vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SOLUZIONI D'ANGOLO
In alcuni casi non esiste un punto di tangenza tra il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza. In questo caso il MRS è sempre superiore o inferiore rispetto alla pendenza del vincolo. La soluzione ottima prevede che il consumatore consumi solo uno dei due beni e le soluzioni d'angolo si verificano più spesso per i beni perfetti sostituti (cioè quei beni che agli occhi del consumatore sono uguali). Anche per i beni sostituiti più ci si allontana dall'origine maggiore sarà la soddisfazione.
Cosa succede se il vincolo di bilancio fosse sovrapposto alla curva di indifferenza? In questo caso, anziché avere un solo punto di scelta ottima, tutti i panieri ammissibili, cioè tutti quelli che sono sulla curva di bilancio, sono panieri ottimi, perché sono sovrapponibili a una stessa curva di indifferenza.
LA DOMANDA INDIVIDUALE E DI MERCATO
Curva prezzo-consumo (PCC): mantenendo costanti il reddito e il prezzo di y,
La curva prezzo consumo per il bene x rappresenta, su una mappa d'indifferenza, l'insieme dei panieri ottimali, al variare del prezzo di x. Ogni volta che il prezzo di x diminuisce, il vincolo di bilancio ruota verso l'esterno: il consumatore è in grado di comprare una quantità maggiore del bene x, ma anche di bene y. Dalla curva prezzo-consumo si può ottenere la curva di domanda individuale per il bene x; la domanda individuale del consumatore indica le quantità che acquisterà il consumatore ai diversi prezzi (come la curva di domanda di mercato). All'abbassarsi del prezzo di x il vincolo di bilancio diventa sempre più piatto e la quantità ottima aumenta.
GLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DI REDDITO
La curva reddito-consumo (o sentiero di espansione del reddito, ICC) indica i panieri ottimali corrispondenti a tutti i possibili livelli del reddito tenendo fissi i prezzi dei beni (al crescere del reddito cresce il consumo).
Per ottenere
la curva PCC le preferenze e il reddito sono rimaste costanti, e sono variati i prezzi. Nella curva ICC sono rappresentati i cambiamenti di reddito con preferenze e prezzi costanti. Da questa curva è possibile ricavarsi una relazione tra livelli di reddito e consumo ottimo del bene x; questa relazione si chiama curva di Engel (è individuale perché è specifica per un consumatore): mette in relazione i vari livelli di reddito con il consumo del bene x. È necessariamente vero che tutti i beni si caratterizzano per una curva di Engel crescente? La risposta è no ed è necessario definire i beni normali e beni inferiori. BENI NORMALI E BENI INFERIORI Se all'aumentare del reddito il consumatore acquista una quantità maggiore del bene x (quindi c'è una relazione positiva), allora x è un bene normale e la curva di Engel ha un andamento crescente (es. il bene normale è il filetto). Se all'aumentare del reddito il consumatore acquista una quantità minore del bene x (quindi c'è una relazione negativa), allora x è un bene inferiore e la curva di Engel ha un andamento decrescente (es. il bene inferiore è il pane).consumatore acquista una quantità minore del bene x, allora x è un bene inferiore e la curva di Engel è decrescente (es. hamburger). Il bene inferiore è un prodotto con molti sostituti preferiti dal consumatore, ma più costosi. Perché all'aumentare del reddito il consumatore diminuisce la quantità acquistata dei beni inferiori? Perché egli all'aumentare del reddito abbandona questi beni per acquistare beni qualitativamente migliori (es. il consumatore appena può permetterselo non acquisterà più gli hamburger ma il filetto, che è una carne più magra e qualitativamente migliore). EFFETTO REDDITO ED EFFETTO SOSTITUZIONE L'aumento dei prezzi ha un duplice effetto:- Diminuisce il potere d'acquisto del consumatore poiché egli può acquistare una minore quantità di beni (effetto reddito)
- Varia il prezzo relativo dei beni, in quanto il bene il cui prezzo è
aumentato costa di più relativamente a tuttigli altri (effetto sostituzione)
L’effetto reddito dipende dalla tipologia del bene: per i beninormali l’effetto redditoopera sempre nella stessa direzione dell’effetto sostituzione:al crescere (diminuire) del prezzo, diminuiscono (crescono) ilpotere d’acquisto e la quantità domandata; agisce invecenella direzione opposta per i beni inferiori (perché il loroconsumo tende a ridursi all’aumentare del reddito) eattenua l’effetto sostituzione
L’effetto totale è la somma dell’effetto sostituzione edell’effetto reddito. L’effetto sostituzione, al contrariodell’effetto reddito, agisce sempre in senso opposto rispetto alla variazione del prezzo:quando il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce; viceversa, quando il prezzodiminuisce la quantità domandata aumenta
Se l’effetto reddito è tale da più che compensare
L'effetto di sostituzione, allora l'effetto totale della riduzione (aumento) del prezzo del bene conduce a una riduzione (aumento) nella quantità consumata di quel bene.
BENI DI GIFFEN
Affinché un bene sia di Giffen, oltre che inferiore esso deve rappresentare una quota consistente dell'aspea complessiva del consumatore. Dato che l'effetto di sostituzione causato da un aumento di prezzo tende sempre a ridurre la quantità acquistata, nel caso di beni di Giffen l'effetto di reddito opera in modo tale da compensare l'effetto di sostituzione.
