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VALUTARE PER APPRENDERE. LA NUOVA VALUTAZIONE DESCRITTIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA

Nel 1967 Scriven per la prima volta introdusse la distinzione tra la funzione formativa e sommativa dellavalutazione.

L'Ordinanza Ministeriale, n. 172 riguarda la modalità di valutazione degli apprendimenti e sostiene che lavalutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa attraverso un giudizio descrittivo.

In questo modo viene rimarcata la centralità della valutazione formativa in una didattica inclusiva che poneal centro gli apprendimenti.

1. VALUTAZIONE FORMATIVA PER ACCRESCERE LE POTENZIALITÀ DI CIASCUNO

Valutazione formativa: la verifica del processo di apprendimento nello sviluppo. Aiuta a sostenere i processidi insegnamento e apprendimento

Valutazione sommativa: è la misurazione a posteriori dei risultati. Tende ad accertare gli apprendimenti.

La valutazione formativa fornisce

informazioni nel corso stesso dell'attività. Il raggiungimento dei traguardi degli obiettivi è la finalità prioritaria dell'insegnamento e la valutazione formativa accompagna e facilita questa azione. La scuola deve rimuovere gli ostacoli e la discriminazione e garantire a tutti i tempi di ciascuno nell'apprendimento con supporti didattici. Zona di sviluppo prossimale: è la distanza che intercorre tra lo sviluppo presente in un determinato momento che viene raggiunto in autonomia, e il livello raggiungibile con supporto e collaborazione di altri. L'azione collaborativa facilita gli apprendimenti: con un aiuto, ogni bambino può fare di più di quanto farebbe da solo, sempre entro limiti stabiliti dal suo livello di sviluppo. Una scuola inclusiva deve garantire a tutti il massimo sviluppo. L'azione didattica, quindi, deve modellare i percorsi di apprendimento in forma individualizzata e personalizzata per garantire il
  1. Raggiungimento di traguardi e ampliare le loro potenzialità. Più cresce la percezione delle capacità, maggiore è l'interiorizzazione degli apprendimenti. L'attenzione ai processi pone quindi al centro la valutazione formativa per una didattica per competenze: si passa alla valutazione per l'apprendimento. Bruner individua nell'adulto l'azione di scaffolding (=aiutare l'allievo a operare ad un livello leggermente superiore della sua area di sviluppo) che sollecita prestazioni in grado di mobilitare le pluralità delle dimensioni coinvolte.
  2. VALUTAZIONE FORMATIVA COME SOSTEGNO ALL'APPRENDIMENTO
    La valutazione per l'apprendimento ha carattere formativo perché le informazioni sono usate per adattare l'insegnamento ai bisogni educativi.
    • La valutazione formativa ha diverse definizioni: valutazione come revisione del curricolo e attenzione ai processi di apprendimento, valutazione per fornire feedback,

auto-regolazione degli apprendimenti.

  • Valutazione dell'apprendimento (assessment of learning): è quella finale e sommativa per accertare il rendimento, il profitto, i risultati raggiunti al termine del percorso.
  • Valutazione per l'apprendimento (assessment for learning): serve all'insegnante per monitorare, modificare e aggiustare la sua didattica. Attraverso feedback l'insegnante può seguire e migliorare il percorso di apprendimento.
  • Valutazione come processo di apprendimento (assessment as learning): porta ad acquisire un controllo metacognitivo e quindi all'autovalutazione. Lo studente monitora autonomamente e indirizza gli apprendimenti.

La valutazione formativa coinvolge gli allievi per migliorare l'attivazione e l'autostima che serve a recuperare le loro difficoltà e fornire feedback. Una buona valutazione formativa ha cinque caratteristiche:

  • Chiarisce gli obiettivi e i criteri
  • Crea
altro studente fornisce un feedback costruttivo agli studenti sul loro apprendimento, evidenziando punti di forza e aree di miglioramento. Questo aiuta gli studenti a comprendere meglio i propri progressi e a identificare le azioni necessarie per migliorare ulteriormente. • Attivazione degli studenti: la valutazione formativa incoraggia gli studenti a diventare attivi partecipanti nel proprio processo di apprendimento. Gli studenti sono coinvolti nella valutazione attraverso attività di autovalutazione, peer assessment e costruzione di portfolio. Questo li aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie abilità e competenze. • Autonomia degli studenti: la valutazione formativa promuove l'autonomia degli studenti nel loro apprendimento. Gli studenti sono incoraggiati a prendere in mano il proprio apprendimento, a fissare obiettivi personali e a monitorare i propri progressi. Questo li aiuta a sviluppare una maggiore responsabilità e motivazione nell'apprendimento. In conclusione, la valutazione formativa è un approccio che mette al centro gli studenti, li coinvolge attivamente nel processo di apprendimento e li aiuta a diventare padroni del proprio percorso formativo.

Pari capiscono dove gli studenti si trovano e forniscono un feedback per indicare dove devono arrivare che ha tre caratteristiche: fa capire dove si trova lo studente, ricorda l'obiettivo da conseguire, fornisce indicazioni per fare un passo avanti verso l'obiettivo.

