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Capitolo 11: Lo sviluppo morale
Lo sviluppo morale implica dei cambiamenti nei pensieri, sentimenti e comportamenti che riguardano il principio di giusto e sbagliato.
La teoria di Piaget
Piaget osservava i bambini mentre giocavano con le biglie per capire come usavano le regole del gioco e cosa ne pensavano.
Piaget concluse che i bambini passavano attraverso due stadi:
- Dai 4 ai 7 anni i bambini mostravano una moralità eteronoma.
- I bambini pensavano che la giustizia e le regole siano proprietà immutabili del mondo, su cui le persone non hanno controllo.
- Dai 7 ai 10 anni, i bambini sono in transizione e mostrano alcuni aspetti del primo stadio del ragionamento sociale, e del secondo stadio della moralità autonoma.
- Dai 10 anni i bambini rivelano una moralità autonoma.
- Diventano consapevoli che le regole e le leggi sono create dalle persone, e nel giudicare un'azione tengono in considerazione le intenzioni di chi la compie.
PSICOLOGIA DELLO
Poiché i bambini hanno una eteronoma, giudicano la qualità o la giustizia di un comportamento considerando le sue conseguenze e non le intenzioni. (per esempio per il moralista eteronomo rompere 12 tazze per sbaglio, è peggio che romperne una intenzionalmente)
Il pensatore eteronomo ritiene che le regole siano immutabili e che siano decise da autorità potenti.
Quando Piaget suggeriva ai bambini delle nuove regole da utilizzare nel gioco delle biglie, loro opponevano resistenza. Al contrario dei bambini più grandi, moralisti autonomi, accettano i cambiamenti e riconoscono che le regole sono delle convenzioni utili e soggette a cambiamenti.
Il pensatore eteronomo crede anche nel concetto che se si rompe una regola, la punizione viene assegnata immediatamente.
Il bambino piccolo crede che la violazione sia collegata ad una punizione, spesso si guarda intorno preoccupato dopo aver fatto qualcosa di sbagliato.
bambini più grandi, che hanno una morale autonoma, riconoscono che la punizione arriva solo se qualcuno ha visto l'infrazione, e che anche in quel caso la pena non è per forza.Piaget sosteneva che i bambini, crescendo diventano più sofisticati nel pensiero che riguarda le questioni sociali. Tuttavia, a causa delle loro limitazioni nella loro capacità di auto-controllo e comprensione sociale, i progressi morali dei bambini sono incoerenti e lenti.
La teoria di Kohlberg
Ha sviluppato una teoria più ampia a partire da Piaget, egli individue tre livelli di pensiero morale ognuno dei quali ha presente due stadi. Questi sono stati studiati attraverso una serie di dilemmi, che vengono utilizzati come una sorta di conflitti morali.
I dilemmi sono situazioni in cui si crea un problema che ha a che fare con la morale e viene chiesto al bambino cosa viene fatto se lui fosse presente in quello stadio.
In questo passaggio sono essenziali le discussioni che avvengono.tra i pari, e i passaggi tra una morale interna, quando il soggetto discute su questi livelli orali va a discutere su quella che è la propria prospettiva. I dilemmi morali sono molto interessanti, favoriscono un confronto e un dibattito sugli effetti dell'amoralità.
59PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO 1
IL DILEMMA DI HEINZ
In Europa una donna stava per morire per un tipo particolare di cancro. C'era una medicina che i dottori pensavano potesse salvarla. Era un derivato del radium che un farmacista della stessa città aveva scoperto recentemente. Questa medicina costava molto, ma il farmacista chiedeva dieci volte di più di quello che costava a lui farla. Egli pagò 200 euro per il radium e ne chiedeva 2000 per una piccola dose, il marito della signora malata, Heinz, andò da tutti quelli che conosceva per chiedere del denaro in prestito, ma riuscì a mettere insieme solo 1000 euro, cioè la metà di quelli che costava il farmaco. Egli disse al
premio personale 2) LIVELLO CONVENZIONALE Si sviluppa nell'adolescenza e si basa sul rispetto delle norme sociali e delle aspettative degli altri. Il focus si sposta dal livello individuale a quello sociale. Questo livello è composto da due stadi: - Stadio 3 orientamento relazionale: il bambino si comporta in modo da ottenere l'approvazione degli altri e mantenere buoni rapporti. - Stadio 4 orientamento dell'autorità e dell'ordine: il bambino si conforma alle regole e alle leggi stabilite dalla società. 3) LIVELLO POSTCONVENZIONALE Si sviluppa nell'età adulta e si basa su principi etici e morali personali, al di là delle norme sociali. Il focus si sposta dal livello sociale a quello universale. Questo livello è composto da due stadi: - Stadio 5 orientamento del contratto sociale: il bambino riconosce l'importanza di rispettare le regole sociali, ma è disposto a violarle se vanno contro principi etici fondamentali. - Stadio 6 orientamento dei principi etici universali: il bambino si basa su principi etici universali per prendere decisioni morali, indipendentemente dalle regole sociali. Secondo Kohlberg, il bambino Heinz si troverebbe probabilmente al livello preconvenzionale, nello stadio 2 orientamento premio personale.individualistico e strumentale
Io proseguo i miei interesse, tu fai lo stesso ottengo per questo uno scambio in modo equo.
