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Sullivan: psicoanalisi interpersonale

Sullivan si occupò inizialmente di schizofrenici maschi, il cui esordio era legato a problemi esistenziali in preadolescenza e adolescenza. La struttura mentale dello schizofrenico si disorganizza in modo che le sue varie parti disintegrate regrediscono verso livelli ontogenetici più antichi. Inoltre, l'esordio è legato in qualche modo all'ambiente e anche l'esito felice del reinserimento è strettamente legato al contesto in cui vive la fase di recupero.

Il progetto di studio di Sullivan si concentra sullo studio del paziente e dell'ambiente pre-psicotico, considerando i fattori interpersonali decisivi per la salute e la malattia.

Nel lavoro con i psicotici, è importante una manovra terapeutica che precede la tecnica psicoanalitica. Questa manovra prevede il trasferimento in una situazione in cui il paziente viene incoraggiato a sforzarsi per adattarsi agli altri e a sperimentare l'esperienza di essere trattato come persona tra persone. La terapia è diretta innanzitutto alla loro

socializzazione e poi alla riorganizzazione della personalità. Con lo sviluppo l'essere umano costituisce il sistema del sé, ossia repertorio di arti interpersonali che l'ambiente contribuisce a organizzare. Tale organizzazione si basa su reazioni positive o negative che si incontrano nell'interagire con gli altri significativi. Ambiente più tollerante = repertorio di azioni più ampio. Tanto più stretto repertorio di azioni, tanto più facilmente si sviluppa psicopatologia grave. Divide il sé in: me buono (comportamenti che evocano risposte di apprezzamento dalla madre), me cattivo (comportamenti che evocano ansia nella madre ma possono essere usati per ottenere determinati scopi) e non me (comportamenti che evocano una risposta così negativa che generano angoscia talmente intensa da dover essere evitati a tutti i costi). Erich Fromm Carattere sociale = nucleo essenziale della struttura di carattere della maggior parte

dei membri di un gruppo, che si sviluppa per effetto delle esperienze fondamentali e del modo di vita in comune a tale gruppo. Differisce in base a contesto storico-geografico.

Carattere = energia umana viene modellata da adattamento delle esigenze umane al particolare modo di esistenza di una determinata società. Il comportamento determina pensieri, sentimenti e azioni degli individui.

Quindi la nevrosi non può essere considerata un fenomeno soltanto personale.

Differenze con Freud: Per lui complesso edipico ha origine da un conflitto con l'autorità genitoriale. Narcisismo non è investimento lipidico sul sé invece che sull'oggetto, perché la capacità di amare l'altro è proporzionale alla capacità di amare sé stessi. Concezione della donna come inferiore per cause anatomiche e complesso di castrazione è una razionalizzazione dei pregiudizi sociali verso le donne. Visione della relazione analitica molto

meno neutralerispetto a Freud. Analista deve sviluppare contatto autentico e non giudicante conl'analizzando, che deve sentirsi compreso in modo partecipe e non sentirsi solo. Sintomi =compromessi mediante cui l'individuo si ribella al conformismo. Terapeuta deve favorire laliberazione delle persone fino a renderle produttive.

Karen HorneyCollabora con Fromm: nevrosi fenomeno fortemente condizionato dall'ambiente. Posizioni moltodistanti da psicoanalisi classica: descrizione di Freud della donna dovuta a pregiudizi culturalidella sua epoca; teorizza minore importanza della sessualità infantile per condizione nevrotica;difficoltà sessuali per lei sono il risultato più che la causa di disturbi di personalità; conflitto dacui si origina nevrosi non tra desideri e timore, ma origine del conflitto dovuta alla perdita dicapacità di desiderare sinceramente qualcosa; perplessità su idea di conflitti inconscionnipresenti: in condizioni

di normalità una persona può essere inconsapevole dei propri conflitti ma acquisirne coscienza senza necessità di aiuto esterno; essere umano in ambiente positivo fiducia fondamentale verso il mondo e sviluppo del sé reale, invece in ambiente sfavorevole angoscia di base sentendosi isolati e impotenti in un mondo ostile – questo spinge essere umano a sentirsi in dovere di fare qualcosa senza che questo dovere sia reale; ottimismo terapeutico, e non condivide atteggiamento di fredda neutralità degli analisti classici, a suo parere l’analista deve risultare wholehearted (teso verso l’altro con tutto il cuore).

CAPITOLO 6

Teoria delle relazioni oggettuali (in territorio anglosassone) -> relazione con altri significativi ha più importanza della mera soddisfazione delle pulsioni.

