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CAPITOLO 13 IL MODELLO MUNDELL-FLEMING

Fino ad ora abbiamo studiato un’economia chiusa nel breve periodo, ora introduciamo il

modello di Mundell-Fleming, che usa una piccola economia aperta nel breve periodo.

Modello di Mundell-Fleming, ipotesi:

- Piccola economia aperta con perfetta mobilità di capitali = il tasso di interesse locale r

è uguale a quello prevalente nei mercati finanziari internazionali r*;

- C’è buon equilibrio di mercato => Y = E ma dobbiamo ora aggiungere le esportazioni

nette => la curva IS diventa Y = C + I + G + NX (NX che dipende dal tasso di cambio

reale ε).

- I prezzi nel BP sono fissi => parlare di tasso di cambio reale o nominale è lo stesso =>

Y = C(Y-T) + I(r*) + G + NX (e). Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

- Sugli assi abbiamo tasso di cambio nominale e PIL (r è fisso) e la curva rappresenta la

funzione inversa tra queste due variabili: se e↓ => IMP↓ => NX↑ => Y↑; se e↑ => IMP↑

=> NX↓ => Y↓.

- La curva LM invece rappresenta la domanda di moneta e dipende da tasso di interesse

e reddito (non dal tasso di cambio).

L’economia si comporta in modo diverso a seconda che il tasso di cambio (e) sia fisso o

flessibile >> il tasso euro-dollaro o euro-sterlina è flessibile, mentre l’euro in Europa è

fisso perché viene utilizzato in tutti (quasi) i Paesi => dalla Germania all’Italia non cambia

nulla, e è fisso.

Ci sono Paesi che fanno politiche di tasso di cambio fisso in caso di forte inflazione > un

esempio è la Grecia durante la crisi > ha mantenuto fisso il cambio rinunciando a fare

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

politica monetaria propria e ha impartito una stretta politica monetaria restrittiva

“accodandosi” alla Germania per diminuire l’inflazione >> un metodo per recuperare è

quello di “legarsi” ad un Paese virtuoso.

Questo sistema funziona solo finché il Paese che fissa il cambio ha delle riserve, poi si

avrebbe crisi. Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

6/11/23 - lezione 18 Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Nella realtà noi non vediamo un PIL in crescita in caso di crisi del Paese, per tre motivi:

1. Le banche centrali non vogliono che il cambio si svaluti => tendono a riportare la LM*

dov’era (LM*0) facendo scendere l’offerta di moneta M↓;

2. Il deprezzamento del cambio può far si che i prezzi delle importazioni salgano =>

cresce il livello dei prezzi P↑ => (M/P)↓ => l’offerta di moneta scende M↓;

3. I consumatori possono rispondere al deprezzamento del cambio aumentando la

domanda di moneta, anche questo fa spostare la LM* verso sinistra.

ϑ↑:

=> in realtà alla fine se

7/11/23 - lezione 19

Argomentazione a favore del tasso flessibile: consente di utilizzare la politica monetaria

per perseguire altri obiettivi (crescita stabile, bassa inflazione) => poterla usare per far

variare il PIL, risolvere gli shock…

Argomenti a favore del tasso fisso:

- Se credibile, evita incertezza e volatilità, facilitando le transazioni internazionali =>

favorisce il commercio internazionale.

- Disciplina la politica monetaria per prevenire un’eccessiva crescita monetaria e

l’iperinflazione ("ancoraggio esterno”).

Aspetto negativo del tasso fisso: possibilità di creare crisi valutarie e finanziarie, perché se

il Paese non riesce a mantenere e fisso, i mercati scommettono contro il Paese => crisi

valutaria. Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

THE IMPOSSIBLE TRINITY:

Una nazione non può avere contemporaneamente liberi flussi

di capitale, una politica monetaria indipendente e un tasso di

cambio fisso.

Una nazione deve scegliere un lato di questo triangolo e

rinunciare all’angolo opposto. Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

9/11/23 - lezione 20

CAPITOLO 14 OFFERTA AGGREGATA DI BREVE PERIODO

Tre modelli di curva di offerta aggregata di breve periodo (OABP), in cui la produzione

dipende positivamente dal livello dei prezzi (le imprese producono anche in base ai prezzi)

=> la curva OABP non è più piatta (era una semplificazione fatta da noi):

1. Modello dei salari rigidi;

2. Modello dei prezzi rigidi;

3. Modello dell’informazione imperfetta.

Tutti e tre i modelli portano ad un’offerta aggregata crescente e arrivano alla stessa

conclusione, ma con canali diversi.

In tutti e tre c’è qualcosa “che non va”, ma c’è anche in ognuno di loro qualcosa di vero.

1. MODELLO DEI SALARI RIGIDI: la parte vera in questo modello è il fatto che il salario

delle persone non cambia ogni giorno, ma ogni 4/5 anni circa a seguito di

ricontrattazioni salariali => è vero che i salari tendono ad essere rigidi => questo

modello ci spiega perché, per qualche anno, i salari rimangono fissi.

Le ipotesi di questo modello sono:

- Imprese e lavoratori negoziano il contratto ogni 4/5 anni e fissano un salario

nominale (W); lo fissano senza sapere quale sarà il livello dei prezzi in quegli anni;

- Il salario nominale che viene contrattato è fissato avendo come obiettivo un salario

reale (ω = ciò che si pensa sarà il salario reale); questo si fa pensando al potere

d’acquisto di quel salario. Per trasformare il salario nominale in salario reale esiste

un solo strumento: i prezzi attesi Pe.

