Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Riassunto esame Psichiatria e psicologia clinica, Prof. De Pasquale Concetta, libro consigliato Psichiatria e salute comportamentale, Stefano Pallanti Pag. 1 Riassunto esame Psichiatria e psicologia clinica, Prof. De Pasquale Concetta, libro consigliato Psichiatria e salute comportamentale, Stefano Pallanti Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psichiatria e psicologia clinica, Prof. De Pasquale Concetta, libro consigliato Psichiatria e salute comportamentale, Stefano Pallanti Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Questo può avvenire a causa dei diversi livelli di attivazione fisiologica nelle diverse

identità, dei sintomi somatici che possono mimare gli effetti collaterali dei farmaci o

delle esperienze soggettive di separazione delle identità. I pazienti con disturbo

dissociativo dell’identità possono avere molte fluttuazioni dei sintomi a livello

giornaliero o circadiano causate dalle difese dissociative così come da eventi di vita.

Per questo è più utile cambiare o regolare i farmaci che intervengono sul clima

emozionale generale del paziente piuttosto che cercare di curare i cambiamenti

psicologici giorno dopo giorno. Antidepressivi: sono più spesso utilizzati per trattare

sintomi depressivi o sintomi del disturbo postraumatico da stress, ansiolitici invece

possono essere utilizzati principalmente come approccio a breve termine per trattare

l’ansia ma è necessario ricordare che presentano un alto potenziale di dipendenza che

rappresenta una chiave di rischio per i pazienti vulnerabili. antipsicotici invece sono

stati usati in dosi relativamente basse con pazienti con disturbi dissociative per

trattare con successo l’iper attivazione, la disorganizzazione del pensiero, i sintomi

intrusive del disturbo postraumatico da stress, l’insonnia. Stabilizzanti dell’umore: lo

stato d’animo altalenante e causato da intrusioni postraumatica, disgregò l’azione

affettiva e dal passaggio fra identità alternative. Altri farmaci come gli stimolanti: sali

di anfetamina e destro anfetamina possono essere utilizzati per i pazienti con disturbo

dell’attenzione e con una co morbilità con il disturbo dissociativo dell’identità. L’EMDR

ovvero desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari è stato

sviluppato per facilitare la rapida risoluzione dei ricordi traumatici in disturbi post

traumatici da stress non complessi da Shapiro. Tuttavia l’uso di questo processo con i

pazienti con un disturbo dissociativo dell’identità non ancora diagnosticato a

provocato gravi problemi clinici tra cui una violazione delle barriere dissociative,

improvviso emergere di identità alternative non diagnosticate e rapida

destabilizzazione. E ciò nonostante a molti potenziali benefici nel trattamento del

disturbo dissociativo dell’identità consente infatti di cambiare le distorsioni causate dal

trauma nella rappresentazione di sé aumentando così collegamenti associativi a un

materiale ad attivo e di facilitare l’integrazione del materiale traumatico trattato nelle

identità alternative. Una guida generale per l’uso di EMDR nei disturbi dissociative

raccomanda che sia utilizzato all’interno di un approccio complessivo di trattamento

piuttosto che come trattamento autonomo. E’ raccomandato solo quando il paziente

generalmente stabile e a capacità di copying adeguate.

Disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati

I disturbi da sintomi somatici e altri disturbi caratterizzati da sintomi somatici

prominenti rappresentano una nuova categoria del dsm. Questa include il disturbo da

sintomi somatici, il disturbo d’ansia di malattia, il disturbo da conversione, i fattori

psicologici che influenzano altre condizioni mediche, il disturbo fittizio e altri disturbi

da sintomi somatici specifici. questi sintomi sono presenti in diverso grado. Spesso la

componente somatica è presente in disturbi depressivi ansiosi e incrementa la gravità

e la complessità del quadro clinico. Diversi sono i fattori che possono contribuire ai

disturbi da sintomi somatici tra cui una vulnerabilità genetica, esperienze traumatiche.

La diagnosi di un disturbo da sintomi somatici viene posta sulla base di sintomi e segni

positivi. Una delle caratteristiche fondamentali dei soggetti con questo disturbo non

sono i sintomi somatici di per se ma il modo in cui si presentano il modo in cui sono

interpretati. I pazienti hanno spesso sintomi somatici molteplici che sono fonte di

stress o danno luogo a significativi disturbi nella vita quotidiana. questi pazienti

tendono ad avere altissimi livelli di preoccupazione rispetto alla malattia e a

considerare i propri sintomi somatici come minacciosi, pericolosi e spesso pensano al

peggio. Anche quando è presente una chiara evidenza del contrario i pazienti

continuano ad avere paura per la propria salute. Il disturbo è abbastanza difficile da

trattare e vi è una scarsità di dati empirici a supporto di un trattamento piuttosto che

di un altro. La lista che presenta un insieme di consigli su come lavorare con un

paziente con questo disturbo fa riferimento a:

- riconoscere la sofferenza e il dolore del paziente;

- Comunicare al paziente che si è interessati a fornire una cura;

- Informare il paziente della sua diagnosi evitando gli scontri;

- Assicurare al paziente che eventuali sintomi fisici non riscontrati potrebbero essere

portati alla luce grazie a una continua valutazione;

- Sottolineare che la cura psichiatrica è un supplemento e non sostituisce quella

medica.

