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Riassunto esame Psicologia dell'infanzia e counseling psicologico-educativo, Prof. Ionio Chiara, libro consigliato I disturbi dello sviluppo, Bruna mazzoncini e lucilla musatti Pag. 1 Riassunto esame Psicologia dell'infanzia e counseling psicologico-educativo, Prof. Ionio Chiara, libro consigliato I disturbi dello sviluppo, Bruna mazzoncini e lucilla musatti Pag. 2
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FILE UNICO INFANZIA- LIBRO “I DISTURBI DELLO SVILUPPO” CAPITOLO 1: I DISTURBI DELLO SVILUPPO I DISTURBI DELLO SVILUPPO Presenza di deficit neuropsicologici che possono incidere su uno o più assi evolutivi sono organizzati a diversi livelli di funzionamento Eziopatogenesi multifattoriale con un particolare intreccio tra aspetti biologici aspetti ambientali Possono essere : ritardi mentali, disturbi dello spettro autistico disturbi dell'attenzione disturbi specifici del linguaggio e della comunicazione disturbi della coordinazione motoria, disturbi specifici dell'apprendimento Variabili cliniche: -insorgenza non sempre prevedibile ed eziologia spesso indefinita -trasformabilità del disturbo in rapporto alle fasi della crescita -possibile compresenza di difficoltà cognitive, neuropsicologiche ed emotive -collaborazione tra le diverse agenzie che si occupano del bambino (famiglia, scuola, servizi sanitari) La principale caratteristica è la presenza di un deficit o di una alterazione nell'acquisizione delle competenze che può interessare diverse aree evolutive DUE MODELLI DI CLASSIFICAZIONE 1. MODELLO CATEGORIALE  sindrome definibile in rapporto a una data quantità e tipologia di sintomi 2. MODELLO DIMENSIONALE individuare un continuum tra quadri clinici; indispensabile per definire caratteristiche e specificità delle patologie I RITARDI MENTALI Il ritardo mentale ha una patologia globale connotata da un funzionamento intellettivo al di sotto della media e dalla limitazione nel funzionamento adattivo Il deficit è rappresentato da un quoziente intellettivo di 70 o meno punti Vengono utilizzati i test appositi per la rilevazione Può esprimersi a diversi livelli di compromissione: grado lieve da 70 a 55, medio da 54 40, grave da 39 a 25 e gravissimo inferiore a 24 Per determinare il deficit intellettivo viene utilizzato il concetto di età mentale e quoziente intellettivo (rapporto tra età mentale ed età cronologica) E’ una sindrome ad eziologia complessa in cui concorrono fattori biologici fattori ambientali, fattori psicologici Nel RITARDO MENTALE LIEVE vi è un modico rallentamento nelle prime tappe evolutive: -il riconoscimento della patologia avviene attorno al secondo anno di vita soprattutto poiché in questa età si sviluppano il linguaggio e le funzioni simboliche -sono bambini che ascoltano poco, hanno un'attenzione superficiale bambini meno abili nel giocare o coglierne le regole -può esserci un ritardo psicomotorio con immaturità degli schemi motori più complessi e difficoltà nel progettare le sequenze delle azioni -nella scuola primaria vi è un apprendimento di poco rallentato della lettura e della scrittura -deficit cognitivi di base che limitano la quantità e la qualità delle operazioni mentali -conflitti cognitivi legati all'incapacità di apprendere nuove strategie, scegliere le strategie, attivare meccanismi di controllo e verifica Nel RITARDO MENTALE MEDIO si osserva una compromissione evidente
Dettagli
A.A. 2022-2023
28 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgialamusta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'infanzia e counseling psicologico-educativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Ionio Chiara.