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DEMOCRATICI PERCHE’ LAVORATORI
-Italia : lavoro come focus della Repubblica. “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”
Non tutto il lavoro è degno ma solo quello di persone libere. La repubblica è democratica poiché è fondata
sul lavoro.
-Articolo 1, due temi : La lotta alla disoccupazione deve avere lo stesso posto che occupa il lavoro nella
Costituzione. Se il lavoro viene negato, vi è una crisi nella democrazia. (I)
Lavorare non è l’esperienza del servo e dello schiavo, ma del cittadino libero. Il capitalismo attuale sta
creando nuove forme di schiavitù nei livelli più alti e più bassi del mondo del lavoro. (Sia operai che dirigenti
di imprese multinazionali)
CHE COS’E’ IL LAVORO
UNA NUOVA RIFLESSIONE SUL LAVORO
-Il lavoro viene asservito al consumo
-E’ il lavoro che dice agli altri chi siamo, che crea gerarchie sociali
QUANDO INIZIA IL LAVORO
-La persona umana non è solo lavoro. L’uomo è attività(intesa in senso ampio e non solo lavorativo).
-Anche l’espressione lavoro è intesa in senso ampio
-DUE VISIONI PER RISPONDERE ALLA DOMANDA “CHE COS’E’ IL LAVORO?”
1. Definire il confine tra lavoro e non lavoro in base alla retribuzione
E’ un criterio oggettivo,la persona riceve denaro per il suo lavoro.
2. Distinguere il lavoro dall’attività lavorativa→attività sociale
→
-Lavorare veramente lavorare con e per qualcun altro. La nostra attività è espressione di gratuità
Si lavora veramente quando si lavora per amore, è la condizione necessaria per parlare di lavoro. Ecco
perché non è lavoro l’hobby ma il volontario o casalinga sì.
-Il lavoro è una esperienza umana fondamentale
-Il lavoro è un’attività sociale perché è umana, gratuita e non semplice socialità→ così si può anche
lavorare se manca la libertà e l’amore attorno a noi
-Il lavoro è dono e anche la retribuzione lo è (è un premio)
I COSTI DEL LAVORO
-Oggi manca il lavoro a causa di politiche industriali sbagliate e superficiali
-Il posto di lavoro è un luogo dove si soffre e si gioisce per dare senso al nostro vivere.
-A lavoro si creano delle comunità lavorative concrete; Si lavora sempre all’interno di
gruppi,reparti,uffici. Imparare un mestiere significa sempre apprendere relazioni significative. Lavorare
→
significa inserirsi in una rete sociale. caratteristica essenziale del lavoro “lavoro come attività
relazionale e sociale”. Il valore economico di una impresa dipende anche dal gruppo di lavoro.
-Quando un lavoratore perde il lavoro ci sono due effetti :
1. Il lavoratore perde il posto di lavoro e un investimento specifico. Il valore di un lavoratore include il suo
curriculum e le relazioni
2.La coralità di quel gruppo si impoverisce
-I numeri della disoccupazione: il costo maggiore delle crisi economiche è quello umano; questo costo non
è possibile compensarlo con moneta.
Le principali componenti del costo umano sono:
1. La disoccupazione in senso stretto
2. La sofferenza che nasce dal dover fare lavori sbagliati per vivere
IL LAVORO SCHIACCIATO DALLE RENDITE
ALTERNANZA PROFITTI-RENDITE
-Legge che regola il movimento e l’evoluzione delle civiltà e la loro economia→ la forza generativa dell’uso
civile delle ricchezze si spegne quando raggiunge il suo culmine. E’ una legge spietata ma garantisce che
non siano sempre gli stessi ad avere il benessere
→
-Piano economico-civile Durante le fasi felici i capitali esistono,girano e fruttano per lo sviluppo e il bene
comune. La virtù dominante è la Speranza. Prevale fiducia e cooperazione; Il mercato ci insegna a vedere
con benevolenza la ricchezza e il benessere degli altri.
La ricchezza generativa di redditi rende felici e fecondi, mentre la ricchezza accumulata per se stessi rende
miseri. →
-Cultura latina “La felicitas” aveva come simboli e immagini i raccolti fecondi,i bambini, le donne.
L’infelicità aveva come immagine l’avaro più che il povero.
-La decadenza di un sistema economico→ inizia quando si inverte il nesso tra capitali e frutti e lo scopo dei
capitali diventano i capitali.
Subentra la paura al posto della speranza; Gli imprenditori si trasformano in speculatori; Nelle fasi di
declino prevalgono la paura, il sospetto; Il vicino diventa un nemico che può ostacolare e sottrare le
rendite. →
-Attualmente il ciclo profitti-rendite non è più un conflitto imprenditore-lavoratori ma rendite-mondo
del lavoro, imprenditori inclusi.
Oggi il grande capitale è in mano ai finanzieri e speculatori che dominano l’economia e il mondo
dell’impresa.
LE ISTITUZIONI PROFETICHE DI ACHILLE LORIA
-Il conflitto principale del capitalismo non è quello tra profitti e salari ma quello tra imprenditori
La crescita della rendita è un ostacolo per lo sviluppo economico e produzione sociale per un Paese perché
blocca l’azione dei capitalisti-imprenditori, ossia della classe produttiva che non può investire
adeguatamente i propri capitali e così si blocca lo sviluppo economico.
