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Meccanismi di sviluppo cognitivo secondo Piaget

L’accomodamento è quel meccanismo secondo cui i bambini modi cano i proprischemi per adattarli alle caratteristiche delle informazioni ed esperienze nuoveassimilate. L’equilibrazione: fu considerato da Piaget il più importante dei meccanismiinvarianti che determinano lo sviluppo cognitivo. È il processo che permette diraggiungere l’equilibrio cognitivo integrando in totalità uni cate e stabili la varietàdi esperienze vissute. Piaget descrisse il meccanismo dell’equilibrazione perspiegare il modo in cui i bambini muovono da uno stadio di pensiero al successivo. L’organizzazione è il raggruppamento di comportamenti e pensieri isolati, in sistemidi ordine superiore. Piaget,Secondo gli individui percorrono quattro stadi di sviluppo cognitivo,ri essi innati; prime abitudini e reazioniIl pensiero sensomotorio ha 6 sottostadi:circolari primarie; reazioni circolari secondarie; coordinazione delle reazioni

circolari; reazioni circolari terziarie, novità e curiosità; interiorizzazione degli schemi. ff fl fl flfi fi fiessi innati:-ri primo mese dopo la nascita, sensazioni e azioni sono coordinate attraverso comportamenti riessi; abitudini e reazioni circolari primarie:-prime un'abitudine è uno schema basato su un riesso che diventa completamente indipendente dal suo stimolo elicitante (gli infanti possono cominciare a succhiare in assenza del biberon), la reazione circolare è un meccanismo di fissazione dell'esperienza attraverso la ripetizione, che sfocia in un nuovo comportamento o schema d'azione; circolari secondarie:-reazioni l'infante diventa più orientato verso degli oggetti, per esempio può urtare per caso un sonaglio e ripetere quest'azione semplicemente per il fascino che provoca in lui; delle reazioni circolari secondarie:-coordinazione gli infanti combinano e ricombinano schemi appresi precedentemente in modo

coordinato;circolari terziarie, novità e curiosità:-reazioni sono schemi in cui il bambino intenzionalmente esplora nuove possibilità con gli oggetti; degli schemi:-interiorizzazione ha inizio la capacità di usare simboli rudimentali, in un esempio caro a Piaget sua glia, che aveva visto aprire e chiudere una scatola di ammiferi, più tardi mimò l’evento aprendo e chiudendo la propria bocca. L’errore A-non-B è l’espressione utilizzata per descrivere l’errore in cui incorrono i bambini del quarto sottostadio sensomotorio, consistente nel cercare l’oggetto nascosto nel posto in cui lo si è trovato in precedenza (A), piuttosto che in un posto nuovo in cui è stato messo (B). Secondo Piaget questo errore di perseveranza sarebbe una prova del fatto che il bambino continua a percepire l’oggetto come estensione della sua azione. Tuttavia, alcuni ricercatori hanno trovato che l’errore A-non-B non si

presenta in maniera sistematica ed è influenzato da diversi parametri. Molti studiosi concludono che Piaget non sia stato abbastanza specifico nell'illustrare i modi attraverso i quali gli infanti imparano le cose del loro mondo e che essi siano più competenti di quanto Piaget pensasse. Lo studio dello sviluppo cognitivo infantile è diventato molto specializzato, ma non emerge alcuna teoria generale tale da poter connettere tutti i diversi risultati delle ricerche. Lo sviluppo del pensiero preoperatorio può essere suddiviso in due sottostadi: 1. Simbolica: funzione dai 2 ai 4 anni, caratterizzato da pensiero simbolico, egocentrismo (incapacità di distinguere la propria prospettiva da quella degli altri, test delle tre montagne), animismo, finalismo. 2. Intuitivo: pensiero dai 4 ai 7 anni. Qui i bambini sembrano molto sicuri delle loro conoscenze ma ancora non sono consapevoli del perché sanno ciò che sanno. Limiti del pensiero preoperatorio: irreversibilità,centrazione e conservazione. Piaget non era un educatore, ma le sue teorie costruttiviste sono state applicate nel mondo dell'insegnamento. Queste includono l'enfasi sulla facilitazione dell'apprendimento piuttosto che alla sua direzione, il considerare il livello di conoscenza del bambino, l'utilizzo di valutazioni continue, la trasformazione della classe in un luogo di esplorazione e scoperte. Contributi di Piaget: l'odierna visione del bambino come pensatore attivo e costruttivo; il merito di aver creato una teoria che generò un gran numero di ricerche sullo sviluppo cognitivo del bambino; Piaget usava l'osservazione, il metodo clinico, il quasi-esperimento, senza però seguirne nessuno in modo pedissequo; scoprì come il cambiamento cognitivo avviene più facilmente se il contesto è strutturato in modo da permettere un graduale movimento al livello successivo più alto. Critiche a Piaget: alcunecapacità cognitive emergono prima e altre dopo rispetto a quello che pensava; lo sviluppo cognitivo del bambino non è così chiaramente suddiviso in stadi come Piaget lo aveva pensato; la cultura e l'educazione esercitano influenze più forti sullo sviluppo dei bambini rispetto a quanto pensato da Piaget. La teoria dello sviluppo cognitivo di Vygotskij sostiene che lo sviluppo cognitivo degli individui dipende dagli strumenti messi a disposizione dalla società e la loro mente prende forma a partire dal contesto culturale in cui vivono. L'evoluzione della mente avviene tramite l'acquisizione di strutture psichiche a complessità crescente: funzioni psichiche inferiori e superiori. Il linguaggio per Vygotskij è lo strumento per trasformare le funzioni psichiche inferiori in funzioni psichiche superiori, come il pensiero, il calcolo e il ragionamento.

