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QUALE RUOLO HANNO I MECCANISMI INCONSCI?

A. Le teorie del profondo hanno posto particolare attenzione ai meccanismi inconsci

nello studio della personalità . Per Freud, l’inconscio ha a che fare con il rimosso,

ovvero una sorta di “serbatoio” in cui stanno i desideri repressi. L’inconscio, peró ,

é dinamico, quindi puó affiorare alla coscienza.

B. Anche nell'ambito degli apporti di stampo biologico come quello evoluzionistico,

viene dato rilievo agli aspetti non consapevoli, come modalità di pensiero e di

azione che si attivano automaticamente e in maniera rapida per affrontare i

"problemi adattivi" che l'ambiente pone.

C. Nella prospettiva umanistica, in riferimento soprattutto a Rogers, sebbene non si

neghi l'influenza dei meccanismi inconsci, si afferma che il concetto di Sé che

struttura la personalità sia fondamentalmente conscio.

D. In altre prospettive, come quella dei tratti o nelle teorie dell'apprendimento,

invece, l'influenza degli aspetti inconsci a determinare la personalità viene

sostanzialmente negata.

IL COMPORTAMENTO UMANO E’ SCELTO LIBERAMENTE O E’ DETERMINATO?

é

• Determinismo passivo -> nell'ambito degli studi sulla personalità possibile

individuare due posizioni tra loro opposte che, peró , allo stesso modo propendono

nel ritenere che il comportamento sia regolato da forze sottratte al controllo della

soggettività e che, quindi, la persona sia in balia di forze estranee che rendono

fittizia la sua libertà di autodeterminazione.

Riduzionismo biologico -> molte nostre condotte sono governate da fattori

o genetici, somatici, istintuali, relativi al sistema nervoso ecc. In questo

"contenitore" confluiscono le teorie biologiche della personalità e trova posto

anche la psicoanalisi con la sua concezione deterministica dell’uomo in cui

enorme rilievo viene attribuito alle forze istintuali inconsce.

Riduzionismo sociologico-ambientale -> il comportamento sarebbe il

o risultato dei condizionamenti sociali, culturali e di meccanismi legati ai

rinforzi positivi, negativi e alle punizioni. Ne sono espressione

prevalentemente le teorie di stampo comportamentista, che configurano

l'individuo come totalmente modellato dall'ambiente.

8 Appunti di Marta Cavagnini

• Persona come agente libero e capace di autodeterminazione -> posizione

sostenuta dagli indirizzi cognitivo-sociali (in cui predomina un'idea dell'uomo come

soggetto attivo nella sua interazione con l'ambiente) e nella prospettiva

umanistica, che contraddistingue la natura umana proprio in base alla libertà di

scelta e di autorealizzazione.

UNICITA’ O COMUNANZA TRA GLI INDIVIDUI?

Le varie teorie si differenziano per la differente enfasi posta sulla singolarità

dell'individuo piuttosto che su ció che le persone condividono.

a) Approccio idiografico -> le teorie che sottolineano l'unicità dell'individuo adottano

un approccio di tipo idiografico (per esempio la prospettiva psicoanalitica e quella

cognitiva di Kelly). Si tratta di uno studio più qualitativo.

b) Approccio nomotetico -> le teorie che si focalizzano sulle similarità tra gli individui

si caratterizzano per un approccio di tipo nomotetico (nella prospettiva dei tratti,

il Modello di Cinque Fattori). Si tratta di uno studio più quantitativo.

é

Occorre precisare che all'interno di una medesima prospettiva possibile che

convivano ambedue gli approcci, come nel caso delle teorie dei tratti.

IL COMPORTAMENTO E’ SOTTO IL CONTROLLO DI VARIABILI ESTERNE O

INTERNE?

I teorici della personalità si sono interrogati su quale sia il "locus of control" del

comportamento umano. La questione rimanda a una delle classiche antinomie sulla

natura umana già affrontate dalla filosofia, che vede contrapporsi da una parte quelle

teorie che puntano sulla "proattività " dell'individuo, mosso principalmente da forze

interne, e dall'altra gli studi che propendono per una "reattività

" dell'essere umano, il

quale agisce attivato da forze esterne riconducibili a stimoli ambientali.

Variabili personologiche interne (proattività dell’individuo) -> teorie dei tratti, la

❖ psicologia fenomenologica, la prospettiva cognitiva e quella umanistica;

Variabili situazionali (reattività dell’individuo) -> teorie comportamentiste.

❖ Nelle teorie cognitivo-sociali troviamo presenti ambedue le posizioni.

LA NATURA UMANA E’ POSITIVA O NEGATIVA?

Approccio umanistico-esistenziale (es: Rousseau) -> concepisce tale natura come

➢ costituita da tendenze sostanzialmente positive;

Approccio freudiano e comportamentista (es: Hobbes, Vico, Nietzsche) -> visione

➢ é

negativa e pessimistica. Nello specifico, propria della psicoanalisi la posizione

é

secondo cui la natura umana per lo più legata a modalità istintuali e pulsionali di

tipo aggressivo. Anche il behaviorismo condivide l'assunto di una natura umana

9 Appunti di Marta Cavagnini

centrata sugli aspetti più "deteriori" che caratterizzano il mondo animale, di cui

anche l'uomo fa parte.

