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CURVE DI LIVELLO e UTILITÀ

Le curve di indifferenza consentono di descrivere graficamente le preferenze di un consumatore. È spesso

utile attribuire un valore numerico ai singoli panieri per far si che il consumatore sia in grado di saper

confrontare i panieri. Quando facciamo riferimento a questo concetto parliamo di utilità: valore numerico

che rappresenta la soddisfazione che un consumatore ricava da un determinato paniere (strumento

utilizzato per semplificare la classificazione dei panieri).

Funzione di utilità: formula che assegna un livello di utilità a ciascun paniere. Questo perché se il paniere

A è preferito al paniere B, ciò significa che il valore del paniere A è maggiore di quello del paniere B.

Una funzione di utilità può essere rappresentata da una serie di curve di indifferenza, ciascuna associata

ad un indicatore numerico. Attraverso quest'analisi non è però possibile stabilire il livello di

soddisfazione procurato ad una persona dal consumo di paniere, ma è solo possibile affermare che un

certo livello di un determinato paniere è migliore rispetto ad un altro. Non è possibile stabilire di quanto

una curva di indifferenza sia preferita all'altra, perché è un valore soggettivo e personale, pertanto dato

che si tratta di valori numerici arbitrari i confronti interpersonale di utilità sono impossibili.

La funzione di utilità è una funzione ordinale perché dispone una classificazione dei panieri ordinata,

collocando i panieri nell'ordine dal più al meno desiderato. (funzione cardinale = descrive di quanto un

paniere è preferito ad un altro).

Funzione utilità :

•U(c,v) = c v (il cibo e i vestiti mi danno una soddisfazione data da una moltiplicazione, sono

complementare, non esiste un bene senza l’altro; 2*0=0)

•U(c,v) = 2c + v (le variabili sono sostituiti, può esistere un bene senza l’altro 2+0=2)

•U(c,v) = 11 + 8 c v

•U(c,v) = 6c + 3v + 7

1 e 3 ( uguali )

2 e 4 (uguali)

VINCOLO DI BILANCIO

V=40-1/2 C

Spesa? Cibo e vestiti! Allocazione dei soldi.

Prezzo magliette = 2

Prezzo cibo=1

Sms =1/2, delta V/delta C

Vincolo di bilancio (anche chiamato retta di bilancio) è la rappresentazione dei panieri di beni e servizi

che il consumatore è in grado di acquistare in relazione al suo reddito e ai prezzi dei beni e servizi e che

allo stesso tempo esauriscono completamente il suo budget. (Ignorando il risparmio) Pcc+Pvv=Reddito

Variazione reddito e variazioni prezzi

Variazione del reddito = figura a—>sposta l'intercetta sull'asse verticale ma non modifica la pendenza

perché i prezzi dei due beni non cambiano. Se il reddito raddoppia, la retta di bilancio si sposta verso

destra. Se il reddito dimezza, la retta di bilancio si posta verso sinistra.

Variazione del prezzo = figura b—>se il prezzo dimezza, l'intercetta verticale della retta di bilancio

rimane invariata mentre la pendenza cambia. La diminuzione del prezzo fa si che, la quantità massima

di un bene acquistabile raddoppi. Quando il prezzo raddoppia, la retta di bilancio ruota in senso orario

perché il potere di acquisto del consumatore diminuisce.

Variazione del prezzo di entrambi i beni = la pendenza della retta di bilancio rimane invariata, in quanto

è uguale al rapporto tra i due prezzi. L'intercetta della retta di bilancio si sposta in modo che la nuova

retta di bilancio sia parallela a quella originale. Se i prezzi si riducono entrambi della metà, la pendenza

della retta di bilancio non cambia. Le due intercette raddoppiano e la retta di bilancio si posta verso

destra.

La scelta del consumatore

La scelta del consumatore deve essere razionale, in quanto deve scegliere i beni in modo da

massimizzare la soddisfazione, dato il reddito limitato di cui dispongono. Il paniere deve soddisfare

due condizioni:

1. Deve trovarsi sulla retta di bilancio in quanto nessuno dei panieri al di sopra e a destra della retta di

bilancio non può essere acquistato con il reddito disponibile.

2. Deve fornire al consumatore la combinazione più gradita di beni e di servizi

Queste due condizioni riducono il problema della massimizzazione della soddisfazione del consumatore

alla scelta di un punto sulla retta di bilancio.

Un consumatore massimizza la propria soddisfazione scegliendo il paniere A(con d si raggiungerebbe

maggiore utilità ma il reddito è insufficiente); in questo punto, la retta di bilancio e la curva di

indifferenza sono tangenti, e non è possibile raggiungere un livello di soddisfazione maggiore. In A, il

punto di massimizzazione, l'SMS tra i due beni equivale al rapporto tra i prezzi. In A l'inclinazione della

retta di bilancio è esattamente uguale a quella della curva di indifferenza. Poiché l'SMS è l'inverso

dell'inclinazione della curva di indifferenza, si può dire che la soddisfazione è massimizzata nel punto in

cui l'SMS = P1\P2.

La soddisfazione è massimizzata quando il saggio marginale di sostituzione è uguale al rapporto tra

i prezzi( di c rispetto a v)—> il consumatore ottiene quindi la massima soddisfazione regolando i propri

consumi dei due beni in modo che l'SMS sia uguale al rapporto tra i prezzi.

