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COMPITO SPECIFICO:

Per 1 minuto starà zitto

al 2° minuto parlerà con la madre (affinché il bambino possa pensare che questa persona non

rappresenti un pericolo)

Al 3° minuto l’estraneo DISTRARRA’ il bambino, giocando con lui

Finito anche il 3° si avviserà la madre con un SEGNALE (es.colpetto sul vetro) e dovrà uscire dalla

stanza

A questo punto c’è la PRIMA SEPARAZIONE che il bambino subisce (non sarà questa a valutare

l’attaccamento)

Trascorsi 3 minuti tra ESTRANEO e BAMBINO (senza madre) e si va a capire se il bambino sarà capace

di ADATTARSI (reazione di pianto, reazione di ricerca)

-1 episodio introduttivo

-2 episodio: madre col bambino

-3 episodio: madre bambino estraneo

-4 episodio: estraneo e bambino

-5 episodio: si chiede alla mamma di RIENTRARE (bussando leggermente alla porta, chiamando il

bambino) la madre apre la porta, una volta entrata la richiude e invita il bambino a VENIRE VERSO DI

LEI, da qui in poi si inizia a CONTARE IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO essendoci vari

scenari:

- in un ATTACCAMENTO SICURO e probabilmente che si sia attivato il SISTEMA DI ATTACCAMENTO in

maniera molto chiara: non necessariamente ci sarà DISPERAZIONE da parte del bambino, ma ad

esempio PIANGENDO, oppure facendo RICERCA contenuta

Una volta arrivata la madre è molto probabile che il bambino metta in atto un comportamento di

adattamento che secondo la VALUTAZIONE DELLA STRANGE è formato da 4 SCALE che si valuteranno

secondo il comportamento del bambino:

1)COMPORTAMENTO di RICERCA DI VICINANZA: quanto percorre il bambino dal punto in cui si trova

per andare incontro alla mamma (RICERCA DI CONTATTO FISICO)

2)COMPORTAMENTO di RICERCA DI PROSSIMITA’

3)COMPORTAMENTO DI MANTENIMENTO DEL CONTATTO: punteggio che discrimina quanto il

bambino voglia stare in braccio o quanto faccia resistenza per non essere messo giù

E poi due scale che discriminano fortemente un ATTACCAMENTO SICURO da un ATTACCAMENTO

INSICURO EVITANTE o AMBIVALENTE:

-SCALA DELL’EVITAMENTO: scala che ci dice quanto il bambino attivamente eviti qualsiasi contatto

con la madre, in un comportamento di un bambino di tipo EVITANTE succede questo:

Il bambino non muove ciglio a seguito della separazione con la madre, la madre rientra e nonostante

i suoi solleciti il bambino non la guaderà o se lo fa lo fa con FORTE RITARDO

A seconda dell’evitamento (durata) si darà un punteggio

Invece nel caso dell’ATTACCAMENTO AMBIVALENTE avremo la 4° scala:

-SCALA DELLA RESISTENZA: comportamento difficile da valutare, consiste nell’atteggiamento di

RABBIA del bambino nei confronti della figura materna

Il bambino sarà attivato (pianto molto ed esageratamente) e andrà probabilmente in contro alla

madre, non c’è evitamento

Ci saranno una serie di comportamenti invece che il bambino avrà quando manifesterà in maniera

esplicita la rabbia verso la mamma ad esempio madre che consola la mamma e il bambino

arrabbiato le lancia il gioco addosso

EPISODIO 5: RIUNIONE BAMBINO/MAMMA

EPISODIO 6: dopo 3 minuti con un tocchetto vicino al vetro alla madre le si chiederà nuovamente di

uscire, il LIVELLO DI STRESS del bambino raggiunge il picco, rimanendo completamente da solo

Le valutazioni si fanno nei primi momenti di RIUNIONE MAMMA /FIGLIO

La seconda RIUNIONE è quella che dovrebbe dare conferme o meno di ciò che sta succedendo

