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UN COSTO PUÒ ESSERE

DEFINITO COME:

La quantità di moneta necessaria per avere la disponibilità di un determinato

bene

(fattore produttivo) o servizio

Pertanto si possono distinguere:

Costi dalle spese

(Costi di impiego delle risorse (elementi di costo)) (costi di acquisto)

Ciò posto è necessaria UNA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI

Poiché non tutti i costi hanno gli stessi comportamenti nel tempo e con

riferimento

agli oggetti di calcolo

LE PRINCIPALI CATEGORIE DI COSTO SONO:

Costi Variabili – Costi Fissi

Costi Diretti – Costi Indiretti

(oggi sostituite da)

Costi specifici- Costi comuni

I COSTI in relazione al loro comportamento rispetto ai volumi di

produzione/vendita

POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN:

A. Variabili (Il singolo elemento di costo può essere classificato tra i costi

variabili quando il suo importo complessivo varia per piccole variazioni

nei livelli di attività (volumi di vendita e di produzione))

B. Fissi (o costanti)

In relazione ai volumi di produzione/ vendita

Continua alla pagina seguente: con questo grafico

Costo Costo Costo

Livelli di attività Livelli di attività Livelli di attività

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3. IL RUOLO DELLA CONTABILITA’ ANALITICA

La contabilità generale rileva solo per natura del ricavo e del costo. Se si vuole approfondire il profilo economico-

finanziario è indispensabile poter disporre di una contabilità analitica.

La contabilità analitica rileva le informazioni a consuntivo con riferimento a prescelti oggetti di calcolo.

Può essere il frutto di rilevazioni statistico-tabellari, anche se in alcuni casi è un sistema contabile che funziona in

parallelo alla contabilità generale ed è ad essa collegato tramite dei “conti di ripresa” o di collegamento.

Questa impostazione viene definita sistema duplice contabile.

In alternativa, nella realtà anglosassone, è in uso il sistema unico indiviso con un unico piano dei conti tra contabilità

generale e contabilità analitica.

Le informazioni analitiche, rilevate dalla contabilità analitica necessarie per approfondire l’analisi sono informazioni

relative a ricavi e costi rilevati:

• O per prodotti

• O per aree di business

• O per canali di distribuzione

• O per clienti

• …

La contabilità analitica viene introdotta da molte aziende in quanto ha una pluralità di scopi:

• Consente di svolgere approfondite analisi sulla convenienza economica di prodotti, canali distributivi,

mercati…

• Fornisce informazioni per la valutazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati

• Fornisce informazioni economiche a supporto delle decisioni aziendali

4. DETERMINANTI DELLA REDDITIVITA’

Per l’apprezzamento di una situazione aziendale non è sufficiente analizzare la situazione economico-finanziaria

dell’azienda e la sua evoluzione nel tempo attraverso i principali indici di bilancio (Es. ROE e ROI), ma è anche

opportuno interrogarsi sulle quattro forze determinanti la redditività:

• Caratteristiche dell’ambiente esterno

• Fase del ciclo di vita del business e configurazione delle 5 forze competitive (Porter)

• Strategia aziendale e conseguente profilo strategico

• Profilo organizzativo: Sistema di direzione e qualità del management

5. CLASSIFICAZIONE DEI COSTI

Un costo può essere definito come la quantità di moneta necessaria per avere la disponibilità di un determinato bene

(fattore produttivo) o servizio.

Pertanto, si possono distinguere:

• Costi: Costi di impiego delle risorse (Elementi di costo)

• Spese: Costi di acquisto

Ciò detto, è necessaria una classificazione dei costi, poiché non tutti i costi hanno gli stessi comportamenti nel tempo.

