Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 1 Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Pedagogia generale, Prof. Verna Marisa, libro consigliato Pedagogia generale e temi fondamentali dell’educazione, Marisa Musaio Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PAROLA E RELAZIONE COME FONDAMENTI EDUCATIVI

LA PEDAGOGIA È GENERALE PERCHÉ

“L’educazione è una scienza pratico-poietica che ricapitola in sé le dimensioni di scienza e insieme

di arte in quanto traduzione in pratica di quelle idee e di quei procedimenti che essa studia ed

espone sul piano scientifico e che traduce sul piano della prassi” (Musaio: L’arte di educare

l’umano).

La pedagogia parte da una traduzione pratica di come è fatto l’essere umano, che porta l’analisi

quantitative e qualitativi in termini scientifici. Si avvale dell’analisi, perché intorno a noi non tutto

è educazione.

NON TUTTO È EDUCAZIONE

Il nostro compito per superare idee confuse e approssimate intorno all’educare.

Superare presupposizioni e preconcetti: come i modi di dire, la tendenza all’opinione, la ricerca

di risposte a problemi, soluzioni immediate, tecnicismi. L’educazione è quella che ritorna su sé

stessa e riflette su ciò che è stato fatto. Fa la connessione tra pensare, agire e relazionarsi.

Educare implica stare in relazione e ricercare ciò che da significato alla nostra esperienza.

All’interno della pedagogia generale e della comunicazione c’è un contesto di problematicità,

bisogna interpretare lo scenario di incertezza, sfiducia e precarietà.

In educazione è importante la realtà e l’interiorità della persona ma anche la realtà contestuale.

Bisogna individuare le parole/linguaggio educativo, base della pedagogia e della comunicazione.

Dipendenza: la nostra epoca ha alla base un disagio di fondo.

Epoca delle passioni tristi, descritta da Benasayag e Schmit (filosofi e psichiatri): c’è un problema

generale, rimanda al fatto che l’educazione ha perso i principi di fondo. Disagio dell’essere umano

in questa tarda modernità.

LA PAROLA COME DIMENSIONE QUALIFICANTE DELL’ESSERE UMANO

L’uomo si distingue tra tutti gli esseri perché possiede la parola in quanto essere dotato di

logos: parola, discorso che ricerca il significato e che consente ad ognuno di dare senso e poter dire

qualcosa dotato di senso.

Il linguaggio pedagogico attinge alla parola come dimensione non solo comunicativa (termini) ma

anche simbolica, perché la parola indica la capacità di saper trascendere e aprirsi ad altro, nella

relazione e alla ricerca del senso.

LA PAROLA IN EDUCAZIONE

L’educazione si fonda sulla parola, differenza tra parole e termini, significati simbolici, la parola e

la relazione all’altro, il ponte IO-TU.

Il pensiero di Martin Buber (filosofo, teologo e pedagogista): mai relazione con l’oggetto, perché è

qualcosa di inanimato, sempre con una persona.

La parola è sintesi dei concetti e significati simbolici (natura simbolica), coincide alla nostra

emotività, esperienza, memoria affettiva.

TERMINI: fondamenti dell’attività del dire, come attività riflessiva, distinzione, spiegazione,

descrivo, separazione, per esprimersi, comprendere, ricercare.

PAROLE: si distingue per una dimensione simbolica, ed è un ponte per mettermi in connessione

con l’altro, attività dialogica, diretta a qualcuno, la parola apre all’incontro e alla relazione.

Confronto con l’alterità, filosofo Paul Ricoeur, quando diciamo altro, dobbiamo intendere l’altro

diverso davanti a me, ma quella alterità mi fa prendere atto che anche dentro di me c’è una alterità

che io non conosco.

L’apprendimento non è mai solo cognitivo, è un processo affettivo e veicolato dalle emozioni e

dagli affetti, più sento le cose più le ricorderò. Esiste una memoria educativa in noi.

LA PAROLA NEL SUO SIGNIFICATO PEDAGOGICO

Riferimento all’altro da noi, ponte per costruire l’incontro, dimensione generativa, la parola

esprime l’impronta della relazione.

LE MODALITÀ IN OPPOSIZIONE POLARE CON LA PAROLA (va contro la parola)

Opposizioni polari: l’educazione non è percorso lineare, procede per contrapposizioni, per aspetti

che necessitano di essere elaborati per accedere a un passaggio, salto, di livello di sensibilità, di

elaborazione.

Prevalenza dell’opinione

 Adattamento

 Afasia comunicativa (persone decidono di non parlare)

 Simulazione (non presentarsi nella propria autenticità)

 Mascheramento

 Ritiro sociale (tendenza a distaccarsi dalle esperienze più socializzanti, dalla famiglia, dalla

 scuola, dagli amici)

Ritiro delle responsabilità (devianza)

 Difficoltà e conflitto nelle relazioni (conflitto a diversi livelli, conflitto nei contesti

 professionali, tra generazioni, in famiglia, il conflitto a livello di etnie e culture, difficoltà a

farle dialogare).

LA PAROLA MANTIENE APERTA LA DOMANDA

La pedagogia si impegna a sviluppare attraverso l’attenzione per le parole dell’educazione la

domanda che è espressione distintiva dell’umano, solo l’essere umano coltiva le domande intorno

alla verità che corrispondono a chiedersi:

Ma che cos’è in realtà quello che faccio?

Che cosa voglio ottenere con il mio agire?

LE PAROLE DELL’EDUCAZIONE

Vita, crescita -> nascita -> educabilità -> parola -> principio dell’intenzionalità -> principio della

relazione.

