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COERENZA E’ TRA IL RUOLO DI OGNI OPERATORE E QUELLO DI
TUTTI GLI ALTRI : in questo livello importante è la logica di integrazione
fra gli operatori, ci deve essere una certa intesa. Gli operatori nel
decidere la missione del servizio non possono ignorare del tutto il
mandato sociale e le richieste dell’ambiente esterno, in primo luogo degli
utenti che bussano alla porta. Qualunque progetto si deve elaborare,
deve necessariamente corrispondere ad un’esigenza reale e le domande
degli utenti non possono essere a lungo ignorate altrimenti se il servizio è
ben coordinato con gli altri servizi del territorio rischia di esaurire la sua
funzione e diventare marginale.
- SERVIZIO E AMBIENTE
Nei servizi pubblici a differenza di un’impresa privata gli errori di strategie
non sono puniti da perdite di denaro e gli effetti negativi non sono visibili
immediatamente. Gli indicatori che ci consentono di comprendere
l’inefficienza e l’incongruenza tra offerta e domanda sono : calo di nuovi
utenti, utenti che si spostano in altri servizi e in altre zone del paese,
cattiva fama attribuita al servizio dalla popolazione e dai colleghi vicini.
Non sono solo le sanzioni economiche ad imporre alle organizzazioni di
perseguire una certa efficienza operativa e orientarsi al cliente ma anche
i servizi gratuiti che non misurano l’efficienza in denaro ma sono sensibili
al risultato tra cui anche il fatto di subite una certa concorrenza da parte
dei servizi migliori.
3.IL PROCESSO DI LAVORO
Per instaurare un rapporto professionale, l’operatore no può evitare di
misurarsi con 2 sponde : LA DOMANDA DEGLI UTENTI quindi bisogni,
problemi e richieste di aiuto e LE RISORSE DISPONIBILI e quindi la
conoscenza, la metodologia e le risorse sia dentro il servizio che
dell’utente che del territorio. L’operatore imposta mentalmente secondo
una sequenza logico-temporale il proprio lavoro con gli utente per poi
applicarlo nella realtà.
IL PROCESSO DI LAVORO DI UN SERVIZIO TERRITORIALE si può
costruire e rappresentare evidenziando 7 FASI :
1. FASE DI INGRESSO chiedersi se la persona si è presentata al
servizio spontaneamente o sotto suggerimento di parenti, conoscenti,
amici o se è stato mandato dal medico di base o da altri servizi come il
tribunale. Questa fase permette di capire in che misura il servizio è aperto
al territorio , è conosciuto ed è stimato.
2. FASE DEL CONTATTO in genere questa è la fase di raccolta delle
informazioni sulla situazione delle persone e si esplica attraverso il
colloquio professionale. In sede di valutazione i dati potranno indicare il
grado di accessibilità del servizio.
3. FASE DI VALUTAZIONE bisogna in primis capire la natura della
richiesta per decidere se è di pertinenza del servizio o se invece la
persona deve essere inviata ad un altro servizio. Poi bisogna stabilire quel
rapporto di reciproca fiducia tra utente e servizio che permette di
elaborare un progetto condiviso. E’ essenziale durante questa fase
escludere qualsiasi giudizio di tipo morale ma deve essere effettuata
attraverso uno studio ponderato della situazione. Una serie di interventi
servono per identificare la domanda e definire il problema.
4. PROGRAMMA spesso nella realtà questa fase procede in sintonia
con la 3° fase e quasi in parallelo. Viene stipulato un programma in cui si
identificano gli obiettivi e gli scopi che si devono raggiungere. E’ la fase in
cui si consolida il rapporto di fiducia tra utente e operatore.
5. ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA fase in cui vengono attuate
tutte le attività e gli interventi previsti nel programma. Tutto ciò dipende
dal repertorio del servizio, cioè la lista delle cose che può e sa fare per
rispondere alle richieste dei cittadini.
6. LA VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA la fase che mette in
rapporto ciò che gli operatori hanno pensato prima e ciò che pensano ora
alla luce dei fatti intervenuti durante lo svolgimento delle attività
programmate. Il confronto può produrre 2 tipi di decisioni :
1)DECISIONI ORDINARIE che mettono in sintonia operatori diversi che
cooperano allo stesso programma;
2)DECISIONI STRAORDINARIE servono a decidere se il programma è
congruente con i bisogni o va cambiato. Nel primo caso il circuito
riporta alle attività, nel secondo caso si ridefinisce il programma nel caso
ovviamente in cui non vada bene.
7. LA FINE concordata dell’intervento, la dimissione della persona dal
servizio, seguita in alcuni casi dalla risoluzione del caso e dunque può
essere utilizzata come indicatore di efficacia.
