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COSTI DEI GRUPPI
> Le decisioni di gruppo richiedono tempo perché di norma il gruppo è più lento nell’individuare una
soluzione;
> Ci sono pressioni al conformismo. Il desiderio da parte dei membri di venire accettati e considerati come
una risorsa del gruppo può scoraggiare il disaccordo;
> La discussione di gruppo può essere dominata da uno o pochi membri. Se si tratta di membri di scarsa o
media capacità, l’efficacia complessiva ne risentirà;
> Infine, le decisioni di gruppo soffrono dell’ambiguità dell’attribuzione delle responsabilità. In una decisione
individuale è chiaro chi debba render conto del risultato finale, in una decisione di gruppo le responsabilità
dei singoli sono diluite. 53 di 73
RETI SOCIALI E NETWORK
La vita di tutti i giorni si realizza all’interno di contesti sociali, alcuni più istituzionali e formalizzati, altri più
spontanei. In tutti questi contesti una caratteristica comune è il fatto che gli individui instaurano relazioni di
molteplice natura. Alcune relazioni sono generate direttamente dagli individui, che possono così non solo
scambiare spontaneamente informazioni, conoscenze, idee, ma anche instaurare relazioni affettive, come
quelle amicali o amorose. Altre relazioni e interazioni tra gli individui riflettono invece il funzionamento
formale delle organizzazioni.
Lo spazio sociale in cui si svolge la nostra esistenza si configura come un insieme di universi paralleli di
relazioni, in taluni casi indipendenti, in altri interconnessi. Se prendiamo un individuo che chiameremo E
(ego), possiamo rappresentare gli spazi relazionali in cui è immerso come dei piani paralleli in cui giacciono
dei punti collegati da rette. I punti sono le persone, le rette rappresentano le relazioni, i piani sono insieme di
relazioni dello stesso tipo. L’insieme delle relazioni che connettono gli individuo all’interno di uno spazio è
definito NETWORK, che consiste nell’insieme o relazioni che connettono tra gli individui o nodi.
Il contesto all’interno del quale i comportamenti possono essere plasmati o fortemente influenzati può essere
composto di regole e principi, ma anche di relazioni.
—> NETWORK THEORY = così, possiamo spiegare il comportamento individuale come il risultato di una
serie di fattori, alcuni dei quali non riconducibili a caratteristiche proprie dell’individuo ma a proprietà del
sistema di relazioni che l’individuo stesso detiene con altri individui. La network theory indaga gli effetti
prodotti dalle relazioni sui comportamenti, le scelte e gli orientamenti degli attori.
—> THEORY OF NETWORKS = si pone un obiettivo diverso, ossia comprendere i meccanismi che
portano alla genesi delle relazioni e alla loro strutturazione ed evoluzione in configurazioni che possono
presentare livelli molto diversi di complessità.
QUANTO CI INFLUENZANO LE RETI DI RELAZIONI?
Le relazioni sono dunque un potente meccanismo di influenza sociale e di modifica dei comportamenti,
veicolano influenza, amplificano le pressioni al conformismo, sono canali di accesso e scambio per
importanti risorse come la conoscenza, le informazioni, le idee. La ricerca sui network sociali ha messo in
luce quanto le relazioni e le loro strutture impattino su moltissimi ambiti a diversi livelli. I network
relazionali impattano anche sulla creatività, sulla capacità di innovare, sulla produttività, sulle prestazioni,
sulle decisioni, sulla carriera e persino sui livelli di reddito. Sappiamo anche che le relazioni influenzano le
percezioni, la salute, la felicità, le decisioni.
L’influenza delle relazioni appare sempre più rilevante in ragione della crescita esponenziale
dell’interconnessione tra le persone, i sistemi, le società, le economie. Infatti, i processi sociali e competitivi si
manifestano in un mondo sempre più piccolo dove i gradi di separazione tra le persone e gli attori sociali si
riducono e le idee si diffondono con una velocità e una scala impensabili solo poco anni fa.
Se le reti sociali contemporanee permettono di dimostrare l’esistenza di un mondo molto più piccolo e
raggiungibile di quanto non appaia a prima vista, l’inclusione nello SMALL WORLD delle relazioni affidate
alle piattaforme tecnologiche produce effetti inaspettati sorprendenti. I gradi di separazione si comprimono e
le distanze sociali si annullano ancora di più. Dal punto di vista delle imprese, chiamate a interpretare questa
realtà per poter assumere decisioni efficaci, appare del tutto evidente che in un mondo così interconnesso
occorre dotarsi di strumenti nuovi, conoscenze avanzate e modificare profondamente alcuni fondamenti del
management.
ANALIZZARE LE RETI: FONDAMENTI DI SOCIAL NETWORK ANALYSIS
I network possono presentare caratteristiche morfologiche e strutturali molto diverse, e per poterli analizzare
e quindi comprendere gli effetti è stato necessario sviluppare una metodologia ad hoc denominata SOCIAL
NETWORK ANALYSIS (SNA). 54 di 73
Il nostro cervello è un network di neuroni, così come il nostro organismo, l’organigramma di un’azienda, il
commercio internazionale tra nazioni, la piramide alimentare nel regno animale, la rete Internet, i sistemi di
telecomunicazione, i trasporti e si potrebbe fare una lista infinita. In verità i network sono un WAY OF
THINKING, un modo di osservare il mondo. Una rete composta di nodi che in genere hanno determinate
caratteristiche. Queste caratteristiche sono denominate ATTRIBUTI.