La curva di domanda per questi beni è positiva, perché all'aumentare del prezzo il consumo di quel bene aumenta.
LA DOMANDA DI MERCATO (AGGREGATA) (esercizio pratico)
La curva di domanda di mercato è pari alla somma orizzontale delle curve di domanda individuali.
La curva di domanda di mercato si ottiene sommando le quantità domandate dai singoli consumatori in corrispondenza di tutti i livelli di prezzo.
Possibili livelli di prezzo
Per ciascun livello di prezzo, la quantità domandata sul mercato è di fatto la quantità che corrisponde al punto di scelta ottimo di ciascun consumatore che partecipa a quel mercato. E quindi la quantità domandata è una quantità che si determina per un effetto di ottimizzazione che tutti i consumatori presenti sul mercato fanno per quel livello di prezzo.
ELASTICITÀ DELLA DOMANDA (domanda esame)
L'elasticità della domanda rispetto al proprio prezzo misura la variazione percentuale della quantità domandata in seguito ad una variazione dell'1% del prezzo del bene:
dove il numeratore rappresenta la variazione percentuale della quantità, mentre il denominatore rappresenta la variazione percentuale del prezzo.
L'elasticità non corrisponde all'inclinazione della curva di domanda, la quale, invece, è pari al rapporto tra le variazioni assolute del prezzo e della quantità.
Al contrario, l'elasticità corrisponde al rapporto tra le variazioni relative (o percentuali) di quantità e prezzi. Anche in una domanda lineare che ha la pendenza costante, l'elasticità non è costante.
Quando una variazione dell'1% del prezzo determina una variazione maggiore dell'1% della quantità domandata, allora la domanda si definisce elastica (E>1), cioè sono più che proporzionali (piccole variazioni del prezzo possono corrispondere a grandi variazioni della quantità domandata).
Quando una variazione dell'1% conduce a una variazione percentuale della quantità domandata minore dell'1%, allora la domanda del bene a cui si riferisce è rigida/inelastica (E<1), cioè non ci sono grandi differenze.
Quando una variazione dell'1% conduce a una variazione percentuale della quantità domandata esattamente pari all'1%, allora la domanda di quel bene si definisce unitaria.
(E=1)L'elasticità è sempre negativa (o pari a zero), perché la variazione del prezzo è sempre di segno opposto rispetto alla variazione della quantità domandata; ma per convenzione si utilizza il valore assoluto, cioè positivo, dell'elasticità. Per una curva di domanda lineare, l'elasticità della domanda è diversa in ogni suo punto e varia da infinito a zero muovendosi verso il basso. Quando la curva di domanda è lineare emergono tre importanti proprietà dell'elasticità al prezzo: Il rapporto tra prezzo e quantità assume un valore diverso in ogni punto della curva; in corrispondenza dell'intercetta verticale tende ad infinito quindi diminuisce man mano che ci spostiamo verso il basso lungo la curva di domanda, raggiungendo il valore zero in corrispondenza dell'intercetta orizzontale. L'elasticità della domanda non è mai positiva. Pertanto, siConsidera il valore• assoluto, e quindi positivo, dell’elasticità.
L’elasticità della domanda è la relazione inversa con la pendenza della curva della• domanda stessa. Se la curva di domanda è orizzontale, essa ha l’elasticità al prezzo infinita in tutti i punti. Queste curve di domanda è verticale, presenta una elasticità al prezzo pari a zero in tutti i punti. Queste curve si dicono perfettamente rigide o inelastiche.
I casi estremi sono quelli di una curva di domanda perfettamente rigida (al variare del prezzo la domanda non cambia) e di una curva di domanda perfetta elastica (una piccola variazione del prezzo può causare una grande variazione della domanda, riduzione o aumento).
ELASTICITA’ E SPESA
La spesa totale (o ricavo) è pari al prodotto tra prezzo e quantità, ovvero S=PxQ.
Cosa accade alla spesa totale se il prezzo varia? Se il valore assoluto dell’elasticità è maggiore
e l'elasticità della domanda rispetto al prezzo. Se un prodotto rappresenta una grande parte della spesa totale di un consumatore, piccole variazioni di prezzo avranno un impatto significativo sulle decisioni di acquisto. Tempo: l'elasticità della domanda può variare nel tempo. Ad esempio, nel breve periodo, i consumatori potrebbero non avere molte alternative disponibili e quindi essere meno sensibili alle variazioni di prezzo. Nel lungo periodo, invece, potrebbero essere in grado di trovare alternative più convenienti e quindi diventare più sensibili alle variazioni di prezzo. Necessità vs. beni di lusso: i beni di prima necessità tendono ad avere un'elasticità della domanda più bassa rispetto ai beni di lusso. Ad esempio, i consumatori potrebbero essere disposti a pagare di più per i beni di prima necessità come il cibo o l'acqua, mentre potrebbero essere più inclini a ridurre gli acquisti di beni di lusso se il prezzo aumenta. Questi sono solo alcuni dei fattori che influenzano l'elasticità della domanda. È importante considerare questi fattori quando si prendono decisioni di pricing e marketing per massimizzare il ricavo totale.