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CLASTER A.

Sono i disturbi bizzarri e sono sostanzialmente tre:

• Disturbo paranoide: hanno una sensazione di sfiducia negli altri. Hanno

diffidenza degli altri tanto che interpretano sempre le loro azioni come

malevole. Sono soggetti che sospettano di tutto. Esordio nella prima età adulta,

quando la personalità si è già formata. Le caratteristiche sono il sospetto di

essere sfruttato, danneggiato e ingannato; dubita della lealtà altrui; ha timore di

essere sfruttato. Sono persone riservate per paura che usino le sue parole contro

di lui. A causa di questa grave sfiducia porta sempre rancore, si comporta in

maniera diffidente, è ostile.

• Disturbo schizoide: hanno un notevole appiattimento della componente

affettiva. Ha una gamma ristretta di espressioni emotive. Non manifestano

emozioni. Sono soggetti che possono fare del male senza avere rimorsi. Non

mostrano interesse per la sessualità. Indifferenti alle lodi e alle critiche.

Mostrano indifferenza e distacco. È un disturbo geneticamente correlato alla

schizofrenia e la sintomatologia è molto simile ai sintomi negativi della

schizofrenia.

• Disturbo schizotipico: oltre ad avere appiattimento affettivo hanno una

bizzarria nel comportamento. Una tipica persona schizotipica è quella che si

veste in maniera bizzarra, ha idee sulla magia e cose di non comune riscontro

nella cultura. Le idee sono meno intense dei deliri. Hanno esperienze percettive

insolite (sentire che il corpo si distacca improvvisamente, credono di

comunicare con gli spiriti). Pensieri e linguaggio sono strani, possono avere

anche caratteri paranoidi.

La caratteristica comune è la bizzarria nei comportamenti.

CLASTER B.

È più diffuso, è molto rappresentativo. Sono:

• Disturbo narcisistico: soggetto ha la sensazione di grandiosità nella fantasia e

nel comportamento, necessita di ammirazione e manca di empatia. Esagera i

suoi talenti e la sua bellezza fisica. Si sente effettivamente superiore agli altri.

Crede di essere speciale e unico. Ha una sensazione che tutto gli sia dovuto e si

aspetta favori e soddisfazione immediata delle aspettative. Sfrutta le persone, è

manipolatore e si approfitta degli altri. Siccome ha necessità di auto conferma

migliori. L’elemento centrale è il bisogno di essere

invidia le persone che crede

ammirati.

• caratteristico nell’isteria di Freud. Caratteristico di quelle

Disturbo istrionico:

persone che amano essere al centro dell’attenzione, che si sentono a disagio se

non sono attenzionati in maniera specifica, interagisce con comportamenti

al centro dell’attenzione. Mantiene

seducenti e provocanti per essere messa

un’espressione mutevole e superficiale, si arrabbia se non ottiene facilmente

quello che vuole. Il tono dell’umore è labile perché le emozioni sono

superficiali. L’eloquio è espressionistico, hanno poca cura dei dettagli. Sono

estremamente drammatici ed esprimono le emozioni in maniera esagerata.

L’altra caratteristica fondamentale è la suggestionabilità, si fa facilmente

ipnotizzare (se sta male e gli date un placebo sta benissimo). Hanno un’idea

dell’affettività e dell’emotività.

esagerata

• Disturbo borderline: è il più diffuso, riguarda persone mutevoli e con una

sensibilità particolare. Hanno paura di essere abbandonati, trascurati. Quando

un soggetto è così instabile e così sensibile alla paura dell’abbandono la

relazione interpersonale diventa difficile. Si sforzano per evitare il possibile

abbandono, tendono a voler controllare l’altro, hanno alterazioni

dell’immagine di sé (non si piacciono). Sicuramente chi si relaziona con queste

persone si sente in una gabbia perché il soggetto si sente abbandonato anche

per un dettaglio. Se viene assecondato non fa altro che peggiorare. L’elemento

fondamentale qui quindi è l’instabilità delle relazioni interpersonali. Quali sono

le aree in cui il soggetto borderline discontrolla gli impulsi? La mattina

discontrolla la rabbia (si sveglia arrabbiato), nell’ambito della sessualità ha un

comportamento promiscuo perché essendo abbandonato si stacca

dall’emotività, oppure può andare incontro a uso di sostanze oppure va in

contro a self-cutting (si taglia per sentirsi vivo), sentimenti cronici di vuoto,

difficoltà a controllare la rabbia, reazioni paranoiche. L’altra caratteristica,

oltre l’instabilità relazionale, è la dissociazione.

• Disturbo antisociale: manifesta comportamenti contro le norme sociali.

Soggetto disonesto, irritabile, aggressivo, irresponsabile, incapace di sostenere

l’attività lavorativa, approfittatori, tendono a rubare. Cosa distingue un

antisociale da un criminale normale? L’elemento fondamentale è l’assenza

totale di sensi di colpa. Non hanno alcun segno di rimorso.

5 LEZIONE DI PSICHIATRIA

Cos’è l’umore? È un tono emotivo che pervade tutte le percezioni, tutti i pensieri, tutto il campo di

coscienza e influenza la percezione di sé e degli altri. Come dicevo la volta scorsa è una lente che si

quando si ha un disturbo dell’umore il soggetto

interpone tra il soggetto e il mondo. Ecco perché

può commettere dei gesti senza che ci sia una congruenza con la realtà (es. tentativo di suicidio in

soggetti con depressione maggiore).