- CABINA DI REGIA
Il PROCESSO DI LAVORO così descritto sembrerebbe governato
interamente dal servizio e in particolare dall’operatore ma in realtà
questa è solo un’illusione ottica. Quando la persona si presenta al servizio
non si apre completamente all’operatore anzi spesso tende a nascondere
la sua effettiva situazione e così ci accorgiamo che l’ “agenda” che
l’utente formalizza con l’operatore è diversa o alquanto variabile con la
sua “agenda” nascosta. Tutto ciò serve a
far capire che fino a quando l’utente non si apre del tutto all’operatore e
decide di collaborare con esso alla PROGRAMMAZIONE DI UN INTERVENTO
che possa migliorare la sua condizione problematica, l’operatore non ha
assolutamente la REGIA DEGLI AIUTI in virtù della componente
professionale ma solo nella misura in cui conquistano la fiducia della
persona aiutata. In realtà la REGIA DEL PROCESSO DI LAVORO
è spartita tra più soggetti : rapporti amicali, familiari, possono da un lato
alleggerire le sofferenze degli utenti e dall’altro invece aggravarli. Di
questi aspetti se ne tiene conto sia durante la definizione del problema
che nelle fasi d’intervento. Le risorse di aiuto si mobilitano e
si moltiplicano se gli operatori non ragionano solo in base alla
disponibilità del servizio; la valutazione deve mettere a fuoco le doti
individuali e i legami sociali, non soltanto gli aspetti legati alla malattia e
al bisogno , in questo modo il PROGRAMMA diventa un modo per far
convergere le risorse professionali del servizio sulle risorse naturali
dell’utente.
LE 7 FASI descrivono il percorso che l’operatore può applicare a qualsiasi
tipo di utente. Tuttavia ci sono delle modifiche in questa prassi a secondo
se l’utente sia nuovo, già conosciuto o si tratta di un caso di emergenza.
–NUOVI UTENTI : le fasi iniziali sono importanti dal 1° contatto fino alla
formulazione del programma. Sono importanti i piccoli passaggi per la
conoscenza dell’utente. –VECCHI
UTENTI : le prime fasi si contraggono in quanto si conosce l’utente ,
mentre la terza e quarta fase consistono semplicemente
nell’aggiornamento di una valutazione e di un programma che già è stato
formulato.
–CASI URGENTI : in questi casi è talmente importante arrivare subito alla
fase quarta che le fasi preliminari vengono abbreviate al massimo anche
in presenza di una persona non conosciuta.
Ogni servizio per fare un’analisi del proprio funzionamento deve
aggiungere altre info : in primo luogo bisogna per ogni
attività indicare quale figura professionale la deve svolgere, in secondo
luogo bisogna specificare i criteri a cui si attiene il professionista per
svolgere l’attività assegnata, in terzo luogo bisogna indicare per ogni
attività delle qualità che permettono di calcolare la produttività del lavoro
(numero utenti, tempo impiegato per l’attività ecc…).
Fare un’analisi del PROCESSO DI LAVORO permette :
- di stabilire un confronto di merito sugli stili di lavoro tra servizi diversi,
purchè appartengono alla stessa area d’intervento;
- permette di dialogare , un dialogo tra professionisti che operano nello
stesso servizio sul modo di cui è diviso il lavoro e sull’idea che ciascuno
ha su come il lavoro dovrebbe essere strutturato; - consente
inoltre di evidenziare i circuiti di regolazione necessari per rendere fluido
il processo, favorire le cooperazione;
- infine permette di individuare i “centri di responsabilità” che agiscono
sui costi del servizio, sull’impiego delle risorse e sulla sua efficienza.
4 LA DIVISIONE DEL LAVORO
Per quanto riguarda la DIVISIONE DEL LAVORO, il professionista sociale
nel suo agire concreto tende a scegliersi una porzione del lavoro
seguendo una logica ben precisa : utilizza le competenze già acquisite
quelle che padroneggia con più sicurezza, potenzia le competenze già
acquisite, svolge quelle attività che aumentano il prestigio presso
l’ambiente esterno e la comunità professionale di riferimento, assolve i
compiti che rispondono ad un’immagine di sé e ad una deontologia
professionale interiorizzata, si attiene alle norme previste dal proprio
contratto di lavoro.
LA STRATEGIA PROFESSIONALE che ogni operatore segue è influenzata da
un mix di questi fattori. Si sviluppa all’interno dell’èquipe un gioco di
RUOLI non facile da governare perché gli operatori sociali non entrano nei
servizi con lo stesso status, cultura e potere e queste differenze pesano
non poco sulla divisione del lavoro. A queste differenze se ne aggiungono
altre come la capacità, l’esperienza,la credibilità, tutti fattori che
richiedono un riconoscimento nella DIVISIONE DEL LAVORO e di cui si
deve tenere conto altrimenti si rischiano errori che portano a sovraccarico
di responsabilità ad operatori inesperti. Quando tutti non si conoscono per
esperienza professionale diretta, il riconoscimento delle qualità viene
affidato alle figure di coordinamento che di volta in volta decidono come
redistribuire carichi e responsabilità e per evitare invidie e competizioni
vengono stabiliti dei criteri di valutazione.
- SPECIALIZZAZIONE E COORDINAMENTO
L’operatore ha almeno 2 aspirazioni che un servizio difficilmente può
soddisfare : seguire un progetto dall’inizio alla fine e quindi iniziare e
concludere con lo stesso utente e conoscere possibilmente gli esiti dopo
la conclusione, oppure, dedicarsi interamente ad un unico tema ed
approfondire quello per tutta la vita (specializzazione). Questi sono due
sogni opposti che possono convivere nell’operatore e che bisogna
ricondurre ad un equilibrio perché una suddivisione troppo spinta dei
compiti potrebbe interrompere il circuito andata e ritorno tra operatore ed
utente che invece è indispensabile. Tuttavia la VARIETA’ DEL LAVORO è
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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