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RICONOSCIMENTO DI VOLTI

Delle aree sono specializzate al riconoscimento dei volti, altre degli oggetti. Il volto va riconosciuto indipendentemente dall'espressione, dal contesto, dalle caratteristiche.

Le espressioni sono il principale canale non verbale di comunicazione; i neuroni della corteccia temporale inferiore sono specializzati solo nel riconoscimento dei volti, mentre l'area fusiforme è specializzata nel riconoscere le facce.

Figure di Navon: percezione di caratteristiche globali che solitamente vengono riconosciute prima di quelle locali. Le figure di Navon sono delle lettere grandi composte da lettere piccole: giocando sulla congruenza, si vede che siamo più rapidi nella percezione del riconoscimento dello stimolo globale (la lettera grande).

Thatcher illusion. Viene prodotto lo stimolo variando le caratteristiche locali di un volto; vedere lo stimolo rovesciato ci fa vedere come nella percezione del volto prevalgano le caratteristiche globali e meno i dettagli locali.

dettagli.

DISTURBI DEL RICONOSCIMENTO DI OGGETTI

  • Agnosie visive. Il giudizio percettivo relativo a un oggetto danneggiato, mentre il controllo visuo-motorio normale. I pazienti sono incapaci di riconoscere l'orientamento di un oggetto, ma sono in grado di dirigere correttamente la mano verso quell'oggetto.
  • Apercettiva = analisi delle caratteristiche sensoriali dello stimolo codi ca strutturale (composizione in un tutto)
  • Associativa = elaborazione semantica ricerca del nome

Lesioni della via dorsale. Provocano una dissociazione tra percezione per la consapevolezza e per l'azione. I pazienti compiono errori di direzione quando muovono il braccio verso un oggetto, ma sono in grado di riconoscere e descrivere gli stessi oggetti. La dissociazione tra percezione consapevole e controllo visivo del movimento può essere dimostrata

anche in oggetti sani: ad esempio, con le illusioni, la via della percezione è alterata, mentre quella dell'azione no.3. Atassia ottica = il controllo visuo-motorio relativo a un oggetto danneggiato, mentre il giudizio percettivo normaleNella rappresentazione dello spazio per l'azione viene utilizzata una molteplicità di mappe spaziali che utilizzano specifici sistemi di coordinate. Ad esempio raggiungere con la mano un oggetto: la posizione della mano viene codificata integrando le informazioni propriocettive (dall'interno dell'organismo) con le informazioni visive e il cervello definisce la posizione della mano in una serie di sistemi di coordinate centrati su differenti parti del corpo (spalla, tronco, testa).Sindrome del neglect (negligenza spaziale unilaterale). Lesioni in aree specifiche di un emisfero fanno sì che i pazienti non percepiscano consapevolmente lo spazio, non perché non lo vedono ma perché per loro non esiste la parte

Controlesionale di esso. Un ictus nell'emisfero destro può condurre a questa sindrome. Il neglect può essere sensibile anche alla distinzione tra spazio vicino (peripersonale, regione immediatamente intorno al corpo) e spazio lontano (extrapersonale, al di là della distanza di raggiungimento, cioè lo spazio in cui è necessario il movimento del corpo per poter interagire con gli oggetti.

Priming visuomotorio. La rappresentazione degli oggetti include informazioni relative all'uso, cioè al tipo di azioni appropriate per interagire in modo efficace con essi. La visione di un oggetto provoca l'attivazione a un livello sotto soglia (priming) degli schemi motori utili per l'interazione con l'oggetto. Il priming consiste in una parola o info che faciliterà l'identificazione prima che lo stimolo venga presentato. Esperimenti di neuroimmagine dimostrano che la visione di oggetti afferrabili attiva automaticamente aree corticali della via visiva dorsale.

coinvolte nella preparazione motoria. Approccio ecologico dello studio della percezione visiva di Gibson - basato sul priming. Afferma che non elaboriamo le informazioni, ma è il sistema percettivo che si è evoluto in modo da tale che le informazioni siano presenti e che noi le cogliamo senza doverle elaborare. Viene definito ecologico perché il processo percettivo è legato al contesto in cui esso avviene. Le 3 caratteristiche della percezione sono PERCEZIONE, COGNIZIONE e AZIONE. A lui dobbiamo 3 concetti: - Approccio generale allo studio dei concetti = idea di studiare la percezione non solo in laboratorio con stimoli semplici ma nell'ambiente in cui avvengono - Concetto di flusso ottico - Concetto di affordance = idea che l'oggetto ti offre per capire come devi manipolarlo, potenzialità di azione Percepire un oggetto equivale a percepire ciò che quell'oggetto consente di fare perché le sue proprietà fisiche determinano le.ma sono costruite attraverso l'interazione tra l'individuo e l'ambiente. Le micro-affordances sono le piccole azioni o possibilità di interazione che emergono durante l'interazione tra l'individuo e l'ambiente. Queste micro-affordances possono essere influenzate da fattori come le capacità motorie dell'individuo, le sue conoscenze e le sue aspettative. Le affordances sono quindi un concetto chiave nello studio dell'interazione uomo-ambiente e sono fondamentali per la progettazione di oggetti e ambienti che siano intuitivi e facili da utilizzare.

ma piuttosto attributi motori compresi nella rappresentazione di oggetti visivi. Si studiano gli effetti di compatibilità tra le caratteristiche percettive di oggetti, come l'orientamento del manico di un oggetto e il tipo di risposta motoria fornita: cichiediamo se l'oggetto è orientato correttamente (rispondere con mano sinistra) o è ribaltato (rispondere con mano destra). Supponendo che la rappresentazione motoria alla base di una micro-affordance implichi un'azione di presa con l'una o l'altra mano, l'effetto di congruenza tra tasto (destro vs sinistro) e oggetto non dovrebbe essere visto se si usano le dita di una sola mano per rispondere.

