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I pazienti con depressione e altri disturbi psichiatrici hanno un incremento rischio di

suicidio e comportamento di suicidio. Mentre il trattamento farmacologico a lungo

termine si associa a una riduzione dei tassi di suicidio le fasi acute di trattamento con

gli antidepressivi sono associate a un incremento di ideazione e comportamento

suicidar io. Nel primo episodio depressivo la terapia antidepressiva non dovrebbe

essere interrotta prima di quattro o cinque mesi liberi da sintomi ma dovrebbe essere

continuata allo stesso dosaggio che ha portato alla remissione. Quando si decide di

interrompere la cura con un antidepressivo e consigliato lo Skull aggio graduale della

dose mentre Simoni Torano i segni e sintomi di ricaduta.

Disturbo depressivo persistente (distimia)

La caratteristica essenziale di questo disturbo è un umore depresso presente per la

maggior parte del giorno per più giorni per almeno due anni negli adulti è un anno nei

bambini e adolescenti. I soggetti con questo disturbo descrivono il loro umore come

triste o giù di corda. Il trattamento è uguale al disturbo depressivo maggiore.

Disturbo disforico pre mestruale

Le caratteristiche di questo disturbo sono l’espressione di una labilità dell’umore, di

irritabilità e di sintomi ansiosi che si verificano ripetutamente durante la fase

premestruale del ciclo. I sintomi possono essere accompagnati anche da sintomi

comportamentali o fisici. Tra i fattori di rischio vi sono fattori ereditari dalla natura

ancora poco chiara.

Screening

Le linee guida del 2016 dell’american Medical association suggeriscono la necessità di

uno screening per la depressione nella popolazione adulta. È possibile con sole due

domande attraverso uno strumento sintetico ovvero il Patient Health Questionnaire-2

che include solo le prime due domande fra le nove e compongono lo strumento. Non è

stato identificato un intervallo per effettuare lo screening il trattamento e l’intervento

prevede l’utilizzo di farmaci antidepressivi o psicoterapia valutando i rischi della

terapia farmacologica in caso di gravidanza o allattamento. È rivolto a donne o giovani

e persone di mezza età Disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia includono: disturbo danza di separazione, mutismo selettivo, disturbo

di panico, disturbo d’ansia generalizzata e altri. Il disturbo d’ansia di separazione

caratterizzato da paura e ansia eccessiva legata alla separazione dalle figure di

attaccamento o da casa. È un fenomeno comune nei bambini dai sei ai sette mesi fino

ai tre anni. Il pazienti si preoccupano anche per eventi imprevisti che riguardano se

stessi e che li terrebbero lontani dei propri cari. Nei bambini con ansia di separazione

si manifestano per esempio comportamenti come il non voler restare soli in una

stanza. a le aree principali nell’ansia sono: sintomi somatici per esempio mal di testa,

tremori, sudorazione, vertigini; cognitività per esempio pensieri intrusive,

preoccupazioni, superstizione; attività motoria per esempio irrequietezza, inibizione,

aggressività. Nella SAD ovvero disturbo d’ansia di separazione trattamenti non

farmacologici rappresentano la prima scelta.si ricorre a due tipi di interventi: la Psico

educazione e la psicoterapia. Gli interventi Psico educativi intervengono sull’intero

nucleo familiare fornendo informazioni ai genitori e insegnando loro modalità di

interazione col bambino che ne riducano l’ansia. Le psicoterapie maggiormente

impiegate sono invece quella comportamentale, cognitivo-comportamentale e

familiare. Gli interventi comportamentali agiscono direttamente sui sintomi attraverso

tecniche basate sull’esposizione mentre quelli cognitivo-comportamentali fanno

ricorso anche a tecniche cognitive per ridurre i pensieri ansiogeni. la terapia familiare

prevede la presa in carico dell’intera famiglia lavorando quindi anche sulle ansie

genitoriali.

Il mutismo selettivo

Il mutismo selettivo è caratterizzato dall’incapacità di parlare in una serie di situazioni

sociali o con persone specifiche. Il paziente con mutismo selettivo è perfettamente in

grado di parlare comprende il linguaggio tuttavia nelle interazioni sociali non inizia una

conversazione e non è in grado di rispondere. Nel bambino l’incapacità di parlare si

verifica per esempio quando vi è la presenza di persone al di fuori dei genitori. il

mutismo selettivo si associa ad alti livelli di ansia, timidezza e ritiro sociale, imbarazzo

e si presenta spesso con altri disturbi d’ansia soprattutto la fobia sociale. La diagnosi

infatti fa riferimento ai disturbi della comunicazione, disturbi del neurosviluppo come

per esempio l’autismo, schizofrenia e disturbo di ansia sociale. il trattamento del

mutismo selettivo deve essere preso in considerazione in epoca precoce perché esso

non regredisce con la crescita. L’intervento maggiormente impiegato è la psicoterapia

di tipo cognitivo-comportamentale.

Fobia specifica

Una fobia è una paura felicitata da uno specifico oggetto o situazione che provoca una

risposta ansiosa immediata o un attacco di panico. La paura non si riferisce alla

situazione o attività in sé ma alle conseguenze che il paziente crede che possono

derivare dal contatto con l’oggetto o con l’attività. le fobie specifiche generalmente

non sono difficili da diagnosticare. I farmaci non sembrano essere utili nel trattare le

fobie specifiche ma le terapie di esposizione si sono dimostrate efficaci. La variante “in

vivo” prevede che si esponga all’oggetto fobico il soggetto in maniera graduale.

