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PROBLEMI, TEORIE E MODELLI DELLA PEDAGOGIA GENERALE (cap.2 libro)
La pedagogia generale si articola intorno a tre nuclei, problemi, teorie e modelli, e lo fa attraverso un dibattito sempre aperto e molto articolato. I problemi di cui si occupa, sono diversi e riguardano i processi educativi e formativi che esigono di essere sottoposti a interpretazione e riflessione generale.
Possono riguardare:
- i problemi più tradizionali, come la relazione educativa tra genitori e figli, o tra maestri e allievi;
- i problemi più innovativi, come quelli riguardanti la multiculturalità e l'intercultura.
La pedagogia generale è sempre pronta ad affrontare i problemi dell'educazione, diventando "tutrice" del senso e dell'obiettivo dell'educazione e anche modo di pensare e/o organizzare l'educazione. È uno spazio di riflessione, che tiene viva la ricerca sull'educazione e sulla formazione e crea inoltre, diversi modelli a cui le
La pedagogia generale può riferirsi a diverse aree di studio. È un campo di dibattito sempre aperto e costantemente rinnovato, in quanto nessun sapere è interpretabile in modo univoco. Il compito della pedagogia generale è di tenere viva l'intenzionalità pedagogica in ogni suo ambito di ricerca ed azione.
Le caratteristiche chiave della pedagogia attuale sono:
- Le scienze dell'educazione, che riguardano la preparazione degli educatori. Perché il sistema formativo funzioni, gli operatori educativi, come gli insegnanti, devono essere sufficientemente competenti nei vari settori (discipline) educativi.
- L'intenzionalità, che è un contrassegno specifico della pedagogia, sia a livello teorico che pratico. Fa parte del "pensare la formazione" sia nei modelli, sia nei percorsi-progetto, sia nelle azioni. Perciò deve essere indagata, coltivata, introdotta nello strumentario specifico della pedagogia e dell'educazione.
LA FORMAZIONE (cap. 3 libro)
La pedagogia generale è quel sapere riflessivo, critico e trasversale su tutti i problemi dell'educazione, nutriti di conoscenze scientifiche e di capacità di coordinare tali conoscenze al pedagogico.
Per quanto riguarda il loro focus, che funge da "orientatore", si è passati dall'idea di educazione alla formazione, vista come categoria fondamentale del pedagogico.
La formazione è il processo di crescita, sviluppo, orientamento personale e fa del soggetto quello che è, con il suo carattere, le sue vocazioni e i suoi obiettivi. È un processo che riguarda soprattutto le scelte interiori del soggetto e la sua vita interiore, intesa come spiritualità, ovvero coscienza di sé, lo sviluppo dell'io interiore e lo sviluppo di una personalità arricchita di cultura, del passato, del presente e del futuro.
Tale nozione è stata il punto centrale della riflessione pedagogica da
Socrate in poi. Socrate, infatti, ne aveva fissato le strutture e il senso. Questo concetto, da Socrate, fu lanciato poi nell'Umanesimo e nel Rinascimento ('400 e '500) tra Italia ed Europa, per arrivare a fine '700 con la nozione tedesca di BILDUNG. Il bildung (importante maestri: Goethe e Schiller) è la formazione dell'uomo in quanto uomo, caratterizzata da coscienza e da cultura. È, inoltre, formazione personale spirituale, che accompagna tutta la vita dell'uomo e ne caratterizza la specifica umanità. Tale formazione, si è elaborata, cresciuta in Germania e si è sviluppata con Marx e Nietzsche, fino ad arrivare alla scuola di Francoforte. La formazione implica inculturazione, apprendimento e socializzazione, che avviene in famiglia, nella scuola e nei vari contesti della vita sociale. Quindi l'educazione è alla base della stessa formazione. Senza educazione non c'è formazione, inquantol'educazione trasmette e modella (è sociale e produce socializzazione), mentre la formazione coltiva il soggetto nella sua autonomia, nella sua singolarità (è personale e crea individui originali, autonomi e creativi).
In questo senso, tra educazione e formazione c'è continuità, ma anche discontinuità.
Ad oggi, in questo nuovo presente, ogni soggetto deve essere capace di abitare il cambiamento, di stare in una società aperta e di starci responsabilmente e attivamente.