Il trasferimento dell'esperienza a livello sociale, ma ha anche una funzione di autoregolazione. Vygotskij sosteneva che i bambini usino il linguaggio per piani care, guidare e monitorare il loro stesso comportamento. Ritiene, al contrario di Piaget, che il linguaggio egocentrico sia strettamente connesso all'attività pratica: ecco perché può capitare di vedere un bambino che parla tra sé e sé per suggerirsi i passaggi necessari allo svolgimento di un'azione. Successivamente i bambini riescono ad agire senza dover verbalizzare, dunque hanno interiorizzato il loro linguaggio che diventa pensiero.

Lo studioso parla di mediatori simbolici, intendendo con l'espressione "strumenti di produzione intellettuale". I mediatori simbolici sono sistemi di segni appresi non per imitazione o condizionamento, ma come il prodotto dello sviluppo storico-culturale, ecco perché sono anche chiamati mediatori culturali; regolano le attività sociali,

le interazioni, gli scambi, e una volta interiorizzati guidano il pensiero e il comportamento del singolo. La zona di sviluppo prossimale: differenza tra il livello di sviluppo effettivo di un individuo, manifestato quando risolve un compito da solo, e il suo livello di sviluppo potenziale, che si potrebbe esprimere se il compito fosse risolto con le indicazioni e i suggerimenti di un altro soggetto più competente. Scaffolding: indica la modulazione del livello di supporto; durante una sessione d'insegnamento una persona con più abilità dosa il tipo di guida a seconda della prestazione. Bruner Lo sviluppo cognitivo secondo Jerome Bruner compie quella che è riconosciuta come la "svolta culturale". La psicologia culturale è un approccio che si basa sulla nozione che "la mente si appropria della cultura", e che studia i modi in cui la società e la cultura influenzano lo sviluppo individuale. Come Vygotkij, perciò, anche Bruner.

Enfatizza il ruolo della cultura nello sviluppo individuale. Bruner ritiene che il modo in cui coloro che si prendono cura del bambino strutturano le proprie interazioni con lui, lo possa aiutare nell'acquisizione del linguaggio. Il bambino impara sia a interpretare le azioni e le espressioni della madre, sia a produrre esso stesso tali azioni ed espressioni. Da questi presupposti Bruner sviluppa l'idea che gli esseri umani organizzino la loro conoscenza codificandola in modi diversi; a seconda dei mezzi impiegati per la rappresentazione, si distinguono tre tipi di rappresentazione:

  1. Esecutiva: primo anno di vita, la realtà è codificata attraverso l'azione e quindi si segni ca contatto e manipolazione dell'ambiente, percezione, attenzione e interazione sociale.
  2. Iconica: 6-7 anni, il bambino codifica la realtà osservando ciò che viene fatto, imitando l'azione e costruendosi di ciò che vede delle

immagini interne.-simbolica: dagli 8 anni in poi, la realtà ora è codi cata attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici come il numero. Si può dunque riassumere che il bambino comincia a vivere con gli uomini e a rapportarsi alle cose del mondo attraverso l’esperienza familiare, e il suo metro di valutazione è l’azione. In seguito si accorge come il raggiungimento di un obiettivo sia condizionato dai presupposti linguistici o narrativi che legittimano tale operato. Attraverso l’acquisizione di questi strumenti interpretativi il bambino fa il suo ingresso nella cultura umana.

CAPITOLO 6 Approccio dell’Elaborazione Delle Informazioni

L’approccio dell’elaborazione delle informazioni ri uta la posizione comportamentista e analizza come i bambini manipolano le informazioni, le monitorano e creano strategie per gestirle. Secondo quest’approccio lo sviluppo cognitivo dei bambini è il risultato della loro capacità

di superare le limitazioni di elaborazione attraverso l'incremento dell'esecuzione delle operazioni di base, acquisendo nuove conoscenze e strategie. Capacità e velocità di elaborazione, spesso chiamate risorse cognitive, sembrano avere un'importante influenza sulla memoria e sulla risoluzione dei problemi.

Secondo Robert Siegler esistono tre meccanismi che si mettono in moto nella codificazione, creazione dei cambiamenti nelle capacità cognitive dei bambini: l'automaticità, processo per il quale le informazioni passano nella memoria; la costruzione di capacità di elaborare le informazioni con poco o nessuno sforzo; e una strategia, la creazione di nuove modalità per l'elaborazione dell'informazione.

Inoltre Siegler sostiene che l'elaborazione di informazioni dei bambini è caratterizzata dall'auto-modifica. I bambini

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
21 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia321 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Spadaro Laura.