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Estratto del documento
Il lavoro psicologico nei contesti e nelle culture attuali
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I cambiamenti nel contesto socio-culturale sono strettamente legati e in uenzano il
lavoro dello psicologo, la cui gura -infatti- non è vista allo stesso modo in tutto il
mondo. La rappresentazione sociale della gura dello psicologo prende il nome di
mandato sociale. È questa rappresentazione che permette di associare un bisogno
al lavoro dello psicologo per soddisfarlo. A prescindere dalle rappresentazioni
sociali è necessario avere chiaro:
-i principi fondativi (premesse), che quali cano la professione di psicologo
-le competenze di base, i principi dell’operato psicologico che prescindono dalle
scuole di pensiero cui si appartiene, una forma mentis tipica dello psicologo che
guida il metodo di lavoro.
Ciò che connette questi due livelli (premesse e competenze) è il processo di
domanda.
1° premessa: la logica della complessità
la pluralità di contesti che caratterizza la società odierna non può che essere letta
e trattata entro il paradigma della complessità. Il paradigma della complessità
implica il superamento di una concezione semplicistica in favore di una prospettiva
multidimensionale ed integrata. Fondamentale non è solo la spiegazione dei
fenomeni, quanto piuttosto la loro comprensione.
2° premessa: la visione “partecipata” della realtà
pensare al coinvolgimento dello psicologo nella realtà che osserva, in questo caso
il cliente e la richiesta che egli avanza, porta a concepire l’esistenza di un “sistema
di azione” in cui l’esperto ed il cliente agiscono in sinergia, più che di un “esperto
che agisce”.
3° premessa: il sistema di lavoro
pensare al coinvolgimento dello psicologo porta a concepire l’esistenza di un
“sistema di lavoro”, nel senso che lo psicologo è dentro il contesto e in
connessione con il cliente. La formazione di questo sistema di lavoro (la cosiddetta
alleanza) diventa cruciale dal momento che è proprio a partire da tale sistema che
psicologo e cliente possono lavorare insieme per raggiungere un medesimo
obiettivo.
4° premessa: la dimensione etica della relazione
esiste un’etica professionale in senso stretto che può essere identi cata con la
deontologia e con il codice che guida la professione costituendone il fondamento
operativo. Per deontologia si intende, infatti, un insieme di regole e comportamenti
che vengono condivisi da un medesimo gruppo professionale. Responsabilità
dell’azione e riconoscimento dell’altro.
5° premessa: la lettura esperenziale e razionale del disagio
il ne del lavoro psicologico deve essere quello di de nire insieme gli obiettivi di
crescita volti ad accrescere la consapevolezza, in una prospettiva intersoggettivodialogica, in cui tramite un processo di scambio e ri essione congiunta, lo
psicologo cerca il senso di uno speci co funzionamento in chi lo attua e lo vive.
Non si cerca quindi di ristabilire uno status quo precedente alla comparsa del
Dettagli
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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
M-PSI/08 Psicologia clinica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia321 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Mento Carmela.