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Limiti della tecnologia assistenziale per gli anziani
Uno dei limiti principali della tecnologia assistenziale è legato al costo che essa comporta, ma anche alla minore familiarità che l'anziano ha nell'utilizzarla. Favorire migliori condizioni di vita e di benessere non deve riguardare solo lo sviluppo di tecnologie assistenziali e di strategie compensatorie per il singolo, ma deve anche coinvolgere realtà più complesse come, per esempio, la città, ossia la sensibilità da parte dei comuni per rendere la città a misura di anziano.
La rete dei servizi per gli anziani
La società si sta organizzando per dare alle persone l'opportunità di invecchiare, raggiungendo il massimo successo possibile. Negli ultimi tre decenni le politiche per gli anziani hanno portato alla nascita di una ricca e articolata serie di servizi per rispondere alle domande di aiuto da parte degli anziani e delle loro famiglie. In particolare, possiamo identificarne quattro categorie: interventi promozionali,
Servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali. Oggi si fa riferimento al concetto di rete di servizi, il cui funzionamento è permesso dalla presenza di un'Unità centrale. Far parte di una rete significa condividere gli obiettivi, rispettare le regole che regolano i rapporti tra soggetti, trovare le ragioni del proprio lavoro e di quello degli altri e adottare strumenti di comunicazione e di verifica circa il proprio operato. Le principali funzioni dell'Unità centrale sono: recepire la domanda, valutare in modo multidimensionale e pluriprofessionale il bisogno espresso, elaborare un progetto assistenziale, predisporre e controllare lo sviluppo operativo del progetto, verificare i risultati raggiunti. La rete permette, dunque, di delineare un profilo di autonomia per ogni individuo, costituito dalle combinazioni tra i suoi differenti livelli nelle diverse dimensioni della salute. Tra gli strumenti usati nella valutazione multidimensionale ci sono la VAOR,
la SOSIA, la SVAMA, la BINA e la VALGRAF. Al di là della peculiarità di ogni strumento, l'aspetto comune a tutti è l'approfondimento di almeno cinque aspetti della salute:- Aspetti cognitivi= capacità mentali, compromissione cognitiva, disorientamento…
- Aspetti sanitari= stato di salute, patologie prevalenti, aspetti sensoriali, incontinenza…
- Aspetti motori= livello di autonomia nella mobilità nel salire le scale, nell'uso di protesi…
- Abilità della vita quotidiana= livello di autonomia nella attività di vita quotidiana, domestiche ed extradomestiche…
- Aspetti sociali= valutazione della rete sociale primaria e secondaria a supporto dell'anziano, dell'abitazione, della condizione economica…
L'interesse pregresso per l'attività sessuale, l'aderenza agli stereotipi che hanno un effetto inibitorio e repressivo nei confronti dell'attività sessuale - Purtroppo molte persone anziane non sono immuni dall'influenza dei pregiudizi e rischiano di diventare vittime della cosiddetta sindrome da breakdown sessuale; l'anziano interiorizza atteggiamenti sociali negativi, percepisce se stesso come persona non-sessuata, con il rischio di sviluppare problemi di autostima e di insicurezza. Oggi sappiamo che la vecchiaia è una fase del ciclo di vita estremamente soggettiva, che non esiste un limite massimo per l'attività erotica, così come sappiamo che molte persone anziane interrompono l'attività sessuale a causa della perdita del partner o di problemi di salute, che la soddisfazione sessuale correla con una valutazione positiva della vita di coppia e con la salute psicologica. L'assenza di relazioni
intervengono cambiamenti fisici e ormonali. Il contatto fisico può favorire il benessere psicologico e ridurre lo stress, migliorando la qualità della vita sessuale. È importante sottolineare che la sessualità non è legata esclusivamente all'atto sessuale, ma comprende anche l'intimità emotiva e la comunicazione con il partner. La capacità di comunicare i propri desideri e bisogni sessuali in modo aperto e sincero è fondamentale per mantenere una vita sessuale soddisfacente. In conclusione, la sessualità in età avanzata è un argomento ancora poco approfondito, ma è fondamentale considerare l'importanza della salute sessuale per il benessere complessivo delle persone anziane.L'individuo si mostra più fragile. Le sensazioni sessuali sono tra gli ultimi processi biologici a deteriorarsi e costituiscono una fonte di gratificazione nel momento in cui i piaceri della vita rischiano di ridursi drasticamente. Pertanto quando si invecchia è più probabile che il bisogno di contatto fisico aumenti anziché diminuire. Lo stesso discorso vale anche per gli individui deteriorati cognitivamente, perché il contatto fisico può rappresentare un canale privilegiato di comunicazione e di rassicurazione.
