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Riassunto esame Potere giurisdizionale, Prof. D'Angelo Augusto, libro consigliato Il '900, Sabatucci, Vidotto Pag. 1
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LA NASCITA DELL’ONU

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La seconda guerra mondiale causa circa cinquanta milioni di vittime e lascia nelle mente

delle persone, un duplice trauma morale: da un lato quello che deriva dalle rivelazioni sui

crimini nazisti e sul genocidio degli ebrei e dall’altro, quello provocato dall’uso della bomba

atomica, arma capace di minaccciare la sopravvivenza dell’intera umanità.

Dal desiderio di rifondare su basi più stabili il sistema delle relazioni internazionali, nasce

l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), fondata per iniziativa americana, in una

Conferenza tenuta a San Francisco fra l’aprile e il giugno del 1945. L’obiettivo è quello di dar

vita ad una organizzazione permanente ed universale, che possa sostituire la vecchia Società

delle Nazioni nel compito di preservare la pace e promuovere il progresso sociale ed

economico di tutti i popoli.

Si ispira ai principi della Carta Atlantica e si basa su due diverse concezioni: l’utopia

democratica wilsoniana e il pensiero di Roosevelt, convinto della necessità di un “direttorio”

delle grandi potenze come unico strumento efficace di governo degli affari mondiali.

L’Assemblea generale degli Stati membri, si riunisce annualmente e può adottare delle

risoluzioni non vincolanti.

Il Consiglio di Sicurezza è l’organo che, in caso di crisi internazionali, ha il potere di prendere

decisioni vincolanti per gli Stati membri e di adottare misure che possono giungere fino

all’intervento armato.

Dal Consiglio economico e sociale dipendono l’Unicef per la tutela dell’infanzia, l’Unesco per

l’istruzione e la cultura e la FAO per l’alimentazione e l’agricoltura.

Un altro organo dell’Onu è la Corte internazionale di giustizia.

Spesso l’Onu si rivela inadatta a prevenire e contenere le crisi.

Inoltre viene aggiunto dall’Onu, un settore penale dedicato ai crimini di guerra. Infatti nel

secondo dopoguerra, ci sono sia il processo di Norimberga (1945-1946) contro i capi nazisti e

sia quello di Tokyo (1948-48) contro i dirigenti giapponesi.

Come obiettivo di rifondazione dei rapporti internazionali, c’è anche quello di dar vita ad un

mercato mondiale in regime di libera concorrenza.

Con gli accordi di Bretton Woods (1944) viene creato il Fondo monetario internazionale e la

Banca Mondiale.

L’accordo generale sulle tariffe e sul commercio (Gatt, 1947) invece, sancisce un

abbassamento dei dazi doganali.

I NUOVI EQUILIBRI MONDIALI

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La guerra segna anche un cambio irreversibile degli equilibri internazionali. L’Europa perde

definitivamente la sua centralità e il suo ruolo mondiale e nascono due nuove superpotenze:

Usa e Urss.

Nel secondo dopoguerra ci sono diverse tensioni tra i due paesi: gli Usa con Truman, non

accettano le richieste di espansione sovietica verso Ovest e Stalin, soprattutto dopo il lancio

della bomba atomica, è diffidente nei confronti degli alleati occidentali.

I contrasti emergono chiaramente già nella conferenza interalleata che si tiene a Potsdam:

Churchill denuncia il comportamento dei sovietici in Europa Orientale, affermando che sul

continente europeo è calata una cortina di ferro.

La conferenza di pace di Parigi del ‘46, è un fallimento e nonostante l’assenza di un accordo

generale, vengono fissati i nuovi confini tra Urss, Polonia e Germania: l’Unione Sovietica

unisce al suo territorio le ex repubbliche baltiche (Estonia, Lituania e Lettonia), parte della

Polonia dell’Est e della Prussia orientale; la Polonia a sua volta, si rifà a ovest a spese della

Germania, portando il suo confine fino ai fiumi Oder e Neisse.

La conferenza di Parigi è l’ultimo atto di collaborazione tra Urss e potenze occidentali.

Gli Stati Uniti si dichiarano pronti a intervenire militarmente in sostegno di quei paesi che si

sentono minacciati dalle nuove mire espansionistiche dell’Urss o dai tentativi rivoluzionari da

Nel 1947 viene esposta la “dottrina” Truman, che mira ad impedire che l’Urss modifichi gli

assetti raggiunti a fine guerra, a suo vantaggio, in Europa e nel resto del mondo.

Le tensioni si accentuano e danno origine a quella contrapposizione tra due blocchi, il blocco

“occidentale” sotto l’egemonia Usa e quello orientale guidato dall’Urss, definita “guerra

fredda”. Il nuovo sistema bipolare che si crea, ha conseguenze anche sul altri paesi del

mondo, soprattutto quelli europei.

Il deterrente nucleare impedisce che la guerra fredda esploda in un vero e proprio conflitto

armato tra le due superpotenze.

RICOSTRUZIONE E RIFORME NELL’EUROPA OCCIDENTALE

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Mentre il controllo sovietico si esercita per lo più con mezzi coercitivi, l’influenza degli Stati

Uniti, assume anche la forma di un'egemonia culturale. Il mito americano sembra incarnare le

speranze e le aspettative di benessere di molti europei costretti a confrontarsi con i problemi

di una difficile ricostruzione.

Dal punto di vista pratico, gli Usa lanciano un programma di aiuti economici all’Europa, detto

piano Marshall, che favorisce la ricostruzione e la ripresa delle economie dell’Europa

occidentale.