Fairbairn -> libido come ricerca dell’oggetto piuttosto che di piacere. Piacere = risultato della qualità relazionale tra l’io e un

oggetto.Ridescrive lo sviluppo infantile in funzione del rapporto con l'oggetto: - Stadio della dipendenza infantile, caratterizzato da atteggiamento di prendere: prima fase orale precoce-incorporativo-succhiante o rifiutate; poi orale tardivo-incorporativo-succhiante o morsicante. - Stadio di transizione tra dipendenza infantile e dipendenza matura, o stadio di quasi-indipendenza – dicotomia ed esteriorizzazione dell'oggetto incorporato. - Stadio della dipendenza matura, caratterizzato da atteggiamento oblativo – oggetto accettato o rifiutato esteriorizzati. Necessario cercare origine di forme psicopatologiche nei disturbi delle relazioni oggettuali dell'io in fase di sviluppo. Ad invischiare una persona nella patologia è la fedeltà alla modalità di relazione oggettuale già conosciuta, perché abbandonandola il nevrotico è convinto di rimanere solo. Insight insufficienze alla cura – affinché analizzando possarinunciare a legame transferale conanalista deve cominciare a credere in modelli di relazione nuovi. Winnicott attribuisce molta importanza all'ambiente nello sviluppo psicologico individuale, in particolare pensa che la vita nella prima fase deve essere considerata come inserita nel sistema madre-bambino. Inizialmente la madre per adattarsi ai bisogni del bambino attraversa una fase in cui il figlio costituisce il quasi esclusivo oggetto dei propri interessi (preoccupazione materna primaria), essenziale affinché il bimbo veda assecondato l'illusione di onnipotenza. All'illusione deve poi seguire una disillusione: passaggio da dipendenza assoluta a dipendenza relativa, per sviluppo capacità di stare solo e capacità dell'uso dell'oggetto (oggetto transazionale = oggetto con cui stabilisce rapporto privilegiato, che rappresenta la madre). Madre non sufficientemente buona non svolge il proprio compito nel modo più adatto. Distingue

vero sé da falso sé -> vero sé = personalità autentica dell'individuo; falso sé = nasce dalla necessità di adattarsi all'ambiente quando questo non asseconda in modo adeguato la necessità di crescita psicologica. -> più l'ambiente è inadeguato, più si identifica nel falso sé con sentimenti di inadeguatezza, estraniazione o addirittura disorganizzazione della personalità.

Contributi clinici -> che sentimenti negativi talvolta devono essere necessariamente provati dall'analista, l'odio nel controtransfert è un possibile fattore terapeutico perché una personalità primitiva può sentirsi amata solo sperimentando anche l'odio, e l'odio costituisce uno spunto per rendere il paziente consapevole del proprio agire.

Psicoterapia funzione riparativa; l'analista assume caratteristiche di fenomeno transizionale e può essere definito sufficientemente buono come la madre.

Una interpretazione per seduta è abbastanza (serve per far conoscere al paziente i limiti della comprensione dell'analista, in quanto è solo il paziente ad avere le risposte). Foulkes e Bion furono coloro che diedero impulso decisivo alla diffusione dell'uso del gruppo in psicoterapia: Foulkes -> creatore gruppoanalisi, terapia di gruppo con numero ideale di 8 partecipanti (gruppo troppo grande può mettere in secondo piano alcuni individui, e gruppo troppo piccolo troppo dipendente da partecipazione attiva di tutti). Situazione gruppale diversa da somma dei singoli, ma matrice comune al cui interno si sviluppano tutti gli altri rapporti. Inizialmente gruppi aperti (membri possono partecipare con la frequenza che preferiscono, smettere poi tornare ed essere sostituiti), poi sperimentare anche gruppi chiusi (membri rimangono gli stessi e durata programmata dall'inizio), gruppi semi-aperti (partecipazione continuativa ma membri possono essere sostituiti) egruppi misti (incontri individuali sei singoli membri alternati consedute di gruppo). Caratteristica: assenza di struttura formale e spontaneità comunicativa secondo principio di discussione liberamente fluttuante (argomenti non prefissati o pianificati dal terapeuta, che deve opporsi al desiderio dei pazienti di farsi guidare da un'autorità). Fattori terapeutici gruppoanalisi: fattori analitici (agiscono più a fondo e modificano personalità in modo duraturo ma negli effetti immediati arrecano disturbo e confusione al paziente), e fattori di appoggio (di aiuto più immediato portando sollievo, incoraggiamento e maggiore sicurezza). Nell'impostazione iniziale 3 tipi di applicazione: trattamento di gruppi particolari in riferimento a specifici problemi di gruppo (es militari), trattamento nella sede di origine dei disturbi individuali (es gruppo familiari), e trattamento di disturbi individuali in gruppo appositamente costituiti. Bion -> non si

può comprendere un gruppo a partire da elementi razionali. Un gruppo si riunisce per fare qualcosa e gli individui cooperano sulla base del proprio atteggiamento nei confronti dell'obiettivo, e sulla base della valutazione dell'atteggiamento del gruppo verso di lui. Funzionamento razionale (gruppo di lavoro) e Funzionamento inconscio (assunti di base). 3 assunti: attacco fuga (idea nemico da attaccare o fuggire), dipendenza (da un leader), accoppiamento (guida assunta da una coppia percepita come relazione sessuale – speranza come se coppia dovesse partorire la salvezza del gruppo).

Psicologia dell'io: inaugurata da Anna Freud e Hartman. Anna Freud si concentra su meccanismi di difesa mentre Hartman ipotizza un io che si evolve da subito in modo indipendente dall'esa a partire da una matrice indifferenziata. Si pone l'io al centro della teoria e vengono rivisti alcuni assunti della psicoanalisi classica: rifiuto del principio di rendere conscio

L'inconscio; sviluppo teoria di interpretazione che ha per oggetto funzioni e manifestazioni dell'io; ridefinisce concetti di normalità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lmanzoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli di psicoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giannini Marco.