Il BAMBINO attiva nuovamente il sistema di ATTACCAMENTO

EPISODIO 7: il primo ad entrare sarà l’ESTRANEO e non la mamma, perché la letteratura ci dice che

un BAMBINO EVITANTE manifesti disagio perché è rimasto da SOLO (no per via della SELETTIVITA’

dalla figura dell’ATTACCAMENTO) e quindi anche entrando solo l’estraneo il bambino si CONSOLERA’

Invece in un ATTACCAMENTO SICURO la presenza dell’estraneo non ha assolutamente effetto

Anche in quello INSICURO, bambino a disagio che vorrà solo la mamma

EPISODIO 8: Passati 3 minuti entra la madre per la 2° RIUNIONE:

-In un attaccamento sicuro il bambino andrà SUBITO dalla madre cercando di essere consolato

Oltre i 3 prototipi, ci sono attaccamenti che possono essere definiti sicuri ma possono andare verso

l’EVITAMENTO o verso l’AMBIVALENZA, ci sono SOTTOCATEGORIE:

Può esserci un bambino sicuro che al rientro della madre rimane vicino ai giochi salutandola a

DISTANZA con un grande sorriso

Oppure bambino che piange molto, che ha più difficoltà a consolarsi, ma che alla fine si consola

C’è il B3 (sicuro) , A ,A1 , non c'è il PROTOTIPO PURO

TIPOLOGIE DELL’ATTACCAMENTO

-PATTERN A

ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTE:

Comportamento del bambino durante la STRANGE SITUATION:

è un bambino che non mostra disagio durante la procedura, ma un eccesso di autonomia ed di

focalizzazione sull'ambiente inanimato(i giochi).

sembra indifferente alla separazione della madre e alla riunione mostra distacco ed evitamento del

contatto fisico.

questo pattern comportamentale denota una scarsa fiducia in una risposta adeguata da parte della

madre

-PATTERN C:

ATTACCAMENTO INSICURO-AMBIVALENTE

Comportamento del bambino durante la STRANGE SITUATION:

il bambino non riesce a utilizzare la madre come base sicura e ne è assorbito completamente.

Mostra forte disagio alla separazione; alla riunione è inconsolabile ed incapace di ritornare

all'esplorazione e al gioco

il piccolo cerca confronto dalla madre e al contempo la respinge.

questo comportamento denota incertezza rispetto alla disponibilità della madre e rabbia nei suoi

confronti.

BAMBINO SICURO

- ricerca della vicinanza e del contatto fisico durante l'interazione con la madre, soprattutto durante

le riunioni

- si inizia un'interazione fisica cerca di mantenerla

- assenza o pochi comportamenti resistenti

- assenza o pochi comportamenti evitanti

- può essere o meno interessato all'esplorazione, ma il suo interesse prevalente è per la mamma

- può avere o meno una reazione negativa alla separazione, ma ciò è strettamente collegato

all'assenza di M, piuttosto che al fatto di stare solo

CARATTERISTICHE BAMBINO SICURO

-ricerca contatto fisico

-pochi comportamenti resistenti

-può essere poco interessato all’estraneo

CARATTERISTICHE EVITANTI

-Bambino non mostra disagio

-si focalizza sui giochi

-evita il contatto fisico

CARATTERISTICHE AMBIVALENTI

-forte disagio per il distacco

Al suo rientro non si stacca da lei, è inconsolabile;

Contemporaneamente la respinge

Sentimento di forte rabbia verso la madre

La 4° TIPOLOGIA di ATTACCAMENTO (Mary Main –Judith Solomon anni 80)

esso non rientrava in nessuna delle categorie precedenti: che rientrano in questa categoria sono

soggetti clinici, poiché vittime di condizioni sociali e familiari non sicure.

