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La rivoluzione inglese e le sue fasi
A seguito della rivolta irlandese e della grande rimostranza, la rivoluzione inglese può essere divisa in fasi: 1. La prima fase è caratterizzata dall'alleanza tra il Parlamento e gli scozzesi, denominata dalla Solemn League and Covent. 2. La fase rivoluzionaria, radicale, in cui inizia il conflitto tra corona e Parlamento. L'esercito del Parlamento ha come guida Oliver Cromwell, il quale riportò una prima vittoria importante nella battaglia di Marston Moor. Al re si opponevano sia dal nord sia dal sud, in quanto Marston Moor si trovava al centro. La seconda sconfitta dell'esercito di Carlo Stuart contro il Parlamento è quella di Naseby, considerata la sconfitta finale. A questo punto, l'esercito del Parlamento inizia ad assumere sempre più importanza. Il protagonista di questo esercito è Cromwell, il quale crea un nuovo esercito denominato per questo new model army. È un nuovo esercito in quanto non è un esercito incui vigono le distinzioni nobiliari come accade nell’esercito del re, ma non vi erano distinzioni sociali e dove iniziarono a diffondersi idee egualitarie, alcuni piccoli gruppi proponevano ad esempio il suffragio universale maschile. Si apre allora un fronte anche all’interno del Parlamento, all’interno si distinguono due schieramenti:- Caratterizzato dai presbiteriani, calvinisti che vogliono una chiesa fondata sul ruolo delle parrocchie e comune per tutto lo stato;
- Una parte minoritaria formata dagli indipendenti che volevano una maggiore apertura e tolleranza religiosa; tra questi vi erano coloro che volevano la tolleranza anche dei cattolici, odiata dai calvinisti.
misureper alleviare la miseria della popolazione, chiedevano una riforma elettorale che concedeva il diritto di voto a tutti maschi adulti liberi, sul piano religioso erano favorevoli a una completa libertà di coscienza, anche per i cattolici e inoltre chiesero l'abolizione della Camera dei Lord. Questo programma trovò un notevole consenso tra i soldati dell'esercito, tra i lavoratori delle città e tra i piccoli contadini, colpiti dalla crisi dell'economia, dal rialzo dei prezzi e dalle carestie. Si crea questa spaccatura, dunque, tra esercito e Parlamento, questo processo iniziato come conflitto tra corona e Parlamento ora diventa anche un conflitto tra Parlamento e nuovo modello di esercito. La figura chiave è Oliver Cromwell, il quale aveva difficoltà a giostrarsi con queste posizioni differenti. Cercò dunque di mediare tra queste diverse posizioni in campo e ad un certo punto si rese indipendente e si rivolse contro quella parte
del parlamento più collegata agli scozzesi e che trovava inconciliabile la sua posizione. Alla luce di questo si spiega la nuova alleanza tra Carlo I e gli scozzesi. Questa spaccatura all'interno dell'esercito Parlamentare dà la possibilità a Carlo I di allearsi ora con gli scozzesi; egli concede loro di instaurare in Inghilterra una chiesa presbiteriana. I motivi religiosi hanno efficacia politica strepitosa. Questa alleanza tra presbiteriani scozzesi e sovrano Carlo Stuart verrà sconfitta militarmente da Cromwell nel 1648. Dal 1640 al 1648 vediamo Cromwell sconfiggere sia gli scozzesi sia il sovrano, rimanendo di fatto padrone del nuovo scenario politico che si aprì dopo la battaglia di Preston dove il re usciva legittimato e si apriva per l'esercito la possibilità di elaborare un nuovo modello politico. Nel Parlamento furono eliminati gran parte dei presbiteriani radicali e lasciò un Parlamento incline ad appoggiare.Cromwell; questo Parlamento fu denominato Parlamento troncone in quanto rappresentava solo una parte favore a Cromwell. È questo Parlamento che condannò a morte Carlo I Stuart. Dopo la morte del re rimase una situazione politica instabile: una parte notevole della popolazione era fedele al re, inoltre, il figlio di Carlo I