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Esperienze lavorative di ex-detenuti e ex-veterani
Molti ex-detenuti trovano impiego come guardie del corpo. Molti ex-detenuti sono disoccupati.
Molti ex-veterani sono disoccupati. Molti ex-veterani trovano impiego come guardie del corpo.
La maggior parte delle persone ritiene (i) piuttosto forte, mentre non è così per (l), anche se le categorie coinvolte sono le stesse, e così il loro grado di similarità.
Secondo Sloman (1994), ciò mette in luce il nesso fra ragionamento induttivo e spiegazione: una naturale spiegazione della premessa di (i) è che molti ex-detenuti sono ben preparati ad affrontare l'eventualità di un'aggressione fisica, e questa stessa considerazione si applica a molti ex-veterani di guerra, rendendo plausibile anche la conclusione dell'argomento, mentre nell'argomento (l) questa connessione è assente (nota: il predicato non è opaco).
Consideriamo gli argomenti
seguenti:
M) N)
I barboncini possono spezzare il fil di ferro con il morso
I doberman possono spezzare il fil di ferro con il morso
------------------------------------
I pastori tedeschi possono spezzare il fil di ferro con il morso
La maggior parte delle persone giudica (m) più forte di (n) perché, malgrado SIM(Barboncini, Pastoritedeschi) < SIM(Doberman, Pastori tedeschi), ritengono che se persino il morso del barboncino è forte abbastanza, di certo lo è quello del pastore tedesco, mentre per (n) considerare una spiegazione dellaverità della premessa che sia compatibile con la falsità della conclusione è quantomeno sensato: forse il morso del doberman è più forte di quello del pastore tedesco, e lo è in una misura sufficiente da fare la differenza.
Per ottenere un’analoga violazione in relazione all’effetto
proprietà X12 Tutti i cani possono spezzare il fil di ferro con il morso. Negli argomenti appena discussi la prevalenza di fattori diversi dalla similarità e dalla tipicità è connessa con l'impiego di predicati che non sono opachi, ma anzi comprensibili e familiari. Tuttavia, la tendenza a utilizzare considerazioni esplicative basate su teorie e conoscenze comuni può manifestarsi anche con predicati opachi, in virtù delle sole categorie coinvolte, purché la struttura dell'argomento sia sufficientemente articolata. Si considerino per esempio i seguenti argomenti:- P) O)I pastori tedeschi hanno la proprietà X12
- I doberman hanno la proprietà X12
- I pastori tedeschi hanno la proprietà X12
- I rottweiler hanno la proprietà X12
proprietà X12
I barboncini hanno la proprietà X12
L'argomento (o) è stato valutato più forte di (p) su una scala Lickert a 9 punti (4.53 vs. 3.41, Medin et al.,2003), la ragione è che l'insieme di premesse relative a Pastori tedeschi, Doberman, Rottweiler sembra suggerire a molti partecipanti che forse per "avere la proprietà X12" è necessario essere cani di grossa taglia.
Questa è anche un'ulteriore dimostrazione del fatto che gli argomenti induttivi, in generale e anche nel caso di argomenti categoriali, non sono monotoni.
In modo del tutto analogo al precedente, sono state documentate violazioni del fenomeno della diversità delle premesse.
Q) R)
Le pulci hanno la proprietà X12
Le farfalle hanno la proprietà X12
I cani hanno la proprietà X12
---------------------------------------- ----------------------------------------
I pettirossi
hanno la proprietà X12
I pettirossi hanno la proprietà X12
L'argomento (q) viene considerato in media più forte di (r)
(4.23 vs. 3.50, Medin et al., 2003), anche se la diversità delle premesse dovrebbe favorire il secondo in confronto al primo.
I giudizi di forza sono probabilmente influenzati da considerazioni riguardo al modo in cui la proprietà X12 può "diffondersi": nel caso di (q), l'eventualità di una trasmissione dalle Farfalle ai Pettirossi attraverso la catena alimentare influenza positivamente il grado di forza induttiva, nel caso di (r), invece, la frequente contiguità fisica fra Pulci e Cani potrebbe spiegare efficacemente l'occorrenza congiunta delle due premesse, allo stesso tempo indebolendo o neutralizzando il nesso con la conclusione.
DECISIONE
Terminologia
DECISIONE: letteralmente tagliare (caedere) via (de-), indica una selezione che si realizza attraverso l'eliminazione di alcune delle
opzioni disponibili al fine di rimanere con una sola di esse
OPZIONI e/o ALTERNATIVE e/o AZIONI: rappresentano le possibili soluzioni di un problema decisionale
ATTRIBUTI e/o DIMENSIONI: indicano le caratteristiche rilevanti delle opzioni. Sono soggettive, in base alla propria scala di priorità e alle proprie esigenze (gli errori non riguardano questa parte soggettiva).
L’APPROCCIO NORMATIVO
I modelli normativi si fondano su una concezione della razionalità quale modalità di pensiero che consente di raggiungere una o più mete, da cui discende che una decisione è buona nella misura in cui porta al conseguimento degli obiettivi desiderati.
