnali sensoriali vengono trasformati in segnali elettrici che i

• neuroni possono interpretare.

- Due tipologie: codifica in frequenza (dove l’intensità e la frequenza del segnale influenzano l’attività

neurale) e codifica in tempo (dove il mo

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ritamaglio__ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Moro Elisabetta.