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TRASMISSIONE DIRETTA, INDIRETTA, SEMI-DIRETTA DA CONTATTO

La trasmissione diretta da contatto riguarda il passaggio di agenti patogeni tra un individuo infetto e

uno suscettibile attraverso il contatto fisico diretto. Questa modalità di trasmissione è tipica per

quegli agenti che non sopravvivono a lungo nell'ambiente esterno, quindi non possono essere

trasmessi tramite vie semi-dirette. Ad esempio, alcuni protozoi, come quelli nella forma di trofozoita,

necessitano della forma cistica per sopravvivere nell’ambiente esterno. Trichomonas vaginalis, che

non ha una forma cistica, viene trasmesso solo tramite contatto diretto durante i rapporti sessuali.

La trasmissione semi-diretta avviene quando l'agente patogeno viene veicolato tramite oggetti o

superfici contaminati da una persona infetta. Questi oggetti, come giochi, posate o strumenti sanitari,

possono diventare il mezzo attraverso cui l'infezione raggiunge un nuovo individuo. In contesti

sanitari, l'uso di strumenti monouso o disinfettati è fondamentale per evitare la trasmissione di

malattie.

Un altro esempio di trasmissione semi-diretta è rappresentato dalle goccioline emesse durante

tosse, starnuti o semplicemente parlando. Queste goccioline possono contenere virus o batteri e, a

seconda della loro dimensione, possono raggiungere altre persone, anche a distanza. Ad esempio,

malattie come influenza, meningite, polmonite e pertosse si trasmettono tramite questo

meccanismo.

In ambito sanitario, per ridurre il rischio di infezione, è essenziale sterilizzare gli strumenti e praticare

correttamente l'igiene delle mani. Malattie come le infezioni da HIV, sifilide, gonorrea, e altre

malattie sessualmente trasmissibili, sono esempi di patologie che si diffondono principalmente

tramite contatto diretto. La trasmissione verticale, in cui l'agente patogeno attraversa la placenta o

viene trasmesso al neonato durante il parto, è un altro esempio di trasmissione diretta.

In aggiunta, malattie come la scabbia, dermatofitosi, herpes simplex neonatale e varicella si

trasmettono tramite contatto diretto della pelle. Malattie intestinali come Salmonella, Shigella, e

rotavirus possono essere trasmesse anche attraverso il contatto indiretto, ad esempio, quando le

mani contaminano superfici o alimenti.

Trasmissione per goccioline: le goccioline grandi (≥5 μm), emesse durante tosse, starnuti, o anche

nelle pratiche sanitarie, raggiungono solo distanze relativamente brevi, di solito entro un metro,

depositandosi sulle mucose delle vie aeree superiori. Tra gli agenti trasmissibili tramite questo

meccanismo troviamo Neisseria meningitidis, Haemophilus influenzae, Streptococcus

pneumoniae, e il virus dell’influenza.

Trasmissione indiretta: la trasmissione indiretta avviene quando l'agente patogeno si diffonde

tramite goccioline più piccole (≤5 μm), che, essendo leggere, rimangono sospese nell'aria per periodi

più lunghi. Questo tipo di trasmissione è associato a malattie come il morbillo, varicella,

tubercolosi, e alcune febbri virali. A differenza delle goccioline più grandi, questi nuclei di goccioline

possono percorrere distanze più ampie nell’aria, diffondendosi facilmente in ambienti chiusi.

Trasmissione tramite veicoli: i veicoli sono oggetti o sostanze contaminati che trasmettono

l'infezione a più persone contemporaneamente. Alimenti e acqua contaminati sono esempi di veicoli

che possono veicolare agenti patogeni come Salmonella, Shigella, e Hepatitis A. In ambito sanitario,

dispositivi medici o farmaci contaminati possono rappresentare veicoli di infezione.

Trasmissione parenterale: malattie come HIV, epatite B, epatite C, e AIDS si trasmettono

attraverso il contatto con fluidi corporei contaminati o tramite l'uso di strumenti medici non sterili,

come siringhe. Anche la legionellosi, che può essere veicolata da apparecchiature per terapia

respiratoria o impianti di condizionamento, si trasmette tramite veicoli.

Vettori: i vettori meccanici (come le mosche) trasportano l'infezione senza essere direttamente

coinvolti nel ciclo vitale dell’agente patogeno, mentre i vettori biologici (come zanzare o zecche)

ospitano l'agente patogeno, che si riproduce o si sviluppa all'interno del vettore. Esempi di malattie

trasmesse tramite vettori biologici includono la malaria, la leishmaniosi, e la febbre gialla.

Questi vari meccanismi di trasmissione evidenziano l'importanza delle pratiche di prevenzione, come

l'igiene, l’uso di dispositivi protettivi e la disinfezione di oggetti e superfici, per limitare la diffusione

delle malattie infettive.

PRECAUZIONI DA ADOTTARE IN BASE ALLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE

Le precauzioni da adottare in base alla modalità di trasmissione dell'infezione sono fondamentali

per prevenire la diffusione di malattie e proteggere sia i pazienti che il personale sanitario. Ecco un

riepilogo delle precauzioni principali in base alla modalità di trasmissione:

1. Precauzioni per il contatto

Gli agenti eziologici che si trasmettono tramite contatto diretto richiedono misure specifiche per

evitare il trasferimento del patogeno da un individuo infetto a uno suscettibile. Le precauzioni da

adottare sono:

Dispositivi dedicati: Utilizzare strumenti o attrezzature monouso per ciascun paziente,

• oppure disinfettare accuratamente gli strumenti riutilizzabili dopo ogni utilizzo.