fu riconosciuto da scozzesi e irlandesi come re, con il nome di Carlo II. Dall'altra parte occorreva far fronte anche alle radicali richieste dei livellatori. Nello stesso periodo alcuni gruppi di contadini occuparono alcune terre comuni e iniziarono ad ararle: furono per questo chiamati zappatori. Era un movimento pacifico, che esprimeva la speranza che il nuovo regime venisse incontro ai poveri e ai diseredati. Cromwell era consapevole della necessità di chiudere la fase rivoluzionaria e ripristinare l'ordine per dare delle basi solide al regime repubblicano. Egli aveva già realizzato due dei tre punti del programma livellatore,
L'abolizione della monarchia e della camera dei Lord, ma non aveva intenzione di promuovere la riforma elettorale. Nel campo religioso invece si diffuse allora la setta degli uomini della quinta monarchia che secondo il libro del profeta vivevano nell'attesa della perfetta giustizia, la setta dei quaccheri, un movimento fondato da un calzolaio, George Fox. Chiamati così per via del tremito che li caratterizzava nei momenti collettivi di esaltazione mistica, essi ritenevano che lo spirito di Dio fosse nel cuore di ogni uomo e che perciò l'umanità può ritornare allo stato di innocenza anteriore al peccato di Adamo. Molti aspetti li ricollegavano agli anabattisti: il radicale pacifismo, il rifiuto del giuramento, lo spirito egualitario. Fra il 1649 e il 1650 Cromwell represse con straordinaria brutalità la rivolta dell'Irlanda. Con un ulteriore campagna militare riportò all'ordine anche la Scozia, costringendo Carlo II,
re di Edimburgo, a fuggire in Francia. Durante il suo governo Cromwell ridiede slancio alla vocazione marinara e commerciale che si era affermata sotto il regno di Elisabetta. Egli promulgò nel 1651 un Atto di navigazione che stabilì che nei porti inglesi potessero attraccare solo navi inglesi o dei paesi dai quali provenivano le merci; il provvedimento colpiva direttamente gli olandesi, e provocò infatti tra l'Inghilterra e le Province unite tre guerre. Cromwell inoltre mosse guerra alla Spagna, alla quale nel 1655 strappò l'isola di Giamaica. Rimase invece irrisolto il problema dell'assetto istituzionale da dare al nuovo regime. In sostanza il potere di Cromwell si fondava sull'esercito. Cromwell venne eletto Lord Protettore del Commonwealth d'Inghilterra, Scozia e Irlanda, titolo che fu poi reso ereditario. Fallirono però negli anni seguenti i tentativi di legittimare il regime con l'elezione, con un suffragio più
ampio e un nuovo regolamento elettorale, di due parlamenti, il secondo dei quali propose addirittura di nominare Cromwell re, offerta che egli però rifiutò. Il regime repubblicano non mise radici nel paese e fu di fatto una dittatura militare, che assunse un volto sempre più autoritario e conservatore. Non a caso questo periodo è passato alla storia con il nome di lungo interregno. Alla morte di Cromwell, il 3 settembre 1658, gli successe il figlio Richard che si rivelò incapace di governare e lasciò il potere dopo pochi mesi. Carlo II, con la dichiarazione di Breda, si impegnò a garantire la libertà di coscienza, a rispettare le prerogative del Parlamento e a concedere un ampio perdono a quanti avevano partecipato alla rivoluzione. Il nuovo Parlamento votò per il ritorno di Carlo II, che il 29 maggio 1660 tornò in Inghilterra. Il ritorno degli Stuart avvenne a delle precise condizioni, era ormai il Parlamento protagonista. Ilre dovette giurare sulla dichiarazione dei diritti. Ciò che più è importante nella rivoluzione inglese sono questi testi che hanno apportato una rivoluzione ovvero la Petizione dei diritti e la Grande rimostranza, le quali si richiamavano alla Magna Carta, principi che entrano a far parte della Common law: ruolo centrale del parlamento e limitazione dei poteri del re ritenuti arbitrari e ingiusti. Il re inglese da ora regna ma non governa, governa il Parlamento.
