A.A. 2022/2023 PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE
IIFISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA
91Alterazioni della ventilazione
92Malattie polmonari ostruttive croniche
92Alterazioni della perfusione
94Sindrome da stress respiratorio acuto (ARDS)
95FISIOPATOLOGIA RENALE
96Funzioni del rene
96Patologie renali
98Insu cienza Renale Acuta (IRA)
98Malattia Renale Cronica
100FISIOPATOLOGIA ENDOCRINA
103Ghiandole del sistema endocrino
103Ormoni del sistema endocrino
103Patologie da alterata funzione endocrina
103Come funziona il sistema endocrino?
105IPOTALAMO-IPOFISI
105Ormoni del sistema ipotalamo-ipo sario
106Ipopituitarismo
107GH (Growth Hormone)
107PRL (Prolattina)
108Tumori
110Iperproduzione del GH
110Iperproduzione di PRL
112Neuroipo si
114TIROIDE
115Ipotiroidismo
118Ipertiroidismo
120Tumori tiroidei
120PATATIROIDI
120Fisiopatologia delle paratiroidi
121Iperparatiroidismo
122Ipoparatiroidismo
124SURRENALI
124La corteccia
126Aldosterone
II Cortisolo 127
Patologie delle ghiandole surrenali 128
La midollare 131
Funzioni delle catecolamine 131
FISIOPATOLOGIA DEL FEGATO 133
Caratterizzazione citologica del fegato 133
Funzione di sintesi del fegato 134
Funzione di stoccaggio del fegato 134
Funzione catabolica del fegato 134
Funzione escretoria del fegato 135
Funzione metabolica del fegato 135
Epatopatie metaboliche 136
Epatotossicità dei farmaci 136
Metabolismo della bilirubina 137
Epatite autoimmune 138
Epatopatie indotte da virus 138
Cirrosi epatica, encefalopatia epatica ed altre patologie collaterali e complementari del fegato 139
5A.A. 2022/2023 PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II
ONCOLOGIA
6A.A. 2022/2023 PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II
GENERALITÀ SUI TUMORI
Il tumore è una malattia multifattoriale, che dipende da:
- suscettibilità individuale: per esempio in caso di mutazioni ereditarie
- condizioni esogene
- fumo predispone a tumori delle vie respiratorie
- obesità
- inattività fisica
- alcol
infezioni virali (virus oncogenici) e batteriche (per esempio H. pylori)- inquinamento ambientale- tumori occupazionali che dipendono da ambienti di lavoro- fattori ormonali- esposizione a reagenti chimici- esposizione a raggi UV
Caratteristiche delle cellule cancerogene
- perde attività normale;
- invecchiamento causa crollo dei sistemi di controllo.
I meccanismi di controllo sono:
- disattivazione dei pre-carcinogeni per processi di detossificazione che quotidianamente metabolizzano farmaci, tossine e pre-carcinogeni;
- meccanismi di riparazione del DNA;
- meccanismi di apoptosi in caso di danno eccessivo al DNA;
- risposta anti-tumorale del sistema immunitario.
Il tumore si sviluppa quindi quando l'equilibrio tra i meccanismi di controllo e i fattori oncogenici viene spostato a favore di quest'ultimi.
Fattori predisponenti al tumore:
- Flogosi/infezione cronica;
- Immunodepressione;
- Lesioni pre-neoplastiche.
Una cellula iperplastica di per sé non è un tumore; iltumore viene de nito come un gruppo di
cellule capace di formare un
tessuto tumorale, quindi che è in grado di promuovere l'angiogenesi per il proprio sostentamento e produrre uno
stroma proprio. Negli ultimi anni, grazie agli studi oncologici, nonostante l'aumento dell'incidenza dei tumori, è diminuita molto la mortalità. Ciò è grazie a:
- Misure di prevenzione;
- Target therapy;
- Diagnosi precoce e screening.