Ciò che realmente pare mancare, tuttavia, è una maggiore sensibilità da parte del personale sanitario nel considerare il desiderio di intimità e di contatto fisico come espressioni naturali dell'intero ciclo di vita. Un ulteriore aspetto tuttora trascurato riguarda la popolazione anziana omosessuale, bisessuale o transessuale.
Gli anziani che vogliono restare attivi: il "life long learning"
Un altro stereotipo che deve essere considerato superato è quello dell'anziano inattivo; gli anziani manifestano la voglia e la determinazione di stare attivi. Se l'invecchiamento della popolazione viene letto come una sfida, esso può anche rappresentare una grande opportunità di crescita e di miglioramento sociale. Pur non negando che gli anziani siano più fragili dei giovani, essi sono pur sempre portatori di risorse. Tali risorse possono essere promosse e utilizzate anche a livello sociale.
Grazie a cambiamenti di ordine sociale, sanitario ed economico oggi il significato dell'età è cambiato radicalmente. Le persone raggiungono frequentemente la terza età in condizioni di buona salute, inoltre, per alcune categorie lavorative l'invecchiamento ha un'influenza ridotta sulla prestazione lavorativa e in alcuni casi la migliora. I lavoratori anziani sono generalmente più competenti, hanno un atteggiamento
più positivo, più esperienza e un minor tasso di assenteismo. Alcuni contesti lavorativi, al contrario, sono oggettivamente meno favorevoli per chi invecchia, come quelli in cui la forza fisica è messa a dura prova. Creare nuove posizioni lavorative per gli anziani o preservarne a lungo le esistenti implicherebbe da un lato problemi per i giovani ma, allo stesso tempo, aiuterebbe a risolvere il problema previdenziale. Vi sono comunque persone che desiderano andare in pensione per coltivare hobby, viaggiare e realizzare progetti che sono stati trascurati per altre priorità. In generale sembra che coloro che prima della pensione hanno avuto lavori appaganti, ben retribuiti e un matrimonio felice accettino meglio il pensionamento e lo vivano come momento positivo. Dunque, non sarebbe il pensionamento di per sé ad avere connotazioni negative, ma piuttosto lo stile di vita assunto prima della pensione stessa. Il reinserimento di lavoratori anziani e già in
pensione rimane un problema raramente affrontato dalle istituzioni politiche e sociali. Una risposta è costituita dalle iniziative di apprendimento e educazione permanente, ossia il life long learning. Esso considera che ogni generazione sia portatrice di distinti saperi e abilità, che portano a una crescita delle competenze individuali, dando un valore aggiunto alla società.
Invecchiamento e longevità: il caso dei centenari Il numero di persone anziane che raggiungono il secolo di vita è aumentato molto rapidamente. In particolare, l'Italia, la Spagna, gli Stati Uniti e il Giappone sono i paesi con il maggior numero di centenari.
L'interesse da parte della psicologia dell'invecchiamento per i centenari è dettato da due principali obiettivi di ricerca:
- Far luce sulle peculiarità o sui fattori di natura più psicologica che caratterizzano la centenarietà.
- Capire se sia possibile generalizzare agli individui
Più longevi tutta una serie di conoscenze sull'invecchiamento psicologico relative alla fascia d'età di 65-85 anni. Un recente studio ha evidenziato come gli anni precedenti alla centenarietà siano cruciali nel determinare la possibilità di arrivare a 100 anni.