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Effetti delle modificazioni del tasso di cambio sulle partite correnti e sui movimenti dei

A= (�A�) /�B, da cui siricava che il tasso di cambio coerente con la PPP è �PPP =�B /�A.Passando dai livelli ai tassi di variazione, otteniamo che �=�B -�A. La lettura diquest’ultima equazione ci dice che, posto che valga la PPP, il tasso di cambiodella moneta del paese A si riduce se l’inflazione nel paese A è maggioredell’inflazione nel paese B, e viceversa.Più in generale, l’evoluzione dei tassi di cambio rispecchia la differenza fra itassi di inflazione, anche se non sempre vale la PPP. La spiegazione di ciòrisiede nel fatto che una maggiore inflazione interna nel paese A spinge icittadini a domandare moneta estera e acquistare beni esteri. Ciò crea eccessodi domanda di valuta estera, spingendo, in un sistema di cambi flessibili, ad unapprezzamento della valuta estera e a un deprezzamento della valutadomestica.

Modificazioni del tasso di cambio hanno effetti sulle partite correnti e sui movimenti dei capitali finanziari.

Prendiamo in considerazione il nostro paese e immaginiamo una svalutazione o un deprezzamento della valuta.

EFFETTI SULLE PARTITE CORRENTI: In entrambi i casi, per i cittadini italiani diventerà più costoso acquistare un'unità di valuta estera, mentre per i cittadini degli altri paesi risulterà più conveniente acquistare la moneta del nostro paese. La conseguenza immediata è che il prodotto domestico diventerà relativamente più conveniente rispetto alla produzione straniera (l'opposto accade in caso di rivalutazione o apprezzamento della valuta). Aumenta, quindi, la competitività di beni e servizi prodotti all'interno, la quale si traduce in un incremento della domanda rivolta all'economia, con effetti positivi sulle partite correnti e sulla riduzione del deficit iniziale.

EFFETTI SUI MOVIMENTI DEI CAPITALI FINANZIARI: In caso di svalutazione o deprezzamento della valuta, gli investitori stranieri potrebbero essere incentivati a investire nel nostro paese, poiché i loro capitali potrebbero ottenere un rendimento più elevato a causa del tasso di cambio favorevole. Al contrario, in caso di rivalutazione o apprezzamento della valuta, gli investitori potrebbero essere disincentivati a investire nel nostro paese, poiché il rendimento dei loro capitali potrebbe diminuire a causa del tasso di cambio sfavorevole.

MOVIMENTI DI CAPITALE: Gli investimenti finanziari sono influenzati dai differenziali di interesse tra i paesi e dalle aspettative sul tasso di cambio. Nello specifico, attese di deprezzamento o svalutazione, determinando una riduzione del rendimento atteso dei titoli emessi in valuta domestica, provocheranno un deflusso di capitali finanziari; al contrario, attese di apprezzamento o rivalutazione, accrescendo il rendimento atteso dei titoli emessi in moneta domestica, determinano un afflusso di capitali finanziari.

73. Illustrate le caratteristiche istituzionali di un sistema di cambio fisso

Un sistema di cambio si definisce fisso quando i paesi si accordano per stabilire in modo univoco il loro tasso di cambio: viene individuata una parità di riferimento, ovvero un rapporto di scambio tra valute che non cambia nel tempo. Storicamente, il cambio inizia ad avere importanza quando il commercio internazionale diventa rilevante. A partire dal 1870, infatti, gran parte dei Paesi avanzati adottarono

monete con un prefissato contenuto aureo, cioè con un valore fissato in termini di oro. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, molti paesi furono obbligati a espandere la spesa pubblica, che in parte fu coperta con emissione monetaria, la quale implicò l'incapacità di garantire la copertura aurea e quindi determinò la caduta del sistema di cambio fisso. Si tentò di tornare a un regime di questo tipo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma ogni tentativo fu vano. Il sistema che nacque con gli accordi di Bretton Woods (1944) prevedeva che le autorità statunitensi garantissero la convertibilità del dollaro USA in oro e che tutti i Paesi si impegnassero ad avere un cambio fisso contro il dollaro. Il sistema venne connotato come gold-exchange standard. Per sorvegliare sul sistema del cambio fisso furono istituiti il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il sistema di cambi fissi di BW regolò i rapporti

pagamenti viene quindi automaticamente ridotto, poiché la domanda di valuta estera diminuisce. D'altro canto, se un Paese sperimenta un surplus nella bilancia dei pagamenti, significa che i cittadini di altri Paesi stanno esprimendo una maggiore domanda di valuta nazionale. Questi cittadini cedono valute estere alle banche in cambio di moneta nazionale. Le banche richiedono la valuta nazionale alla Banca Centrale, che a sua volta cede valuta estera e aumenta la base monetaria. In questo modo, la quantità di circolante nell'economia domestica aumenta. Il surplus della bilancia dei pagamenti viene quindi automaticamente ridotto, poiché la domanda di valuta nazionale aumenta. Questi meccanismi di riequilibrio automatico sono possibili in un sistema di cambi fissi perché le valute sono collegate tra loro a tassi di cambio fissi. Tuttavia, come accennato in precedenza, dopo il 1971 i tentativi di mantenere un sistema di cambi fissi a livello mondiale sono falliti e sono stati adottati sistemi di cambi flessibili. In questi sistemi, i meccanismi di riequilibrio automatico sono meno efficaci e possono richiedere interventi delle autorità monetarie per stabilizzare la bilancia dei pagamenti.