Caratteristiche generali del tumore:
- Proliferazione incontrollata;
- Fragilità e/o instabilità genomica;
- Mutazioni multiple e accumulate;
- Eterogeneità geno- e fenotipica.
A.A. 2022/2023 PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE II
Tutte le cellule possono andare incontro a trasformazione tumorale e diventare cellule tumorali. Le cellule staminali che diventano tumorali, in particolare, hanno una capacità spiccata di proliferazione.
Riprogrammazione genica
Le cellule che diventano tumorali subisconoun processo di riprogrammazione genica può essere causato da una serie di mutazioni geniche. Queste mutazioni possono essere puntiformi, cromosomiche, double minutes o epigenetiche, come l'aumento della metilazione e dell'acetilazione del DNA. Questi cambiamenti possono portare a diversi effetti a livello genico:
- Attivazione di geni oncogeni
- Inattivazione di geni onco-soppressori
- Riattivazione di geni silenti, come quelli fetali
È importante notare che di solito una cellula tumorale non presenta una singola mutazione, ma una serie di mutazioni che possono indicare il grado di sviluppo del tumore. Ad esempio, nel tumore del colon, si possono osservare diverse mutazioni:
- Mutazione inibitrice del gene APC (onco-soppressore), che causa iperplasia. In questa fase, il tumore viene chiamato adenoma.
- Mutazione attivatrice del gene RAS (oncogeno), che causa un aumento della proliferazione cellulare.
- Mutazione dei geni SMAD2 e SMAD4.
- Mutazione inattivante del gene p53 (onco-soppressore), che segna l'evoluzione del tumore in carcinoma.
È interessante notare che la proteina p53 è molto importante nella soppressione tumorale e che nel 90% dei tumori viene trovata mutata.
In conclusione, le mutazioni genetiche possono causare una riprogrammazione genica che porta a diversi effetti a livello genico e può indicare il grado di sviluppo di un tumore.fica di questa proteina, è stato dimostrato che tutte le cellule tumorali presenti nel paziente avevano un'origine comune.
La progressione del tumore è un processo complesso che coinvolge diversi meccanismi. Uno di questi è la selezione clonale, in cui le cellule tumorali con caratteristiche più aggressive e capacità di sopravvivenza superiori hanno un vantaggio selettivo e si moltiplicano più rapidamente rispetto alle altre cellule tumorali. Questo porta alla formazione di sottopopolazioni di cellule tumorali con caratteristiche genetiche e fenotipiche diverse.
Inoltre, il tumore può subire mutazioni genetiche durante la sua evoluzione. Queste mutazioni possono conferire ulteriori vantaggi alle cellule tumorali, come la resistenza ai trattamenti o la capacità di metastatizzare in altri organi.
È importante sottolineare che il tumore non è un'entità statica, ma è in continua evoluzione. Questo significa che le caratteristiche genetiche e fenotipiche del tumore possono cambiare nel tempo, rendendo necessario un monitoraggio costante e l'adattamento dei protocolli di trattamento.
In conclusione, il tumore è caratterizzato da instabilità genomica, mutazioni epigenetiche e mutazioni geniche multiple. Il TMB è un indice che misura la quantità di mutazioni nella cellula tumorale e può indicare uno stato avanzato della malattia. Tuttavia, grazie agli studi, sono state individuate terapie efficaci basate sull'immunoterapia. Esistono diversi protocolli di trattamento per il tumore, che vengono classificati in base alla linea di trattamento. La progressione del tumore è un processo complesso che coinvolge selezione clonale e mutazioni genetiche durante l'evoluzione del tumore.cità della parte variabile degli anticorpi, fu possibile dimostrare che c'era infatti un picco monoclonale nel protidogramma, e che quindi una singola cellula B era responsabile del mieloma.
Lo sviluppo del tumore è multifasico:
- Iniziazione: comparsa della mutazione responsabile;
- Promozione: stimolo proliferativo;
- Patogenesi: processo patogenico che può richiedere vari anni.
