Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Riassunto esame Principi e metodi del servizio sociale, Prof. Bini Laura, libro consigliato Narrazione e ascolto: l'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Franca Amione, Luca Chicco e Maria Teresa Bassa Poropat Pag. 1 Riassunto esame Principi e metodi del servizio sociale, Prof. Bini Laura, libro consigliato Narrazione e ascolto: l'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Franca Amione, Luca Chicco e Maria Teresa Bassa Poropat Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Principi e metodi del servizio sociale, Prof. Bini Laura, libro consigliato Narrazione e ascolto: l'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Franca Amione, Luca Chicco e Maria Teresa Bassa Poropat Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Principi e metodi del servizio sociale, Prof. Bini Laura, libro consigliato Narrazione e ascolto: l'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Franca Amione, Luca Chicco e Maria Teresa Bassa Poropat Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Principi e metodi del servizio sociale, Prof. Bini Laura, libro consigliato Narrazione e ascolto: l'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Franca Amione, Luca Chicco e Maria Teresa Bassa Poropat Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Trasformazioni Semplici

La categoria comprende tutte le trasformazioni che informano che per una ragione il soggetto deve, può, potrebbe, vorrebbe effettuare l'azione espressa dal verbo rendendo soggettivo l'altro.

In questa categoria sono comprese tutte le trasformazioni nelle quali l'atto viene inserito direttamente nell'intenzione, nel progetto e che permette di comprendere quali processi intenzionali e decisionali hanno spinto il soggetto a compiere una precisa azione.

In questa categoria sono incluse le trasformazioni narrative il cui effetto è di presupporre che una determinata azione si sia potuta compiere rinunciando a indagare per quale motivo si sia compiuta.

La categoria include tutte le trasformazioni che rendono soggettiva l'azione espressa dal verbo mettendo in luce gli atteggiamenti che modificano l'intenzione.

Questa categoria include la trasformazione narrativa che lascia intendere...

laStatus:

Possibile esistenza di un desiderio, di opportunità di compiere una determinata azione attraverso l’uso della negazione che costituisce uno spunto per presupposizioni sul possibile.

TRASFORMAZIONI COMPLESSE

In questa categoria sono incluse tutte le trasformazioni del verbo principale.

Apparenza:

Sostenute dall’introduzione di un sintagma verbale che faccia assumere all’enunciato un connotato di incertezza e finzione. Questa categoria comprende le trasformazioni dell’enunciato che.

Conoscenza:

Prevedono si sia compiuto un processo di apprendimento. L’enunciato è trasformato dall’introduzione di sintagmi verbali che.

Supposizione:

Portano alla luce i processi riflessivi e suppositivi di chi intende compiere una determinata azione. L’enunciato delle proposizioni comprese in questa categoria diparte da.

Descrizione:

Un’esplicita dichiarazione e comunicazione. Questa categoria comprende le trasformazioni narrative con le quali.

Soggettivazione: scoprono i processi cognitivi e argomentativi di chi compie l'azione. Questa categoria è comprensiva delle trasformazioni che permettono al lettore di comprendere lo stato d'animo, introducendo sintagmi verbali che esprimono sentimenti, percezioni, sensazioni personali.

Atteggiamento: lettore di comprendere lo stato d'animo, introducendo sintagmi verbali che esprimono sentimenti, percezioni, sensazioni personali.

3.5 Gli stili espositivi

Demetrio (1999) propone un possibile modello di analisi delle produzioni narrative autoreferenziali finalizzato a ricevere ed evidenziare la presenza delle modalità mentali che si avvalgono delle seguenti forme evocative: questa categoria comprende tutte le forme evocative

- Descrittive ed espositive: che l'autore adatta per illustrare particolari oggetti, situazioni e per narrare vicende che hanno per lui un determinato significato emotivo, per raccontare visioni indimenticabili e vicende indelebili in questa categoria sono inclusi i processi meditativi

- Riflessive e argomentative: che si soffermano su ricordi, sensazioni e le sequenze