Didattica degli errori: il feedback può confermare il lavoro, ma anche evidenziare le difficoltà. L'errore deve essere visto come un'opportunità per il miglioramento in un clima di fiducia e lavoro di gruppo. Gli errori servono agli insegnanti per personalizzare la didattica e lavorare su un supporto mirato. Una buona didattica prevede una prima fase di autoanalisi da parte dell'insegnante e di analisi dell'atteggiamento da parte dello studente di fronte all'errore. Se manca una rielaborazione dell'errore, si vanifica la funzione dell'insegnante. Solo una mediazione didattica fornisce un intervento correttivo con uno stimolo adeguato.

Approcci

importanza fondamentale nel percorso professionale dell'insegnante. La valutazione formativa, in particolare, svolge un ruolo cruciale nel miglioramento delle pratiche didattiche. Per favorire l'autovalutazione dell'insegnante, è importante che la valutazione formativa arricchisca la sua professionalità. Questo processo permette all'insegnante di auto-regolarsi e di imparare a valutare se stesso. Il primo esperto nella valutazione formativa è l'insegnante stesso. Successivamente, un compagno di classe può fungere da modello di autovalutazione in un ambiente di fiducia e collaborazione. Il passo successivo è la valutazione collegiale e condivisa. La triangolazione delle valutazioni è un aspetto importante della valutazione formativa. Questo approccio prevede la raccolta di feedback da parte di diversi soggetti: esperti, classe e studenti. Questo permette di avere una visione più completa e obiettiva delle prestazioni dell'insegnante. La valutazione formativa è quindi un elemento chiave della professionalità docente. Attraverso questo processo, l'insegnante può regolare e migliorare le sue pratiche didattiche. Saper valutare è una competenza fondamentale che consente al docente di adattare le prospettive valutative in modo efficace.

funzione formativa fondamentale: è parte integrante della professionalità dell'insegnante, è uno strumento insostituibile per costruire strategie didattiche e il processo di insegnamento-apprendimento è lo strumento per attribuire valore alla costruzione di conoscenze (→ Indicazioni Nazionali).

La valutazione formativa deve essere frutto di una formazione mirata della professionalità dell'insegnante che riconosce gli stili di apprendimento di ciascuno, modella il sostegno e il supporto. Dovrà quindi portare l'insegnante a:

  • Attivare processi quali-quantitativi di rilevazione e valutazione
  • Regolare la didattica nelle fasi di progettazione, riprogettazione e documentazione

LA FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

L'Ordinanza Ministeriale, n. 172 del 4 dicembre 2020 definisce il passaggio dai voti ai giudizi descrittivi secondo un impianto della valutazione formativa. Assume particolare rilevanza la formulazione degli

Obiettivi di apprendimento:

  1. Gli obiettivi di apprendimento come indicatori dei learning outcomes

Learning outcomes: risultati ottenuti da un allievo a conclusione di un percorso di apprendimento in termini di ciò che conosce, comprende, è in grado di fare. I risultati dell'apprendimento possono essere intesi in due prospettive:

  • Risultati attesi: ciò che l'allievo ideale dovrà conoscere, comprendere e fare e definiscono il profilo in uscita
  • Risultati osservati sul singolo allievo: fa riferimento ai risultati attesi e include i risultati emergenti

I risultati sono definiti in termini di:

  • Conoscenze: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Sono costituite dall'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche (→ risorse personali)
  • Abilità: capacità di applicare conoscenze e usare know how per portare a termine compiti e risolvere problemi (→ risorse personali)
Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Vengono descritte in termini di responsabilità (prendere un impegno a portarlo a termine) e autonomia (assumere iniziative personali ed emanciparsi dal bisogno di eterodirezione) dello studente. Si origina da una mobilitazione coordinata di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori. (→ mobilitazione delle risorse personali). 2. DAI PROFILI IN USCITA AGLI OBIETTIVI SPECIFICI IN FORMA OPERATIVA Il learning outcomes è un insieme variegato di elementi il cui emergere può essere ricondotto al percorso formativo svolto. Ragionare su questi pone l'attenzione sulla formulazione di obiettivi di apprendimento come prestazioni che l'allievo deve essere in grado di compiere come esito del percorso svolto. Le prestazioni sono gli indicatori che ci fannocapire dove è l'allievo. L'obiettivo deve essere osservabile e richiede l'operazionalizzazione che segue queste fasi:
  1. Prendere visione del profilo dello studente al termine del primo ciclo e isolare i punti che generano obiettivi di apprendimento
  2. Identificare i traguardi per lo sviluppo delle competenze associate alla competenza
  3. Identificare gli obiettivi generali di apprendimento associati ai traguardi
  4. Trasformare gli obiettivi generali di apprendimento in obiettivi specifici
  5. Formulare operativamente gli obiettivi specifici

3. LA FORMULAZIONE OPERATIVA DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI: I DESCRITTORI DEI PROCESSI

Un obiettivo specifico formulato in forma operativa deve esplicitare la prestazione cognitiva richiesta all'allievo e i contenuti. La esplicitazione richiede di definire prestazioni osservabili e in modo non ambiguo. Le prestazioni cognitive possono essere definite con verbi di azione. La comprensione non può essere vista, ma va osservata durante.

prestazioni in situazioni e condizioni date: ad esempio, si può chiedere di descrivere un concetto, esemplificare l'uso di un prodotto o valutare l'efficacia di una strategia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
17 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ire-24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e strumenti per la valutazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Restiglian Emilia.