Grazie all'accumulo di mutazioni nei cloni della cellula tumorale, il tumore si viene a costituire di un ammasso di cellule molto eterogenee, che possono, sempre per mutazione, acquisire capacità invasive, metastatiche e resistere a terapie, diventando un tumore maligno.
Lesioni pre-neoplastiche
Lesioni pre-neoplastiche sono risultato dell'adattamento cellulare a vari stimoli causanti danno cellulare, ai quali si adatta cambiando fenotipo.
Questi danni possono essere causati da:
- Flogosi/infezione, chepotrebbe portare ad un’infiammazione cronica;
- Stress chimico/fisico;
- Infezione virale.
In particolare, la flogosi cronica può essere sia causa di insorgenza del tumore (carcinogenesi), che della progressione tumorale. La flogosi cronica è caratterizzata da una risposta del sistema immunitario prolungata, che quindi attiva attraverso segnali come il TNFalfa la via dell'acido arachidonico, attivando quindi COX2 (ciclossigenasi), che sono marcatori di flogosi e indice prognostico sfavorevole. La COX2 è quindi un parametro prognostico molecolare.
Vi sono poi fattori cellulari che contribuiscono alla prognosi:
- NLR: rapporto neutrofili/linfociti, fattore prognostico negativo, perché la presenza di neutrofili indica flogosi e la presenza di linfociti indica risposta anti-tumorale.
- TIL: T Infiltrating Lymphocytes, fattore prognostico positivo.
Le lesioni pre-neoplastiche si dividono in:
- Displasia, caratterizzata da:
- Inversione del rapporto citoplasma/nucleo, dove ilcitoplasma diminuisce e il nucleo diventa più grande;
- Atipie cellulari e tissutali;
- Pleomorfismo;
- Ipercromia: per sostenere l'iperproliferazione si ha una sintesi continua, e quindi il DNA è sempre attivo.
- Perdita dell'organizzazione cellulare.
- Iperplasia: cellule attivamente proliferanti senza freno;
- Metaplasia: transdifferenziazione fenotipica.
Esistono vari gradi di displasia, per esempio la CIN (cervical intraepithelial neoplasia) si divide in CIN primaria, che colpisce soltanto lo strato basale, CIN secondaria e CIN terziaria, che colpisce tutte le cellule dalla parte basale a quella apicale.
Esempi di metaplasia:
- Epitelio bronchiale: da epitelio cilindrico ciliato muciparo, sotto stress da fumo, si appiattisce e perde le ciglia e la capacità di secernere muco.
- Epitelio esofageo: epitelio squamoso pluristratificato, per stress da contatto con acido gastrico, diventa epitelio cilindrico semplice simile all'epitelio intestinale.
- Epiteliogastrico: a causa di stress da H. pylori, va incontro sempre a metaplasia intestinale.
- Cervice: monostato cilindrico diventa squamoso pluristrati cato.
- Laringe: per iper/displasia si formano le leucoplachie, macchie bianche causate daipercheratosi.
NB: spesso le displasie compaiono insieme a metaplasie.
NB: tutte le lesioni pre-neoplastiche sono reversibili, sono quindi curabili.
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Classificazione dei tumori
I tumori possono essere classificati attraverso 3 criteri:
- Sigini cato biologico: benigno o maligno;
- Istogenetica: sede del tumore;
- Clinica: definizione post-operatoria su base istologica.
Definizione biologica
Può essere benigna, se non è invasivo, per esempio polipo del colon; maligno, per esempio carcinoma del colon, quando è invasivo; o un carcinoma in situ, che è una condizione intermedia, dove ha già le caratteristiche displasie di un carcinoma ma non ha
N.B.: il grado di differenziazione è un altro indicatore dell'avanzamento del tumore, più il tumore è avanzato, più sarà poco differenziato e quindi minore il suo grado di differenziazione. Perde la differenziazione in quanto ha come unico scopo quello di proliferare, e non svolge invece funzioni fisiologiche.
Classificazione istologica: 10fi ff fi fi fi fi fi ff fi ff