pagamenti si traduce in una diminuzione della moneta in circolazione, in un Paese che adotta cambi fissi. In sintesi, squilibri della BP si ripercuotono sull'offerta di moneta, se il Paese adotta un sistema di cambi fissi; precisamente, un deficit della bilancia dei pagamenti si traduce in riduzione dell'offerta di moneta mentre un surplus si traduce in un aumento dell'offerta di moneta. La Banca Centrale potrebbe decidere di controbattere i movimenti "endogeni" con operazioni di "sterilizzazione". Supponiamo che la Banca Centrale non attui alcuna operazione di sterilizzazione e chiediamoci quali altri effetti economici si mettono in moto. Ragioniamo su un'economia che ha una BdP in deficit e adotta cambi fissi. Il deficit si ripercuote in una diminuzione dell'offerta di moneta. Questo ha gli stessi effetti di una politica monetaria restrittiva: aumento del tasso d'interesse, diminuzione del reddito, diminuzione dei prezzi. Tutti questi

effetti comportano un riaggiustamento nei conti con l'estero, costodi una recessione interna. In caso di avanzo della BdP: incremento dell'offertadi moneta, tasso di interesse tende a diminuire, reddito tende ad aumentare75. Illustrate le caratteristiche di un sistema di cambi flessibili e imeccanismi di riequilibrioautomatico Con cambi flessibili, partendo da una situazione di squilibrio nei conti conl'estero, agiscono meccanismi automatici di aggiustamento che ristabilisconol'equilibrio della bilancia dei pagamenti (BP). In un paese che registra undisavanzo BP, ci sarà un meccanismo basato sui prezzi relativi: un eccesso didomanda di valuta estera si riflette in un deprezzamento della monetanazionale e un aumento di competitività che, attraverso un miglioramento dellepartite correnti, tende ad annullare lo squilibrio iniziale. In caso di avanzo dellaBilancia dei Pagamenti si avrà il meccanismo opposto: eccesso di offerta divaluta estera e

di domanda di valuta domestica, apprezzamento della valuta domestica, riduzione o annullamento del surplus della BP. In realtà, il deprezzamento valutario può avere due effetti contraddittori sulla bilancia dei pagamenti del Paese la cui valuta si deprezza:

  • può migliorare il saldo commerciale, cioè la differenza tra esportazioni e importazioni di merci,
  • può peggiorare il saldo finanziario (la differenza tra capitali finanziari in entrata e capitali in uscita).

L'apprezzamento di una valuta ha effetti opposti a quelli dovuti al deprezzamento.

76. Vantaggi e svantaggi del sistema di cambi flessibili

In un sistema di cambi flessibili i tassi di cambio possono subire ampie fluttuazioni poco prevedibili. Gli svantaggi di questo sistema sono quindi che:

  • i cambi flessibili sono spesso eccessivamente volatili,
  • spesso non riflettono i market fundamentals ma sono generati da ondate speculative,
  • forte variabilità dei prezzi relativi (es. se un
forte afflusso di capitali dall'estero genera un apprezzamento del cambio, viene danneggiato l'export), rischio di generare inflazione importata, rischio che le imprese sfruttino gli aumenti di competitività-prezzo senza incidere sulle strutture economiche. Questi sono argomenti contro i cambi flessibili. Il vantaggio è dato invece dagli aggiustamenti automatici. In generale gli economisti keynesiani tendono a preferire i cambi flessibili, in quanto si può sostenere la domanda aggregata attraverso il deprezzamento del cambio. Ricordate: gli economisti keynesiani considerano meno importante il problema dell'inflazione, che potrebbe derivare dall'adozione dei cambi flessibili, rispetto al problema del sostegno della produzione. Gli economisti di formazione monetarista preferiscono invece il sistema di cambio fisso perché limita la discrezionalità della politica economica. 77. Vantaggi e svantaggi del sistema di cambi fissi Un regime di cambi fissi presenta sia vantaggi che svantaggi. Tra i vantaggi, vi è la stabilità del cambio che favorisce la certezza nelle transazioni internazionali e riduce il rischio di fluttuazioni improvvise. Inoltre, il sistema di cambio fisso può favorire la disciplina monetaria e limitare l'inflazione. Tuttavia, ci sono anche svantaggi. Ad esempio, un cambio fisso può rendere difficile l'adeguamento alle condizioni economiche e può limitare la flessibilità necessaria per affrontare shock esterni. Inoltre, un regime di cambi fissi può richiedere interventi costanti da parte delle autorità monetarie per mantenere il valore del cambio, il che può essere costoso e complicato. In conclusione, il sistema di cambi fissi presenta sia vantaggi che svantaggi, e la scelta tra cambi fissi e cambi flessibili dipende dalle specifiche esigenze e condizioni economiche di ciascun paese.

Il sistema dei cambi fissi ha due vantaggi: tende ad assicurare un quadro di stabilità per gli scambi internazionali e favorisce l'ancoraggio delle aspettative sull'inflazione. I principali svantaggi del sistema di cambi fissi sono: rinuncia allo strumento del tasso di cambio, rinuncia allo strumento della politica monetaria e al controllo del tasso di interesse, necessità per la BC di detenere scorte di riserve valutarie, rischio di speculazioni, nel caso in cui i fondamentali non sono in ordine e gli speculatori anticipano che i policy maker effettueranno un riallineamento delle parità, e possibilità di crisi del tasso di cambio (crisi valutaria).

Effetti della svalutazione e condizioni di efficacia della manovra del tasso di cambio

Al fine di migliorare la bilancia commerciale e, più nello specifico, di ottenere il pareggio dei conti con l'estero, in caso di disavanzo della BdP, in un sistema a cambi fissi, si procede attraverso la svalutazione, in modo tale

devono influenzare i prezzi dei beni importati e esportati;4. non devono esserci effetti compensatori che annullino gli effetti della svalutazione,come ad esempio aumenti dei prezzi dei fattori produttivi o politiche monetariecontrarie alla svalutazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
48 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica Economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Scarlato Margherita.