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LEADERSHIP
Costrutto sociale: è la società a determinare alcune categorie ad esempio in merito
alle professioni, alle caratteristiche e ai ruoli da ricoprire che spesso sono attribuite
dall’uomo e non date dalla loro vera natura.
Come ad esempio è l’uomo ad attribuire alla donna di essere maggiormente
casalinga rispetto all’uomo e di essere meno autoritaria, più ambiziosi, più puntati al
risultato,ecc.
Gender Equality Index
Potere
Uguaglianza
Salute
COOKIE MONSTER
> Keltner ed un gruppo di studiosi nel 2003 condussero un esperimento per
osservare il comportamento dei gruppi a seguito della nomina di uno di essi come
“leader del gruppo”
> Mentre svolgevano alcuni compiti logico-matematici, posizionarono un piatto di
biscotti con un numero di biscotti superiore di 1 al numero dei partecipanti.
> Cosa accadde?
FALLACY OF CENTRALITY
> E’ un’altra patologia che spesso coinvolge coloro che occupano una posizione
centrale in azienda.
> L’idea di non aver bisogno di aiuto e supporto da colleghi e collaboratori
(specialmente se di rango inferiore) poichè si occupa un posto centrale in azienda.
> Se l’azienda mi ha messo lì ci sarà un motivo no? Sicuramente vuol dire che sono
la persona più competente e non ho bisogno di aiuto altrui!
TEORIE DELLA LEADERSHIP (1)
La prima teoria della Leadership e’ la "Great Man Theory”: Teoria dei Tratti
I leader sono persone che hanno qualità che altre persone non hanno, spesso innate
che non tutti hanno. Quali sono queste qualità? quali sono i limiti di questa teoria? –
Numero di tratti – Relazione causa ed effetto – Leader si nasce.
Questa teoria non rappresenta la vera realtà del leader, perché esclude alcune
caratteristiche che nella realtà bisogna avere. Ha un approccio apparente che si
basa su quello che presenta esteriormente e non riguarda i comportamente che
adotta sulle decisioni interiori. Prende il leader per come è e non per come si
comporta.
Teoria dei Comportamenti
Il comportamento assunto dal leader si differenzia da quello dei non-leader. Questo
comportamento può essere appreso, per cui si sviluppa tutta l’area di Leadership
Development Program.
University of Michigan:
Individuazione di due stili di direzioni principali: task oriented e people-oriented.
Concert/orientamento:
Orientamento verso le persone: dare priorità alla cura e al benessere delle
persone
Orientamento verso la produzione: dare maggior attenzione alla creazione dei
beni.
ROWE (Results Only Work Environment): La politica differisce da altre in quanto il
lavoro è giudicato da ciò che viene prodotto piuttosto che dalle ore di lavoro effettive.
Managerial Grid
Individuazione di una griglia manageriale in cui ogni leader poteva collocare il
proprio stile manageriale per individuare delle aree di miglioramento sulla base delle
due dimensioni sviluppate dall’University of Michigan.
Si hanno 5 tipi di leaders
Impoverished Management: Bassa attenzione a tutto.
Authority Compliance: autorità massima al risultato e bassa alle persone
Country Club Management: Alta attenzione alle persone e bassissima al risultato
Team Management: Alto focus alle persone e al risultato
Middle of the Road: equilibrata attenzione alle persone e al risultato, ma che punta
ad ottenere il massimo focus di entrambi quindi al raggiungimento del punto (9,9)
IOWA Studies
Focus sugli stili di direzione assunti da un leader con una distinzione tra stile
autocratico, democratico e delegato. Osserviamo alcuni stili di direzione attraverso
questo https://www.ted.com/talks/ itay_talgam_lead_like_the_great_c onductors di
un direttore di orchestra. Quale stile di direzione è più adeguato ed in quale
contesto? Quale preferireste?
Autoritario: il leader decide e si fa come ha detto. Se non c’è il leader no
performance di decisioni, se c’è molto più veloce nelle decisioni.
Partecipativo o democratico: la direzione è presa a livello collettivo e condivisa, in
cui se c’è o non c’è ho performance decisionali costanti.
Delegativo
TEORIE DELLA LEADERSHIP (2)
Contingency theories
Finora abbiamo sempre parlato del leader (suoi tratti, comportamenti, stili di
direzione). Con queste teorie, si inizia a parlare di collaboratori, contesto per capire
lo stile di direzione che può si adatta ai tempi.
Fielder suggeriva che l’efficacia di un leader dipendeva dal matching tra lo stile di
direzione di un leader ed il grado di controllo/influenza sulla situazione. Lo stile di
direzione di un leader non cambia, è determinato per cui è necessario agire sul
contesto.
Hersey and Blanchard (Leadership Situazionale)
I collaboratori non sono tutti uguali e si differenziano per la loro “readiness”, il
grado cioè di motivazione e commitment verso l’azienda ed il leader. In base alle