Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DISTURBO SCHIZOTIPICO DI PERSONALITÀ
Un pattern pervasivo di deficit sociali e interpersonali caratterizzato da disagio acuto e ridotta capacità riguardanti le relazioni attive, da distorsioni cognitive e percettive ed eccentricità di comportamento, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
- Idee di riferimento (escludendo i deliri di riferimento)
- Convinzioni strane o pensiero magico che influenzano il comportamento e sono in contrasto con le norme subculturali (superstizione, telepatia, chiaroveggenza)
- Esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee
- Pensiero ed eloquio strani
- Sospettosità o ideazione paranoide
- Attività inappropriata o limitata
- Comportamento o aspetti strani, eccentrici, peculiari
- Nessun amico stretto o confidente, eccetto i parenti di primo grado
- Eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con
l'aumento della familiarità tende ad essere associata a preoccupazioni paranoidi piuttosto che a un giudizio negativo di sé. I dati empirici non confermano l'esistenza di uno stile schizotipico che, forse, può essere più appropriatamente considerato come espressione meno grave dello spettro schizofrenico. Come evidenziato da numerosi studi, il disturbo schizotipico ha un forte legame con la schizofrenia: esistono criteri diagnostici per il primo che si rivelano ottimi predittori della seconda, inoltre, esiste il rischio familiare di sviluppo di schizofrenia in presenza di un paziente con disturbo schizotipico.
DISTURBI DEL CLUSTER B (Affettivo)
Nell'ambito del disturbo di personalità di cluster B, frequenti nel disturbo borderline sono comportamenti autolesionistici (principalmente lesioni da arma da taglio in braccia e gambe; e nel genere femminile). Quando ci si procurano ferite con arma da taglio, si attivano le...
rimarginare i lembi. Quando gli strati sottostanti diriarginano, l'escara non avrà più ragione di esistere e,... il colorito violaceo dipende dal fatto che le lesioni sono state esposte ai raggi solari, il quale persisterà nel tempo.
I tagli vengono solamente inferti nelle zone più visibili (polso), le zone predominanti sono: braccia, polsi e gambe.
DISTURBO ANTI-SOCIALE DI PERSONALITÀ
Un pattern pervasivo di inosservanza e violazione dei diritti degli altri, che si manifesta dalla età dei 15 anni, come indicato da tre o più dei seguenti elementi:
- Incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto.
- Disonestà, come indicato dal mentire ripetutamente, usare falsi nomi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale.
- Impulsività o incapacità di pianificare.
- Irritabilità e aggressività.
Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
3. Alterazione di identità: immagine di sé o percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile.
4. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (spese sconsiderate, comportamenti sessuali inappropriati talvolta in pubblico, abuso di sostanze, guida spericolata e abbuffate).
5. Ricorrenti comportamenti, gesti o minacce suicidari, o comportamento auto-mutilante.
6. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore.
7. Sentimenti cronici di vuoto.
8. Rabbia inappropriata, intensa e difficoltà a controllare la rabbia (accessi di ira, rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
9. Ideazione paranoide transitoria, associata allo stress o gravi sintomi dissociativi (derealizzazione e depersonalizzazione, in gravi casi le sensazioni che parti del corpo del paziente non vengano percepite da questo).
comeproprie).Diagnosi di erenziale: disturbo bipolare di personalità, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore.
DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITÀ
Criteri diagnostici del disturbo istrionico di personalità:
un pattern pervasivo di emotività eccessiva e ricerca continua di attenzioni, inizia attorno la prima età adulta ed è presente insvariati contesti. Bisognano 5 o più sintomi per una diagnosi.
1. È a disagio in situazioni in cui non è al centro dell’attenzione.
2. L’interazione con gli altri soggetti è spesso caratterizzata da inappropriato comportamento sessuale seduttivo oprovocante. (seducente: soggetto bello, piace agli occhi di altri inconsapevolmente. seduttiva: il soggettoconsapevolmente prova a sedurre il prossimo, tipico dell’istrionico e del narcisistico).
3. Manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e super ciale.
4. Utilizza costantemente l’aspetto
sico per attirare l'attenzione su di sé.
Lo stile dell'eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli.
Mostra autodrammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni.
È suggestionabile (facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze).
Considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.
Diagnosi differenziale: disturbo evitante di personalità (soggetto ansioso/pauroso), criteri del disturbo narcisistico di personalità.
DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ
Pattern pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento) necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da 5 o più dei seguenti elementi:
- Ha un senso grandioso di importanza (esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato superiore senza un'adeguata motivazione).