FORMAZIONE SCIENTIFICA E UMANISTICA (cap. 3 libro)
Inizialmente, l'insegnamento scientifico e l'insegnamento della storicità, quindi quella umanistica, vennero visti come modelli opposti, ma fu provato che ciò era falso. Infatti, entrambi i tipi di educazione iniziarono come rivolte contro l'autorità, ed erano entrambi in grado di aprirci la mente.
COLTIVARE L'UMANITÀ (cap. 3 libro)
Per coltivare l'umanità
nel mondo attuale, sono essenziali tre capacità:- Capacità di autogiudicarsi in modo critico; giudicare le proprie credenze e tradizioni, senza accettare alcuna credenza come vincolante, solo perché è stata trasmessa dalla tradizione o perché è diventata familiare con l'abitudine. Metto in gioco le proprie credenze e accettare soltanto quelle coerenti e giustificabili in modo razionale.
- Capacità di riferirsi a sé stessi non solo come membri di una nazione o di un gruppo, ma anche come esseri umani, legati ad altri esseri umani da interessi comuni, responsabilità, amicizia...
- Capacità di immaginarsi nei panni di un'altra persona, di capire la sua storia personale, di intuire le sue emozioni, i suoi desideri e le sue speranze. Un primo passo verso tale capacità è possibile grazie alla capacità di saper giudicare in modo responsabile. Fino a quando non comprendiamo il significato che
Unadeterminata azione ha per la persona che la compie, non possiamo ritenere diconoscere e stiamo giudicando, anche se tendiamo a comprendere l'altro attraverso l'immaginazione.
TEORIE DI RIFERIMENTO IN PEDAGOGIA (cap. 4 libro)
Anche in pedagogia la costruzione di teorie è fondamentale: modelli di riferimento in grado di orientare la comprensione dell'oggetto di studio, ovvero l'educazione e la formazione. Le teorie interpretano i vari settori dell'argomento trattato e si offrono come modelli e strumenti di ricerca. Da qui, la loro importanza nell'indagine scientifica.
Quindi, le teorie in pedagogia svolgono una funzione fondamentale, non tramite l'osservazione o gli esperimenti, ma attraverso la filosofia e l'unione di ricerche scientifiche di altri ambiti. La pedagogia generale è anche il terreno di conflitto, sempre attivo, tra le diverse teorie pedagogiche, sin dalla nascita di questo ambito (pedagogia) con Platone e Socrate.
Da sempre la
La pedagogia produce teorie, e le produce per spiegare come ogni sapere scientifico, fondato su principi di coerenza e severità, accettando il ruolo delle teorie come ipotesi.
TEORIE ATTUALI (cap.5 libro)
Le teorie che attualmente stimolano il dibattito pedagogico generale sono teorie che sia nelle scienze sia nella filosofia attuale hanno avuto riconoscimento uno sviluppo, ponendosi come teorie dimostrative nello sviluppo dei saperi nella stessa vita sociale del nostro tempo. Le teorie-guida del nostro tempo hanno trovato un riconoscimento evidente in pedagogia, una capacità d'interpretare e dare forma alla pedagogia in ogni suo livello e su ogni suo confine.
Queste teorie collocano un identikit del pedagogico, con decisione e precisione.
Queste teorie sono tre e sono:
- Le teorie della complessità, che sono generali o interdisciplinari (che unisce diverse discipline), e sono risultati della riflessione scientifica e filosofica. La complessità si è
imposta nella scienza filosofica pedagogica, mettendo in luce la varietà del linguaggio e i temi della pedagogia, così come gli ideali che li stimolano, secondo un processo dinamico, aperto e plurale. Questo perché è cambiato anche l'idea di soggetto, non è più unico e lineare, ma è multiplo, evolutivo e conflittuale.
Le teorie della differenza, nate nel '900, tramite:
- Le scienze umane, come l'antropologia culturale
- La psicoanalisi, con la coscienza dell'io e il riconoscimento dell'inconscio
- La filosofia, con Nietzsche
- Il femminismo, con il principio di pensare l'uomo in modo duale, maschio e femmina
- La psicopedagogia
- La comunicazione
- Le stesse filosofie dell'educazione
Tutti modelli di formazione che valorizzano la molteplicità dei gruppi sociali e la loro differenza.