Le principali categorie di costo sono: lOMoAR cPSD| 11535905

• Con riferimento ai volumi di produzione/vendita: Costi variabili – Costi fissi

o Costi variabili: Il singolo elemento di costo può essere classificato tra i costi variabili quando il suo

importo complessivo varia per variazioni nei livelli di attività (Volumi di vendita e di produzione).

o Costi fissi (O costanti): Il singolo elemento di costo rientra ella categoria dei costi fissi quando il suo

importo complessivo NON varia per variazione nei livelli di attività:

Quindi, la caratteristica di un costo di essere variabile o fisso dipende da:

o Oggetto di calcolo

o Livelli di attività

o Arco temporale sul quale si ragione (Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili)

Vi sono poi alcuni elementi di dubbia classificazione.

A causa di questo, ci si deve basare sul concetto di livello di attività rilevante (Relevant range): ((MOD=Manodopera diretta))

• Con riferimento agli oggetti: Costi specifici – Costi comuni

o Costi specifici (Traceable cost): Sono costi relativi ai fattori produttivi collegati da univoche ed

oggettive relazioni di causalità all’oggetto di calcolo dei costi.

La caratteristica dei costi inseriti in questa categoria è di essere eliminabili con l’eliminazione

dell’oggetto di calcolo.

I costi specifici possono essere sia costi variabili che costi fissi.

o Costi comuni: Sono costi relativi ai fattori produttivi NON collegati all’oggetto di calcolo da oggettive

ed univoche relazioni di causalità.

Quindi questi costi NON si eliminano con l’eliminazione dell’oggetto di calcolo.

I costi comuni sono costi fissi.

Quindi, la caratteristica di un costo di essere specifico o comune non è assoluta ma dipende dall’oggetto di

calcolo dei costi.

6. CLASSIFICAZIONE DEI COSTI PER ATTIVITA’ A CUI SI RIFERISCONO

Esiste una classificazione dei costi riferita alle alternative di azione o alle attività cui si riferiscono:

• Attività di gestione operativa (OPEX – OPerating EXpenses) (PRIMA PARTE DEL CORSO)

Tutti i costi che riguardano l’impiego delle risorse produttive (Es. Materie prime, manodopera, …)

• Investimenti necessari ma non strategici (CAPEX – CAPital EXpenses)

Tutti gli investimenti necessari per la continuazione efficace d’azienda (Es. Manutenzione, …)

• Attività/Processi/Investimenti strategici (STRATEX – STRATegic EXprenses)

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Tutti gli investimenti che hanno la finalità di modifica della struttura aziendale (Es. Espansioni nel mercato,

investimenti in nuovi impianti, lancio di nuovi prodotti, …)

LE VALUTAZIONI DI CONVENIENZA ECONOMICA NELLE DECISIONI DI GESTIONE OPERATIVA

1. Le possibili tipologie di decisioni

2. L’analisi costi/volumi/risultati a supporto delle

decisioni di gestione operativa

1. Le possibili tipologie di decisioni, la diversa rilevanza delle informazioni di costo con riferimento a:

C. Decisioni strategiche (costi variabili e costi fissi specifici)

D. Decisioni di gestione operativa (solo costi variabili) (informazioni economiche rilevanti)

2. L’analisi costi/volumi/risultati a supporto delle decisioni di gestione operativa

UN MODELLO DI ANALISI ECONOMICA DI TIPO STATICO A SUPPORTO DELLE DECISIONI OPERATIVE:

BREAK EVEN ANALYSIS (B.E.A.) O COST/VOLUME PROFIT ANALYSIS (ANALISI COSTI/VOLUMI/RISULTATI)

UNA DELLE IPOTESI SEMPLIFICATRICI ALLA BASE DI QUESTA TECNICA È:

LA COSTANZA DEI COSTI FISSI AL VARIARE DEI VOLUMI DI PRODUZIONE/VENDITA CHE È ACCETTABILE SOLO SE:

a) CI SI TROVA ENTRO LA CAPACITÀ PRODUTTIVA INSTALLATA

b) SI È IN ASSENZA DI INCREMENTI DI COSTO DOVUTI A COMPLESSITÀ

NONOSTANTE QUESTE IPER SEMPLIFICAZIONI L’UTILITÀ DELLA B.E.A., OGGI, NON VIENE COMPLETAMENTE MENO

POICHÈ CONSENTE DI: COGLIERE LE RELAZIONI TRA IL COMPORTAMENTO DEI COSTI AL VARIARE DEI LIVELLI DI

ATTIVITÀ ED IL RISULTATO ECONOMICO

La B.E.A. consente inoltre di:

