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Capitolo Settimo: Stati Guida, Cerchi Concentrici e l'Ordine delle Civiltà
Le due Superpotenze della Guerra Fredda stanno venendo soppiantate come polo di Stati Guida delle maggiori civiltà del pianeta. All'interno di questi blocchi di civiltà, gli Stati tendono a distribuirsi secondo cerchi concentrici intorno allo Stato o agli Stati di identificazione e di integrazione con essi. Gli stati tendono ad allinearsi a paesi di uguale cultura e a contrapporsi a paesi di diversa cultura. Per motivi di sicurezza, gli Stati Guida tendono a cercare di inglobare popoli di altre civiltà, i quali, a loro volta, tentano di resistere o di sottrarsi a tale controllo.
Gli elementi fondamentali e costitutivi del nuovo ordine Internazionale sono da individuare all'interno delle civiltà e nei rapporti tra esse. Il mondo sarà ordinato per...
civiltà non lo sarà a atto. Gli Stati Guida delle diverse civiltà prendono il posto delle passate Superpotenze, essi si ergono a tutori dell'ordine all'interno delle rispettive civiltà, nonché mediante negoziati con altri stati guida, nei rapporti tra esse.
Un mondo in cui gli Stati Guida svolgono un ruolo basilare e dominante, è anche una sfera di influenza mondiale che si struttura secondo delle ben definite. Ma ogni Sfera di influenza è anche moderata e frenata proprio dalla comunanza culturale che lega ogni Stato Guida ai rispettivi stati membri della propria civiltà (tale comunanza ha la funzione di legittimare la leadership e il ruolo di tutore dell'ordine principale dello Stato Guida agli occhi sia degli stati membri, sia delle potenze e istituzioni estere).
Da qui si traduce una fondamentale regola geopolitica globale, ovvero che in una determinata regione in cui ci sia un conflitto o tensione, nella quale vi
sia uno stato di pace può essere raggiunta solo mediante la leadership di quello stato dominante. Un stato guida può svolgere la sua funzione di tutore dell'ordine perché gli altri stati, culturalmente a lui legati, lo considerano come tale. Ma in assenza di questo legame di parentela, la possibilità di uno stato più potente di risolvere i conflitti sono limitate. Quando una civiltà è priva di uno stato guida, il problema di stabilire l'ordine al proprio interno si fa più arduo. CAPITOLO OTTAVO L'Occidente e gli altri: Rapporti tra le Civiltà A livello regionale, il mondo presenta una linea di faglia più pericolosa che separa l'islamico dagli stati adiacenti ortodossi, indù, africani e cristiano-occidentali. A livello generale, il conflitto maggiormente acceso è tra l'Occidente e gli altri. Gli scontri maggiormente distruttivi e pericolosi nel futuro nasceranno tra l'arroganza occidentale e la crescente potenza dell'Oriente (in particolare la Cina).l'intolleranza islamica e l'intraprendenza sinica (della Cina). Via via che il potere relativo delle altre civiltà aumenta, il fascino occidentale si appanna, e i popoli non occidentali sviluppano un sentimento sempre più forte di fiducia e attaccamento alle proprie culture autoctone. Il rapporto tra potere e cultura occidentali e potere e cultura delle altre civiltà è l'elemento che maggiormente caratterizza il "mondo delle civiltà". C'è un paradosso in quanto l'Occidente cerca continuamente di promuovere una cultura Occidentale Universale, ma allo stesso tempo ha sempre minore capacità di realizzare questo obiettivo. Questo è anche causato dal crollo del comunismo, che ha fatto credere all'Occidente che tale liberalismo democratico e forma di vivere avesse trionfato a livello globale e che fosse quindi universalmente valida. Le civiltà e i paesi non occidentali vedono nel tentativo dell'America di esportare valori democratici,dei diritti umani, dell'individualismo....soltanto un mero fenomeno imperialista. Ciò che per l'occidente è universalismo, per gli altri è imperialismouniversalistica. Due Pesi e La teoria va poi a sbattere con le critiche e con la teoria dei Due Misure, che fa emergere come i valori democratici, il libero scambio economico, lo stato di diritto....ecc nei paesi non occidentali, vanno bene all'occidente soltanto quando essi riescono a portare bene cio agli occidentali stessi (es: la democrazia va bene ma non se questa manda al potere i fondamentalisti islamici....).