Le teorie dell'ecologia, scienza legata allo studio bio-ambientale, diventando nel corso degli anni,
generale si caratterizza per la sua complessità e multidimensionalità. Si tratta di un discorso che si muove tra teoria e pratica, tra scienze e filosofia, tra ricerca e esperienza. Nel contesto della pedagogia generale, si pongono al centro dell'attenzione temi come l'educazione ambientale a livello internazionale. Questo implica un impegno a promuovere la consapevolezza e la responsabilità nei confronti dell'ambiente. Oltre a queste tematiche, troviamo anche altre teorie che guidano la pedagogia generale. Ad esempio, le teorie della tecnica che influiscono sull'educazione e la formazione, mirando a rendere esperti nelle tecniche sempre più sofisticate e complesse. Inoltre, le teorie del soggetto giocano un ruolo fondamentale. Oggi, si assiste a una radicale trasformazione nella concezione di sé e nel modo di abitare il mondo. Queste teorie si occupano di analizzare e comprendere i cambiamenti che avvengono nel soggetto e nel suo rapporto con l'ambiente circostante. La riflessione teorica tra scienze e filosofia è di fondamentale importanza nella pedagogia generale. Questo settore di riflessione si concentra sull'educazione e la formazione, cercando di approfondire le conoscenze e le pratiche educative. In conclusione, lo stile della pedagogia generale si caratterizza per un discorso accurato e approfondito che affronta i problemi e le soluzioni proposte dalle scienze dell'educazione. Questo discorso si muove tra teoria e pratica, tra scienze e filosofia, e si basa su una continua discussione e riflessione.generale è un discorso riflessivo, critico e problematico: è un discorso filosofico. La pedagogia generale si costruisce secondo un discorso riflessivo e filosofico, che discute in modo aperto i problemi e le soluzioni, nel senso che parte da più punti di vista, crea un confronto, da soluzioni provvisorie e riapre sempre la discussione. Per poter definire il tipo di discorso di cui fa uso la pedagogia generale, facciamo ricorso a dei modelli: - Modello metafisico, che fonda e dimostra un fondamento, un concetto. - Modello matematico, che fissa un tipo di discorso fondato su evidenze dei principi e deduzione delle conseguenze. - Modello saggistico, che è un tipo di discorso critico e aperto, che chiude il discorso sempre in modo probabile e provvisorio, e si impegna ad argomentare più che a dimostrare. La pedagogia generale si lega perlopiù al modello saggistico, come la filosofia. Sul modello saggistico, inoltre, possiamo notare degli aspetti formali.Come si forma un saggio Un saggio è un tipo di testo che permette di esprimere le proprie opinioni e argomentazioni su un determinato argomento. Per formattare correttamente un saggio utilizzando tag HTML, è possibile seguire alcune linee guida. 1. Intestazione: Puoi utilizzare il tag per creare un'intestazione per il tuo saggio. Ad esempio:
Il mio saggio
2. Paragrafi: Utilizza il tag
per creare paragrafi nel tuo saggio. Ad esempio:
Il saggio è un genere letterario che permette di esprimere le proprie opinioni in modo argomentato.
È importante organizzare il testo in paragrafi per rendere la lettura più chiara e scorrevole.
3. Citazioni: Se desideri includere una citazione nel tuo saggio, puoi utilizzare il tag. Ad esempio:Secondo Albert Einstein, "La fantasia è più importante della conoscenza, perché la conoscenza è limitata, mentre la fantasia abbraccia l'intero universo".4. Elenco puntato: Se desideri elencare punti o argomenti nel tuo saggio, puoi utilizzare il tagper creare un elenco puntato. Ad esempio:
5. Evidenziare testo: Se desideri evidenziare una parola o una frase nel tuo saggio, puoi utilizzare il tag o . Ad esempio:
- Primo punto
- Secondo punto
- Terzo punto
È importante sottolineare l'importanza della ricerca nel processo di scrittura di un saggio.
La passione è un elemento fondamentale per scrivere un saggio coinvolgente.
Ricorda di utilizzare correttamente i tag HTML per formattare il tuo saggio in modo chiaro e leggibile.