E. Determinare il punto di pareggio o punto di rottura (Break-Even-Point)

F. Determinare il gradi di leva operativa

G. Determinare il margine di sicurezza

H. Definire i valori obbiettivo delle singole variabili inserite nell’equazione:

Risultato economico = ricavi totali – costi totali

(che, di volta in volta possono diventare l’incognita rispetto alla quale risolvere l’equazione)

I. Svolgere l’analisi di sensibilità (Sensitivity Analysis)

I POSSIBILI METODI PER APPLICARE L’ANALISI COSTI / VOLUMI / RISULTATI SONO:

a) Metodo matematico

b) Metodo grafico

Partendo dall’equazione RICAVI – COSTI = REDDITO O RISULTATO ECONOMICO

(P * V) - [(Cv * V) + C.F.] = R.E.

Dove:

P = Prezzo di vendita unitario Cv = Costo variabile unitario

V = Volumi di produzione/vendita C.F. = Costi Fisso lOMoAR cPSD| 11535905

IL GRADO DI LEVA OPERATIVA DI UN’IMPRESA (che evidenzia il grado di sensibilita’ del reddito

a variazioni nei volumi di produzione/vendita)

IL GRADO DI LEVA OPERATIVA DI UN’IMPRESA

SARA’ TANTO PIU’ ALTO QUANTO PIU’:

A. E’ AMPIA LA FORBICE, PREZZI DI VENDITA - COSTI VARIABILI;

B. E’ ELEVATA L’INCIDENZA DEI COSTI FISSI E QUINDI QUANTO PIU’ SI E’ VICINI AL PUNTO DI PAREGGIO

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9. L’ANALISI DEI COSTI: I TRADIZIONALI METODI DI CALCOLO DEI COSTI: CONSIGLIO GUARDARE pto 9 SOTTO

1) Il calcolo a costi variabili (Variable o Direct Costing)

QUESTO METODO PREVEDE CHE:

CON RIFERIMENTO ALL'OGGETTO DI CALCOLO SI RILEVINO I SOLI COSTI VARIABILI IL RISULTATO

ECONOMICO MESSO IN EVIDENZA E' IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE:

- Industriale

- Aziendale

2) Il calcolo a costi pieni (Full Costing)

POICHE' QUESTO METODO PREVEDE CHE SI IMPUTINO ALL'OGGETTO DI CALCOLO "TUTTI I COSTI» E

RICORDANDO CHE VI SONO DIVERSE POSSIBILI CONFIGURAZIONI DI COSTO PIENO

IL PROBLEMA CHE BISOGNA AFFRONTARE APPLICANDO QUESTO METODO

E' QUELLO DELLA BASE CHE E' OPPORTUNO UTILIZZARE

PER IMPUTARE ALL'OGGETTO DI CALCOLO I COSTI FISSI

-FULL COSTING A BASE UNICA

-FULL COSTING A BASE MULTIPLA:

 secondo il criterio funzionale

 secondo il criterio gerarchico-causale (o a sezioni omogenee)

 secondo il criterio per attività

3) Il calcolo a costi specifici (Treceables Costing)

7. MODELLO BREAK-EVEN ANALYSIS

Le informazioni di costo possono fare riferimento a:

• Decisioni strategiche

o Costi variabili

o Costi fissi specifici

• Decisioni di gestione operativa

o Costi variabili

Un modello di analisi economica di tipo statico (Si basa su relazione causa-effetto di tipo lineare, si arriva ad un

risultato finale) a supporto delle decisioni operativa è il break-even analysis.

Una delle ipotesi semplificatrici alla base di questa tecnica &egr

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
29 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Da222 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università "Carlo Cattaneo" (LIUC) o del prof Bubbio Alberto.