La teoria realista delle relazioni internazionali sostiene che gli stati guida delle civiltà non occidentali dovrebbero allearsi per controbilanciare il potere dominante dell'occidente. Tuttavia, ma questa coalizione antioccidentale rimane remota in quanto le società islamiche e cinesi sono molto diverse tra loro ma vedono entrambe nell'occidente
Un nemico comune. Proprio questo crea inevitabilmente interessi comuni, soprattutto nella volontà di sviluppare nuove tecnologie per togliere il predominio strategico-militare degli Stati Uniti. La non è altro che la diretta conseguenza dello sviluppo economico e sociale su scala mondiale. L'unico modo che le società non occidentali hanno per contro-bilanciare la netta superiorità di intervento bellico dell'Occidente è acquisire sempre in quantità maggiori di armi nucleari, biologiche e chimiche. Tali armi di distruzione di massa sono necessarie soprattutto a quegli Stati che mirano a diventare Stato Guida all'interno della propria civiltà, in quanto permettono di oltre al fatto di scoraggiare interventi esterni (Stati Uniti) nella propria regione/civiltà. I vertici politici e militari di tutto il mondo sanno perfettamente che non puoi pensare di s dare o
attaccare gli Stati Uniti se non possiedi armi nucleari. Presi singolarmente, terrorismo e armi nucleari sono le armi dei deboli non occidentali. Se congiuntamente, un giorno queste due armi venissero usate ecco che in un batteri deboli diventerebbero i forti. D'occhio antagonisti dell'Occidente Nel mondo post Guerra fredda abbiamo da un lato gli che tentano di procurarsi armi di distruzione di massa, e dall'altro lato abbiamo l'Occidente che tenta di impedirlo. (ESCALATION DA UN LATO E CONTENIMENTO DALL'ALTRO). elemento La proliferazione delle armi nucleari e di altri mezzi di distruzione di massa è un centrale della lenta ma inevitabile di usione del potere in un mondo suddiviso da più civiltà. Nel propagandare la non proliferazione delle armi come qualcosa di vantaggioso per tutte le nazioni, l'occidente fa dipendere da essa l'ordine e la stabilità internazionale. crescita economica La massiccia che si sta consolidando nei paesi
asiatici rende didiritti umani.fatto nullo il tentativo degli Stati Uniti di esportare il valore e il rispetto dei Inquanto in molti paesi non occidentali questo tentativo occidentale viene inteso come unaimperialismo dei diritti umani.sorta dimutamento in corso degli equilibri di potereIl rende sempre più arduo per l'Occidenteil raggiungimento dei propri obiettivi in materia di proliferazione delle armi, diritti umani,immigrazione.... Per ridurre al minimo i danni pertanto è necessario che l'Occidente sfruttitutte queste abilità e armi a sua disposizione:
- Utilizzo delle proprie risorse economiche nei rapporti con le altre società
- Ra orzi la propria unità e coordini le proprie linee di indirizzo politico in modo da
- scon ggere il tentativo delle altre società di mettere i paesi occidentali gli unicontro gli altri
- Fomenti e sfrutti a proprio vantaggio le di erenze tra le nazioni non occidentali
CAPITOLO
Lo Scenario Politico del Mondo delle Civiltà: blocchi e coalizioni Stati e gruppi appartenenti a due diverse civiltà potrebbero dar vita a tattiche volte sia a promuovere i rispettivi interessi contro paesi appartenenti a una terza civiltà, sia ad altri fini comuni. La tensione assume due forme distinte: 1. A livello locale i conflitti tra stati limitrofi appartenenti a civiltà diverse, tra gruppi di civiltà diverse che vivono in una stessa nazione. 2. A livello globale i conflitti tra Stati Guida, che coinvolgono quindi gli Stati principali delle diverse civiltà. I motivi che stanno alla base di questa continua tensione sono: 1. L'influenza molto relativa e insufficiente delle iniziative delle organizzazioni internazionali (ONU, FMI...). 2. La potenza militare che si manifesta ed emerge sulle controversie della non proliferazione delle armi e sul medesimo controllo delle stesse. 3. Il potere e il controllo delle risorse naturali, che spesso sono concentrate in determinate regioni del mondo. 4. Le differenze culturali, religiose e ideologiche che possono portare a conflitti di interesse e a una mancanza di comprensione reciproca. È importante cercare soluzioni diplomatiche e promuovere il dialogo tra le diverse civiltà per evitare conflitti e favorire la pace e la cooperazione internazionale.benessere economico,Il che emergono e si sviluppano poi in dispute3. di carattere commerciale, nanziario...fattore umano,Il che causa l'azione di uno Stato, il quale tende a cercare di4. proteggere popoli ad esso a ni residenti in paesi di diversa civiltà, ma anche didiscriminare i popoli di diversa civiltà o di espellere dal proprio territorio popoli diciviltà diversa
Valori e cultura, che diventano cause attive di con itti soprattutto quando uno5. Stato cerca di promuovere o imporre i propri valori a popoli di altre civiltà
questioni territorialiLe possono essere causa di con itti su scala più globale6. quando gli Stati Guida vengono coinvolti in con itti di faglia.
I fattori scatenanti di con ittualità tra 2 stati guida:
- graduale escalation di un con itto di faglia. Questo rischio o re un incentivo agli statiguida nel contenere o risolvere con itto di faglia
- Mutamento degli equilibri di potere a livello globale tra le diverse
Quali sono i fattori scatenanti di una nuova e violenta con ittualità tra mondo islamico e Cristiano/Occidentale?
La crescita della popolazione musulmana ha prodotto un altissimo numero di giovani disoccupati, causando disperati che abbracciano volontariamente la fede islamista, emigrando verso paesi limitrofi e occidentali;
Rinascita islamica: ha prodotto nei musulmani la convinzione che la loro società e cultura sia superiore a tutte le altre, compresa l'occidente;
Forte risentimento da parte dei musulmani per il fatto che l'occidente continua nel suo costante tentativo di intervenire in modo politico, militare ed economico nelle questioni dei paesi musulmani e continua a tentare di oc