Durante l’esperimento il bambino sembra ricercare sua madre quando questa rientra, ma in realtà

piange e soffre alla sua vista; un altro comportamento tipico è che il bambino si IMMOBILIZZA

quando la vede (paura senza via d’uscita)

-ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO: comportamenti contradittori

-ATTACCAMENTO DISORIENTATO: perdita di orientamento nel proprio ambiente familiare

Se la madre è una figura emotivamente poco presente a causa di una patologia psichica costruirà

con suo figlio un attaccamento disorganizzato (ESPERIMENTO DELLA STILL FACE: la madre deve

restare immobile e impassibile davanti a suo figlio)

*anche alcune caratteristiche del bambino (se per esempio è prematuro) possono condurre a questa

condizione.

Il bambino non dispone di una strategia adeguata per affrontare lo stress prodotto da sua madre

poiché questa rappresenta sia una figura di ATTACCAMENTO che una FONTE DI PAURA.

*i bambini che presentano questi atteggiamenti sono in gran parte provenienti da situazioni

traumatiche (lutto o maltrattamenti) oppure hanno genitori con patologie psichiche: MODELLO DI

TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE (che non sono in grado di costruire un sano rapporto

emotivo)

Gli INTERNAL WORKING MODELS o MODELLI OPERATIVI INTERNI

-MODELLI MENTALI delle figure di attaccamento che regolano ASPETTATIVE, EMOZIONI e

COMPORTAMENTI nelle relazioni SIGNIFICATIVE SUCCESSIVE (GAP GENERAZIONALE)

ciò significa che: comportamenti che derivano dalla relazione di attaccamento vengono adottati per

ogni legame affettivo.

(per esempio, in un modello EVITANTE il soggetto avrà sempre difficoltà a lasciarsi andare e

nascondere sempre alcuni tratti della sua personalità)

MODELLO SICURO: figura di attaccamento amorevole e disponibile, il soggetto ha la sicurezza che ci

sia sempre qualcuno ad aiutarlo, si sente degno di ricevere amore

MODELLO INSICURO: figura di attaccamento non disponibile, ostile e rifiutante, il soggetto ha bassa

autostima, non si sente degno di ricevere amore e ascolto ,Non crede che qualcuno possa aiutarlo

L'ADULT ATTACHMENT INTERVIEW (valutazione dell’attaccamento adulto)

1985: venne realizzata un’intervista per chiedere a degli adulti di descrivere le loro esperienze di

attaccamento vissute durante l’infanzia, osservando quale fosse la loro reazione dinanzi a ricordi

positivi o negativi.

(è importante la forma non il contenuto)

Per avere prove delle loro descrizioni si chiedeva di raccontare vari episodi di riferimento:

-Nel caso in cui abbiano vissuto un modello di attaccamento SICURO raccontano i fatti in MODO

SERENO e OGGETTIVO;

- nel caso di modelli AMBIVALENTI descrivono i fatti con termini che non rispecchiano le vere

emozioni provate

-infine, vi è il caso di un modello d’intervista detto INVISCHIANTE che consiste nel rivolgersi a

racconti passati come se fossero proiettati nel presente (l’attaccamento con i figli sarà di tipo

ambivalente)

Un quarto intervento prevede di raccontare cosa si è privato nel caso ci siano stati dei LUTTI o dei

FORTI TRAUMI: se questi eventi non sono stati ben interiorizzati (UNSOLVED) è probabile che il

soggetto costruisca con suo figlio una relazione di ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO

*PROTOCOLLO INTERVISTA:

-DESCRIVERE composizione della famiglia e infanzia vissuta

-PARLARE di traumi vissuti: rifiuti,punizioni,abusi

-INFLUENZE del passato sul presente

-LUTTI/TRAUMI dell’infanzia e della vita adulta

-RAPPORTO ATTUALE con genitori e figli

LE EMOZIONI

-costrutto della competenza emotiva, essere consapevoli del proprio stato emotivo:

esso è influenzato dal MODELLO OPERATIVO INTERNO che si è vissuto

-controllare l’espressione delle proprie emozioni: capacità di MASCHERAMENTO, non mostrare le

proprie emozioni

-riconoscimento emozioni altrui: EMPATIA

Una mancanza di questo p

Dettagli
A.A. 2023-2024
59 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antonio_lamacchia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e della genitorialità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Costantini Alessandro.