Disturbo d’ansia sociale

Nella fobia sociale i pazienti sono caratterizzati da una persistente paura di essere

umiliati o di rendersi imbarazzanti di fronte agli altri. Questi pazienti generalmente

evitano un’ampia varietà di situazioni nelle quali devono interagire con gli altri. Le

situazioni tipicamente evitate sono parlare e mangiare in pubblico. Quando si presenta

all’Evita mento sociale può essere difficile distinguere tra fobia sociale e agorafobia.

Per la diagnosi si fa riferimento ai disturbi di personalità, ritiro sociale, paure legate al

disturbo ossessivo-compulsivo. Per la fobia sociale gli SSRI (farmaci Serotoninergici)

sono considerati il trattamento di prima scelta.

Disturbo di panico

Il disturbo di panico è caratterizzato dalla presenza di attacchi di panico ricorrenti e

imprevisti seguiti da un mese di ansia anticipatoria. Mentre il primo attacco di panico

può essere preceduto da eventi di vita stressanti i successivi possono avvenire in

assenza di eventi scatenanti. Per la diagnosi si fa riferimento al disturbo d’ansia, fobia

sociale, disturbo d’ansia generalizzata, attacco di panico associata all’uso di sostanze

o astinenza. La combinazione di trattamenti psico-sociali e farmacologici sembra

essere il trattamento più efficace. Nel caso di utilizzo di antidepressivi è importante

tener conto dei dosaggi perché i pazienti con disturbo di panico possono essere più

sensibili agli effetti collaterali e può verificarsi un aumento dell’ansia. Anche una

terapia cognitivo-comportamentale settimanale è una terapia familiare possono essere

da supporto. la durata della farmacoterapia per il disturbo di panico e sconosciuta il

medico valuta la durata della terapia.

Agorafobia

Nel DSM l’agorafobia assunto caratteristiche indipendente dal disturbo di panico ed è

pertanto classificata come disturbo a sestante. E’ caratterizzata dalla presenza di una

marcata e sproporzionata ansia relativa ad almeno due situazioni ad esempio

utilizzare trasporti pubblici, trovarsi in posti affollati durante le quali il paziente

percepisce l’ambiente come pericoloso. il disturbo si associa spesso allo sviluppo di

attacchi di panico e le situazioni sono attivamente evitate. La diagnosi si basa su una

fobia specifica, disturbo d’ansia di separazione, fobia sociale. L’agorafobia beneficia di

trattamenti psicoterapeutici cognitivo-comportamentali che prevedono l’impiego di

desensibilizzazione sistematica, esposizione graduale.

Disturbo d’ansia generalizzata

Il disturbo d’ansia generalizzata è una condizione cronica la cui caratteristica

fondamentale è la presenza di ansia persistente con preoccupazione eccessiva per

almeno sei mesi associata alla presenza di sintomi fisici come tensione muscolare,

irrequietezza, sentirsi in trappola. Gli SSRI gli inibitori della ricaptazione della

serotonina e norepinefrina (SNRI) rappresentano il trattamento di prima scelta del

GAD… Quest’ultimo risponde anche ai trattamenti antidepressivi che richiede qualche

settimana di trattamento è la risposta si verifica dopo qualche mese. Spesso però il

disturbo d’ansia generalizzata è spesso una condizione cronica e alcuni pazienti

richiedono un trattamento farmacologico prolungato. Lo screening per i disturbi

d’ansia si basa sul riscontro delle particolari caratteristiche associate a ciascun

disturbo: ad esempio nella fobia sociale il riscontro di una marcata paura nel parlare in

pubblico e il conseguente Evitamento della situazione provocato dall’ansia.

Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

La categoria diagnostica del disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati include

il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e il disturbo da dismorfismo corporeo, il

disturbo da accumulo eccetera. Tra i motivi per i quali il DOC e correlati sono stati

isolati dei disturbi d’ansia ci sono la mancata risposta alle benzodiazepine è l’ipotesi

che all’origine delle ossessioni e delle compulsioni ci sia una disfunzione nei circuiti

che vanno dalla corteccia frontale ai nuclei della base. In questo senso il Dock viene

oggi considerato più come espressione di un’alterata codificazione della gratificazione

piuttosto che come una condizione di allarme ansioso. i domini maggiormente

compromessi nel disturbo ossessivo-compulsivo sono: pensieri ossessivi, gratificazione

ovvero alterazione nei processi di gratificazione, ripetitività e inibizione della risposta.

Il DOC e i disturbi correlati anno come specifica tori di base il livello di Insight che va

da buono o adeguato a scarso o assente. Il DOC è caratterizzato dalla presenza di

ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e

persistenti mentre le compulsioni sono comportamenti ripetitivi. Molti soggetti con

DOC sono caratterizzati da pensieri disfunzionali che possono includere un esagerato

senso di responsabilità e la tendenza a sovrastimare una minaccia; perfezionismo e

assenza di tolleranza verso l’incertezza; eccessiva importanza attribuita ai pensieri e

la necessità di controllare i pensieri. I soggetti con to

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vanexp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof De Pasquale Concetta.