LA NATURA UMANA E’ UNITARIA O CONFLITTUALE?

Questa riflessione parte dalla filosofia antica (dualismo razionale/irrazionale,

ragione/sentimento, buono/cattivo). In tempi più recenti, la psicanalisi ha avuto un ruolo

fondamentale nell’evidenziare la conflittualità della psiche. La maggior parte dei teorici

considera il conflitto un aspetto presente a pieno titolo nella personalità , dalle teorie

psicoanalitiche, a quelle cognitive e cognitivo-sociali fino alla psicologia umanistica. Studi

recenti legati alla psicologia post-moderna confermano come sia difficile parlare di un lo

come centro unitario e coerente della personalità e propendono per una visione in cui

esisterebbero molteplici stati dell'Io, tanto da formulare il concetto di un "io multiplo".

POSSIAMO CAPIRE LA PERSONALITA’ CHIEDENDO ALLE PERSONE DI

PARLARE DI SE STESSE?

La domanda riconduce alla riflessione sul ruolo dell'introspezione. Come posizioni

estreme abbiamo:

Stampo esistenzialista-umanistico, da cui emerge che tale modalità sia lo

▪ strumento più prezioso a disposizione per studiare la personalità ;

Teorie dell'apprendimento che, invece, ritengono che l'introspezione non sia

▪ é

assolutamente una procedura valida a tal fine (come invece lo lo studio del

comportamento).

In una posizione intermedia troviamo alcune teorie psicoanalitiche, come quelle di Freud

e Jung, che ammettono l'utilità dei resoconti introspettivi solo se analizzati da esperti. Le

teorie che si basano su ricerche sperimentali, prevalentemente nell'area biologica,

preferiscono ricorrere a esperimenti di laboratorio e a osservazioni del comportamento

per studiare alcune caratteristiche della personalità .

Dogana sintetizza le questioni affrontate nel precedente paragrafo identificando due

interrogativi di fondo: é

A. Il comportamento umano sotto il controllo della biologia oppure della cultura?

é

B. Il comportamento umano totalmente e deterministicamente controllato da tali

gruppi di variabili oppure, accanto a esse, esistono anche forze regolatrici nuove

é

e autonome? Qual , in particolare, il ruolo dell'io e della soggettività ?

I due interrogativi definiscono le direttrici fondamentali di una ipotetica carta geografica

del territorio della personalità , consentendo di delimitare precise zone in cui si posizionano

le varie prospettive teoriche: 10 Appunti di Marta Cavagnini

L'asse delle ascisse (est-ovest) indica il peso attribuito alla biologia e alla cultura,

mentre l'asse delle ordinate (nord-sud) indica il rilievo conferito alla soggettività , nella

polarità "autonomia-determinismo". L'incrocio dei due assi definisce alcune aree

concettuali che, pur con inevitabili semplificazioni, caratterizzano i differenti approcci e

delinea un modello di classificazione, detto il modello dei "quattro quadranti".

• Nei quadranti I e II trovano posto le teorie che propongono formulazioni più radicali

della personalità e che possono dirsi riduzionistiche:

il quadrante I comprende posizioni che enfatizzano il ruolo dei fattori

o biologici;

nel quadrante II rientrano quelle posizioni che si appellano al determinismo

o ambientale, focalizzando l'attenzione su variabili di tipo geofisico e

socioculturale.

• In un'area intermedia tra l'area del riduzionismo biologico-culturale (quadranti I e

II) e quella che valorizza il ruolo della soggettività (quadrante III e IV) si collocano

le teorie psicoanalitiche e quelle dei tratti. Entrambe attribuiscono una certa

importanza alle determinanti interne della personalità (nel primo caso le pulsioni,

i meccanismi di difesa ecc.; nel secondo le disposizioni). Rispetto all'asse biologia-

cultura, esse oscillano da un'attenzione privilegiata alla dimensione biologica (per

esempio, Freud e Eysenck) a una maggiore apertura agli apporti ambientali (per

esempio, i teorici neofreudiani e gli interazionisti).

• Nel quadrante IV si inseriscono le teorie cognitive, cognitivo-sociali e umanistiche

che hanno in comune l'enfasi sul ruolo delle strutture cognitive, sulle capacità di

progettualità e sulle determinanti emotivo-motivazionali che caratterizzano la

personalità . In particolare, la prospettiva umanistica occupa l'area al culmine

dell'asse verticale per l'ampio rilievo attribuito alla soggettività , alla tendenza

dell'uomo verso l'autorealizzazione e per la particolare attenzione, soprattutto nei

suoi sviluppi, alla dimensione più spirituale della personalità .

é

Il modello dei quadranti un'ipotesi di posizionamento delle principali prospettive

teoriche nello studio della personalità in relazione a polarità che si ritrovano nei vari

approcci di ricerca. 11 Appunti di Marta Cavagnini

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La teoria e la ricerca sono strettamente collegate nello sviluppo di una psicologia della

personalità :

• La teoria (=un insieme ordinato di proposizioni) suggerisce i percorsi per

l’esplorazione;

• La ricerca fornisce i mezzi per verificare le ipotesi proposte dalle teorie.

é

La sola teoria pura speculazione, senza alcun fondamento, mentre la sola ricerca non

é altro che una r

Dettagli
A.A. 2024-2025
110 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martaa.cavagnini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della personalità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Marina Giampietro.