Da un punto di vista matematico una rete si può rappresentare con una matrice in cui su righe e colonne
sono riportati gli attori della rete. Le relazioni in una rete possono essere di diversa natura. Alcune possono
presentare delle relazioni con emittente (SENDER) e un ricevente (RECEIVER). In questo caso il grafico si
dice direzionale (DIRECTED GRAPH) e le relazioni sono rappresentate da vettori. In questo caso la
matrice di rappresentazione del network si presenta come ASIMMETRICA. Nel caso in cui l’emittente è
anche ricevitore la matrice invece è SIMMETRICA.
Un altro aspetto importante che deve essere considerato nell’analisi di una rete è la forza dei legami. Finora li
abbiamo considerati come binari: 1 in presenza di relazioni, 0 nel caso di assenza. In verità molte relazioni
possono essere osservate in funzione dell’intensità o della forza del legame. Ovviamente la forza delle
relazioni influisce profondamente sull’effetto che le relazioni hanno sui comportamenti, all’aumentare della
forza di un legame cresce l’influenza che gli attori sono in grado di esercitare. Se vogliamo tener conto della
forza delle relazioni dobbiamo uscire da una computazione semplicemente binaria o dicotomica e utilizzare
scale di intensità.
PROPRIETÀ ELEMENTARI DI RETI E NODI E IMPATTO SUI COMPORTAMENTI
La DISTANZA è un’importante proprietà dei network che può essere riferita tanto a due singoli nodi della
rete, quanto in media a tutta la rete. Esistono due semplici concetti che servono a indicare la distanza tra due
nodi di una rete.
• PATH LENGTH = indica il numero di legami che si frappongono tra due nodi. All’interno di una rete il
numero di path che collegano due nodi può essere notevole.
• DISTANZA GEODESICA = indica la lunghezza del path più breve che collega due nodi. Se questa è
bassa, saranno maggiori le probabilità di influenza sui comportamenti, di contagio di atteggiamenti,
percezioni, idee e opinioni. In una rete con una distanza geodesica media bassa, le persone tenderanno ad
assumere nel tempo i medesimi comportamenti in un processo di omogeneizzazione che è stato
attentamente studiato nella ricerca sui network.
Misura più precisa denominata DENSITÀ indica quanti legami sono presenti in una rete rispetto al numero
potenziale. In una rete in cui tutti i nodi sono connessi tra loro la densità è pari a 1, una rete senza legami ha
densità pari a 0. Un’organizzazione che presenta una densità di scambio informativo molto elevata
approssima molto bene il funzionamento di un sistema organico. La densità all’interno dei team migliora la
condivisione e il trasferimento della conoscenza e aumenta la produttività. Ciò perché grazie alla densità le
persone sperimentano le stesse routine, condividono linguaggi e modalità di interazione a tutto vantaggio di
coordinamento ed efficienza.
Se poca densità riduce l’efficienza, troppa densità produce un effetto di chiusura del team che abbassa la
capacità di innovazione e la creatività. Contesti sociali caratterizzati da elevata densità sono anche più
soggetti al rischio di chiusura verso l’esterno, alla crescita della polarizzazione e all’aumento del rischio di
groupthink, favoriscono la replicazione invece che l’esplorazione, riducono la tolleranza e l’accettazione della
diversità a scapito dell’innovazione e della creatività.
L’analisi del network può però offrire molti spunti interessanti anche per comprendere aspetti che
riguardano più direttamente gli individui all’interno dei contesti organizzati.
Un modo elementare per capire la prominenza è osservare quanto CENTRALE è un nodo in una rete. La
centralità si può catturare contando il numero di relazioni che un attore detiene e confrontando questo
numero con gli altri attori della rete in una sorta di classifica poiché la valutazione è in genere relativa.
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Questo tipo di centralità viene denominata DEGREE o popolarità. A un più alto degree corrispondono
maggiori opportunità di accesso a informazioni e alternative, possibilità di ricombinazione di idee diverse,
maggiore probabilità di ottenere aiuto, supporto e consenso.
Esiste un altro tipo di centralità o prominenza che non si basa tanto sulla qualità delle relazioni, quanto sulla
capacità di un attore di svolgere un ruolo di meditazione o di collegamento tra parti disconnesse del network.
Questi ruoli sono in genere noti con il nome di BROKER o GATEKEEPER.
Per osservare le capacità mediazione e brokeraggio di un attore esistono diversi metodi a livelli crescenti di
complessità. Uno degli studiosi più influenti, ha sviluppato l’idea delle STRUCTURAL HOLES (buchi
strutturali) che si riferiscono a strutture reticolari che consentono a un attore di connettersi con attori tra
loro non direttamente connessi, fornendo conseguentemente vantaggi in termini di accesso esclusivo alle
informazioni, conoscenze e idee con spazi di arbitraggio rispetto a queste importanti risorse. Il metodo più
semplice si osservare la capacità di mediazione è la BETWEENNESS CENT