2) LIVELLO CONVENZIONALE
Si presenta nella media adolescenziale, resta la norma per gli adulti. Implica l'abbandono di una prospettiva individualista a favore dell'attenzione per le relazioni interpersonali e i valori sociali, gli altri decidono le regole.
È Fiducia
Stadio 3 aspettative intrapersonali reciproche, relazioni e conformità interpersonalialtruismo e lealtà fondano i giudizi morali.
È Ordine sociale, legge, giustizia e dovere.
Stadio 4 sistema sociale e coscienza
Il ragazzo tende a fare e non fare qualcosa in base a quelle che sono le regole che vengono definite dalla società 60PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO 1
Negli studi fatti da Kohlber solo una piccola parte raggiunge il livello post-convenzionale cioè si tende ad andare oltre quella che è la convenzione delle norme.
3) STATO POST-CONVENZIONALE
caratterizzato dell'emergere di giudizi morali basati sui principi astratti di natura etica, le regole sociali sono pienamente comprese e accettate. È Stadio 5 contratto sociale o utilità dei diritti universali I valori e i diritti sono alla base o vanno oltre alla legge. È Stadio 6 principi etici universali. Diritti umani universali, coscienza personale individualizzata in caso di conflitto tra la legge e la coscienza. Lo stato post-convenzionale è principalmente raggiunto dagli individui di sesso maschile. Questo perché Kohlberg inseriva le donne nello stadio delle brave persone, poiché egli non riconosceva la morale della cura. Critiche La teoria di Kohlberg è stata criticata per aver posto troppa enfasi sul pensiero morale e non abbastanza sul comportamento morale. Alcuni critici hanno replicato che la sua teoria è condizionata dalla cultura e che contrariamente da come pensava lui, la cultura influenza lo sviluppo morale. Kohlbergriteneva che i familiari non fossero molto importanti per lo sviluppo morale. Molti psicologi dello sviluppo evidenziano che le conversazioni dei bambini con i genitori su dilemmi morali, sono importanti per lo sviluppo morale del bambino e che il loro ragionamento morale influenza lo sviluppo. La critica più importante è quella di Gilligan la quale sostiene che la teoria di Kohlbarg è condizionata dal genere. Secondo Gilligan la teoria di Kohlbarg è basata su una norma maschile che pone dei principi al di sopra delle relazioni e che vede l'individuo come un essere isolato che prende indipendentemente le sue decisioni morali. Gilligan è a favore di una prospettiva morale che considera le persone in prospettiva di cura, base alle loro connessioni con gli altri ed enfatizza le comunicazioni interpersonali, le relazioni con gli altri e la preoccupazione altrui. Kohlbarg ha sostenuto che l'emozione ha effetti negativi sul ragionamento morale, ma le.Le emozioni giocano un ruolo importante. Studi con individui sani hanno dimostrato che le decisioni morali sono legate all'intensità e attivazione delle emozioni nella stessa regione cerebrale pre-frontale. Evidenzia una distinzione fra la competenza morale e la performance morale.
La teoria socio cognitiva della moralità dell'individuo (la capacità di mettere in atto comportamenti morali) e la performance morale (attuazione di quei comportamenti in situazioni specifiche).
Le competenze morali includono ciò che le persone sono capaci di fare, quello che sanno, le loro abilità, la loro conoscenza delle norme e dei regolamenti morali e loro abilità cognitive nel mettere in atto quei comportamenti.
La competenza morale è l'apice di processi cognitivi e sensoriali. La performance morale è determinata dalla motivazione, dai premi e incentivi.
Bandura sostiene che anche lo sviluppo morale è dato dalla combinazione di