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Gli studi più numerosi sono quelli diretti che dimostrano che quando il bambino viene viene

privato di cure materne, il suo sviluppo è quasi sempre ritardato e può presentare disturbi

mentali e fisici. Gli studi retrospettivi e le osservazioni evidenziano che alcuni bambini

rimangono gravemente colpiti per tutto il resto della loro vita.

Studi diretti

Sono molti i pediatri, gli psicologi e gli psichiatri che hanno condotto delle osservazioni

dirette sulle conseguenze dannose dell’assenza di cure materne e si è dimostrato che lo

sviluppo del bambino può esserne influenzato fisicamente, socialmente, affettivamente e

intellettualmente. Tutti i bambini di età inferiore ai sette anni se sembrano essere molto

sensibili alle carenze di cure materne. In alcuni studi si è dimostrato che i bambini di età 1

inferiore ai sei mesi, che si trovano per un certo periodo di tempo in un istituto presentano

caratteristiche come: apatia, pallore, relativa immobilità, assenza di reazione agli stimoli,

sonno cattivo, aspetto infelice ecc. Questi cambiamenti si possono manifestare in un

momento qualsiasi a volte anche pochi giorni dopo la separazione del neonato dalla madre.

Queste caratteristiche sono state poi oggetto di studio da parte di Spitz e Wolff che ha

portato poi alla definizione di “depressione anaclitica”, questa è in generale caratteristica

di bambini che hanno avuto un legame armonioso con la madre fino a sei o nove mesi da

cui poi sono stati separati senza poter sperimentare un sostituto materno soddisfacente. La

guarigione è soddisfacente e rapida quando il bambino ritorna insieme alla madre; invece

quando la situazione traumatizzante persiste allora la guarigione viene gravemente

compromessa. Il bambino fino ai cinque anni è sensibile alla mancanza di cure materne poi

nel corso degli anni questa vulnerabilità diminuisce sensibilmente e il bambino si adatta

sempre di più a dei sostituti materni capaci di capirlo e accudirlo.

Studi retrospettivi

Negli anni che precedettero la guerra molti autori furono colpiti dalla frequenza con cui i

bambini che avevano commesso dei delitti, incapaci di manifestare dei sentimenti e molto

difficili da attrarre, erano bambini i cui legami affettivi con la madre erano stati

profondamente turbati. I tratti caratteristici possono essere: contatti sociali superficiali,

assenza di affettività, incapacità di legarsi agli altri, in accessibilità per coloro che tentano di

aiutare, indifferenza, furti, assenza di reazioni affettive. Bowlby insieme ad altri aveva avuto

la possibilità di esaminare e curare alcuni bambini che presentavano sintomi nevrotici e

disturbi del comportamento e scoprirono il fattore eziologico comune della privazione di cure

materne. Volpi sosteneva che la separazione di un bambino dalla propria madre o da una

figura materna, nei primi cinque anni di vita fosse il principale fattore eziologico della

delinquenza.

Osservazioni catamnestiche

Le osservazioni catamnestiche hanno un valore particolare perché chi si occupa di queste

osservazioni può prendere un gruppo di bambini vissuti in istituto nella prima infanzia per

cercare di determinare quali sono state le tappe del loro sviluppo. L’ipotesi è che

l’esperienza di aver vissuto i primi anni di vita nell’ambiente impersonale di un istituto si vada

a ripercuotere in maniera negativa sullo sviluppo della personalità. Ogni bambino

ovviamente che vive in istituto vive particolari esperienze e può reagire nelle maniere più

svariate; sicuramente l’istituzionalizzazione nella prima infanzia compromette in maniera

grave lo sviluppo della personalità.

Osservazioni su orfani di guerra e rifugiati

Numerosi studi hanno mostrato le conseguenze gravi della separazione dall’ambiente

familiare su bambini di qualsiasi età età quando, durante la seconda seconda guerra

mondiale, moltissimi bambini fuggiti dai paesi occupati d’Europa Europa venivano accolti in

altri paesi. Si è visto che un lungo periodo senza cure individuali e contatti personali porta i

bambini alla trofia mentale, questa privazione arresta oppure la rallenta lo sviluppo della vita

affettiva e quindi viene inibito anche lo sviluppo intellettuale normale del soggetto. Quando

furono esaminati nuovamente dopo la guerra, molti di questi bambini ancora soffrivano di

disturbi affettivi ed avevano ancora bisogno di trattamento. Si osservò inoltre che i bambini

che avevano avuto dei buoni rapporti affettivi nella propria famiglia prima della separazione,

potevano essere aiutati a adattarsi più facilmente mentre la prognosi rimaneva negativa per i

bambini che avevano avuto delle esperienze familiari difficili e poco soddisfacenti. Si può 2

notare inoltre che più è marcata la carenza di cure materne e più il bambino apparirà

asociale e solitario, mentre più la carenza si altera a periodi di soddisfazione e più il bambino

sarà ambivalente. Nelle varie indagini è importante tener conto non solo dell’età del bambino

ma anche del legame affettivo che il bambino aveva con la madre prima della separazione.