Le alterazioni psicopatologiche che caratterizzano i disturbi dell’umore sono diverse. La principale

è chiaramente la depressione.

La depressione è un abbassamento del tono dell’umore caratterizzata da due elementi fondamentali:

- La tristezza.

- La anedonia, mancanza di piacere e interesse in tutte le attività quotidiane.

Accanto alla depressione l’altro disturbo dell’umore molto diffuso è la mania. La mania è

caratterizzata da un’elevazione del tono dell’umore nel senso della felicità, della gioia e

dell’euforia. I soggetti sono anormalmente felici.

Quando lo stato depressivo e quello maniacale si sovrappongono si ha il cosiddetto stato misto. Se

ricordate, quando l’umore triste e l’umore euforico si mischiano, si ha l’umore disforico, che è

caratterizzato da irritabilità e umore variabile.

I disturbi dell’umore insorgono spontaneamente, hanno una durata eccessiva e si accompagnano a

un’ampia gamma di sintomi. Uno dei quali è ad esempio l’alterazione psicomotoria; un soggetto

depresso si muove di meno o addirittura nelle depressioni gravi non si alza nemmeno dal letto

(clinofilia , la necessità di rimanere sempre a letto), uno euforico non riesce a stare fermo.

I sintomi cognitivi possono riguardare due aspetti fondamentalmente:

- i pensieri negativi: pensieri pessimisti, pensieri di morte.

- pseudodemenza: quando la depressione piuttosto grave si ha una diminuzione delle funzioni

cognitive. Si ha una sintomatologia demenziale. La differenza è che demenza, ovviamente, non

regredisce con i farmaci antidepressivi. È transitoria e suscettibile di miglioramento.

I disturbi neurovegetativi, in ambito dei disturbi dell’umore, sono fondamentali. Abbiamo una

diminuzione dell’appetito che può portare a una perdita di peso notevole, troviamo anche la perdita

del desiderio sessuale. Da questo possiamo intuire che una caratteristica della depressione è la

perdita degli istinti fondamentali finalizzati alla sopravvivenza della specie.

Il soggetto con depressione maggiore avrà anche un altro sintomo neurovegetativo, i disturbi del

sonno. Sono soggetti che la sera hanno un miglioramento del tono dell’umore, si addormenta, ma ha

un tipo di insonnia, estremamente pericolosa, che si chiama insonnia centrale e terminale. Questo

tipo di insonnia è pericolosa perché la mattina si concentra il picco di umore basso, che determina

spesso la messa in atto di comportamenti suicidi. Quindi il soggetto con depressione maggiore, con

insonnia centrale e terminale, avrà un picco di tentativi di suicidio fra le 3 e le 5 di mattina. Quindi è

molto importante monitorare il pz in quella fascia oraria. E capire perché si realizza il tentativo di

l’alterazione del sonno si

suicidio in quella fascia oraria, per due motivi: il primo è perché

caratterizza per una insonnia non iniziale ma centrale e terminale (se il soggetto non riesce ad

addormentarsi l’insonnia è iniziale, soggetti che si addormentano subito e si svegliano nel cuore

della notte hanno un’insonnia centrale, l’insonnia terminale è quando si sveglia fra le 4 e le 5 del

mattino), il secondo motivo è che hanno proprio in quelle ore un picco di umore basso.

I disturbi dell’umore sono importanti perché sono estremamente diffusi, raggiungono il 20% della

popolazione mondiale, e la depressione varia tra il 2% e il 5% dei casi. La depressione unipolare è

più frequente di quella bipolare.

Non ci sono solo disturbi unipolari, caratterizzati solamente da un polo, ma anche i disturbi bipolari

che nel corso della vita mostrano un’alternanza tra episodi depressivi e maniacali.

Vorrei ricordarvi che la mania fa riferimento solo a un’elevazione del tono dell’umore (gioia e

felicità) non ad altro.

La mania è tecnicamente un’elevazione del tono dell’umore.

Un fattore di rischio è la presenza di parenti di primo grado con depressione maggiore. Cosa

suggerisce questo? Che c’è una notevole penetranza genetica nell’ambito dei disturbi dell’umore,

hanno una connotazione genica che influisce notevolmente sull’esordio e le manifestazioni.

Mentre i disturbi psicotici, e anche molti altri, hanno un andamento stabile i disturbi dell’umore

hanno un tipico andamento intermittente. Nel corso della vita il soggetto può avere degli episodi di

depressione maggiore, che se non trattati possono durare anche 6 mesi, e successivamente va

incontro a remissione sintomatologica. Nel corso della vita dello stesso paziente può anche esserci

un’alternanza di episodi depressivi ed episodi maniacali.

Per quanto riguarda l’intermittenza, è tipica dei disturbi bipolari e differenzia la prognosi dalle

psicosi. Nell’evoluzione si possono valutare 3 parametri:

- Le recidive: soggetti che andando incontro a un episodio depressivo o maniacale è a rischio

di sviluppare un altro episodio.

spesso c’è il rischio che si passi a uno stato di cronicizzazione.

- La cronicizzazione:

L’adattamento buono fra uno stato e l’altro.

- Questo è importante perché un soggetto che

ha avuto uno stato depressivo grave e che è

Dettagli
A.A. 2022-2023
55 pagine
SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagiovannapiccolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Pandolfo Ignazio.