- ...
È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati o di amore ideale.
Crede di essere speciale e unico e di poter essere capito solo da altre persone speciali o di classe sociale elevata.
Richiede eccessiva ammirazione.
Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
Manca di empatia: è incapace di riconoscere e identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino.
Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti, presuntuosi.
Distinguiamo due tipi di narcisisti: INCONSAPEVOLE, IPERVIGILE.
INCONSAPEVOLE: non ha consapevolezza delle relazioni degli altri, è arrogante ed aggressivo, è concentrato su sé stesso, ha bisogno di essere al
centro dell'attenzione, è "trasmittente ma non ricevente" (trasmette dei segnali ma non li percepisce), è apparentemente impermeabile all'idea di avere sentimenti e di poter essere ferito da altri. IPERVIGLE: è fortemente sensibile alle relazioni degli altri, è inibito, schivo e tende ad eclissarsi, dirige l'attenzione più verso gli altri che verso di sé, evita di essere al centro dell'attenzione, ascolta attentamente gli altri per evidenziarne la mancanza di rispetto, si sente ferito con facilità, prova facilmente dei sentimenti di vergogna ed umiliazione. Possiamo dire che alla base di questo disturbo vi è un deficit nella regolazione dell'autostima, cioè entrambi i pazienti lottano per mantenere la loro stima di sé, i percorsi che attuano per riuscirvi sono diversi:- Tentare di impressionare gli altri (rimarcare l'ammirazione, reagire al minimo segno di disapprovazione allo
scopo dira orzare la propria autostima per mezzo degli altri).
Cercare di passare inosservato (evitare di mettersi in luce, studiare attentamente gli altri per valutare come “apparire”)al ne di sfuggire tutte quelle circostanze che potrebbero ulteriormente diminuire la già scarsa stima di sé.
DISTURBI DEL CLUSTER C (Ansioso)
DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITÀ
Criteri diagnostici del disturbo dipendente di personalità: una necessità pervasiva ed eccessiva di essere accuditi (soggetti che sono disposti a fare qualsiasi sforzo/umiliazione, pur di eludere l’abbandono), che determina un comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, indicato da 5 o più sintomi tra questi:
- Ha di colta di prendere e decisioni quotidiane senza un’eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri.
- Ha bisogno che gli
1. Si affida eccessivamente agli altri per prendersi cura di sé e prendere decisioni.
2. Si aspetta che gli altri si assumano la responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita.
3. Ha paura di esprimere disaccordo verso gli altri per timore di perdere il supporto o l'approvazione.
4. Ha difficoltà ad iniziare progetti o fare cose autonomamente, a causa della mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità.
5. Può fare qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto dagli altri, anche a discapito di sé stesso.
6. Si sente a disagio o indifeso quando è solo, a causa di un eccessivo timore di essere incapace o di prendersi cura di sé.
7. Quando termina una relazione intima, cerca urgentemente un'altra fonte di accudimento e supporto.
8. Si preoccupa in modo irrealistico di essere lasciato a prendersi cura di sé.
Diagnosi differenziale con il disturbo da ansia di separazione (età d'esordio).
DISTURBO
uatazza e ipersensibilità al giudizio negativo, che inizia all'età adulta e si manifesta in diversi contesti, come indicato da almeno quattro dei seguenti criteri: 1. Evitamento delle attività sociali e occupazionali che comportano un'intensa interazione con gli altri a causa della paura di essere criticati, giudicati o rifiutati. 2. Reticenza nelle relazioni interpersonali a causa della paura di essere esposti o di essere imbarazzati. 3. Preoccupazione costante per essere giudicati negativamente o criticati dagli altri. 4. Timore di essere respinti o rifiutati in modo umiliante o imbarazzante. 5. Inibizione sociale e sentimenti di inadeguatezza in situazioni sociali nuove o non familiari. 6. Riluttanza a prendere rischi personali o a impegnarsi in nuove attività a causa della paura di fallire o di essere giudicati negativamente. 7. Sentimenti di solitudine e di isolamento, anche quando si è in compagnia di altre persone. 8. Bassa autostima e sensazione di inferiorità rispetto agli altri. 9. Tendenza a evitare o a ritardare l'inizio di nuove attività o progetti a causa della paura di fallire o di essere giudicati negativamente. 10. Preoccupazione eccessiva per le critiche o i commenti negativi ricevuti dagli altri. Per ottenere una diagnosi di disturbo evitante di personalità, questi sintomi devono essere presenti da almeno un anno e devono causare un significativo disagio o compromissione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita della persona.