Narrative nelle quali l'autore si ferma a ripensare a quanto accaduto in determinati frangenti, cercando di ricostruire e chiarire quali sono gli aspetti che sfuggono ancora ad una piena comprensione. L'autore prende spunto dai ricordi per aprire una discussione. In questa categoria sono compresi i momenti meditativi, autoriflessivi, intimistici, riflessivi che l'autore si concede nella narrazione per riflettere su se stesso. Lo scrittore riscopre le proprie emozioni e sensazioni mettendo in luce la parte più profonda della propria personalità. In questa categoria rientrano tutti i periodi che privilegiano le ecologiche, narrazioni di particolari luoghi, ambienti, paesaggi. Le descrizioni sono dettagliate e rappresentano il contesto, l'ambientazione, la scenografia che ha fatto da sfondo all'intreccio della vita dell'autobiografo. In questa categoria sono inclusi tutti i periodi narrativi nei quali l'autore ripercorre il.

proposito del proprio percorso di vita utilizzando una prospettiva narrativa decentrata, narrando quasi in terza persona. Raggruppando le diverse forme espositive si possono individuare 3 forme espositive, ciascuna con caratteristiche proprie per quanto riguarda il contenuto, il linguaggio utilizzato e la temporalità. Il primo stile è caratterizzato dal fatto che il racconto si presenta freddo e curricolare, didascalico, formale e impersonale, non trapelano stati d'animo ma soltanto la descrizione dei fatti e l'uso della terza persona o del si impersonale. In esso prevalgono, rispetto alla dimensione temporale, il passato con escursioni verso il presente o il futuro, e sul piano degli eventi, relazioni di causa-effetto. La dimensione emozionale è totalmente assente. Il narratore preferisce individuare cause di tipo esterno su cui non può avere un controllo. Il secondo stile riferisce solo ed esclusivamente una giustapposizione di emozioni. Il soggetto parla a proposito del proprio percorso di vita utilizzando una prospettiva narrativa decentrata, narrando quasi in terza persona. Il terzo stile è caratterizzato da una narrazione più personale e coinvolgente. Il soggetto parla in prima persona, esprimendo le proprie emozioni, riflessioni e punti di vista. La temporalità può essere presente, passata o futura, ma è sempre legata alla dimensione emotiva del narratore. In questo stile, il narratore si fa carico delle proprie scelte e responsabilità nel proprio percorso di vita. In conclusione, le tre forme espositive presentano caratteristiche diverse per quanto riguarda il contenuto, il linguaggio e la temporalità. Ognuna di esse offre una prospettiva diversa sul proprio percorso di vita, permettendo di esprimere emozioni, riflessioni e punti di vista in modi differenti.

flash e il racconto svolge tutto al presente. In questa cosa la persona che narra solo emozioni dà per scontato che l'ascoltatore sappia già quello che gli è successo e lo possa comprendere. Una narrazione fortemente emotiva può riguardare situazioni molto drammatiche oppure quando si è in presenza di soggetti problematici con un processo cognitivo fortemente deficitario.

Il terzo stile: ed esso i fatti vengono narrati in modo sequenziale e autoriflessivo collegati gli uni agli altri. C'è un equilibrio tra aspetto emotivo e quello descrittivo e una concettualizzazione cognitiva ed emotiva più completa.

Per quanto riguarda la relazione comprare l'aspetto della mediazione tra il mondo interno e il livello di elaborazione cognitiva dei fatti attraverso il linguaggio. Questo è uno stile che coniuga la dimensione del passato e quella del presente all'interno di una relazione dinamica. In esso è presente il ricordo.