- Imprese e lavoratori hanno come obiettivo il pieno impiego => ω è quello per cui Y =

Y potenziale. Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Il problema di questo modello è che ci dice che i salari sono contro-ciclici => si muovo in

direzione opposta al PIL => ci dice che se l’economia è in boom: P↑ => Y↑ ma (W/P) e

al contrario se l’economia è in crisi: P↓ => Y↓ ma (W/P)↑ >> questo non si vede nei dati

reali.

2. MODELLO DEI PREZZI RIGIDI (modello di Mankiw): i prezzi in questo caso sono

fissi e sappiamo che possono esserlo perché:

- Possono esserci contratti a lungo termine tra impresa e cliente > ad esempio l’affitto

per un anno ha prezzo fisso e poi cambierà per l’inflazione => contratto a lungo

termine che fa rimanere i prezzi fissi per un periodo di tempo;

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

- Costi di menù >> per cambiare i prezzi frequentemente ci sono dei costi;

- Le imprese generalmente non vogliono annoiare i clienti con frequenti cambiamenti

di prezzo.

Per questo i prezzi tendono a muoversi lentamente.

In questo modello abbiamo l’ipotesi che le imprese fissino i loro prezzi (=> non siamo più

in concorrenza perfetta, in cui l’impresa deve seguire il prezzo di mercato, è l’azienda

stessa qui a fissare i propri prezzi di vendita).

Aggiungiamo però l’ipotesi che ci siano anche imprese che cambiano i loro prezzi tutti i

giorni seguendo l’equazione:

Le imprese che hanno prezzi fissi per un anno intero (es. Ikea), quindi, seguiranno in realtà

la seguente equazione, in base alle loro aspettative di cosa succederà durante quell’anno:

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

In questo modello i salari sono pro-ciclici => quando l’economia va bene, i salari tendono

ad essere elevati: se P↑ => (W/P)↑.

3. MODELLO DELL’INFORMAZIONE IMPERFETTA: c’è informazione imperfetta => chi

produce un bene sa tutto su quel bene, ma ha informazioni incomplete sul resto del

mercato e dell’economia.

Inoltre ipotizziamo che:

- Sia i salari che i prezzi sono flessibili;

- I mercati sono sempre in equilibrio;

- Siamo in concorrenza perfetta;

- Ogni produttore produce un solo bene, ma ogni consumatore ne consuma tanti;

- Ogni fornitore conosce il prezzo nominale del bene che lui produce, ma non conosce

bene i prezzi in generale => ha solo delle aspettative sui prezzi in generale, non sa

come va il resto dell’economia.

L’offerta di ogni bene dipende dal prezzo relativo => il prezzo del mio bene rispetto al

prezzo degli altri beni => a contare è il prezzo nominale del mio bene diviso il prezzo

generale dei beni.

Supponiamo che il prezzo del settore di un produttore cresca, ma le sue aspettative dei

prezzi (Pe) non crescano => vede crescere il suo prezzo (perché siamo in concorrenza

perfetta) ma le sue aspettative di prezzo sono costanti (il che è una cosa abbastanza

illusione monetaria:

credibile nella realtà) >> si chiama le persone anche oggi vedono

i prezzi crescere ma non si rendono conto di star perdendo potere d’acquisto perché

hanno aspettative sul prezzo costanti.

Il produttore vede il suo prezzo crescere e le sue aspettative sono costanti => vede che

il suo prezzo relativo sta crescendo > il suo settore sta andando bene => produce di

più per fare più profitti.

Tutti gli altri produttori si comportano come lui => il PIL cresce ogni volta che il livello

dei prezzi è più alto dei prezzi attesi.

Quindi anche in questo caso abbiamo una curva OABP crescente, il PIL crescente, ma

con la differenza tra i prezzi e i prezzi attesi. Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

13/11/23 - lezione 21 LA CURVA DI PHILLIPS

La curva di Phillips lega due variabili tra loro: la disoccupazione (u) e l’inflazione (∏); per

molto tempo si è pensato avesse sempre andamento decrescente.

Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Per lungo tempo, appunto, si credeva che un politico potesse scegliere dove andare >>

questo in realtà è vero solo nel breve periodo, non nel lungo periodo.

Nel lungo periodo non si può davvero scegliere tra inflazione e disoccupazione => la

curva di Phillips nel lungo periodo è verticale:

L’inflazione, secondo questo modello, dipende da:

- Le aspettative di inflazione;

- La disoccupazione ciclica (disoccupazione corrente - disoccupazione naturale);

- Uno shock da offerta (v).

Quando la disoccupazione è elevata l’inflazione è bassa;

Quando lo shock è positivo l’inflazione è alta.

Confronto tra curva di Phillips e curva di offerta aggregata di breve periodo:

Curva OABP: la produzione è correlata a movimenti inattesi del livello dei prezzi.

Curva di Phillips: la disoccupazione è legata a movimenti inattesi del tasso di inflazione.

Ora disegniamo la curva di Phillips: Ludovica Cascino A.A. 2023/2024

Per ottenere nel concreto il valore dell’inflazione, bisogna basarsi principalmente sulle

aspettative, esiston

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
32 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LudoCasci7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Segghezza Elena.