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DEVE ABITUARE IL BAMBINO AD ESSERE ATTIVO E STRATEGICO.Scrittura -DESCRIZIONE
Nella scrittura sono implicate tre componenti fondamentali ed estremamente diverse tra loro, di cui le prime due rappresentano gli aspetti strumentali della scrittura, ovvero quelli che, una volta acquisiti ed automatizzati, permettono di concentrarsi sulla parte più significativa della scrittura, cioè la terza componente:
- GRAFISMO: equivale alla meccanica della scrittura, ma non rientra necessariamente nel processo dei suoi contenuti, in quanto è possibile scrivere anche senza questa componente, nonostante la scrittura manuale venga richiesta in modo prevalente e problemi nel grafismo possano incidere sulle abilità di composizione scritta. È formata dal segno e dal movimento, che sostengono la competenza grafo-motoria, abilità che consente la riproduzione dei singoli segni grafici, e dipende da:
SVILUPPO DELLA MOTRICITÀ
FINE➔ SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA E VISUO-MOTORIA➔ ASPETTI CHE VARIANO A SECONDA DI ETÀ, SESSO E CULTURA
I principali indicatori dell’acquisizione dei pattern grafo-motori, necessari per realizzare ciascun grafema, sono:
- VELOCITÀ O FLUENZA: aumenta gradualmente durante tutto il periodo di scolarizzazione e viene valutata attraverso la prova di Tressoldi, in cui si richiede di scrivere i numeri in parole nell’arco di un minuto, per poi calcolare il numero complessivo di grafemi scritti per confrontarlo con la media tipica della classe di appartenenza (circa 23 per giovani adulti scolarizzati).
- LEGGIBILITÀ: valutata attraverso questionari e check-list, prendendo in considerazione aspetti ritenuti salienti o effettuando un’analisi accurata.
Nell’analisi della padronanza grafica si possono considerare, soprattutto nei casi di disgrafia, cioé una problematica che riguarda questa specifica padronanza, anche ulteriori aspetti:
GESTIONE DELLO SPAZIO➔ DIREZIONE DEL MOVIMENTO➔ GRANDEZZA DEI GRAFEMI COSTITUENTI LA PAROLA➔ SPAZIATURA➔ ERGONOMIA DELLO SCRIVERE 2. ORTOGRAFIA: riguarda il rispetto di regole e convenzioni nella scrittura di parole della lingua di appartenenza e permette di trasformare o codificare quanto ascoltato o pensato in parola scritta. Lettura e scrittura sono processi strettamente correlati, per questo i modelli teorici che spiegano i processi di lettura sono applicabili anche a quelli di scrittura, come nel caso del "Modello a due vie", adattato da Coltheart. ANALISI DELLA PAROLA SECONDO IL MODELLO A DUE VIE: ➔ PAROLA CONOSCIUTA → VIA LESSICALE-SEMANTICA: permette di recuperare la forma ortografica corrispondente attraverso il lessico grafemico. ➔ PAROLA SCONOSCIUTA → VIA FONOLOGICA: permette di tradurre i singoli suoni tramite il meccanismo grafema-fonema (Buffer Fonemico) e organizzarli secondo un ordine specifico. Successivamente, tramite il sistema allografico, sirecuperano le caratteristiche del grafema nel formato di scrittura scelto.➔ Dopo aver analizzato la natura della parola ed averla tradotta a seconda di una delle due vie, il Buffer Grafemico conserva in memoria i grafemi e la loro corretta posizione e i pattern grafo-motori permettono di trascrivere la parola.
MODELLO STADIALE DI APPRENDIMENTO DI LETTURA E SCRITTURA➔
STADIO LOGOGRAFICO: dopo il riconoscimento visivo della parola, si cerca di riprodurla in forma scritta.
STADIO ALFABETICO: consapevolezza degli elementi costitutivi della parola e scrittura di grafemi e sillabe, da cui si accede allo stadio successivo.
STADIO ORTOGRAFICO: si consolida il magazzino ortografico, inizialmente per la lettura e poi per la scrittura, tramite l'esercizio della lettoscrittura.
STADIO LESSICALE: parola letta e scritta in forma globale.
Grafismo e competenza ortografica sono facoltà distinte ma interrelate, in quanto sono collegate dalla possibilità di una rappresentazione
chiara delle parole e dallacapacità di compiere in modo fluido i movimenti motori fini richiesti per la scrittura, per questo difficoltà nell'ortografia potrebbero compromettere la performance del grafismo. Una severa difficoltà nell'acquisizione della competenza ortografica, inoltre, è definita Disortografia ed è dovuta a caratteristiche del funzionamento neurobiologico:
- DIFFICOLTÀ NEL SEGMENTARE LA LINGUA PARLATA PER IDENTIFICARNE I SUONI CORRISPONDENTI
- DIFFICOLTÀ NEL MEMORIZZARE LA FORMA DELLE PAROLE SCRITTE
- DIFFICOLTÀ CON I GRUPPI DISPETTOSI, MA ANCHE NELLA SCRITTURA DI NORMALI PAROLE O IN FORMA AMBIGUA
- DIFFICOLTÀ NELLA SCRITTURA DI DOPPIE E ACCENTI
- ASSOCIAZIONE ALLA DISLESSIA DATO IL DISACCORDO SUL DIFFERENZIARLE O MENO
3. ESPRESSIONE SCRITTA O COMPETENZA TESTUALE: capacità di scrivere in maniera autonoma per differenti scopi e contesti, aspetto più significativo della scrittura.