Cap.5 problemi teorici

I problemi teorici dello sviluppo della personalità durante il periodo critico della formazione

dell’io e del super io, sono di massimo interesse. Lo sviluppo della personalità è un processo

grazie al quale noi ci stacchiamo sempre di più dall’ambiente immediato e ci liberiamo dalla

presa che questo ambiente ha su di noi. In termini psicanalitici si tratta del processo

attraverso cui l’individuo si libera dalla schiavitù dei suoi istinti e dalle dominazioni del

principio del piacere grazie ai meccanismi mentali più adatti alle esigenze della realtà

circostante. Nel bambino, il funzionamento dell’io e del super io sono ancora legati alla

presenza dell’attitudine astratta e questi meccanismi non funzionano in maniera ancora

efficiente e per questo il bambino è dipendente durante questo periodo dalla madre. Pian

piano il bambino impara a soddisfarsi da solo e si tratta di un processo lento e continuo che

inizia quando il bambino impara a mangiare da solo e a camminare. Inizialmente il neonato

crea un legame affettivo con una persona nettamente identificata: la madre. Dopodiché si

attraversa un periodo dove il bambino ha costantemente bisogno della madre e infine un

periodo dove il bambino diventa in grado di mantenere con la madre un legame anche in

sua assenza. Se la prima fase di sviluppo dove il bambino crea un rapporto con la madre,

non può compiersi in maniera adeguata e soddisfacente allora sarà molto difficile riparare

questo danno. Le varie osservazioni dimostrano che l’io e il super io dei bambini colpiti dalla

carenza materna non si sviluppano in maniera adeguata, hanno ad esempio un

comportamento impulsivo e incontrollato e non sono capaci di seguire degli scopi lontani.

Se un bambino viene improvvisamente allontanato dalla madre, con la quale aveva

instaurato un rapporto affettivo, per dover andare in ospedale o in istituto, il bambino si trova

ad affrontare molte problematiche perché può dimenticare i progressi già realizzati e spesso

si osserva una regressione a degli stadi di sviluppo più primitivi. La privazione di cure

materne dopo i tre o quattro anni quindi durante la terza fase dello sviluppo, non esercita le

stesse azioni distruttive sullo sviluppo dell’io e del super io ma comunque contribuisce a

formare desideri eccessivi di attenzione e di affetto che possono provocare stati di conflitto,

profondo insoddisfazione e atteggiamenti sociali negativi.

Cap.6 ricerche relative agli effetti della privazione di cure materne

Lo sviluppo della personalità nasce da un’interazione tra l’organismo in via di crescita e altri

esseri umani che lo circondano; l’organismo assimila certi tratti dell’ambiente sociale che lo

circondano e tende ad assorbire il suo livello culturale. Oltre ai problemi teorici ci sono anche

delle difficoltà di esecuzione perché non è possibile sottoporre deliberatamente dei bambini

ad una carenza di cure materne a età diverse quindi, l’investigatore deve servirsi di

esperienze fortuite e studiare gruppi di bambini che per diverse ragioni sono stati sottoposti

a questa esperienza. I bambini inoltre spesso sono molto difficili da approcciare, inoltre tutti

gli individui tendono a nascondere molti sentimenti, soprattutto quelli che risvegliano ansia e

senso di colpa. È importante combinare i metodi sperimentali, psicometrici e clinici affinché

si possano unire i dati che provengono da ciascuno di questi metodi perché solo un lavoro di

équipe può portare al maggior vantaggio. 3

Cap. 7 la ragione d’esser della famiglia

Dopo aver provato che la carenza materna nei primi anni di vita ha un effetto molto grave

sullo sviluppo del soggetto, è necessario intervenire e capire quali sono i mezzi più adeguati

per evitare questa carenza. Sicuramente il neonato e il bambino hanno bisogno di essere

cresciuti in un ambiente caldo e di essere uniti alla madre da un legame affettivo inoltre il

bambino ha bisogno di sentirsi oggetto di piacere e di orgoglio per la propria madre. Come il

bambino ha bisogno di sentire che appartiene a sua madre, allo stesso modo la madre ha

bisogno di sentire che appartiene al proprio figlio. È molto importante quindi prestare

attenzione anche alle condizioni della madre e non solamente a quelle del bambino. La

scelta di separare un bambino dalla propria madre e dalla propria famiglia è una decisione

molto importante e molto seria; questa provocherà avvenimenti che andranno a influenzare

più o meno tutto l’avvenire del bambino. La vita familiare è infatti di capitale importanza e

niente riesce a sostituire la famiglia. Il modo migliore per evitare al bambino la carenza

materna e cercare di assicurargli tutto ciò di cui ha bisogno in seno stesso alla sua famiglia;

bisogna però riconoscere che ci sono delle situazioni in cui è assolutamente necessario

togliere i bambini alla propria famiglia. In particolare si può parlare di tre circostanze in cui il

bambino soffre di carenza materna

1.​ carenza parziale dove il bambino vive con una madre che non ha nei suoi confronti

un atteggiamento positivo

2.​ carenza totale dove il bambino perde la madre o chi ne fa le veci per morte,

abbandono, malattia e non ha parenti che possono occuparsi di lui

3.​ carenza totale dove il bambino viene separato dalla madre da un organismo

medico o sociale

Cap. 8 cause del fallimento familiare nella collettività occidentali con particolare

riguardo ai fattori psichiatrici

Il bambino, essendo ancora incapace di condurre una vita indipendente, ha bisogno di una

particolare istituzione che lo p

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SBariatti21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Mazzeschi Claudia.