L’interesse fondamentale non è il processo decisionale in sé, quanto il suo risultato, e lo scopo ultimo consiste nello stabilire una regola che consenta di misurare, per poi eliminare, lo scarto esistente tra una decisione ingenua e quella ottimale.
Il soggetto deve essere in grado di:
- ...
Determinare l'insieme di scelta (una relazione che lega le azioni alle conseguenze)
- Ordinare tutte le conseguenze possibili
- Selezionare l'azione migliore
Scelta in condizioni di certezza
Ad ogni azione è associata una ed una sola conseguenza. Nell'ambito del processo di scelta razionale questo problema diventa banale una volta che il decisore abbia definito l'insieme delle scelte ed ordinato tutte le possibili conseguenze.
Scelta in condizioni di (rischio o) incertezza
Ad ogni azione sono associate più conseguenze, con un certo grado di probabilità. Se la probabilità è oggettiva scelta in condizioni di rischio. Se la probabilità è soggettiva scelta in condizioni di incertezza.
Scelta in condizioni di interazione strategica
Ad ogni azione ad ogni azione sono associate più conseguenze, ma ora ciò dipende dalle scelte effettuate da altri soggetti.
Teoria dell'utilità attesa
Individuare
La decisione ottimale è tutt'altro che banale in situazioni in cui è necessario considerare più aspetti... al fine di fornire un criterio normativo universale si è quindi cercato di quantificare in un'unica entità numerica il contributo dei vari esiti di un'opzione. L'utilità attesa dell'opzione indica il grado di raggiungimento dell'obiettivo generale che quest'ultima consente. È diversa dal valore atteso, cioè il (valore materiale * prob. di accadimento), in quanto le persone non guardano semplicemente il valore atteso. Principio della massimizzazione dell'utilità attesa (von Neumann & Morgenstern, 1947): Il decisore razionale massimizza la propria utilità attesa (oggettiva o soggettiva). L'utilità attesa di una certa opzione viene quantificata semplicemente sommando le singole utilità di tutti i suoi esiti, ciascuna moltiplicata per la rispettiva.probabilità di accadimento: Criterio decisionale generale: massimizzazione dell’utilità totale Nota: i valori di utilità, in generale, non corrispondono al semplice guadagno in termini monetari, ma dipendono da vari fattori del tutto soggettivi, tali da riflettere i desideri e gli obiettivi di un particolare decisore, che possono differire notevolmente da quelli di un altro. Quindi, per ogni decisore e in merito a uno specifico contenuto della decisione, dovremo definire la funzione di utilità pertinente. La teoria non impone vincoli su questi valori, ma prevede che un decisore, se agisce razionalmente, sceglierà invariabilmente l’opzione che massimizza la sua utilità. Esempio Prendiamo in considerazione un prospetto X che consente di ottenere €100 con pr= .6 e €20 con pr= .4. Il valore atteso, E(X), di questo prospetto è pari a: E(X) = 100 x .6 + 20 x .4 = 60 + 8 = 68. Tuttavia, la maggior parte degli individui non èindifferente al rischio…
Supponiamo che l’utilità di questo individuo assuma la seguente forma:
L’utilità attesa, U(X), di questo prospetto è pari a:
Data una qualsiasi lotteria, possiamo sempre determinare una somma certa CE (dall’inglese “certaintyequivalent”) tale che l’individuo è indifferente tra la lotteria e CE.
Che relazione esiste fra CE e EV (valore monetario atteso della lotteria) a seconda dell’attitudine al rischiodell’individuo?
l’avversione al rischio implica un equivalente certo inferiore al valore monetario atteso, ossia CE < EV
la neutralità rispetto al rischio si traduce in CE = EV
la preferenza per il rischio in CE > EV
Assiomi
La teoria dell’utilità attesa comporta l’osservazione dei vari assiomi, fra cui:
• Transitività: data una qualsiasi terna di opzioni A, B e C, se A è preferita a B e B è preferita a C,allora A
deve essere preferita a C• Dominanza: data una qualsiasi coppia di opzioni A e B, se l'utilità di A è maggiore di quella di B per un esito e non inferiore per i restanti, allora A deve essere preferita a B Principi La grande maggioranza dei modelli normativi prevede inoltre che vengano rispettati i seguenti principi: • Savage's sure-thing principle o cancellazione: la relazione di preferenza tra due opzioni deve dipendere solo dagli esiti che le distinguono, mentre tutti gli esiti rispetto a cui le opzioni risultino perfettamente equivalenti dovrebbero essere trascurati (se due opzioni hanno una caratteristica in cui sono perfettamente equivalenti e tutte le altre diverse, allora quella singola non dovrebbe essere presa in considerazione). • Invarianza: qualsiasi caratteristica delle opzioni che non interessi il loro valore dovrebbe essere ignorata (ossia la preferenza tra più alternative dovrebbe essere indipendente per esempio dal modo in cuiLe regole sono descritte come segue:
- Regolari