Disturbo d’ansia di malattia

Il disturbo da ansia di malattia può essere considerato sia in questa categoria che in

quella dei disturbi di ansia. Dato lo spiccato focus sulle preoccupazioni somatiche e

visto che pazienti con questo disturbo afferiscono a servizi medici e il disturbo è

riportato in questa categoria. Parte dei soggetti con ipocondria è classificata come

avente un disturbo da sintomi somatici. il disturbo è caratterizzato dalla

preoccupazione di avere o di riscontrare una malattia grave. I pazienti con questo

disturbo sono facilmente allarmati dalle malattie ad esempio quando vengono a

sapere di qualcuno che si ammala. La malattia diviene una caratteristica centrale

dell’identità del soggetto e della sua immagine, un argomento frequente nelle

discussioni e una risposta tipica alle situazioni stressanti. I soggetti con questo

disturbo spesso si esaminano ripetutamente e vanno alla ricerca di informazioni sulla

sospetta malattia, ricerca di eccessive rassicurazioni da medici, amici e familiari.

Questa incessante preoccupazione diventa spesso frustrante per gli altri e può dar

luogo a notevoli tensioni familiari. In alcuni casi l’ansia conduce a un Evita mento

maladdativo di attività o a situazioni in cui i pazienti si convincono di mettere a rischio

la propria salute. Per il trattamento può essere utile la terapia supporti va, un numero

sostanziali di pazienti migliora in assenza di terapia, devono essere trattati sintomi

ansiosi e depressivi.

Disturbo di conversione

Questo disturbo ha una caratteristica essenziale ovvero la presenza di sintomi

neurologici che sono dimostrati incompatibili con la patofisiologia neurologica. Nel

disturbo da conversione possono essere presenti una o più sintomi di diverso tipo: i

sintomi motori includono la paralisi o la debolezza, movimenti anomali come tremori,

anomalie posturali. I sintomi sensoriali includono Modifiche nelle percezioni uditive o

visive. Per la diagnosi devono essere presenti evidenze cliniche che mostrano una

chiara incompatibilità con una condizione neurologica. Per il trattamento il lavoro in

collaborazione con il collega medico che ha inviato il paziente è più utile rispetto

all’adottare un approccio puramente psichiatrico, è utile richiedere una valutazione

medica e neurologica completa.

Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche

La caratteristica essenziale dei fattori psicologici che influenzano una condizione

medica e la presenza di uno o più fattori psicologici o comportamentali che incidono

negativamente su una condizione medica accrescendone il rischio di svilupparla. Tra i

fattori considerati vi sono lo stress psicologico, stili di copying e cattive abitudini

relative alla salute ho una scarsa aderenza al trattamento e alle raccomandazioni

mediche. esempi clinici comuni sono rappresentati dall’ansia che esacerba plasma,

negare la necessità di un trattamento per il dolore al petto. Gli effetti vanno da

conseguenze acute e immediate fino a condizioni croniche o che si sviluppano dopo

molto tempo.

Disturbo fittizio

Come negli altri disturbi da sintomi somatici il disturbo fittizio è caratterizzato da

persistenti problemi legati alla percezione di malattia e dell’identità. Nella maggior

parte dei casi di disturbo fittizio sia individuali che per procura il soggetto si presenta

con sintomi somatici e con la convinzione di avere una patologia medica. Per questo

motivo questo disturbo è incluso all’interno del capitolo dei disturbi somatici.

Caratteristica essenziale di questo disturbo è la falsificazione di segni e sintomi medici

o psicologici su se stessi o sugli altri. I soggetti con disturbo fittizio possono anche

ricercare cure per sé o per gli altri dopo aver indotto i sintomi. Per fare diagnosi è

necessario dimostrare che il soggetto mette in atto azioni furtive per falsare, simulare

o causare i sintomi o i segni di una malattia. per la diagnosi differenziale si fa

riferimento al disturbo da sintomi somatici; malingering ovvero si differenzia dal

disturbo fittizio per l’intenzionale riferire sintomi in vista di un vantaggio personale ad

esempio denaro al contrario del disturbo fittizio non deve essere presente alcuna

chiara ricompensa che motivi il comportamento del paziente.

Disturbi alimentari e della nutrizione

I disturbi dell’alimentazione costituiscono un’emergenza che coinvolge tutti i paesi

dell’alto reddito. E’ naturalmente l’espressione più evidente di quanto i fattori

ambientali e le pressioni che spingono ad adeguarsi a certi modelli possono contribuire

allo sviluppo di un disturbo. I disturbi dell’alimentazione costituiscono un gruppo di

sindromi psichiatriche caratterizzate da diversi elementi:

- Una persistente alterazione del comportamento alimentare e delle condotte

connesse al cibo;

- Un’inadeguata assunzione degli alimenti;

- La non secondarietà a patologie internistiche o ad altri disturbi psichiatrici;

- Il voler determinare una compromissione significativa del funzionamento sociale e

del benessere psicofisico del soggetto.

La più recente versione del manuale statistico e diagnostico per le malattie mentali

classifica i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nelle seguenti categorie:

1. Pica;

2. Disturbo da ruminazione;

3. Disturbo evitante dell’assunzione di cibo;

4. Anoressia nervosa;

5. Bulimia nervosa;

6. Disturbo da binge-Eating;

7. Disturbo della nutrizione dell’alimentazione;

8. Disturbo della nutrizione senza altra specificazione.

Essendo disturbi a esordio più frequente nel periodo adolescenziale è importante

sottolineare come il 30% circa degli adolescenti con preoccupazioni eccessi

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vanexp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof De Pasquale Concetta.