Capitolo 23 – Lo sviluppo del commercio mondiale e la rivoluzione industriale
Gli storici dell’800 elaborano una concezione della storia lineare, non più ciclica, incentrata sul progresso. Una delle questioni cruciali è legata al concetto di rivoluzione. Con il nome di rivoluzione industriale, espressione coniata dalla storiografia inglese nella seconda metà del XIX secolo, si designa l’avvento di un nuovo modo di produzione fondato sul sistema di fabbrica, ovvero su
unità produttive nelle quali sono concentrati numerosi lavoratori salariati e macchine che sfruttano fonti di energia inanimata. Il concetto di rivoluzione industriale nasce proprio dallastoriografia inglese in quanto questo processo nasce e si sviluppa in Inghilterra. L'altro grande concetto utilizzato per spiegare questa trasformazione ha avuto diffusione grazie a Karl Marx, il quale introduce il concetto di capitalismo per criticare quel processo indicato come rivoluzione industriale. Il capitalismo è espressione del rapporto tra padroni e lavoratori salariati, questo è il punto chiave della rivoluzione. Per la prima volta vi saranno dei lavoratori concentrati in un unico luogo pagati per il loro lavoro, per Marx i lavoratori diventano dei mezzi del processo produttivo, ingranaggi, perciò si dice che il lavoro di fabbrica produce alienazione. Il lavoratore è solo parte di una catena di montaggio. Nel periodo precedente c'erano contadini eartigiani i quali realizzavano il proprio prodotto; il lavoratore salariato viene introdotto in un processo di lavoro a catena in cui le sue qualità perdono valore e diventa una pedina intercambiabile. All'inizio della rivoluzione vengono sfruttati bambini e donne perché spesso erano le macchine a svolgere i lavori, per questo motivo durante questo periodo vi furono delle rivolte contro l'uso dei macchinari. Questo tipo di lavoro produsse un aumento della produzione senza precedenti e soprattutto un aumento della produttività, ovvero la quantità di prodotto realizzata in una determinata unità di tempo. L'idea di rivoluzione utilizzata in questo caso per la rivoluzione industriale e agricola viene criticata in quanto il concetto di rivoluzione riporta ad un cambiamento repentino e profondo, quando parliamo invece di rivoluzione industriale lo facciamo in riferimento ad un periodo di tempo molto ampio. È chiaro che quando gli storicimazione sociale, politica ed economica che coinvolge l'intera Europa. Questo periodo è caratterizzato da importanti cambiamenti e rivoluzioni che hanno avuto un impatto duraturo sulla storia. Durante questo periodo, l'espressione "rivoluzione" viene utilizzata per descrivere i cambiamenti radicali che si verificano in diversi settori della società. Questi cambiamenti includono la Rivoluzione industriale, che porta alla trasformazione dell'economia e alla nascita di nuove industrie e tecnologie. Inoltre, si assiste anche a rivoluzioni politiche, come la Rivoluzione francese, che ha portato alla caduta della monarchia e all'instaurazione di un governo repubblicano. Questo evento ha avuto un impatto significativo sull'intera Europa e ha ispirato movimenti rivoluzionari in altri paesi. È importante sottolineare che l'uso dell'espressione "rivoluzione" nell'Ottocento è influenzato dalla Rivoluzione francese, che ha stabilito un nuovo concetto di cambiamento radicale e di lotta per i diritti e la libertà. In conclusione, durante il periodo dell'Ottocento si verificano importanti trasformazioni che vengono descritte come "rivoluzioni". Questi cambiamenti coinvolgono diversi aspetti della società e sono influenzati dalla Rivoluzione francese e dal suo impatto duraturo sulla storia europea.