Igiene delle mani: Lavarsi le mani frequentemente, in particolare dopo il contatto con il

• paziente o con superfici contaminate.

Mezzi di barriera: Indossare guanti, mascherine, camici e altri dispositivi di protezione

• individuale per ridurre il rischio di trasmissione.

Isolamento del paziente: Quando si trattano malattie gravi, è preferibile isolare il paziente in

• una stanza singola o adottare il cohorting, mettendo insieme i pazienti con la stessa patologia

o che si trasmettono allo stesso modo.

2. Precauzioni per la trasmissione tramite droplet (goccioline)

Gli agenti eziologici che si trasmettono tramite droplet (come tosse, starnuti o parlando) richiedono

ulteriori precauzioni per limitare la diffusione di goccioline infette:

Stanza singola o cohorting: Assegnare al paziente una stanza singola per evitare il contatto

• con altri pazienti o utilizzare il cohorting per i pazienti con patologie simili.

Mezzi di barriera: Indossare mascherine sia per il paziente (per limitare la fuoriuscita del

• patogeno) che per il personale sanitario (per proteggere le mucose recettive). Le mascherine

sono particolarmente utili per patologie come la tubercolosi, dove è fondamentale prevenire

l'emissione di micobatteri tramite le goccioline.

3. Precauzioni per la trasmissione per via aerea

Gli agenti eziologici che si trasmettono tramite via aerea (goccioline più piccole, ≤ 5 μm) richiedono

misure più rigorose, poiché queste particelle possono restare sospese nell'aria per periodi più lunghi

e percorrere distanze maggiori:

Mezzi di barriera più efficaci: Utilizzare maschere ad alta efficienza (come le maschere N95)

• con filtri potenti, capaci di proteggere da particelle molto piccole.

Stanza singola con ventilazione a pressione negativa: Per garantire che l’aria infetta non si

• diffonda nell'ambiente circostante, è importante mettere il paziente in una stanza con un

sistema di ventilazione che garantisca il flusso d'aria unidirezionale, allontanando l'aria

contaminata dall'ospedale o dall'ambiente esterno.

Filtraggio dell'aria: Utilizzare sistemi di ventilazione con filtri per rimuovere le particelle in

• sospensione nell'aria, come nei casi di tubercolosi o varicella, che si trasmettono facilmente

tramite l’aria.

4. Ulteriori misure di protezione e prevenzione

In generale, per tutte le modalità di trasmissione, è fondamentale:

Formazione del personale: Assicurarsi che il personale sanitario sia adeguatamente formato

• sulle procedure di sicurezza e sull'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale.

Monitoraggio e controlli sanitari: Monitorare costantemente l’implementazione delle misure

• preventive, soprattutto in ambienti ad alto rischio come ospedali e cliniche.

Queste precauzioni aiutano a limitare la diffusione delle malattie infettive e a proteggere la salute dei

pazienti e degli operatori sanitari, garantendo un ambiente sicuro.

MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI

Gli alimenti e l'acqua contaminati rappresentano un veicolo rilevante per la diffusione di malattie

infettive gastrointestinali, con un impatto significativo sulla salute pubblica. Si stima che ogni anno

circa 1,8 milioni di persone muoiano a causa di queste patologie, la cui incidenza è in aumento sia nei

paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Questo fenomeno è legato a cambiamenti nello stile di

vita, nelle abitudini alimentari e al crescente numero di persone suscettibili, come bambini, anziani e

individui immunocompromessi. L’incremento della sopravvivenza in soggetti con malattie croniche o

condizioni debilitanti li rende ulteriormente esposti a infezioni secondarie.

Tra i fattori che favoriscono la diffusione di malattie trasmesse da alimenti, spiccano:

• Consumo di pasti fuori casa: l’aumento del numero di pasti consumati in mense,

ristoranti, bar e chioschi comporta un maggiore rischio di contaminazione. Sebbene i

prodotti industriali siano spesso soggetti a controlli rigorosi, un errore in tali contesti può

esporre simultaneamente molte persone.

• Globalizzazione alimentare: l'importazione di prodotti da paesi lontani, come frutti

esotici o vegetali fuori stagione, può introdurre agenti patogeni non comuni nel territorio di

destinazione. Anche i turisti che consumano street food in paesi con standard igienici

inferiori possono essere esposti a microrganismi non familiari.

• Tendenze alimentari: regimi dietetici che favoriscono l’uso di vegetali crudi, spesso scelti

per prevenire malattie cardiovascolari, possono aumentare il rischio di ingestione di

alimenti contaminati.

• Produzione e lavorazione degli alimenti: i metodi intensivi di allevamento e la bassa

formazione igienico-sanitaria del personale addetto alla preparazione e confezionamento

degli alimenti, spesso soggetto a un rapido turnover, contribuiscono a incrementare il

rischio di contaminazione lungo la filiera.

Un controllo rigoroso delle condizioni igieniche in tutte le fasi della produzione, lavorazione e

consumo è quindi essenziale per ridurre l’incidenza di queste malattie e proteggere la salute

pubblica.

INFEZIONI VEICOLATE DAGLI ALIMENTI

Le malattie associate agli alimenti possono essere causate da diversi agenti eziologici, per i quali gli

alimenti rappresentano un veicolo efficiente ma non sempre esclusivo. In alcuni casi, il cibo funge

solo da mezzo di trasporto per una carica infettante minima, poiché l’agente patoge

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
184 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Afececi00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Conti Stefania.