Il prestito bancario e finanziario alle rendite→ alimenta l’uso improduttivo della ricchezza e non serve alla
produzione
-Distinzione tra classi sociali: CAPITALISTI PRODUTTORI (dediti all’industria), IMPRODUTTIVI (banchieri che
non aumentano la ricchezza sociale ma speculano sui valori, PROPRIETARI DI TERRE URBANE (classe
autonoma), PROPRIETARI DI TERRE RUSTICHE
→
-Oggi si sta continuando a leggere il sistema socio-economico a partire dal conflitto imprenditore-
lavoratori e non ci si focalizza sul tema delle rendite.
RIPENSARE LA FORMAZIONE DEI MANAGER E LA DEMOCRAZIA ECONOMICA
-Cultura manageriale inadeguata contribuisce alla crisi economica
-Formazione inadeguata→ pensiero economico ridotto a numeri,tabelle,grafici
→
-Imprese le decisioni vengono prese votando in alcune assemblee a cui i lavoratori non prendono parte
-Il mercato e le imprese non sono faccende private . L’economia,la finanza e il mercato sono cose pubbliche
e dovremmo occuparcene tutti. Occorre inventare nuovi sistemi di democrazia economica e portarli su
scala globale.
I GIOVANI SONO IL PRESENTE
CHE FINE HA FATTO IL MESTIERE
-Scuole e università sempre meno capaci di formare lavoratori, politica che aumenta i contratti precari
-Tema al centro del dibattito sul lavoro: il mestiere. Senza mestieri non c’è sviluppo economico e civile
-Benessere lavorativo: sentirsi competenti del proprio lavoro è il fattore che influisce di più nella nostra
felicità e benessere, non solo lavorativo
Le imprese devono investire sui giovani e donare loro fiducia e tempo per poter apprendere un mestiere-->
ospitalità lavorativa-reciprocità che manca nella nostra cultura soprattutto verso giovani e anziani.
I giovani così ricevono e donano.
-Il capitale umano: viene accumulato solo in minima parte a scuola, ma soprattutto a lavoro.
SCUOLA E BELLEZZA
-Studenti meno preparati ad affrontare il mondo del lavoro
-La dimensione della bellezza è assente (vedi scuole con problemi struttura, luoghi brutti)
IL LAVORO, QUESTO SCONOSCIUTO
-Il lavoro fisico è spesso sostituito dal mondo virtuale, le persone non si ritrovano a lavoro e non creano
amicizia
-Esiste ancora l’idea che il lavoro manuale sia impuro e attribuito a servi o schiavi
-La generazione presente non crea posti di lavoro per i giovani
-Occorre che anche l’università sia una occasione di vero e proprio lavoro e non lavoretti. Occorrono corsi
di studio flessibili e che affianchino il lavoro alla teoria
AMORE PER LA GIOVINEZZA
-La nostra cultura ama la giovinezza ma non i giovani
-La gioventù è stata una delle più grandi invenzioni sociali della storia che ha cambiato società, politica,
economia, modi di vestire... Ma oggi occorre reinventare la vita adulta diventata troppo lunga
-Un lavoro che arriva tardi prolunga la giovinezza, fa perdere all’economia e alla società l’energia che
proviene dai giovani
TRE VISIONI CULTURALI ATTUALI:
1. Scegliere l’università in base alla richiesta di lavoro--> sbagliato perché la richiesta di lavoro cambia
nel tempo
2. Anche se si fa un lavoro che non ci soddisfa non bisogna smettere di coltivare i propri sogni. Non
bisogna accettare però tutti i lavori anche se non sono adeguati a noi
3. Considerare il lavoro manuale come lavoro di minore dignità rispetto a quello intellettuale. E
questo si vede anche negli stipendi
TRA DAIMON E ANTINARCISISMO
MERCATO CIVILE
-Il narcisismo è un elemento tipico della nostra cultura, è un fenomeno antico e un archetipo umano
-Occorre che nelle persone si sviluppi l’atteggiamento o la virtù dell’anti narcisismo
-Lavorare solo scegliendo la propria vocazione è rischioso per la non comunicazione tra le persone-->
società narcisistica
-Mercato del lavoro: è un meccanismo sociale; denaro offerto per attività svolte; il mercato fa sì che tutte le
attività vengano svolte e non solo quelle che ci piacciono.
-Scambio di mercato: forma di reciprocità e di legame sociale che fa sì che le preferenze si incrocino tra
persone
-Interesse: legato al mercato e all’economia (ciò che interessa a me e ciò che interessa agli altri) ci fa
incontrare nello scambio
-Cultura del mercato sano: Immedesimarci nei panni degli altri quando scegliamo un mestiere
LAVORO BEN FATTO
-Lavoro che non ci piace: se svolto bene ci fa crescere, serve gli altri e al bene comune. Spesso succede
quando c’è poco lavoro
-Persona: è sempre in cerca di senso in quello che fa e se non lo trova non riesce a lavorare soltanto per
vivere. Se si lavora nel posto sbagliato l’unica cosa da fare per non perdersi è lavorare bene. A volte
succede che a forza di fare bene un lavoro che non ci piace si finisce per amarlo.
MERITO
-Merito presenti in vari ambiti della vita. Ha una storia lunga ed è legata all’etica delle virtù
-E’ spesso associato alla parola “onore”
-E’ diventato criterio per differenziare le persone in base alla loro notorietà. Le ricompense al merito sono
associate dall’alto verso il basso
-La crisi economica è il risultato del demerito e di manager scelti per i loro master ma demeritevoli in
relazioni,etica e umanità
-Occorre una discussione pubblica su cosa sia il merito
ANCHE L’IMPRENDITORE LAVORA
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