Il processo di ricostruzione, si accompagna a una forte spinta verso le riforme sociali. Il caso

più importante è quello della Gran Bretagna, dove nel ‘45-51 i laburisti attuano un vasto

programma di riforme sociali, che segnano la nascita del Welfare State (letteralmente “Stato

del benessere”).

L’URSS E L’EUROPA ORIENTALE

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I sovietici non accettano il piano Marshall, convinti che l’aiuto promesso, sia un mezzo per

affermare l’egemonia americana all’interno della propria area di influenza ed impongono di

fare lo stesso ai paesi dell’Europa orientale. Anche i comunisti dell’Occidente si mobilitano

contro il piano.

Per coordinare l’azione dei partiti “fratelli”, Stalin forma nel 1947 il Cominform (Ufficio

d’informazione dei partiti comunisti): una sorta di nuova Terza Internazionale.

Nella seconda metà degli anni ‘40, il modello politico ed economico sovietico, viene imposto

a tutti gli stati (le cosiddette democrazie popolari), sotto il controllo del regime, che si

trasformano in “satelliti” dell’Urss. Il meccanismo viene sperimentato prima in Polonia e

Germania orientale, poi anche in Ungheria, Romania, Albania e Bulgaria.

Un caso a parte è quello della Cecoslovacchia. Il governo è guidato dal leader comunista

Gottwald e si fonda sull’alleanza tra i partiti di sinistra. La coalizione entra in crisi quando c’è

da decidere sull’accettazione degli aiuti del piano Marshall, sostenuta dalla maggioranza dei

socialisti e delle forze borghesi, ma ostentata dai comunisti.

I comunisti lanciano una violenta campagna contro le altre forze politiche, per imporre il loro

punto di vista, costringendo così il presidente della Repubblica Benes, ad affidare il potere ad

un nuovo governo guidato dai comunisti. Nel 1948, la Cecoslovacchia diventa una

democrazia popolare.

Un’eccezione è la Jugoslavia comunista di Tito, che diventa autonoma dal regime sovietico a

partire dal ‘48.

In politica estera sperimenta l’equidistanza fra i due blocchi e un nuovo corso in politica

economica, volto alla ricerca di un difficile equilibrio tra statizzazione e autonomia gestionale

delle imprese.

Sul piano dell’organizzazione politica invece, la Jugoslavia non si differenzia da quello delle

altre democrazie popolari.

L’esperienza jugoslava, suscita l’interessa del mondo occidentale, perchè rappresenta in

quegli anni l’unica ribellione seria al dominio sovietico nell’Europa orientale.

Dopo la fine della guerra, la Germania è divisa in quattro zone (americana, francese,

britannica e sovietica); la capitale Berlino, situata all’interno dell’area sovietica, è a sua volta

divisa in quattro zone.

Stati Uniti e Gran Bretagna, avviano nel 1947, l’integrazione delle loro zone. Stalin risponde

con il blocco di Berlino (giugno 1948), cioè chiudendo gli accessi alla città e impedendo così i

rifornimenti. Ma gli americani organizzano un gigantesco ponte aereo per rifornire la città,

finché nel maggio del ‘49, i sovietici tolgono il blocco.

Nello stesso anno nasce la Repubblica federale tedesca, con capitale a Bonn e l’Urss risponde

con la creazione della Repubblica democratica tedesca, con capitale a Pankow (un sobborgo

di Berlino).

Nell’aprile del ‘49, viene firmato a Washington il Patto atlantico, un’alleanza difensiva tra i

paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti e il Canada. Il patto prevede anche la nascita

della Nato.

Nel 1955 anche la Germania federale, entra a far parte del Patto atlantico. In seguito

all’adesione tedesca, i sovietici reagiscono, stringendo con i paesi satelliti un’alleanza, il

Patto di Varsavia (1955), che prevede anch’essa un’organizzazione militare integrata.

RIVOLUZIONE IN CINA, GUERRA IN COREA

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La vittoria dei comunisti di Mao Zedong sui nazionalisti di Chang Kai-shek e la fondazione

della repubblica popolare cinese l’1 ottobre del 1949, segnano la rinascita della Cina come

Stato indipendente.

L’Urss stipula subito col nuovo regime, un nuovo trattato di amicizia e mutua assistenza. Ma

la dirigenza sovietica guarda con qualche preoccupazione all’emergere di una nuova potenza,

capace di contestare all’Urss il suo ruolo di Stato-guida e di proporsi come modello di società

comunista. Al momento però, la nascita del nuovo regime in Cina, viene visto come un

allargamento del “campo socialista”.

La nuova repubblica comunista procede subito a misure radicali: nazionalizzazione di banchi

e di grandi e medie industrie e distribuzione della terra fra i contadini.

Nel 1950, in seguito all’invasione della Corea del Sud, da parte della Corea del Nord

comunista, guidata da Kim II Sung e appoggiata dai sovietici, si manifesta la

contrapposizione tra i due blocchi.

Gli americani intervengono a favore della Corea del Sud, mentre i cinesi a favore di quella del

Nord.

La crisi coreana si conclude nel 1953, con il ritorno alla situazione precedente alla guerra.

Una volta finita la guerra, gli americani si dedicano ad una politica di riarmo e a un

rafforzamento dei loro legami, con gli alleati europei ed asiatici.

IL GIAPPONE: DA NEMICO AD ALLEATO

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La vittoria dei comunisti in Cina e la guerra in Corea, rendono sempre più e

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A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Liciniani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Potere giurisdizionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof D'Angelo Augusto.