La scrittura è una qualità di strumento di espressione, rielaborazione e riflessione. Ciò significa gestire il suo crearsi, abilità che migliora lentamente e in cui sono implicati processi cognitivi, metacognitivi, linguistici e sociali. L'elaborazione testuale è regolata da controllo esecutivo, memoria di lavoro e consapevolezza metacognitiva, con cui sperimentare forme di scrittura e scopi diversi.
Il modello di Hayes e Flower individua tre componenti, interconnesse nell'elaborazione scritta, coordinate da un'attività di controllo e dalla memoria di lavoro:
- CONTESTO DEL COMPITO: tra cui titolo, argomento, destinatario e scopo.
- MEMORIA A LUNGO TERMINE: conoscenze di varia natura.
- PROCESSO DI SCRITTURA: articolazione delle fasi di pianificazione, anche attraverso scaletta, trascrizione e revisione.
La scrittura è anche un'attività di pensiero, in quanto ha la funzione di elaborare la conoscenza, e nel motivarla risultano
fondamentali:
- PERCEZIONE DELLA PROPRIA COMPETENZA COME SCRITTORE E DELLE SPECIFICHE ATTRIBUZIONI CAUSALI (ASPETTATIVE)
- PROCESSO DI APPRENDIMENTO E INSEGNAMENTO (REAZIONE MOTIVAZIONALE ED EMOTIVA NEL CONTESTO DI ISTRUZIONE)
Bereiter e Scardamalia confrontarono le modalità degli scrittori principianti con quelle di esperti e le rappresentarono secondo due modelli:
- KNOWLEDGE TELLING: procedura lineare di scrittura, secondo cui il principiante recupera le informazioni possedute in memoria sulla base della richiesta, trascurando le valutazioni rispetto a obiettivi, completezza e chiarezza espositiva.
- KNOWLEDGE TRASFORMING: complesso lavoro cognitivo, secondo cui lo scrittore esperto seleziona e organizza i contenuti secondo la richiesta, gli obiettivi e il destinatario, utilizzando un grado elevato di elaborazione e trasformazione di conoscenza, intenzionalità e controllo esecutivo. Tale processo non esclude il primo, in quanto determinate situazioni lo richiedono necessariamente.
LA SCRITTURA NEL PROCESSO EVOLUTIVO
- Si inizia precocemente a riconoscere l'esistenza della scrittura e ad acquisirne i prerequisiti.
- Nei primi due/tre anni della scuola primaria, si diventa capaci di scrivere in modo sufficientemente fluente, leggibile e ortograficamente corretto le parole più frequenti, facenti parte del lessico infantile.
- Negli ultimi anni della primaria, invece, si perfezionano grafismo e ortografia, che divengono processi automatizzati.
- Lo sviluppo della competenza testuale viene considerato sulla base dello sviluppo della memoria di lavoro, della metacognizione e della capacità di elaborazione. Con la scuola secondaria di primo grado e i primi anni del secondo grado i sottoprocessi continuano a svilupparsi e a coordinarsi fra loro, migliorando le competenze metacognitive e strategiche.
Matematica e...
Calcolo
DEFINIZIONE
L'insieme dei processi che permettono di operare sui numeri attraverso operazioni aritmetiche viene definito "capacità di calcolo", delle cui procedure le prime informazioni elaborate sono i segni delle operazioni, che stabiliscono la natura dell'operazione, a cui seguono i fatti aritmetici, operazioni base corrispondenti a calcoli semplici o tabelline, i cui risultati sono archiviati nella memoria a lungo termine, da cui possono venire direttamente richiamati oppure si può ricorrere a procedure generiche e specifiche scelte in base al tipo di operazione, all'età e alla familiarità. Nel calcolo si effettua un ulteriore distinzione:
➔ CALCOLO A MENTE: esercita prevalentemente strategie che richiedono elaborazione cognitiva, cioè la conoscenza procedurale che consente di ottenere operazioni intermedie più semplici, le cui strategie consistono inizialmente nel conteggio sulle dita, poi nella scomposizione
di uno o entrambi gli addendi in decine e unità (strategia 1010 e N10) ed infine nel calcolo approssimativo, caso particolare che stima l'ordine di grandezza del risultato per permettere in tempi rapidi di evitare errori eccessivi.
CALCOLO SCRITTO: esercita prevalentemente procedure più o meno automatizzate, in cui la conoscenza procedurale comanda una serie di fasi riguardanti la forma grafica delle operazioni e permette l'applicazione di procedure complesse.
MODELLI NEUROPSICOLOGICI
MODELLO Propone un'architettura modulare della cognizione numerica, che distingue MODULARE tre componenti differenti ed autonome, collegate indirettamente tra loro (McCloskey e colleghi) utilizzabile e fulcro dell'intero sistema:
- SISTEMA DI COMPRENSIONE: trasforma la struttura superficiale dei numeri nella rappresentazione astratta di quantità.
- SISTEMA DI CALCOLO: opera i
- SISTEMA DI PRODUZIONE: traduce la rappresentazione in output numerici.
- Il primo e il terzo sistema presentano meccanismi in grado di elaborare sia il codice verbale (fonologico e grafemico) sia quello arabico e distinguono due tipi di elaborazione a cui il numero può essere sottoposto:
- LESSICALE: elaborazione delle singole cifre/parole al fine di ricavarne il nome.
- SINTATTICA: elaborazione dei rapporti tra le singole cifre/parole per ricavarne il corretto ordine di grandezza.
- MODELLO Espone due premesse fondamentali:
- DEL 1. Si possono rappresentare mentalmente i numeri in tre diversi formati, TRIPLO ovvero verbale uditivo, arabico visivo e grandezza analogica.
- CODICE 2. Ogni codice numerico specifico possiede i propri processi di calcolo.