PEDAGOGIA COME SCIENZA E TEORIA DELLA RELAZIONALITA’ UMANA E

EDUCATIVA

Educare come attività intenzionalmente rivolta a entrare in relazione con l’altro.

Non ogni relazione interpersonale è educativa, ma solo quella che in modo intenzionale è orientata

alla crescita integrale della persona.

LA RELAZIONE COME FONDAMENTO DELL’EDUCAZIONE

È il tramite per instaurare la vicinanza tra educatore e educando:

- È la via d’accesso per conoscere l’educabilità dell’altro, le sue potenzialità, possibilità.

- Attraverso la relazione possiamo riconoscere l’unicità e la diversità dell’altro.

RELAZIONE EDUCATIVA ED EMOZIONI

L’attenzione alle emozioni ci rende soggetti consapevoli dei nostri stati interni.

Le emozioni ci mettono in relazione con noi stessi e con il mondo, implicano l’esercizio di un

contatto profondo.

LA RIVINCITA DELLE EMOZIONI

La ricerca psicopedagogica e didattica avvalora l’importanza delle emozioni:

1. Nell’apprendimento, riducendo il primato della cognizione sull’affettività, le emozioni

partecipano in maniera attiva al processo di apprendimento.

2. Nell’interiorizzazione delle esperienze e degli apprendimenti, ci colpisce maggiormente e

apprendiamo di più ciò che ci tocca dal punto di vista emotivo, ciò che ci motiva di più e ciò

che rientra nei nostri interessi.

3. Il bambino, attraverso le emozioni, scopre con entusiasmo e curiosità, apprende con

maggior successo e minore fatica

4. Per favorire l’interiorizzazione delle conoscenze è necessario immetterle in un contesto

capace di suscitare emozioni, come afferma lo psicologo Howard Gardner.

LA CENTRALITA’ DELLE EMOZIONI

Intelligenza emotiva -> conoscere e avere padronanza delle proprie emozioni.

Emozioni -> dimensioni che fondano apprendimenti, sensibilità e relazioni.

PARADOSSI DELLA SOCIETA’ DELLA COMUNICAZIONE

Difficoltà a comunicare in una società in cui tutto è

comunicazione.

Diffusa conflittualità.

LA RELAZIONE È UN ESERCIZIO DELICATO E COMPLESSO

Distanza fisica (spazi, distanziamento, differenze)

 Distanza sociale: pur avendo bisogno delle relazioni, ne neghiamo il significato e il valore.

LE AREE INTERPERSONALI DELLA COMUNICAZIONE

DALLA DISTANZA ALLA RICERCA DI

VICINANZA

Attuale fase di difficoltà e distanza che ha fatto

sperimentare forme di comunicazione volte a

superare la distanza, produrre solidarietà e

condivisione tra le generazioni: l’aiuto, la

condivisione, l’accoglienza, il collegamento

virtuale, ma rimane la problematicità dell’incontro con l’altro.

IL COMPITO EDUCATIVO DI SAPER GESTIRE LE RELAZIONI

“E’ ancor più utile saper gestire le relazioni, evitare i virus ideologici e culturali che non sanno

confrontarsi con la realtà delle relazioni sociali, e quindi generano sempre nuove pandemie”.

(Pierpaolo Donati: sociologo e filosofo italiano)

LA RELAZIONE EDUCATIVA

Va oltre il distacco e l’indifferenza. Sensibilità e ricerca di risonanze personali e interpersonali tra sé

e l’altro. Far emergere il senso della prossimità.

INTERVENTO OSPITE

Dott.sa Charlotte Donato: Tema della relazione educativa con i minori stranieri.

Sono emersi numerosi interrogativi intorno al lavoro educativo in un contesto sociale difficile come

quello dei migranti. Possiamo dire che si tratta di un ambito professionale particolarmente sfidante.

Esperienza come educatrice in un contesto educativo di aiuto internazionale.

Manca integrazione, si creano gruppi, non coinvolgono, ci sono sensibilità che vanno educate.

Corsi di alfabetizzazione dalla Croce Rossa, istituzioni scolastiche.

Dimensione della mediazione corporea, dove non c’è comunicazione verbale, non si sa la lingua.

Dimensione umana di carattere liminale (di confine).

Difficoltà nel mantenere la linea educativa.

Svizzera, scuole ad integrazione, per ragazzi con buono o ottimo livello di lingua italiana, inseriti

negli stage, che conducono una vita di privazione -> cibo.

Attività di coinvolgimento, progettare attività all’interno delle strutture ed esterne.

I problemi sorgono quando il ragazzo non ha nulla da fare, tempi molto lunghi, alfabetizzazione di

base, difficoltà è la fiducia. Il ragazzo parte con aspettative.

L’educatore ha una valorizzazione del ruolo, filo conduttore del progetto di vita del ragazzo, in

Italia invece c’è svalorizzazione.

Per i ragazzi importante tema della famiglia ancora nei paesi d’origine (Afghanistan e Iran

principalmente).

Pedagogia comparativa, intervento e come viene intesa l’accoglienza.

Esperienza che il paese svizzero dichiarandosi neutrale si fa carico di un’organizzazione di

accoglienza gestita in base a determinate fasi in cui il minore entra a far parte.

Arrivano anche senza documenti la maggior parte delle volte.

Attività, apprendimento della lingua è la prima competenza, avviare la persona allo svolgimento

di un lavoro.

Finalità educative che noi perseguiamo anche con altri soggetti, persona con disabilità (rendere

comunicazione idonea e tendere verso l’autonomia).

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
35 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CarolConf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Verna Marisa.