Si parla di prezzo relativo, attraverso il quale si può trovare il punto ottimale (A)—>condizione di

tangenza con uguale pendenza = soggetto disposto a cambiare come il mercato.

In B invece, poiché l'SMS è maggiore del rapporto tra i prezzi, la soddisfazione non è massimizzata.

Soddisfa il vincolo di bilancio ma l'utilità del soggetto non lo soddisfa.

Analisi della formula: P1\P2

Esprime una condizione di ottimizzazione. In questo caso, la soddisfazione è massimizzata quando il

beneficio marginale, ovvero il beneficio associato al consumo di un'unità in più di cibo, è uguale al costo

marginale, ovvero al costo dell'unità aggiuntiva di uno dei due beni. Il beneficio marginale è misurato

dall'SMS, mentre il costo marginale è misurato dal valore assoluto del coefficiente angolare della retta di

bilancio.

Quando l'SMS è inferiore o superiore al rapporto tra i prezzi, la soddisfazione del consumatore non è

massima.

Nel caso in cui SMS e rapporto dei prezzi dovessero essere uguali, non si può stabilire la quantità

acquistata di ciascun bene perché tale decisione è rappresentata dalle decisioni individuali.

Variabile nominale—> prezzo in valuta

Variabile reale—> rapporto tra variabili nominali, frazione.

Condizione di tangenza: SMS = Pc / Pv

siccome SMS = U’c / U’v

la condizione per il massimo vincolato

Soluzioni d’angolo

Situazione in cui un consumatore sceglie di non acquistare un bene. Quando uno dei beni non viene

consumato, il paniere scelto si trova nell'angolo del grafico—>punto di massima soddisfazione dove

l'SMS del bene sull'asse orizzontale rispetto a quello sull'asse verticale è maggiore dell'inclinazione

della retta di bilancio.

L'SMS del consumatore non è necessariamente uguale al rapporto tra i prezzi.

Quando l’SMS di un consumatore è diverso dal rapporto tra i prezzi a ogni livello di consumo, si verifica

una soluzione d’angolo. Il consumatore massimizza la propria soddisfazione consumando solo uno dei

due beni. Il livello massimo di soddisfazione si raggiunge in B sulla curva di indifferenza, dove l’SMS è

maggiore del rapporto tra il prezzo del gelato e quello dello yogurt.

Utilità marginale e scelta del consumatore:

Concetto che può essere utilizzato per ottenere informazioni più approfondite sulla scelta del

consumatore. • Utilità marginale (U') = misura la soddisfazione aggiuntiva prodotta dal consumo di

un'unità in più di un bene. (Es: utilizzo della televisione che potrebbe diminuire dopo due o tre ore da

quando la si è incominciati a guardare).

Si parla di utilità marginale decrescente = principio secondo cui maggiore è la quantità consumata di un

bene, minore è l'incremento dell'utilità procurato dal consumo di quantità aggiuntive.

U’c ΔC + U’v ΔV;

W -ΔV/ΔC = U’c/U’v si ottiene che——->SMS = U’c/U’v

Il SMS è uguale al rapporto tra l’utilità marginale di C e l’utilità marginale di V. Quanto più il

consumatore rinuncia a V per ottenere maggiori quantità di C, tanto più l’utilità marginale di C

diminuisce e quella di V aumenta.

U’c/Pc = U’v/Pv = U’R (utilità marginale del reddito)

C'è uguaglianza delle utilità marginali ponderate con i prezzi se siamo nel punto di ottimo.

Questa equazione ci dice che il consumatore massimizza la propria utilità quando alloca il proprio reddito

in modo che l’utilità marginale di un euro di spesa sia uguale per entrambi i beni. Il consumatore

massimizza la propria utilità solo quando è soddisfatto il principio dell’uguaglianza marginale, cioè

quando l’utilità marginale per euro di spesa è uguale per tutti i beni.

Guarda esercizio slide

LA CURVA DI DOMANDA

•Dalla massimizzazione dell’utilità, ricaviamo il paniere di consumo

•Facendo variare il prezzo di un bene, ricaviamo la curva di domanda (individuale)

•Quando un prezzo varia, occorre considerare due effetti congiunti: reddito e sostituzione

•Dalla domanda individuale a quella di mercato

Variazione prezzi

Prendendo due beni in considerazione: cibo e vestiario, analizziamo come varia il consumo di cibo e

vestiario al variare del prezzo del cibo.

Una riduzione del prezzo del cibo, quando il reddito e il prezzo del vestiario rimangono invariati, fa si

che il consumatore scelga un paniere differente.

Nel grafico a), i panieri che massimizzano l'utilità in corrispondenza di vari prezzi del cibo, definiscono

la curva prezzo-consumo.

Nel grafico b), è data la curva di domanda, che pone in relazione il prezzo del cibo e la sua quantità

domandata. Supponiamo che il prezzo del cibo salga, la retta di bilancio del grafico a) ruota in senso

orario attorno all'intercetta verticale e la sua pendenza raddoppia. Il consumatore ottiene la massima

utilità in A, che si trova su una curva di indifferenza più bassa. Se il prezzo del cibo scende, la retta di

bilancio ruota in senso antiorario. Il consumatore può raggiungere il maggior livello di utilità associato

alla curva di indifferenza U', scegliendo D.

La curva di domanda ha due importanti proprietà:

1. Il livel

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A.A. 2023-2024
81 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Paso24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Orsini Raimondello.