  • Le rappresentazioni interne mediano la percezione
  • L'attivazione di affordances automatica
  • Esiste un'associazione tra visione e azione che evoca rappresentazioni di azioni ogni volta che un oggetto viene visto, indipendentemente dalle intenzioni.
  • Gli elementi

Costituenti di un'azione, come l'orientamento del polso o la mano (sinistra o destra), possono influenzare una risposta in modo indipendente.

Neuroni canonici = neuroni visuo-motori che scaricano sia durante l'esecuzione di specifiche azioni con oggetti (ad esempio l'afferramento), sia durante l'osservazione degli oggetti quando non richiesta una risposta esplicita.

Neuroni specchio = neuroni visuo-motori che si attivano sia quando si compie un'azione sia quando la si osserva mentre compiuta da altri. Rispondono a singole e specifiche azioni. Sono specializzati nel riconoscimento e comprensione del significato degli eventi motori.

3) ATTENZIONE E COSCIENZA

L'attenzione seleziona informazioni dall'ambiente quando le sorgenti di informazione sono molteplici e attive contemporaneamente, rileva nell'ambiente il verificarsi di un evento nei confronti del quale siamo in uno stato di aspettativa, permette di concentrarci su una fonte di stimolazione.

Per un certo periodo di tempo, la mente controlla il nostro comportamento mentre stiamo svolgendo azioni complesse.

William James: l'attenzione è il prendere possesso da parte della mente, in forma chiara e vivida, di uno di quelli che ci sembrano essere possibili oggetti o ussi di pensiero... Ci implica trascurare alcune cose al fine di occuparsi efficacemente di altre.

L'attenzione è un processo multi-componenziale le cui componenti sono distinguibili dal punto di vista neurale (diverse aree del cervello), comportamentale, temporale.

Distinguiamo 2 componenti:

  • Intensive: ALLERTA = intensità minima d'attivazione generale dell'individuo; serve come prerequisito dell'attenzione, distinguibile in
    1. allerta tonica = stato di attivazione generalizzato caratterizzato da cambiamenti lenti e involontari, regolati fisiologicamente.
    2. allerta fasica = incremento della capacità di risposta, in seguito alla comparsa di un segnale di avvertimento.

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ATTENZIONE SOSTENUTA = capacità di mantenere volontariamente un adeguato livello di prestazione o responsività in compiti ripetitivi; si mantiene perperiodi di tempo relativamente lunghi. Lo studio dell’attenzione sostenuta e del suo andamento temporale nasce nel 1950 con Mackworth, che elabora un test in cui isoggetti devono osservare un target che si muove nel quadrante. Quando il target salta una posizione si deve premere un pulsante. Si osserva che errori aumentano conl'aumentare del tempo in cui i partecipanti eseguono il task. La prestazione iniziale è 100% perché il compito è estremamente semplice, ma dopo 30 minuti passa a 85%;dopo la prima ora la curva si mantiene sul medesimo grado di accuratezza e non scende ulteriormente.

Selettive: ATTENZIONE SELETTIVA O FOCALIZZATA =

Capacità di selezionare un'informazione in funzione di un obiettivo, ignorando le informazioni irrilevanti. È un filtro che consente agli individui di elaborare in modo migliore le informazioni più rilevanti: non tutta l'informazione esterna sottoposta al processo di analisi necessario per essere confrontata con una traccia in memoria. Solo una parte di essa elaborata dai sistemi cognitivi: è possibile evitare il sovraccarico di informazioni (dato che le risorse attentive sono limitate) e consentire comportamenti coerenti e sensibili ai cambiamenti. È studiata da Cherry in modalità uditiva con l'effetto cocktail party. In una situazione di confusione, per portare avanti la conversazione è necessario selezionare le informazioni che riceviamo dalla persona con cui stiamo parlando e ignorare il rumore intorno. Il cocktail party non è compatibile con il filtro precoce (alcune informazioni rilevanti ci danno la risposta).

immediata).

ATTENZIONE DIVISA = capacità di controllare e dividere le risorse attentive tra più compiti contemporaneamente.

Paradigmi di compito doppio (dualtask): il soggetto deve svolgere contemporaneamente 2 compiti, primario e secondario. Si relazionano poi le performance nei 2 compiti. L'interferenza dipende dalladif colt dei compiti, dalla somiglianza, dalla pratica (processi controllati vs processi automatici).

Dettagli
A.A. 2022-2023
32 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaconsolati di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia cognitiva e della percezione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giovannelli Fabio.