legge o ascolta una narrazione autobiografica è quello di comprendere e connettersi con l'esperienza e la prospettiva del narratore. La relazione tra il narratore e il destinatario del racconto è fondamentale per creare un ambiente di fiducia e comprensione reciproca. Nel processo narrativo autobiografico, l'alleanza e la condivisione tra il narratore e l'ascoltatore sono elementi chiave. La comunicazione deve essere circolare e reciproca, con entrambe le parti che si impegnano attivamente nell'ascolto e nell'empatia. Per il destinatario del racconto, è importante sostenere il narratore nel costruire una storia significativa che abbia valore per entrambi. Inoltre, è fondamentale supportare il narratore nel ritrovare la propria soggettività attraverso ciò che racconta. L'ascoltatore deve anche riflettere in modo prudente su ciò che l'altro sta raccontando, cercando di comprendere il suo punto di vista e l'immagine che vuole trasmettere di sé. In conclusione, l'obiettivo di chi legge o ascolta una narrazione autobiografica è quello di creare una connessione emotiva e di comprensione con il narratore, supportandolo nel processo di esplorazione e condivisione della propria storia.ascolta sarà quello di comprendere il punto di vista dell'altro, l'immagine di sé che l'interlocutore cerca di trasmettergli e l'immagine che quest'ultimo ha di lui. Dal punto di vista di chi narra l'autobiografia permette di dare significato a eventi che riguardano il sé dell'individuo. La finalità principale riguardo al narratore è quella di comprendere le conoscenze che ha rispetto a se stesso e alle esperienze frammentate che ha fatto in un tutto più organico, mettendo in atto delle operazioni di selezione e organizzazione diverse del materiale al fine di correlare fra loro gli aspetti di mutabilità del sé con gli aspetti di stabilità. L'autobiografia implica la creazione di nuove interconnessioni concettuali e categoriali all'interno dei propri sistemi di riferimento. Tali legami portano l'individuo ad essere più autonomo perché egli sente di avere delle.strategie diverse di intervento sullarealtà.
  1. Contenimento ed empatia nel processo narrativo autobiografico

La diade narratore-ascoltatore implica una relazione complessa con diverse dimensioni consce e inconsce, reali e proiettive. Si crea una specie di schema di relazione duale per la cui comprensione può essere opportuno fare riferimento ai concetti proposti da Winnicott di "madre sufficientemente buona" e "ambiente preoccupazione materna primaria".

Questi concetti indicano la funzione di accudimento che una madre svolge nei confronti del figlio alla nascita e solitamente nei primi mesi di vita. È importante ottenere nella relazione con la madre la soddisfazione dei propri bisogni, la coerenza nelle risposte e la prevedibilità delle risposte stesse.

Il prerequisito per uno sviluppo armonico è dato dalla comprensione della madre, dalla sua disponibilità a contenere nella sua mente il bambino con la sua identità affettiva e il suo mondo emotivo.

Il gesto materno

è un segnale di risposta al bambino che somma la comprensione della madre a quella del bambino. In questo caso si ha una circolarità favorevole di significatività dei segnali che rappresenta un inizio di simbolizzazione di uno stato emotivo. Questa circolarità e la funzione di comprensione-contenimento la si ritrova in ogni situazione di colloquio e in particolare nella relazione di aiuto. Va detto che il soggetto che si rivolge ad un operatore psico-sociale per chiedere aiuto si trova in un momento della propria vita in cui ritiene di non possedere la capacità di far fronte autonomamente ad un evento complesso. Diversamente dalla diade madre-bambino l'ascoltatore e il narratore provengono da esperienze diverse e distanti tra loro, infatti, possiedono un proprio sistema di credenze personali e professionali. Il primo obiettivo sarà quello di creare tra queste 2 individualità uno spazio condiviso in cui gli aspetti della storia professionale

Dell'uno e dell'altro convergono. La narrazione, quindi, si colloca in questo spazio condiviso in cui l'operatore psico-sociale svolge la funzione di madre ambiente. Inoltre, la dimensione asimmetrica viene ridimensionata significatamente in quanto chi ascolta non si pone dal punto di vista della valutazione alla ricerca di dedurre conseguenze causa-effetto ma si orienta a costruire connessione tra i fatti narrati secondo la logica della circolarità. Va ricordato che il mondo in cui ognuno vive ha una doppia qualità di essere:

  1. Reale = oggettivo
  2. Fantasmatico = soggettivo

Si può dire che ognuno di noi ha contemporaneamente un mondo esterno (la realtà) e un mondo interno (le emozioni, gli affetti). Noi viviamo parallelamente a livello della membrana elastica e permeabile che mette in contatto i 2 mondi e che rappresenta il luo

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
18 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naliab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi e metodi del servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bini Laura.